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Immagine del redattoreMassimo Catalucci

CHAMPIONS LEAGUE. LAZIO, ORA IL TRAGUARDO E' PIU' VICINO. BATTUTA L'UDINESE 1-0

A due giornate dalla fine del campionato e in attesa della sentenza odierna sull'entità dell'eventuale pena calcistica da infliggere alla Juve, la Lazio supera l'Inter di due punti ed è terza



- articolo di Massimo Catalucci


(NEWS & COMMUNITY - Look at the world) Udine, 22 maggio 2023 - La Lazio ad un Udine ha fatto quello che doveva fare: vincere e convincere. Un campo, certamente, non facile quello dello stadio "Dacia Arena" dove i friulani non perdevano da gennaio scorso e dove altre squadre importanti del nostro campionato, ci avevano lasciato punti.


Così, chi voleva la Lazio stanca, arrendevole, ormai "cotta", si è dovuto ricredere, perché i biancocelesti, guidati dal loro comandante, Maurizio Sarri, ad Udine hanno saputo esprimere una prestazione con la "P" maiuscola. Dispiace (ma neanche troppo) per chi, tra i giornalisti e commentatori sportivi, cerca sempre in qualche modo di declassare le vittorie della Lazio, cercando di inventare storie inesistenti. Chiaro il riferimento ai commenti sul rigore di ieri accorso ai danni di Ciro Immobile, dove qualcuno vorrebbe far passare il "bomber" laziale come un "simulatore seriale" quando, il fallo commesso dal difensore bianconero, era evidentissimo.

Inoltre, aggiungiamo noi, la sanzione per Masina, autore del fallo, sarebbe dovuta essere anche più pesante (espulsione diretta), visto che Immobile si trovava davanti al portiere senza altri giocatori che potessero interporsi tra lui e l'estremo difensore bianconero.


Ma ciò che conta è che la Lazio sta legittimando il suo grande campionato di quest'anno, con una posizione in classifica che ha superato qualsiasi aspettativa, anche tra molti tifosi laziali.


La Lazio, tutto quello che ha ottenuto in termini di punti in questo massimo torneo nazionale di calcio, è solo frutto del suo impegno, del suo gioco che a tratti, anche in modo continuo per diverse partite, ha fatto lustrare gli occhi a molti amanti di questo fantastico sport. Tutto merito di Mister Maurizio Sarri, che è riuscito a mettere insieme un "manipolo di fratelli", termine che ci piace prendere in prestito dalla curva nord e di "memoria shakespeariana", per creare un gruppo che si diverte, fa divertire il pubblico e vince.


Ed oggi la Lazio, grazie al suo tecnico, si ritrova con giocatori che hanno aumentato il loro valore, su tutti, Luis Alberto, a cui anche l'appellativo di "mago" gli va ormai stretto. Lo spagnolo ha imparato a sacrificarsi ed oggi corre come non mai ma senza perdere la lucidità necessaria per estrarre dal suo "cilindro" in ogni gara, giocate eccezionali che incantano le platee.


Il merito di questa crescita va riconosciuto al tecnico ma anche alla società che non ha perso tempo due anni fa quando, tradita dall'ex Mister Simone Inzaghi che, attendeva solo che Mister Conte gli liberasse il campo all'Inter per trasferirsi a Milano, ha saputo regalare alla tifoseria laziale un tecnico capace e ambito a livello internazionale da molte società ma soprattutto passionale e in linea con gli aspetti morali ed etici della S.S. Lazio.


Ed ora, i tifosi laziali possono attendere sereni il verdetto della giustizia calcistica riguardo il prossimo futuro della Juve e godersi, nel frattempo, l'ottima posizione in classifica ottenuta con merito sul campo e con zelo ed onestà sui libri contabili societari.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


