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- MILAN-LAZIO - LA DECIDE L'ARBITRO COLLU
Gomito largo di Pavlovic che si retrae dopo l'impatto con il pallone in area rossonera, ma l'arbitro assegna un fallo inesistente che reputa ai danni del Milan articolo di Massimo Catalucci MILANO - Domenica, 30 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - Nonostante il gomito di Pavlovic si allargasse per poi ritrarsi dopo l'impatto con la sfera colpita al volo da Romagnoli e indirizzata verso la porta avversaria e nonostante l'arbitro venisse richiamato al VAR , quest'ultimo rivista la dinamica dell'azione al monitor a bordo campo, stravolge tutto e decide di assegnare la punizione ai rossoneri per fallo commesso in attacco dal numero 77 biancoceleste , Marusic, che secondo l'arbitro avrebbe fatto blocco ai danni dell'aversario rossonero . Sarebbe stato interessante vedere a campi inversi, se il fatto fosse accaduto dalla parte del Milan, quale sarebbe stata la decisione dell'arbitro . Purtroppo, non lo sapremo mai. Intanto, questo episodio crea un danno notevole alla Lazio che avrebbe potuto tornare da Milano con almeno un punto, tra l'altro meritato, per quanto visto sul rettangolo di gioco nell'arco di tutta la gara. Cominciando dal miracolo di Maignan sul colpo di testa di Gila che, su assist di Basic , dopo circa 120 secondi dall'inizio della gara, impegna l'estremo difensore rossonero, bravissimo nel suo scatto di reni e molto reattivo nel negare un gol fatto al difensore laziale . Protagonista l'arbitro Collu Ieri l'arbitro Collu si è ritagliato la prima scena dando una motivazione assurda della sua decisione che è stata quella di non assegnare alla Lazio il rigore che in altre occasioni simili viste quest'anno, è stato concesso . Secondo il direttore di gara, che non ha negato il tocco con il gomito di Pavlovic e che ha reputato fuori dalla sagoma del corpo del milanista, sarebbe stato Marusic a fare blocco sul suo avversario diretto , con conseguente fallo in attacco del numero 77 biancoeleste e assegnazione di un calcio di punizione al Milan. La Lazio esce sconfitta ma a testa alta Detto ciò che era giusto evidenziare, la Lazio nonostante la sconfitta subita, appare sulla strada della crescita con un Castellanos, finalmente, recuperato (chissà se avesse giocato dall'inizio come sarebbe andata a finire). Purtroppo, i biancocelesti pagano le conseguenze di un inizio di stagione travagliato, giustamente polemico tra i tifosi, soprattutto per una gestione societaria che non riesce, forse sarebbe il caso di dire " non vuole ", far fare il salto di qualità a questa gloriosa società. I punti persi ad inizio di questo campionato, sono frutto anche delle " disattenzioni contabili " societarie (difficile crederlo, ma questa è la versione ufficiale del patron Lotito ) che hanno bloccato il mercato laziale in estate , a cui si aggiungono i tanti infortuni dall'inizio del torneo nazionale , dove almeno 7 giocatori a turno sono rimasti fuori per essere curati . Da parte sua, Mister Maurizio Sarri , sta facendo il massimo per ottimizzare al meglio le risorse umane che ha ereditato dal precedente campionato (il blocco del mercato non gli ha permesso di scegliere nuovi innesti), su tutte la ricostruzione di un giocatore che era oramai fuori dai radar della rosa biancoeleste da circa un anno e mezzo . Parliamo di Basic , sempre tra i migliori in campo da quando è entrato titolare in questa squadra: sono nove le gare con quella di ieri, giocate di continuo dal croato come titolare . Una nuova identità la sua, funzionale al gioco " sarriano " che, comunque, è stato dallo stesso tecnico un po' riplasmato, ma mai snaturato del tutto (si vedano il possesso palla e il pressing alto ). A fine gara, per quanto accaduto nel finale, colmato con la decisione "fantasiosa" dell'arbitro Collu, nessun componente della S.S. Lazio , tra allenatore, giocatori e dirigenti, ha voluto rilasciare dichiarazioni. Subito possibilità di riscatto in Coppa Italia La Lazio avrà la possibilità di riscattare subito il danno subito a Milano per colpa dell'arbitro Collu, provando a vincere la sfida di Coppa Italia, in programma giovedì prossimo, proprio contro il Milan , ma stavolta la gara si giocherà allo Stadio Olimpico nella Capitale , dove immaginiamo che i tifosi baincocelesti accorreranno in tanti per spingere in avanti la propria squadra e passare il turno. Quella del secondo trofeo Nazionale (il primo è lo scudetto), è una strada che la Lazio deve percorrere per avere una chance in più per accedere alle prossime competizioni europee , visto che le contendenti in campionato per i primi sei posti , sono tante e poi, se accade quanto accaduto ieri a San Siro nel finale di gara, l'obiettivo da raggiungere si fa più arduo. Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara MASSIMILIANO ALLEGRI - “ Negli ultimi minuti c’è stata un po’ di confusione: non è stato facile neanche per l’arbitro . La partita è stata difficile: la Lazio non dava linee di passaggio e sono stati aggressivi. Dobbiamo continuare a lavorare e fare le cose con umiltà: c’è un bellissimo entusiasmo, anche tra tifosi. Nessuno si sta tirando indietro: è merito dei giocatori e per quello che fanno in campo” . Sul gol di Leao - “Lui faceva il centravanti già al Lille: stasera ha fatto un bellissimo colpo di testa. Penso che ora sia solo all'inizio: dall'esterno ora inizia a buttarsi più dentro” . Su Rabiot - “Rispetto anche all'ultimo anno in cui l’ho avuto alla Juventus è cresciuto moltissimo. Lui è un uomo squadra: per creare squadre che lottano per il vertice servono giocatori così. Con lui ci sono anche Gabbia , Pavlovic e tutti gli altri. Rabiot ha un motore diverso” . Sulla sua espulsione - “L’ arbitro Collu c’era anche alla prima giornata. Gli ho detto: ‘Tutte le volte che ci sei esce fuori sempre un casino’. Questo perché ci aveva arbitrato anche contro la Cremonese . Ma non l’ho assolutamente insultato” . MAURIZIO SARRI - Nessuna dichiarazione del tecnico biancoceleste che insieme a tutta la società S.S. Lazio hanno deciso di non rilasciare interviste nel post-gara, per un danno che reputano di aver subito a seguito di una decisione "singolare" dell'arbitro Collu che stravolge la dinamica degli eventi accaduti in campo. Il tabellino della gara Sabato, 29 novembre 2025 Stadio San Siro - MILANO MILAN-LAZIO 1-0 Marcatori: 52° Leao (M) Arbitro: Giuseppe Collu AMMONITI: Tomori, Gabbia, Ricci (M), Pellegrini, Romagnoli, Zaccagni (L) ESPULSI: Alllegri (M) MILAN (3-5-2): Maignan (c); Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana (65° Loftus-Cheek), Modric, Rabiot, Bartesaghi; Nkunku (82° Ricci), Leao. All.: Massimiliano Allegri LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini (85° Nuno Tavares); Guendouzi, Vecino (62′ Dele-Bashiru), Basic (85° Noslin); Isaksen (70° Pedro), Dia (62° Castellanos), Zaccagni (c). All.: Maurizio Sarri -------------------------------------------- Leggi anche gli altri articoli nelle seguenti categorie: POLITICA SOCIETA' CULTURA CRONACA SPIRITUALITA'/RELIGIONI LAVORO SPORT INTRATTENIMENTO/EVENTI SOCIALE SALUTE & BENESSERE Al link che segue trovi la pagina con i servizi video giornalistici di ogni categoria: VIDEO GIORNALISTICI
