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  • Immagine del redattoreMassimo Catalucci

LA LAZIO FA SUO IL DERBY DELLA CAPITALE E VOLA AL SECONDO POSTO IN CLASSIFICA

I biancocelesti dominano la gara e al 32° Ibanez gli da' una mano facendosi espellere



- articolo di Massimo Catalucci


Roma, 20 marzo 2023 - La Lazio si conferma determinata, concentrata e in fase di crescita continua in Campionato.


Battuta ancora una volta una concorrente diretta per un piazzamento in Champions League che si giocherà nella prossima stagione. Ma questa ennesima vittoria ha un sapore ancora più accattivante, sotto il profilo dell'orgoglio calcistico nazionale, perché arriva nel derby della Capitale, dove la Lazio ha sconfitto la Roma per la seconda volta quest'anno.


La scenografia della Curva Nord: Un frammento del capolavoro di William Shakespeare del dramma storico di Enrico V e un tuffo nel passato...


La scenografia di ieri realizzata da quel fantastico gruppo della Curva Nord che non smetterà mai di sorprendere i tifosi laziali ma siamo sicuri, anche quelli di molte altre tifoserie che non possono far altro che ammirare i capolavori (perché di questo si tratta) che in ogni derby, vengono realizzati sulle gradinate dello Stadio Olimpico nella Capitale, dimostra ancora una volta come, l'immaginazione, la capacità artistica, la cultura e l'organizzazione puntuale nel gestire tale spettacolo coordinando migliaia di persone, che investe quei ragazzi innamorati persi della Lazio, sono un primato mondiale nel mondo delle tifoserie che non ha eguali .


Questa volta, i ragazzi della nord si sono, ulteriormente, superati, per due aspetti: il primo, per aver espresso un concetto del quale il popolo laziale ne va fiero, quello per cui essere considerati nei numeri in quantità inferiore rispetto ai giallorossi, diventa motivo di orgoglio se rapportato all'onore e alla qualità di quei pochi: "Noi pochi, noi felici pochi, noi manipolo di fratelli"; il secondo, per aver dimostrato che ogni frase esibita nelle scenografie presentate allo Stadio Olimpico della Capitale, sono frutto di una base culturale elevata del popolo laziale che non scrive mai frasi scontate e senza un senso profondo che descrivano l'animo biancoceleste.


Nello specifico la frase è stata presa in prestito dall'opera di "Enrico V", un dramma storico scritto da William Shakespeare composto tra il 1598 ed il 1599 ed è parte del discorso fatto nel giorno di San Crispino, quando gli inglesi, nonostante fossero molti di meno, ebbero la meglio sull'esercito francese.


Un tuffo nel passato...le bandiere biancocelesti degli anni '70

Un'altra cosa che ha colpito molti tifosi laziali ieri, in particolare gli over 50, è stato fare un tuffo nel passato richiamato dallo sventolio di bandiere biancocelesti che ha ricordato quelle che si vedevano sugli spalti gremiti di tifosi negli anni '70, quando a scendere in campo erano i ragazzi della mai dimenticata e storica squadra allenata dal Maestro Tommaso Maestrelli.


La classifica: Lazio seconda a 52 punti


E' ancora presto per parlare di classifica finale ma una considerazione è d'obbligo farla per onor di cronaca. Ora la differenza in classifica tra i biancocelesti e i giallorossi, è salita a cinque punti a favore dei primi, anche se in realtà ne dobbiamo considerare sei, laddove immaginassimo una classifica finale in cui le due compagini capitoline dovessero arrivare a pari punti.


Infatti, in una classifica finale come quella ipotizzata, i ragazzi di Mister Sarri, si troverebbero in vantaggio per effetto degli scontri diretti vinti sia all'andata che al ritorno contro i ragazzi di Mister Mourinho.


Ma nella 27a giornata del massimo campionato di calcio nazionale, la Lazio non ha solo vinto il derby portandosi a più 5 (6) dalla Roma, bensì, ha anche raggiunto in solitario il secondo posto in classifica, superando l'Inter (50), uscita sconfitta dal confronto contro la Juve giocato al Meazza di San Siro a Milano. Inoltre, i biancocelesti con la vittoria nel derby hanno messo altri punti tra loro e il Milan (48), caduto ad Udine.


E poi, come avevamo descritto nell'articolo pre-gara, c'è il ritorno della Juve a cui tutti devono guardare perché, al netto dei punti di penalizzazione che sono stati inflitti alla "vecchia signora", quest'ultima appare in salute e determinata a rientrare nel gruppo delle contendenti per un piazzamento utile in classifica per partecipare alla prossima edizione della Champions League.


