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  • Immagine del redattoreMassimo Catalucci

LA LAZIO BATTE IL SASSUOLO E ALLUNGA IN CLASSIFICA SU ROMA E MILAN CHE PAREGGIANO

Adesso i biancocelesti possono pensare allo scontro diretto di sabato a Milano con maggiore serenità ma la concentrazione deve rimanere alta



- articolo di Massimo Catalucci


(NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 4 maggio 2023 - Ieri sera, evidentemente, dopo la "strigliata" del tecnico biancoceleste fatta ai suoi ragazzi nel dopo gara di domenica scorsa contro l'Inter, persa per tre a uno, i rbiancocelesti sono entrati in campo con il "piglio" giusto e hanno giocato come "Sarri comanda".


Si è vista per trenta minuti una squadra cattiva, calcisticamente parlando; una squadra volitiva, propensa al sacrificio, con belle giocate tecniche e tatticamente ordinata e se non fosse stato per l'occhio elettronico "impeccabile" del VAR, avremmo potuto festeggiare anche il ritorno al gol in casa del capitano, Ciro Immobile (non segnava dall'undici settembre 2022 tra le mura amiche).


Purtroppo, però, la gara nel secondo tempo è cambiata perché il Sassuolo, squadra che non rinuncia mai a giocare e piacevole da vedere, ha portato il suo pressing più alto, costringendo la Lazio a giocare nella propria metà campo, per cui i biancocelesti non riuscivano ad uscire palla al piede, come sono abituati a fare e i difensori si sono visti più volte fare lanci lunghi a scavalcare il centrocampo.


E il Sassuolo ha cercato di approfittare di questa fase di "stanca" dei ragazzi di Mister Sarri che è stato costretto a fare dei cambi, per dare un volto diverso all'andamento che, in negativo, stava prendendo la gara.


Fortunatamente, un volitivo e caparbio Basic, entrato al 73° al posto di un esausto ma bravo Marcos Antonio, nel momento in cui il Sassuolo si stava giocando il tutto per tutto per pareggiare e aveva aumentato ulteriormente il ritmo della partita, al 92° riesce a contrastare un pallone agli avversari a centrocampo e ad innescare una ripartenza laziale, che dai piedi di Felipe Anderson (in gol anche ieri e sono 12 in campionato), passa per quelli di Zaccagni che, a modo suo invola verso la porta degli emiliani ed entrato in area, consegna la palla al centro per l'accorrente Basic che di piatto appoggia in rete per il definitivo 2 a 0.


E' fatta, non c'è più tempo per recuperare e la Lazio ha potuto portare a casa il meritato successo contro una squadra ostica che ha rappresentato anche un buon banco di prova per la gara successiva a Milano contro i rossoneri di Mister Pioli. E arrivarci con sei punti di vantaggio in classifica sui milanesi, mette un po' più di tranquillità alla "banda" sarriana. Ma attenzione, la concentrazione deve sempre rimanere alta, ci sono ancora sei squadre in lotta per aggiudicarsi la qualificazione alla prossima Champions League, in uno spazio di 6 punti e soltanto tre posti uitli da assegnare. Quello del Napoli è ormai assicurato e si aspetta solo quel punto in più per lasciar festeggiare ai partenopei il loro terzo, meritato, scudetto. E forse oggi può essere la giornata giusta, Udinese permettendo...


Le dichiarazione degli allenatori nel post-gara


SARRI - "Sono contento per il Napoli perché sono sempre stato tifoso, ma è palese poi che un minimo di giramento c'è mi sarebbe piaciuto arrivarci quando li allenavo io. Vincerlo con la Lazio? Sarà lunga, vediamo se ce la faccio ad allenare"


"Abbiamo sofferto dopo 35 minuti di alto livello, è stata una delle prestazioni più belle ma siamo arrivati alla fine del primo tempo con un solo gol di vantaggio. Poi siamo rimasti lucidi, ordinati, nel difendere più bassi nella ripresa. Immobile nervoso al momento del cambio? Non ho ancora parlato con lui, in questo momento non è al 100% per via dei problemi fisici che ha avuto quest'anno e noi abbiamo bisogno di lui al massimo. In questo momento non può fare tre volte novanta minuti in una settimana. Le rotazioni possono far bene, ma ci sono rotazioni e rotazioni soprattutto davanti dove è troppo importante essere brillanti. In quel reparto siamo un po' corti".


DIONISI - “L’abbiamo giocata alla pari e nel secondo tempo più noi. Davanti avevamo una squadra forte, organizzata. E’ forte anche individualmente. A me non sorprende la Lazio, parlando con i miei collaboratori, io avrei scommesso sulla Lazio. Ne ero sicuro, è una squadra che ha creato un’identità. Quando si ha questa possibilità, puoi fare solo che meglio”.


Abbiamo avuto tante defezioni, ci sono mancati. La squadra è cresciuta come mentalità e compattezza, recuperando i giocatori siamo cresciuti da tutti i punti di vista


La Lazio sbaglia poco, è organizzata. Abbiamo cercato di approcciare bene sin dall’inizio, non abbiamo fatto quello che abbiamo fatto dal 15′. Alla fine la Lazio faceva fatica, ma bisogna dire che ci sono dei meriti loro”.


Per la Champions è’ una bella lotta, quando iniziano a contare i punti le squadre non sbagliano. La Lazio veniva da due sconfitte, quella in casa un po’ per un episodio. Oggi avrei preferito prendere meno complimenti e portare a casa dei punti”.


Il tabellino della gara


Reti: 15° Felipe Anderson, 92° Basic


LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Patric, Marusic (68° Hysaj); Vecino (44° Milinkovic), Marcos Antonio (72° Basic), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (68° Pedro), Zaccagni

A disp.: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Radu, Fares, Gila, Bertini, Romero, Cancellieri

All.: Maurizio Sarri


SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Zortea (72° Toljan), Tressoldi, Ferrari, Rogerio; Frattesi, Obiang (82° Thorstvedt), Matheus Enrique; Berardi, Defrel (72° Alvarez), Laurienté (46° Bajrami).

A disp.: Pegolo, Russo, Marchizza, Harroui, Konradsen, Romagna, Erlic, Thorstvedt.

All.: Alessio Dionisi


Arbitro: Massimiliano Irrati (sez. di Pistoia)

Ammoniti: Laurentiè, Luis Alberto, Berardi, Tressoldi, Zortea, Marusic, Toljan, Lazzari




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