- LA LAZIO INCONTRA IL MILAN A SAN SIRO PER TESTARE LA SUA CRESCITA
Un big match che potrebbe segnare una svolta nella stagione biancoceleste e la possibilità per i rossoneri di volare alto in classifica articolo di Massimo Catalucci MILANO - Sabato, 29 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - Questa sera nel anticipo serale del 13° turno del massimo campionato di calcio nazionale, il palcoscenico dello Stadio di San Siro accende le luci sul big match tra Milan e Lazio . I rossoneri guidati dal Mister Massimiliano Allegri affrontano i biancocelesti di Mister Maurizio Sarri . Un incontro che promette spettacolo, ma soprattutto che è destinato a testare la reale forza delle due squadre , ciascuna con le proprie peculiarità e i propri obiettivi stagionali . Da un lato, il Milan è solido, ma non ancora del tutto convincente in questo inizio di stagione; dall'altro lato, c'è una la Lazio protagonista in negativo in questa estate, a causa del mercato bloccato, strano a crederlo, per " sviste contabili " societarie, che hanno animato non poche polemiche tra i tifosi nei confronti del patron Lotito che si è sempre detto attento ai bilanci societari. Una squadra, quella biancoceleste, comunque, che dopo alcune cadute ad inizio stagione, sembra in continua evoluzione e chiamata a dimostrare che la sua crescita non è solo una promessa o frutto di fattori casuali, ma una realtà concreta. Milan e Lazio: tra ricerca di continuità, crescita e ambizioni Arrivato alla tredicesima giornata, il Milan di Mister Allegri si trova in una posizione piuttosto consolidata in un classifica corta , è secondo insieme al Napoli (25) con la Roma prima a 27 , a due lunghezze di distanza. Un passo falso può allontanare troppo dalla vetta ( Como sesto a 24 punti con una partita in più ), ma uno vincente può avvicinare di molto al vertice, se non addirittura permettere di acciuffare, quanto meno, i giallorossi di Mister Gasperini e lasciare dietro le dirette concorrenti per i posti che contano. Ma in quest'ultimo caso, al Milan non gli sarebbe sufficiente vincere il match contro la Lazio, ma dovrebbe anche concretizzarsi un pareggio domani tra Roma e Napoli , nel confronto diretto del posticipo serale in programma allo stadio Olimpico nella Capitale. La squadra rossonera ha alternato ottime prestazioni a momenti di difficoltà , ma l'obiettivo è chiaro, puntare in alto . La gara con la Lazio si prevede sia molto tattica, ma anche molto nervosa, basata sulle motivazioni che i giocatori in campo sapranno esprimere e canalizzare per determinare l'esito finale della gara. La Lazio , dal canto suo, si presenta a San Siro con una difesa piuttosto solida ma che difetta in trasferta . La squadra di Maurizio Sarri sta attraversato un periodo di crescita non facile, ma di cui si stanno facendo notare segnali importanti, e dopo un inizio di stagione tra alti e bassi, sembra aver trovato la strada per arrivare al giusto equilibrio cui dovrà dare continuità. La squadra biancoceleste ha mostrato a tratti un bel gioco , con la famosa " Sarri-ball " che sta prendendo piede sempre di più, e si trova attualmente all' ottavo posto (18) , ma in una classifica corta dove un vittoria può dare slancio verso il pian che contano ( il sesto posto è a 24 punti ), ma dove una sconfitta può far allontanare la zona europea . Mister Sarri ha spesso sottolineato come la squadra stia diventando più matura e consistente , pur con alcuni limiti da superare, soprattutto nelle sfide più difficili. La Lazio arriva al match di San Siro riportando in organico alcuni suoi giocatori fuori per infortunio, tra cui Castellanos , fondamentale per l'attacco biancoceleste, e Dele-Bashiru che, in un centrocampo che ha fuori Rovella già da tempo a cui si è "aggregato" per infortunio Cataldi, necessita di uomini recuperati da poter utilizzare. Attualmente, il centrocampo laziale vede in Toma Bašić uno dei migliori in campo da quando Mister Sarri, ha deciso di affidargli una maglia da titolare che inizialmente era di Dele-Bashiru (l'infortunio di quest'ultimo è stata l'opportunità che Bašić non si è fatto scappare. Suo il gol vittoria contro la Juve all'Olimpico nella Capitale) Lazio che, se dovesse riuscire a strappare una vittoria a Milano (difficile pensarlo, ma il calcio è bello anche per la sua imprevedibilità), potrebbe davvero compiere un salto di qualità nelle sue ambizioni stagionali. Le dichiarazioni degli allenatori nel pre-gara MASSIMILIANO ALLEGRI - “ Christian Pulisic difficilmente sarà della partita , anche se domani può succedere di tutto. Alexis Saelemaekers , invece, è a posto ed è disponibile. La prossima settimana, Santiago Gimenez , dovrebbe tornare ad allenarsi con la squadra dopo lo stop. Tutti gli altri stanno bene”. “I l derby di Milano è importante , ti dà grande adrenalina è normale. L’importante è non uscire dall’obiettivo finale: essere tra le prime quattro a fine stagione. Ci sono sette squadre in sette punti al momento, la Lazio sta rientrando con Sarri che sta svolgendo un ottimo lavoro . Per noi sarà una gara molto difficile percento affrontiamo una squadra ben organizzata che sembra che ti conceda ma ti concede poco. Loro possono rientrare nel giro Champions League, dobbiamo andare oltre la vittoria contro l’Inter”. “ Maignan è sempre stato uno dei portieri più forti al mondo, quindi non sono meravigliato del suo rendimento. Per quanto riguarda il tema contratto: c’è la società che ci pensa , sta lavorando per dare un futuro con stabilità a questa squadra. Io con Mike ci parlo, ma solo di campo. Sono contento perché lo vedo sereno e sta confermando le sue grandi qualità”. [ fonte: spaziomilan.it ] MAURIZIO SARRI - Nessuna dichiarazione pre-gara per il tecnico biancoceleste. Le probabili formazioni MILAN (3-5-2) - Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Leao, Nkunku. All.: