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  • Immagine del redattoreMassimo Catalucci

CONFERENCE LEAGUE. "FANTALAZIO", IN 10 PER PIU' DI UN'ORA DOMINA IL CLUJ E IMMOBILE SEGNA UN EUROGOL

FELIPE ANDERSON E IMMOBILE INVENTANO IL GOL DELLA VITTORIA SUI ROMENI NELLA GARA DI ANDATA



- articolo di Massimo Catalucci


Roma, 17 febbraio 2023 - La Lazio ieri sera ha dimostrato carattere contro un ostico Cluj che mette la gara subito sulla fisicità ma la pazienza, il gran palleggio dei ragazzi di Mister Sarri, la velocità degli inserimenti di Lazzari tra le fila della difesa avversaria e l'invenzione di Felipe Anderson che serve in area dei romeni un delizioso pallone su cui si avventa il "Re" Ciro Immobile che, con una gran girata al volo, mette la sfera nel sacco alle spalle della porta difesa da Scuffet, hanno fatto la differenza e dato ragione ai biancocelesti che hanno portato a casa la meritata vittoria.


Ciro Immobile è tornato alla grande. Uno come lui ha bisogno del gol, è il suo "nutrimento" naturale che gli da' gli stimoli giusti per essere ciò che è diventato, un grande goleador. E' ciò per cui gioca ogni gara, anche le partitelle in famiglia durante gli allenamenti nel quartier generale della Lazio a Formello. E ieri sera, dopo gli infortuni che lo hanno tenuto lontano dal rettangolo verde per diverso tempo e dopo una sofferta ripresa, è apparso in ottima forma fisica. Si vedeva che oramai era solo una questione di testa e di emotività: gli serviva un gol per riprendere fiducia e placare l'ansia da prestazione che lo stava condizionando. Ma Ciro è un grande lavoratore e con dedizione si è applicato fino a quando i suoi mezzi tecnici, la sua determinazione, la sua umiltà, hanno contribuito a fargli fare un eurogol da cui lo "scugnizzo" partenopeo in forza alla Lazio, può ripartire per regalare ai suoi tifosi e regalarsi, nuove soddisfazioni future.


Quella di ieri è una vittoria che ha un valore ancora più alto, sia per il gioco espresso ma soprattutto per averlo fatto in inferiorità numerica per più di un'ora (75 minuti) per un'affrettata decisione dell'arbitro che, al 15° del primo tempo, ha punito con l'espulsione un intervento di Patric giudicato da ultimo uomo ma che anche in fase di replay, non giustificava la scelta dell'arbitro di un fallo commesso dal difensore laziale ai danni di un suo avversario che era diretto in porta, tutt'altro!

Come si evince dalle immagini, più volte ripetute, Krasniqi si allunga la palla per eludere l'intervento di Patric che, sicuramente, fa fallo ma la sfera, toccata dal suo avversario, prende una direzione diversa da quella della linea di porta, per cui l'arbitro avrebbe dovuto e potuto assegnare la punizione al Cluj e ammonire il difensore laziale ma non estrarre direttamente, il cartellino rosso.


Questa decisione arbitrale troppo severa ha costretto la Lazio a giocare gran parte della gara in 10 ma i ragazzi di Mister Sarri, nonostante l'arbitro in altre occasioni non usasse lo stesso metro di misura per punire i falli commessi dagli avversari, hanno saputo mantenere la calma e non perdere la testa ed hanno legittimato la vittoria con un'eccellente prestazione. Tutti i giocatori, molti considerati seconde linee, ieri hanno saputo interpretare bene i singoli ruoli loro assegnati, dando dimostrazione di squadra compatta e che gioca a memoria.


Come detto in apertura, il gran gol di Immobile, tornato a far scrivere il suo nome sul taccuino dell'arbitro per la rete segnata, è stata la ciliegina sulla torta di una prestazione che non lascia dubbi sulla qualità dei biancocelesti che ora, dovranno fare tesoro del vantaggio ottenuto in questa gara di andata e giocarsi il ritorno in terra romena approcciando la partita con la stessa testa, umiltà e spirito di sacrificio, per il resto i valori in campo tra le due squadre sono evidenti e la Lazio può ben sperare di passare il turno per continuare il suo cammino in Europa.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


SARRI - "La mentalità con cui abbiamo giocato mi è piaciuta, l'espulsione poteva generare uno sbandamento ma siamo rimasti in gara e abbiamo ripreso in mano la partita, siamo andati in vantaggio, potevamo raddoppiare ma poi non abbiamo rischiato nulla. Dispiace che un arbitro abbia dovuto condizionare così la gara".


