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  • Immagine del redattoreMassimo Catalucci

"SERIE A" 2022/2023. LA LAZIO CHIUDE AL SECONDO POSTO, DAVANTI A INTER, MILAN, ROMA, ATALANTA E JUVE

Un'ottima stagione per il "Top Team" capitolino che ottiene il secondo posto in classifica, la qualificazione alla prossima Champions League e la Final Four della Supercoppa Italiana



- articolo di Massimo Catalucci


(NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Empoli, 4 giugno 2023 - Ad Empoli, nell'ultima gara di campionato, la Lazio ha legittimato il suo secondo posto in classifica con una vittoria netta e convincente sotto il profilo del gioco, della determinazione e della concentrazione.


Il merito di trovarsi a stagione terminata nei vertici alti della classifica è da ricondurre ai diversi attori che hanno reso possibile tale traguardo: la società che per prima ha regalato alla squadra, due anni fa, un tecnico competente che sa come costruire un team vincente, come trasformare da "pietre grezze" in "diamanti" i giocatori che la presidenza del club gli mette a disposizione dietro sue indicazioni; è da ricondurre ai giocatori che si sono messi a disposizione del loro tecnico e ne hanno interpretato bene la sua idea di calcio; è da ricondurre a tutto lo staff di lavoro, giocatori, tecnici, massaggiatori, magazzinieri, dirigenti, presidenza, che nei momenti difficili hanno saputo fare "quadrato" intorno alla loro S.S. Lazio per guardare avanti con la consapevolezza che qualcosa di meraviglioso e duraturo si stava costruendo; è il merito di quel "manipolo di fratelli", per citare ancora le parole dell'opera "shakespeariana", della Curva Nord che sono l'anima della tifoseria laziale e di tutti coloro che, di padre in figlio si tramandano questo amore infinito che si chiama S.S. Lazio, che veste i colori bianco e celeste del cielo e il simbolo della fierezza dell'aquila.


E con questo risultato ora acquisito, definitivamente, la Lazio si porta a casa un bel "gruzzoletto" di diversi milioni di euro in più, quale premio per gli obiettivi raggiunti delle qualificazioni alle varie competizioni europee e nazionali, da poter usare per fare un mercato senza sprechi ma che sia mirato all'acquisto di giocatori funzionali al gioco di Mister Sarri.


Sappiamo che la politica economico-finanziaria del Presidente Lotito non prevede ingaggi da capogiro ma l'asticella in questi ultimi anni è stata alzata e l'esempio, ci viene proprio dall'ingaggio di Mister Sarri: quando mai in passato Lotito avrebbe speso tre milioni e mezzo di euro a stagione per un tecnico? Inoltre, aver mantenuto in squadra fino ad oggi, con la complicità del tecnico biancoceleste, giocatori come Milinkovic-Savic e Luis Alberto ma anche lo stesso bomber Ciro Immobile a cui ha rinnovato il contratto fino al 2026 con il ritocco dello stipendio da 2.500.000 a 4.000.000 netti a stagione, evidenziano che anche la mentalità del Presidente laziale, in parte, è cambiata. Certo, non vedremo mai Lotito fare pazzie per "Top Player" quali CR7, Messi, Holland, ecc. ma possiamo credere che il buon feeling che si è instaurato tra il patron laziale e il tecnico toscano, siano di buon auspicio per fare le scelte giuste di mercato ad un prezzo ragionevole...senza sprechi, come già accennato sopra.


In tutto questo, ci sarà da superare lo scoglio importante del Direttore Sportivo, oggi ancora ricoperto da Igli Tare, al quale si possono muovere delle critiche negative ma anche evidenziarne di positive per aver portato in squadra ottimi giocatori. Ora, i "rumors" e forse qualcosa di più di semplici voci di "corridoio", preannunciano un divorzio tra Tare è la S.S. Lazio. Nei prossimi giorni capiremo meglio cosa c'è di vero e di conseguenza, sapremo chi sarà per il futuro il D.S. biancoceleste .


Stagione 2022/2023: I record di Ivan Provedel


Altra cosa su cui il popolo laziale può gioire, sia per il presente che per il futuro, è la grande stagione del suo estremo difensore, Ivan Provedel. Il portiere laziale, ex Spezia ha, letteralmente, chiuso la "saracinesca" della porta biancoceleste, aggiudicandosi il titolo di miglior portiere di "Serie A" di questa annata e con la gara di Empoli, ha raggiunto quota 21 gare senza prendere gol. Un risultato, quello dei 21 "clean sheet", che rappresenta un record assoluto per lui e lo fa entrare di diritto nel "club" dei portieri che hanno ottenuto numeri così importanti: Cudicini (1968/69 con il Milan), Rossi (1993/1994 con il Milan), De Sanctis (2013/14 con la Roma) e Buffon, che ci è arrivato in ben tre occasioni.


E con questi ultimi record in veste biancoceleste, il popolo laziale può godersi questa "annata" più che soddisfacente, in attesa di scoprire la nuova Lazio che verrà.


Buona estate a tutti noi e appuntamento con il campionato di calcio di "Serie A" al 20 agosto prossimo.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


ZANETTI - "La mia squadra ha fatto il massimo anche stasera e non ha regalato nulla alla Lazio, i ragazzi mi sono piaciuti per mentalità. La partita è stata giocata al massimo contro una squadra che ha fatto un campionato impressionante. Oggi sul palleggio abbiamo fatto bene, ci è mancata qualità nell'ultimo passaggio".