Massimiliano Allegri LAZIO (4-3-3) - Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Vecino, Basic; Isaksen, Dia, Zaccagni. All.: Maurizio Sarri La squadra arbitrale, VAR e AVAR Arbitro: Giuseppe Collu della sezione di Cagliari. A ssistenti di linea: Vecchi e Yoshikawa IV Uomo (Ufficiale): Zufferli VAR: Di Paolo AVAR: Paterna Dove seguire la partita in diretta TV e in Streaming Il match tra Milan e Lazio , valido per il 13° turno del campionato di Serie A 2025/2026 , in programma oggi, sabato 29 novembre 2025 , allo Stadio San Siro di Milano , sarà trasmesso in diretta TV esclusiva su DAZN e Sky Sport . Gli abbonati potranno seguire l’incontro sui rispettivi canali e piattaforme streaming . --------------------------------------------- Leggi anche gli altri articoli nelle seguenti categorie: POLITICA SOCIETA' CULTURA CRONACA SPIRITUALITA'/RELIGIONI LAVORO SPORT INTRATTENIMENTO/EVENTI SOCIALE SALUTE & BENESSERE Al link che segue trovi la pagina con i servizi video giornalistici di ogni categoria: VIDEO GIORNALISTICI
- LA FAMIGLIA NEL BOSCO - LA GIUSTIZIA E' SEMPRE GIUSTA PER TUTTI?
Riflessioni sul metro di misura di giudizio delle istituzioni preposte ai servizi sociali riguardo la gestione del nucleo familiare Birmingham-Trevallion articolo di Massimo Catalucci PALMOLI (CH) - Giovedì, 27 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - La storia della famiglia Birmingham-Trevallion , che ha scelto di vivere lontano dalla società moderna, nel cuore di un bosco , è diventata un simbolo di quanto possa essere complesso, controverso e a volte doloroso il giudizio delle istituzioni preposte alla protezione dei minori . La vicenda che ha coinvolto questa famiglia, l'allontanamento dei figli dai genitori e l’affidamento a strutture protette, sta suscitando innumerevoli riflessioni e interrogativi sulla giustizia e sulla moralità delle decisioni delle autorità competenti, che sembrerebbero non adottare sempre le stesse misure di giudizio anche in altri casi limite conclamati, dove i minori subiscono le conseguenze delle scelte dei propri genitori o tutori. La Famiglia Birmingham-Trevallion e il contesto I due genitori, Catherine e Nathan , in nome della propria visione della vita, hanno scelto di vivere in modo radicalmente diverso rispetto alla maggioranza delle Famiglie che vivono nella nostra società. Nel bosco, lontano dalla città, hanno costruito una casa ecologica , dove i figli crescono lontano dalle logiche consumistiche e dalle convenzioni sociali moderne . Per loro, vivere a contatto con la natura rappresenta una scelta educativa fondamentale : i bambini imparano a rispettare l'ambiente , a essere indipendenti e a sviluppare una mentalità libera dalle influenze esterne . Tuttavia, la loro scelta di vita ha attirato l’attenzione delle autorità sociali e, infine, la decisione di intervenire per allontanare i figli dalla famiglia . Il motivo ufficiale, come dichiarato dai servizi sociali, sarebbe stato il “ rischio per la sicurezza e il benessere” dei bambini , legato a condizioni di vita ritenute inappropriate , nonostante la presenza di un’ educazione che, da un punto di vista emotivo ed etico, appariva solida . Secondo le istituzioni, vivere in una casa isolata nel bosco, senza accesso immediato a infrastrutture sanitarie e educative, metterebbe a rischio lo sviluppo psicofisico dei minori. Le ragioni dell'intervento dei servizi sociali In Italia, i servizi sociali possono decidere di allontanare i minori dalle famiglie per ragioni di " abuso o negligenza " o quando vi siano condizioni che minacciano direttamente la sicurezza e il benessere dei bambini . Queste ragioni si articolano principalmente in: 1. Trascuratezza fisica e psicologica: La mancanza di cure adeguate, di un’alimentazione corretta, di un ambiente sicuro e protetto. 2. Condizioni di vita inadeguate: L’impossibilità di garantire ai minori una vita sociale e scolastica, l’assenza di un contesto adatto alla crescita sana, l'isolamento da altre figure sociali ed educative. 3. Possibili situazioni di abuso: Che si tratti di abuso fisico, psicologico o emotivo, in situazioni di questo tipo i servizi sociali sono obbligati a intervenire per proteggere il minore. Nel caso della famiglia Birmingham-Trevallion , la motivazione principale avanzata dai servizi sociali (clicca qui) riguardava la “ mancanza di una rete di supporto sociale ” e la difficoltà di monitorare il benessere psicofisico dei bambini , lontani dalla città e senza una frequente interazione con scuole, medici e altre istituzioni che possono garantire la crescita sana . Le dimissioni del legale della famiglia Un altro aspetto doloroso di questa vicenda è stato il fatto che il legale che difendeva la famiglia , dopo aver preso in mano il caso, ha rassegnato le dimissioni . La motivazione, pubblicata in un comunicato stampa, è stata che le pressioni istituzionali e l’impossibilità di ottenere una revisione della decisione di allontanamento della prole avevano reso insostenibile proseguire con la difesa legale . La sua dichiarazione ha fatto emergere il conflitto tra la visione delle istituzioni , che agiscono in base a criteri di " sicurezza " e " protezion e", e il diritto della famiglia a una vita autonoma e lontana dai canoni tradizionali . Questo atto simbolico ha sollevato numerosi interrogativi sulla legalità e sull'etica delle decisioni prese dai servizi sociali, mettendo in discussione la legittimità di un sistema che sembra giudicare sulla base di una " norma " che non tiene conto della pluralità delle esperienze di vita e della diversità dei modelli educativi . La voce degli esperti: p sicologi, pedagogisti e operatori sociali Psicologi, pedagogisti e operatori dei servizi sociali hanno espresso opinioni divergenti sulla vicenda. Per alcuni, l'intervento è stato un atto dovuto, necessario per proteggere il benessere psicologico dei bambini, che, pur vivendo in un ambiente naturale, potrebbero soffrire di un isolamento che limita lo sviluppo di competenze sociali e di relazioni interpersonali . Il rischio di " traumi da solitudine " e di " carenze educative " è stato messo in evidenza, soprattutto per la mancanza di una " rete di protezione " che una vita in una comunità più strutturata potrebbe garantire. D'altra parte, altri esperti hanno sottolineato come l’intervento sia stato una violazione della libertà della famiglia , che ha il diritto di educare i propri figli secondo i propri valori. Secondo questa prospettiva, il concetto di "norma" educativa e sociale è troppo rigido e non tiene