"Ciro per noi è importante, se passa un periodo in cui non segna inizia a pensare negativo ma lui deve solo ritrovare il massimo della condizione e poi il resto lo faranno le sue qualità e le qualità della squadra".


"Della squadra io sono contento, giocando così spesso un po' di appannamento è fisiologico, non sono stato mai preoccupato, mi sembra un momento in cui i ragazzi sono anche molto focalizzati sulla voglia di fare bene. Rispetto allo scorso anno le gare in cui andiamo in difficoltà mentale sono molte meno".


"Se la testa rimane questa, giocare un calcio come voglio io diventa più semplice, è chiaro che ci sono gare che ci lasciano rammarico perché abbiamo dominato e poi magari non vinto, recriminare sui punti persi non ha senso, perché tutti possono farlo, la classifica che abbiamo va accettata e rientra in quello che era prevedibile anche all'inizio, da qui alla fine cercheremo di migliorarla".


"Oggi abbiamo cambiato 5 giocatori ma è chiaro che non abbiamo due squadre da potere alternare, alla lunga qualche battuta a vuoto la faremo come è normale, speriamo il meno possibile".


"E' nato fin dalla serie D, gol simili come quello di Immobile li hanno fatti Maccarone, Pucciarelli, potrei fare altri nomi che nessuno conosce, ci lavoriamo tantissimo ed era frustante che finora avessimo raccolto poco".


PETRESCU - "E' vero quello che mi sta dicendo. Effettivamente sono rimasti in 10 non tanto per un errore loro quanto per un errore nostro ma parliamoci chiaro, anche se fossero rimasti in 9, il risultato non cambiava più di tanto perché c'è una notevole differenza di valore. Purtroppo noi non abbiamo avuto tante occasioni in porta. Il valore va riconosciuto. Abbiamo perso con un'occasione nel primo tempo e Immobile è quello. Ogni anno dimostra quello che è il suo valore".


E' chiaro, effettivamente, avevamo bisogno anche noi di un centrocampista con più iniziativa che vada più in attacco. Ma stiamo parlando anche di un valore anche economico diverso. Stiamo parlando di un meraviglioso Savic che vale 120 milioni o quanto è. Io non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori. Dobbiamo essere realisti. Nel calcio rumeno, ora come ora, un po' di realismo ci vuole".


"Sono favoriti! Sono favoriti loro no? Però il calcio è calcio. L'ultima volta abbiamo vinto noi in Romania, è possibile ancora, no? Sicuramente ce la metteremo tutta perché vogliamo vincere. Il problema sta nel fatto che tra due giorni e sto parlando di due giorni e non tre, abbiamo un'altra partita molto importante per noi".


"L'arbitro della gara è inglese. Se fischia rosso e loro non danno cartellini rossi. Perché io lo seguo sempre (il calcio inglese e ci ho giocato 10 anni). Vuol dire che se ha dato rosso era rosso perché dalla panchina è difficile, è molto lontano. Secondo me, se lui l'ha dato, al 100% era rosso".


Il tabellino della gara


Lazio (4-3-3): Maximiano; Lazzari, Casale, Patric, Hysaj (16° st Marusic); Milinkovic-Savic, Marcos Antonio (18° Gila), Vecino; Felipe Anderson (37° st Cancellieri), Immobil (16° st Pedro), Zaccagni.

A disp.: Magro, Provedel, Pellegrini, Cataldi, Basic, Luis Alberto, Bertini.

All.: Sarri


Cluj (4-4-2): Scuffet; Manea, Yuri Matias, Burca, Camora; Deac (1° st Petrila), Boateng (1° st Cvek), Muhar (16° st Hoban), Krasniqi; Yeboah (37° st Janga), Birligea (16° st Malele).

A disp.: Balgradean, Billong, Tiru, Kolinger, Bordeianu, Braun, Fica.

All.: Petrescu


Arbitro: Pawson (Inghilterra)

Marcatori: 49° pt Immobile (L)

Ammoniti: Zaccagni, Milinkovic-Savic, Hysaj (L), Hoban, Boateng, Yuri Matias (C)

Espulsi: Patric (L)




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