A questo aggiungiamo che la Lazio dovrà ancora giocare le gare di ritorno, con Inter, Milan e Juve, per cui è ancora presto per "cantare vittoria" ma la strada intrapresa è quella giusta ed ora che i biancocelesti non hanno altri impegni al di fuori del campionato e godono di una posizione in classifica ottimale, possono guardare al futuro con po' più di ottimismo e serenità delle altre.


Le "mourinhate" dello "Special One", trovano pronto Lotito che risponde per le rime


Lo "Special One" ieri non era in panchina per la squalifica che gli era stata confermata ma Mourinho non ha perso occasione per far parlare di sé. Nel dopo gara si è esibito in una delle sue solite "mourinhate" ma questa volta ha trovato pronto il Patron Laziale, Claudio Lotito che lo ha messo subito al suo posto.

I fatti: Mourinho si trovava a fine gara negli spogliatoi perché, seppur squalificato, da voci che devono ancora essere confermate, sembra avesse ottenuto il lascia passare dalle autorità competenti per poter raggiungere i suoi ragazzi. Uscendo dagli spogliatoi incrocia lo sguardo di Lotito che nel frattempo stava cercando di placare una discussione tra Mancini e Luis Alberto. A questo punto, Mourinho avrebbe detto al Patron Laziale: "Che ti guardi?" - conoscendo Lotito che non ha mai avuto peli sulla lingua e ha sempre detto quello che pensa, era inevitabile che rispondesse così allo "Special One": "Che guardi te, io sono il Presidente della Lazio. Tu chi sei? Sei anche squalificato, qui non ci potresti stare."


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


SARRI - "Il derby è sempre una partita particolare, vincerla dà grande soddisfazione e lo fa anche per tutto il popolo laziale. Per ora stiamo facendo bene, bisogna continuare su questo livello e giocarci le nostre carte fino alla fine. Paragonarsi a Maestrelli è eccessivo, vorrei entrare nel cuore del laziali con i risultati.


"Mi sembrano due giocatori forti Casale e Romagnoli, hanno giocato ogni 3 o 4 giorni e ora possono tornare ad allenarsi. A me fa piacere che facciano un po’ di pausa.


"I cali di applicazione sono venuti fuori in Europa, in campionato sembra che un minimo siano diminuiti".


"Io penso che Romagnoli sia nato per giocare come gioco io, è un ragazzo molto evoluto. Ne ha tratto giovamento giocando così".


Su Mourinho non so nemmeno cosa ha detto, abbiamo visto molti filmati della Roma. Provedel dopo pranzo era sfebbrato e ha giocato".


Dobbiamo provare a dare il nostro 100% per entrare in Champions League, il presidente ha sempre detto di provarci. Sappiamo che sulla carta ci sono squadre più attrezzate di noi".


MOURINHO - Non ci sono state dichiarazioni a caldo nel dopo derby da parte di Mourinho, né da parte del suo sostituto Foti. Si sa solo che il tecnico giallorosso ha avuto l'autorizzazione, nonostante la sua squalifica, per poter raggiungere i propri ragazzi negli spogliatoi a fine gara e da cui è poi, nato il siparietto con Lotito che abbiamo su menzionato. E dall'incontro negli spogliatoi con i ragazzi giallorossi, sembrerebbe che Mourinho abbia solo voluto incoraggiarli e incitarli a guardare avanti e a non mollare: "Abbiamo fatto errori, ma ora non dobbiamo mollare" - queste le parole che in sintesi avrebbe pronunciato il tecnico di origine portoghese.


Il tabellino della gara


LAZIO - ROMA 1 - 0


LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Zaccagni (80° Cancellieri), Felipe Anderson, Pedro (88° Basic). A disposizione: Magro, Adamonis, Maximiano; Floriani, Lazzari, Radu, Pellegrini, Patric, Gila; Fares, Marcos Antonio; Romero, Immobile. Allenatore: Sarri.


ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Zalewski, Cristante, Wijnaldum (66° Matic), Spinazzola; Dybala (46° Llorente; 78° El Shaarawy), Pellegrini (64° Solbakken), Belotti (66° Abraham). A disposizione: Svilar, Boer; Celik, Camara; Bove, Volpato, Tahilovic. Allenatore: Foti (Mourinho squalificato)


NOTE


Arbitro: sig. Massa. Marcatori: Zaccagni (L., 63°). Ammonizioni: Ibanez (R., 8°); Luis Alberto (L., 25°); Romagnoli (L., 59°); Cristante (R., 71°). Espulsioni: Ibanez (R., 31°); Ianni (L., 44°); N. Santos (R., 44°). Minuti di Recupero: 3'; 6'.




ELENCO ARTICOLI LAZIO ANNO 2022-2023

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