conto delle scelte individuali. " I genitori dei tre bambini andavano coinvolti , proprio in virtù della relazione potente con i figli - afferma lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, che aggiunge - Sono loro la parte più importate del processo terapeutico . Non si aiutano i minori allontanandoli ma ragionando con mamma e papà , a meno che non ci siano abusi e violenze. Anche perché non li puoi tenere lontani per tutta la vita, prima o poi i figli vanno restituiti " - ha concluso Lancini. Altri esperti, più cauti, hanno sottolineato che l’allontanamento dei bambini, seppur doloroso, potrebbe rappresentare un passo necessario per garantire la loro sicurezza , ma ciò non significa che non si debba affrontare una riflessione seria su come le istituzioni possano tutelare anche le scelte alternative di vita senza penalizzare i diritti dei genitori . Il giudizio delle istituzioni è davvero giusto per tutti? La vicenda della famiglia Birmingham-Trevallion mette in luce la difficoltà di conciliare le scelte individuali di vita con le normative di tutela del minore. Il rischio, come sottolineano diversi osservatori, è che il concetto di “giustizia” diventi troppo uniforme , incapace di riconoscere e rispettare la varietà di esperienze familiari e di stili educativi. Se da un lato è fondamentale che i servizi sociali intervengano quando la sicurezza e il benessere dei bambini sono minacciati , dall'altro non possiamo dimenticare che ogni famiglia ha il diritto di scegliere il proprio modello educativo, a condizione che non metta a rischio il benessere dei figli . Questa vicenda, dunque, ci invita a riflettere su come la “giustizia” si muove in un contesto così complesso, in cui ogni decisione ha conseguenze profonde sulla vita delle persone . E ci ricorda che, a volte, il metro di giudizio delle istituzioni potrebbe non essere adatto a tutti, se non si tiene conto della pluralità delle vite e delle scelte che compongono la nostra società. Riflessioni e quesiti finali Dopo aver descritto, seppur sommariamente, le ragioni delle scelte determinate, da una parte dai due genitori Catherine Birmingham e Nathan Trevallion di educare i propri figli lontano dalle logiche consumistiche a fronte di una vita condotta a contatto con la natura; e dall'altra, quelle determinate da principi giuridici in fatto di tutela dei minori ; rimane ora un'ulteriore riflessione da fare. In Italia, esistono una miriade di situazioni familiari al limite che non vengono " aggredite " (usiamo il termine aggressione per indicare la ferma decisione delle istituzioni ad intervenire per mettere in sicurezza i minori, laddove si presentano condizioni specifiche) con la stessa intensità e decisione che sono state adottate dalle stesse istituzioni nei confronti dei figli di Catherine e Nathan. Giornali, Tv, Radio, ma anche semplici cittadini, influencer, blogger e freelancer nel campo dell'informazione, documentano da anni: stati familiari al limite della decenza, dove i minori vengono abbandonati a loro stessi, sfruttati e messi nella condizione di delinquere , per logiche criminali dei propri genitori; minori che non seguono un'adeguata istruzione (sia in presenza fisica a scuola, sia da remoto da casa) secondo i principi di legge dell'obbligo scolastico e formativo; minori che vivono in ambienti e contesti inadeguati: in campi nomadi o in campi destinati dai comuni a famiglie senza abitazione, oppure in stabili (appartamenti) assegnati a famiglie meno abbienti, dove l'igiene e la sicurezza lasciano più che a desiderare. insomma, il quadro in Italia riguardo la vera tutela dei minori, appare un po' opaco e presenta delle incongruenze con quanto stanno subendo i figli di Catherine Birmingham e Natham Trevallion e quanto vivono altri minori in ragione di altre famiglie che non hanno deciso di vivere ne bosco, ma in strutture legali messe a disposizione delle istituzioni preposte e che, nonostante tutto, non osservano una corretta tutela dei loro figli, in ragione della loro sicurezza, dell'igiene, dell'educazione sociale e scolastica, dell'etica e della morale . E al di la' delle ragioni che le istituzioni stesse possono produrre per giustificare l'azione mossa nei confronti della Famiglia nel bosco, ciò non può eliminare il forte dubbio che si fa largo in molti cittadini, ovvero: Esiste un metro e due misure o due pesi e due misure, per giudicare ed intervenire sui casi limite dove i minori sono i protagonisti passivamente in negativo? Esiste una giustizia (forse) non giusta per tutti? L'ultima riflessione, a chiusura di questo articolo, vuole essere posta con degli ulteriori punti di domanda e, al di là del fatto che alcune situazioni dovranno essere, come stabilito dalle leggi, migliorate ed integrate negli spazi interni ed esterni residenziali della Famiglia Birmingham-Trevallion, su tutte la cura dell'igiene e della sicurezza dei minori, non è per caso che la decisione dei Catherine e Nathan di far crescere e vivere i propri figli lontano dalla contaminazione continua di un sistema altamente tecnologico e condizionante ; da una rete urbana contaminata da rifiuti di ogni genere e dall' assenza di una sicurezza adeguata dei cittadini che rischiano ogni giorno la propria incolumità per mano di criminali senza scrupoli e che il più delle volte, laddove acciuffati dalle forze dell'ordine, pagano pene irrisorie; così come per tante altre ragioni che li hanno fatti desistere dal vivere in quella che dovrebbe essere una società civile; possa essere vista da molti come modello di vita cui potersi ispirare per salvaguardare se stessi e i propri cari da un sistema contaminante sotto ogni profilo sociale? La scelta dei due coniugi di far vivere la propria famiglia, quindi i propri figli, lontano da tutto ciò che può essere visto dagli stessi come contaminazione di corpo e mente, è secondo Catherine e Nathan, la scelta più ovvia per creare in loro un diretto contatto con la natura, per insegnargli a rispettarla, per insegnargli a crescere indipendenti e a sviluppare una mentalità libera dalle influenze esterne . E seguendo il pensiero dei due coniugi Birmingham-Trevallion, non è per caso che tale modalità di educazione possa dare fastidio ad un sistema che ci vuole tutti omologhi , allineati ad un unico pensiero (si veda la gestione del periodo pandemico del Covid), sapendo che quei ragazzi crescerebbero con una visione del mondo e della società, probabilmente, molto più libera da qualsivoglia tipologia di condizionamento ? Ad ognuno le proprie riflessioni e risposte.