"Ringrazio i nostri tifosi, il risultato ottenuto è prestigioso e sono contento di essere arrivato a questo punto e poter arrivare a questa serata senza patemi. Abbiamo fatto tante cose interessanti e belle. Mi dispiace per Cambiaghi anche se sconterà la squalifica forse qui da noi. Penso parleremo del futuro già lunedì. Abbiamo da capire il futuro e il programma societario. Questo blocco per forza di cose andrà smantellato e si ricomincerà da capo".


"I voti dateli voi, io posso trasmettere quanto è stato difficile per noi. La nostra è stata un'annata dispendiosa, siamo andati a curare molti dettagli anche dal punto di vista mentale. Dovevamo fare risultati ed esperienza, nei momenti di difficoltà, soprattutto per merito del club, siamo riusciti a guardare oltre. Il presidente e il direttore sono stati fenomenali, perché lo riescono sempre a fare. Abbiamo abbandonato il 4-3-1-2 trovando un'evoluzione. Dobbiamo essere imprevedibili e studiare altro, credo che questa sia la cosa più bella dell'annata. Il gruppo è stato duttile e non mi ha mai tradito. I giocatori vanno celebrati e li devo ringraziare anche stasera. Mi dispiace perdere questo gruppo".


"Sicuramente è una sfida interessante e che piacciono a un allenatore - risponde il tecnico dell'Empoli al giornalista quando gli fa notare che lui potrebbe essere l'allenatore che ha salvato la squadra toscana tre volte di seguito dalla retrocessione in B - Al di là dei contratti e dell'ambizione che tutti abbiamo, si lavora anche per mettere il nome nella storia del club. Questo passa attraverso il concreto, le chiacchiere poi saranno finite"


"La standing ovation per Vicario era meritata, ho voluto arrivare a questo perché quando un calciatore diventa così incisivo va celebrato. Ho messo Ujkani perché anche lui si godesse una delle ultime partite, visto che per noi è stato un punto di riferimento importante nello spogliatoio. Si parla sempre di chi gioca, ma anche quelli che non giocano sono importanti. Non vi dico cosa ci siamo detti con Vicario, con lui abbiamo qualcosa di speciale ma non parlo di aspetto tecnico. Ho conosciuto un ragazzo di grande spessore, in quell'abbraccio c'era tanto di sentimentale".


"Mister Andreazzoli ha fatto un lavoro importante, come abbiamo fatto noi. Siamo partiti di nuovo da capo con tanti giocatori diversi. Non voglio fare confronti, ogni annata è a sé. Già il prossimo anno, se sarò qui, non farò confronti con me stesso. Il presidente è stato chiaro, mi ha chiesto di migliorare la fase difensiva, di valorizzare i giovani e naturalmente centrare il nostro obiettivo della salvezza, anche all'ultima giornata. Lo abbiamo fatto con anticipo lasciandoci indietro ben sei squadre. Per buona parte della stagione avrei voluto giocare meglio, ma nel finale ho visto quello che voglio dalla mia squadra che ha ritrovato l'equilibrio giusto".


SARRI - “L’unica preoccupazione che ho in questo momento è andare a casa, perché domani voglio andare a pranzo con la mia mamma che ha 90 anni - e noi approfittiamo per fare tantissimi auguri di cuore alla signora. Poi in settimana se telefona il presidente si farà una riunione e si vedrà cosa si può fare”.


Come per l’allenatore del Napoli, risponde la classifica” - risponde così il tecnico laziale a chi gli pone la questione mossa da alcuni riguardo i favoritismi arbitrali che avrebbero avvantaggiato la Lazio quest'anno.


Non mi aspettavo di arrivare secondo ma la speranza era migliorare la posizione dello scorso anno ed entrare in Champions, sapendo che non era assolutamente semplice. Qualche squadra ha fatto meno punti dell’anno scorso e noi siamo stati bravi ad approfittare. Voglio fare un elogio alla squadra, vedere l’ultimo allenamento dell’anno come hanno fatto loro ieri non mi era mai successo. L’ho detto a loro: avremo tanti limiti e difetti, ma ci meritiamo il secondo posto”.


Il presidente era concentratissimo e voglioso di arrivare al secondo posto, questa settimana ha pensato solo alla partita. E ha detto che alla fine della gara ci saremmo sentiti per organizzare il mercato”.


Mi prendi impreparato - risponde il tecnico biancoceleste al giornalista che gli chiede un commento sul polverone mediatico alzato su Mourinho - non leggo niente. Televisione? Se vedo un campo verde guardo, se vedo uno studio televisivo cambio”.


Il tabellino della gara


EMPOLI (4-2-3-1): Vicario (83° Ujkani); Stojanovic, Walukiewicz, Luperto, Cacace; Grassi (56° Henderson), Akpa Akpro, Bandinelli (74° Haas); Fazzini (83° Satriano); Cambiaghi, Piccoli (74° Destro).

All.: Zanetti.


LAZIO (4-3-3): Provedel; Hysaj, Patric, Romagnoli (70° Casale), Pellegrini; Milinkovic (93° Bertini), Vecino (70° Cataldi), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro (62° Zaccagni).

All.: Sarri.


NOTE

Arbitro: Massimi. Marcatori: Romagnoli (L), Luis Alberto (L) Ammoniti: Akpa Akpro (E), Milinkovic-Savic (L), Vecino (L) Espulsi: Cambiaghi (E) Recupero: "" ; 4'


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