SOTTIL - "Sul rinnovo sono molto contento, felice e orgoglioso. Per me oggi l'Udinese ha fatto un grandissimo primo tempo, giocando alla pari con la Lazio, siamo arrivati lì più volte, dovevamo essere più precisi nelle battute, ricordo un paio di svirgolate. Abbiamo costruito bene. Il problema è che siamo durati 50 minuti perché siamo corti, abbiamo perso Ebosele, abbiamo recuperato per miracolo Beto, giocatori come Bijol, Walace e Lovric li devo far riposare, non allenare, diventa difficile tenere il ritmo. A me il primo tempo è piaciuto molto, la Lazio è stata forse più continua. C'è stato poi un rigore che è più simulazione, senza togliere meriti alla Lazio, che nel secondo tempo ci ha messo più in difficoltà. Ma quello non è mai rigore, ma una simulazione. Ripeto, non voglio togliere meriti alla Lazio che è una grande squadra ma poi il rigore non è mai rigore. Forse è la prima volta che mi lamento del direttore di gara, ma lo hanno detto tutti, Masina è fermo, Immobile si lascia andare. Il VAR non interviene perché c'è un contatto, Masina è fermo, Immobile cade giù, mi devono spiegare dove sia il contatto. Dispiace perché poi la Lazio magari avrebbe vinto lo stesso ma almeno saremmo rimasti in parità".


"A Firenze, Samardzic non lo abbiamo trovato noi, oggi ha fatto una buona gara. Interpreta questo ruolo perché abbiamo gli uomini contati siamo senza quinti, Ebosele si è infortunato, Zeegelaar viene da otto mesi in cui era svincolato, ho dovuto riallargare Pereyra, che ha fatto bene da quinto. Samardzic è l'unico centrocampista che può fare bene quel ruolo e lo interpreta con le sue caratteristiche. Oggi avevamo anche Beto che fa più reparto da solo, è un mese che è fuori e gli ho dato anche più minuti del previsto".


SARRI - "Stavamo facendo una partita seria anche nel primo tempo, la squadra era corta e compatta con un buon livello di sacrificio. Ho detto ai ragazzi che se continuavamo così avremmo fatto la differenza negli ultimi 20 minuti e invece l’abbiamo fatta da subito. Noi abbiamo bisogno di fare due punti prima di andare in Champions. Sarà bene farli e poi penseremo al resto altrimenti si fa passare un messaggio malato alla squadra".

"A centrocampo hanno fatto una buona partita tutti e 3. Felipe Anderson era ammonito, Pedro stava bene quindi ho accelerato quella sostituzione. Nella ripresa abbiamo messo anche qualità nel gioco".


"Mi sarebbe piaciuto avere una stagione normale a livello di realizzazioni per Immobile e un Milinkovic-Savic senza Mondiale. Ciro quest’anno ha potuto giocare pochissimo mentre Sergej ha pagato il Mondiale. Non avere questi due giocatori al massimo ci ha costretto a perdere qualche punto."

"A me piacerebbe che ci fosse un giocatore giovane da affiancargli. Poi i giocatori sono forti o meno forti, l’importante è che abbia la prima caratteristica".


Il tabellino della gara


Udinese - Lazio 0 - 1 / Marcatore: 62° Immobile (rigore

UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Perez, Bijol, Masina; Pereyra, Arslan (71° Nestorovski), Walace, Lovric, Udogie (71° Zeegelaar); Samardzic (87° Thauvin); Beto (87° Vivaldo).

A disp.: Padelli, Piana, Abankwah, Buta, Guessand, Centis, Russo, Bassi.

All.: Andrea Sottil


LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Vecino, Luis Alberto; Felipe Anderson (46° Pedro), Immobile, Zaccagni (87° Basic).

A disp.: Maximiano, Adamonis, Patric, Gila, Radu, Marusic, Bertini, Cancellieri, Gonzalez.

All.: Maurizio Sarri


Arbitro: Luca Pairetto (sez. Nichelino)


NOTE:


Ammoniti: 21° Felipe Anderson (L), 39° Udogie (U), 72° Pereyra (U), 90°+1° Bijol (U)

Recupero: 1` pt, 4` st


ELENCO ARTICOLI LAZIO ANNO 2022-2023

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Nell’elenco che segue trovate tutti gli articoli a firma di Massimo Catalucci, della stagione calcistica 2022/2023 della S.S. Lazio – Cliccare sul link del “Titolo” che interessa per leggere l’articolo collegato.



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