- ELEZIONI REGIONALI 2025 - CRESCE IL "MOVIMENTO POPOLARE" E SI AVVICINA AL 60% DEI CONSENSI
Veneto, Puglia e Toscana - Rimane tutto invariato. Cambiano i numeri ma il trend conferma gli esiti finali delle elezioni del 2020: due regioni al centrosinistra e una al centrodestra articolo di Massimo Catalucci ROMA - Martedì, 25 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - ROMA – Martedì, 25 novembre 2025 – (NEWS & COMMUNITY – Look at the World ( www.massimocatalucci.it ) – Le urne si sono chiuse e, come un’onda che torna sempre alla riva , il quadro politico nei tre territori chiamati al voto resta identico. Veneto al centrodestra , Toscana e Puglia al centrosinistra . Tutto secondo previsioni. Tutto come cinque anni fa. Eppure, dietro questa apparente stabilità si muove qualcosa di enorme, qualcosa che potrebbe cambiare il futuro, più dei governi che oggi si insediano. Sta crescendo un “ movimento popolare ” silenzioso, potente, trasversale. Un movimento che sfiora il 60% . No, non è un partito . È l’astensionismo . Un movimento che vince nei numeri , ma che perde e ci fa perdere nella strategia , nella visione , nella capacità di incidere davvero sul destino politico del Paese. Un movimento che, pur sentendosi tradito, deluso, abbandonato dalla politica, finisce per consegnare le chiavi del potere sempre agli stessi, senza neppure accorgersene. L’ASTENSIONISMO: IL VINCITORE CHE NON CAMBIA NULLA È comprensibile, quasi inevitabile: chi non si sente ascoltato, chi vede promesse mancate e logiche di partito che schiacciano le persone reali, può maturare la scelta di dire “basta” . E così, tanti cittadini rinunciano al voto come forma di protesta . Ma c’è un paradosso : rinunciando al voto, si rinuncia anche alla protesta stessa . Perché? Perché, qualunque sia il numero degli astenuti, ci sarà sempre un gruppo, piccolo o grande, disposto ad andare alle urne , motivato o guidato che sia . E basterà quella minoranza per eleggere chi deciderà per tutti . Sì , anche per chi resta a casa !!! Immaginiamolo: un Parlamento legittimo , certo, ma scelto da pochi . Un governo che rappresenta solo una frazione degli aventi diritto . Sarebbe questo un vantaggio per i cittadini? Difficile crederlo . Ma sarebbe un vantaggio per chi governa, questo sì. Perché sarebbe comunque legittimato a farlo dalla Costituzione. È uno scenario limite , quasi utopistico , ma serve a mostrare chiaramente ciò che spesso non si vuole vedere: l’astensione non cambia nulla . Anzi, cristallizza il sistema . Lo protegge . Lo difende . IL DATO CHE FA TREMARE: QUASI 60% DI ASTENUTI In queste ultime regionali ha votato solo il 43,66% degli aventi diritto . Un calo ulteriore, netto, pesante, rispetto alle precedenti elezioni del 2020 . [ fonte: eligendo.it ] Cresce così il “movimento popolare degli scontenti” , la prima forza del Paese, almeno nei numeri. Se fosse un partito, sarebbe il più grande d’Italia . Ed è proprio questo il dato su cui tutti, cittadini e politici, devono fermarsi e interrogarsi . Perché l’astensionismo non è un rumore di fondo . È un grido. Un grido che dice: “ Non mi sento rappresentato. ” Ma è anche, purtroppo: “ Lascio agli altri il potere di decidere per me. ” DEMOCRAZIA: UNA RESPONSABILITÀ, NON UN AUTOMATISMO Chi ama davvero la democrazia sa che non basta pretendere un Parlamento più competente , onesto , responsabile . Bisogna costruirlo insieme . E per farlo servono partecipazione, attenzione, impegno . Serve un elettore che torni protagonista, non spettatore . Nel nostro Stato di diritto non esistono scorciatoie: l ’unica rivoluzione possibile è quella culturale. Una rivoluzione che nasce nei comportamenti quotidiani , nella volontà di informarsi , di scegliere , di essere presenti , responsabili , partecipativi . Una rivoluzione che chiede rispetto, responsabilità, consapevolezza . Solo così cittadini e politici diventano insieme parte di un’unica costruzione : quella del futuro del Paese . L’astensionismo può sembrare un segnale forte. Ma la vera forza, quella che cambia e trasforma davvero le cose, resta una sola: mettere una croce su una scheda , e farlo sapendo che quella croce pesa più di qualsiasi protesta silenziosa . --------------------------------------------- Leggi anche gli altri articoli nelle seguenti categorie: POLITICA SOCIETA' CULTURA CRONACA SPIRITUALITA'/RELIGIONI LAVORO SPORT INTRATTENIMENTO/EVENTI SOCIALE SALUTE & BENESSERE Al link che segue trovi la pagina con i servizi video giornalistici di ogni categoria: VIDEO GIORNALISTICI
- LA LAZIO PERDE IL CONFRONTO CON L'INTER MA ESCE A TESTA ALTA DA SAN SIRO
Il gol iniziale di Martínez subìto al terzo minuto di gara complica la gara dei biancocelesti. Sarri sul mercato invernale: " A me la società non ha detto se il mercato è aperto o no " articolo di Massimo Catalucci MILANO - Lunedì, 10 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - Peccato che la Lazio torni dalla trasferta di Milano con zero punti. Forse, per quanto visto in campo il pareggio ci sarebbe potuto stare. In campo, nonostante i valori di ogni singolo giocatore messi a confronto, fossero nettamente diversi, non si è vista una grandissima differenza tra le due compagini. A complicare i piani di Mister Sarri e dei suoi ragazzi è, certamente, stato il gol preso a freddo nei primi tre minuti di gara, dove Martínez , per una leggerezza difensiva di Isaksen , si ritrova dentro l'area laziale sul vertice sinistro con il pallone tra i piedi che colpisce di esterno destro (anche un po' in modo sporco) e che prende una traiettoria micidiale che si va ad insaccare all'incrocio dei pali alla destra di Provedel , dove l'estremo difensore laziale non sarebbe potuto mai arrivare. Andare sotto a San Siro contro questa Inter, dopo neanche tre minuti, diventa difficile per tutti recuperare , ma nonostante tutto, la Lazio è rimasta in gara fino alla fine del match , cercando di trovare la via del gol, anche dopo aver subìto la seconda rete nella ripresa, con una bella azione dei nerazzurri, ma ancora a seguito di una palla persa ingenuamente a centrocampo dai laziali. Come ripetiamo, ieri i valori in campo presi singolarmente, erano sicuramente diversi e nettamente superiori quelli dell'Inter , ma come ha detto Mister Sarri a fine gara, la mentalità dei ragazzi biancocelesti si sta pian piano modificando sul piano della convinzione e della consapevolezza dei propri mezzi. La Lazio ha buone individualità che, certamente, non possono essere paragonate a quelle di Inter, Roma, Milan, Juve, anche per effetto di un mercato bloccato e di una società che, da sempre, quando c'è stata la possibilità, non vuole fare il salto di qualità , ciò non toglie, comunque, che tali buone individualità, insieme all'amalgama di un gruppo che gioca compatto, corre, lotta su ogni pallone, possono sopperire al gap che sussiste tra la Lazio e altre squadre sulla carta strutturate e organizzate con un organico più competitivo. E la Lazio deve ripartire da qui, come affermato sempre da Mister Sarri dopo Inter-Lazio. Il tecnico laziale è consapevole della situazione attuale, ma le sue parole in risposta ai giornalisti che gli hanno chiesto se ci saranno nuovi acquisti nella finestra di mercato invernale, Sarri ha risposto senza tanti giri di parole, lasciando intendere che non s'illude e che questa sarà, molto probabilmente, la squadra che arriverà fino a maggio 2026 . Forse ci sarà qualche innesto, ma sempre nello stile di Claudio Lotitio, ovvero, acquistare qualche giocatore sconosciuto che, sicuramente, non sarà utile a Mister Sarri per il gioco che lo stesso ha in mente e vorrebbe attuare. Nel frattempo, la sosta per le nazionali sarà, però, utile allo staff tecnico biancoceleste per recuperare molti infortunati , facendo in modo che alla ripresa del campionato, la Lazio e Mister Sarri soprattutto, possano disporre di maggiori giocatori, che dall'inizio della stagione ad oggi, hanno reso la " coperta biancoceleste ", sempre troppo corta in ogni gara,per effetto dei tanti infortuni subiti. Una nota sull'arbitraggio L'arbitro Manganiello ieri avrebbe potuto redarguire maggiormente, con ulteriori cartellini l'impeto dei nerazzurri che già nella metà campo laziale, e fin dall'inizio della gara, per effetto di un pressing molto alto attuato dai ragazzi di Mister Chivu , entravano sulla palla tra i piedi dei baiancocelesti, spesso rovinando sulle gambe di quest'ultimi. La permissività dell'arbitro, nei confronti degli interisti, non ha fatto placare tali interventi per cui, i ragazzi nerazzurri hanno continuato per tutto l'arco della gara con questa modalità. Tale dato non vuole essere un alibi per la gara persa dalla Lazio, ma forse alcuni giocatori, su tutti Zaccagni (preso a calci letteralmente in ogni gara), andrebbero un po' più tutelati dagli arbitri, al di là della squadra in cui militano e ieri, purtroppo, per le tante "botte" prese, l'attaccante esterno di sinistra biancoceleste, è stato costretto ad uscire dal campo anzitempo. Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara CRISTIAN CHIVU - “ Abbiamo approcciato bene la partita. Siamo stati propositivi , abbiamo cercato di essere dominanti e l’abbiamo sbloccata subito. Poi siamo stati bravi a gestire i momenti , affrontando le varie fasi della gara come dovevamo. Nel secondo tempo l’abbiamo chiusa e abbiamo saputo gestire sia i momenti positivi che quelli negativi che una partita inevitabilmente ti regala. Il gol di Lautaro è la conseguenza del duro lavoro che sta facendo. I gol arrivano sempre quando sei sereno e consapevole del fatto che sei un leader e un trascinatore. Deve ridere di più, perché deve essere consapevole di quanto sia importante per questa squadra. È un trascinatore e trascina il gruppo con l’esempio e con il lavoro". "Mi è piaciuto l’approccio e la voglia di essere dominanti e determinati, sapendo che la Lazio è una squadra organizzata che può metterti in difficoltà in ogni momento. Ho un gruppo di 22 giocatori che lavorano tutti sodo per migliorare individualmente e per far crescere la squadra. Non è mai semplice, perché si possono perdere gli equilibri, ma direi che s ono soddisfatto di quello che stanno facendo: si sono subito calati nella realtà che è oggi l’Inter. Sono consapevoli del fatto che tutti hanno ancora margini di miglioramento. Non è mai semplice quando si gioca ogni tre giorni: bisogna capire i momenti e le opportunità che gli altri ti danno. Il merito è di tutti quelli che hanno dato qualcosa in più nelle rotazioni, permettendo ad altri di riposare. Oggi era la settima gara in 18-19 giorni, e bisogna avere energia . Ho a che fare con dei campioni che si godono il percorso e cercano sempre di soddisfare le richieste dell’allenatore. Sono 12 partite con 11 vittorie e una sola sconfitta , parlo dal post-Juve : bisogna dare merito e credito a questi ragazzi. Mantenere questa concentrazione e questo approccio, sia mentale che fisico, giocando ogni tre giorni, è davvero un ottimo risultato. Durante la pausa delle nazionali mi godo la famiglia e mi prendo qualche giorno di riposo. Intanto allenerò i ragazzi che resteranno e quando torneranno tutti, avrò due giorni per preparare il derby. ” [fonte: www.inter.it ] MAURIZIO SARRI - " L'arbitro non ha inciso sul risultato . L'Inter ha fatto meglio di noi e avrebbe vinto con qualsiasi direttore di gara, ma è l'ora di iniziare a pensare di n oleggiare gli arbitri dall'estero , la situazione è abbastanza pesante. Non vedo più arbitri all'altezza . Quello di stasera sicuramente non lo è stato. Perché mi sono arrabbiato? Per un semplice motivo: i l fallo di Lautaro su Zaccagni era da ammonizione . Se era da ammonizione, Zaccagni non sarebbe dovuto uscire dal campo . Non solo non ha ammonito, ma ha fatto uscire Zaccagni dal campo e noi abbiamo rischiato di prendere gol da quel lato. Si sarebbe incazzato anche Padre Pio " . " Quando entri a San Siro e prendi gol dopo due minuti diventa dura . Abbiamo traballato e siamo rientrati dentro la partita. Abbiamo avuto le nostre occasioni . Non è stata una partita disastrosa. Dispiace perché i due gol sono venuti da due palloni persi in modo banale . Il primo nei pressi dell’area, il secondo appena si era riconquistato il pallone e si è perso. Può darsi che gli errori siano a favore di chi è più tecnico, ma questo ci lascia l’amaro in bocca. La prestazione è stata discreta" . " Paghiamo il gap tecnico , vediamo se riusciamo a colmarlo il più possibile, e un attaccante d’area non ce l’abbiamo . Gli attaccanti nostri hanno altre caratteristiche. L’unico può essere Castellanos , che sa destreggiarsi bene anche in area, gli altri interpretano il ruolo in maniera diversa. In questo momento qualcosa dentro l’area la stiamo pagando eppure vieni a San Siro e 2-3 palle-gol le hai avute e non è facile". " La mentalità sta crescendo, dopo il gol subito ci poteva essere un’uscita dal punto di vista mentale. La squadra si è ripresa, è rimasta in partita. Di aspetti positivi ce ne sono. Ripartiamo da questi. L'emergenza? Quando ti trovi in una serie di difficoltà che si sommano anziché allentarsi o vai a fondo o reagisci. I ragazzi sono stati bravi a reagire, non vi so dare date sui rientri, sono tutti sotto l’area medica. Non ho certezze. La speranza c’è" . " A me la società non ha detto se il mercato è aperto o no, non siamo entrati in tanti discorsi . Penso che sia aperto, aspetto l’ufficialità . Se potessi comprare un attaccante da 40 gol sarei soddisfatto . Fino a giugno accetterò tutto , ho fatto promesse a tutti i giocatori e ai tifosi. Nei prossimi giorni credo che la società si esporrà su gennaio ". [fonte: www.corrieredellosport.it ] Il tabellino della gara Domenica, 9 novembre 2025 Stadio San Siro - MILANO INTER-LAZIO 2-0 Marcatori: 3° Lautaro, 61° Bonny INTER (3-5-2) : Sommer; Akanji, Acerbi, Bastoni; Dumfries (56° Carlos Augusto), Barella, Calhanoglu 81 ° Frattesi), Sucic (56 ° Zielinski5), Dimarco; Bonny, Lautaro (71 ° Thuram) All.: Cristian Chivu LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (69 ° Pellegrini), Gila, Romagnoli (Provstgaard 75 ° ), Marusic; Guendouzi, Cataldi (65 ° Vecino), Basic; Isaksen (65 ° Noslin), Dia (65 ° Pedro), Zaccagni All.: Maurizio Sarri Arbitro: Manganiello Ammoniti: Akanji (I), Sucic (I), Dumfries (I), Zaccagni (L) ————————————————- A QUESTO LINK PUOI TROVARE L’ELENCO DI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA S.S. LAZIO A FIRMA DI MASSIMO CATALUCCI
- LAZIO-LECCE 2-0 - BASIC L'UOMO IN PIU' DI SARRI
Gara di orgoglio dei biancocelesti in uno stadio semivuoto e una vittoria convincente che li rilancia in campionato articolo di Massimo Catalucci ROMA - Lunedì, 24 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - In una partita segnata da assenze negli spalti per proteste del tifo organizzato nei confronti della società, la Lazio torna alla vittoria battendo ieri il Lecce 2-0 nel 12° turno del massimo campionato Nazionale. I gol di Guendouzi nel primo tempo e di Noslin nei minuti di recupero finali, consegnano ai biancocelesti tre punti preziosi, in una prestazione dominata, ma mai completamente definita fino alla fine. E al centro di tutto, brilla la figura di Toma Basic , uomo chiave per Sarri in un momento delicato. Il match La Lazio parte forte e prende il controllo del campo fin dall'inizio, nonostante il clima teso: la Curva Nord , cuore dell’ Olimpico , è semideserta per uno sciopero dei tifosi. Al 6° il Lecce sembrerebbe passare in vantaggio con Sottil , ma il gol viene annullato per un fallo su Isaksen . In quella stessa azione, in realtà c'è stato anche un intervento irregolare su Basic a centrocampo, non evidenziato dall'arbitro e che avrebbe meritato una sanzione per il giocatore leccese. Al 29° arriva il vantaggio che cambia la partita: su una delle sue incursioni sulla sinistra, Basic , sempre più negli schemi di Sarri, su una palla che sembra ormai persa sul fondo del campo alla sinistra del fronte di attacco laziale, riesce a costruire un cross che arriva al centro dell'area avversaria. Un un assist perfetto per Guendouzi che di rimbalzo colpisce la sfera che si insacca nella rete del Lecce , dopo un tocco sul palo, battendo l'estremo difensore, Falcone . La Lazio costruisce e il Lecce fatica a reagire seriamente . Allora è ancora la Lazio che poco prima dell’intervallo, con Guendouzi fallisce il bis . Nella ripresa la Lazio ci prova ancora: Dia che segna al 50° , ma dopo un check VAR l’ arbitro Arena annulla per una per una spinta evidente dello stesso attaccante biancoceleste ai danni di Tiago Gabriel . Nei minuti centrali delal seconda frazione di gioco, la squadra di Sarri sfiora il raddoppio: prima Guendouzi , poi Zaccagni , colpiscono due pali consecutivi . Il Lecce tenta di rispondere con i cambi, ma non riesce a creare pericoli concreti. Nel recupero, quando molti pensano al 1-0 , la Lazio chiude i giochi in contropiede: Provedel lancia lungo, Noslin scatta, vince il duello fisico, tira, subisce un primo intervento di Falcone, ma ribatte decisamente in rete per il 2-0 finale . Questa Lazio-Lecce 2-0 certifica la ritrovata solidità dei biancocelesti : una squadra che crea tanto, non concede praticamente nulla , e che può contare su uomini come Basic in crescita e su giocatori capaci di andare a rete chiudere le partite (Guendouzi e Noslin). Non è stata una goleada, ma la vittoria è arrivata con merito . Mister Sarri e la sua squadra possono guardare avanti con convinzione . Per il Lecce, resta il rimpianto per il gol annullato e la sensazione di aver perso più di una partita: un e rrore di lucidità, secondo Di Francesco , che però ammette la superiorità avversaria e promette di imparare. Toma Basic: l'uomo in più di Mister Sarri È proprio Basic l’eroe nascosto di questa vittoria . Non è lui a segnare, ma il suo apporto è decisivo: la sua corsa sulla fascia sinistra nel primo tempo, il dribbling, il cross per Guendouzi incarnano un momento di riscossa per il centrocampista croato . Sarri non ha esitato a elogiarlo nel post-partita, definendo la sua rinascita "inaspettata e prepotente" . ([Sky Sport][6]) Una trasformazione che, secondo l’allenatore, lo rende ora un giocatore fondamentale nel sistema biancoceleste. Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara MAURIZIO SARRI - " Ho visto una buona Lazio soprattutto nei primi 60-65 minuti, peccato solo essere arrivati sull'1-0 a quel punto. Abbiamo creato tante palle gol e rischiato pochissimo, ma il risultato ci metteva ancora a rischio. Però ho visto 60 minuti di ottimo livello. Obiettivi? Siamo stati chiari fin dall’inizio: dobbiamo crescere e vedere se abbiamo alcuni giocatori che possano essere inseriti in una squadra con ambizioni europee. Dobbiamo essere contenti della crescita e del risultato con un po' di tristezza nel vedere la curva vuota". Sul momento della Lazio - " Ho parlato di ambizioni di crescita, non di risultato, altrimenti sarebbe ingiusto nei confronti del gruppo. Abbiamo attraversato cinque mesi di difficoltà indicibili, i ragazzi sono stati bravi a crescere senza porsi alibi. Questa squadra ha una base solida, bisogna innescare qualche giocatore per vedere se siamo competitivi ". La rinascita di Toma Basic - " Ha fatto un po' fatica quando è arrivato in Italia, probabilmente le responsabilità sono di tutti. Si era spento, ha dato l'impressione di dover cambiare aria, ma alla fine è venuto fuori in maniera prepotente e inaspettata. Per noi ora è fondamentale ". [ fonte: SKY ] EUSEBIO DI FRANCESCO - “ Ottimo approccio siamo andati in goal, non da annullare . Goal assurdo da annullare, ha portato la gara in maniera differente. La Lazio ha meritato e ci ha messo in difficoltà , abbiamo cercato di reagire nella ripresa, ma non siamo riusciti a concretizzare. In generale prestazione da cui imparare e metabolizzare velocemente la sconfitta". "Scelta di Camarda ? Non ha dato i frutti sperati, non per il ragazzo ma anche perché non è stato aiutato. Nei primi dieci minuti la Lazio ci ha fatto abbassare moltissimo. Meno brillanti del solito, l a Lazio ha fatto meglio di noi e nel primo tempo hanno palleggiato bene, e noi in ritardo. Dovevamo essere meno frettolosi nella gestione e più puliti. La Lazio ha fatto meglio di noi e ora ci lecchiamo le ferite. ” “ Se mi aspettavo una Lazio così? Ha espresso un buon calcio, ci hanno creato difficoltà . Nel primo tempo gli abbiamo dato troppo spazio, e sono stati più dominanti nel primo tempo. Intervento di Ramadani su Basic ? Ho visto solo la parte finale, non l’ho visto onestamente.” Peggior attacco della Serie A? Bisogna enfatizzare meno questo aspetto e dare più forza ai ragazzi." [ fonte: www.calciostyle.it ] Il tabellino della gara Domenica, 23 novembre 2025 Stadio Olimpico - ROMA LAZIO-LECCE 2-0 Marcatori: 29° Guendouzi, 90°+4' Noslin Arbitro: Alberto Ruben Arena LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila (42° st Patric), Romagnoli, Pellegrini (29° st Lazzari); Guendouzi, Cataldi (1° st Vecino), Basic; Isaksen (37° st Pedro), Dia (42° st Noslin), Zaccagni. All.: Maurizio Sarri LECCE (4-2-3-1): Falcone; Danilo Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly (30° st Kaba), Ramadani; Tete Morente (30° st N'Dri), Berisha (1° st Banda), Sottil (19° st Pierotti); Camarda (1° st Stulic). A disposizione: Früchtl, Samooja, Ndaba, Siebert, Alex Sala, Pérez, Helgason, Kouassi, Kovac, Maleh. All.: Eusebio Di Francesco - --------------------------------------------- Leggi anche gli altri articoli nelle seguenti categorie: POLITICA SOCIETA' CULTURA CRONACA SPIRITUALITA'/RELIGIONI LAVORO SPORT INTRATTENIMENTO/EVENTI SOCIALE SALUTE & BENESSERE Al link che segue trovi la pagina con i servizi video giornalistici di ogni categoria: VIDEO GIORNALISTICI
- SERIE A - LA LAZIO RIPARTE DAL LECCE IN UNO STADIO SEMIDESERTO
Gran parte della tifoseria non entrerà oggi allo stadio Olimpico per protestare contro la presidenza della società che da decenni non riesce a fare il salto di qualità alla Lazio articolo di Massimo Catalucci ROMA - Domenica, 23 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - All' Olimpico nella Capitale un incrocio che pesa: biancocelesti in emergenza tra blocco del mercato e infortuni, Lecce in cerca del colpo esterno La dodicesima giornata di Serie A porta a Roma una sfida dal sapore particolare: Lazio–Lecce , in programma oggi, 23 novembre 2025, alle ore 18:00 . Due squadre con ambizioni e percorsi diversi che arrivano all'appuntamento con stati d’animo quasi opposti. Per i biancocelesti, il match è molto più di una semplice tappa del calendario; per i salentini, un’occasione per misurare la propria crescita contro un avversario ferito ma ancora pericoloso. Lazio: un ambiente che chiede risposte Il clima intorno alla squadra di Mister Sarri resta teso . Il blocco del mercato imposto dalla COVISOC — dovuto al mancato rispetto dei requisiti su liquidità, indebitamento e costi del lavoro — ha profondamente condizionato la costruzione della rosa. Il presidente Lotito ha definito la misura “ingiusta” e dannosa per il club , sottolineando come la società abbia subito un evidente handicap competitivo . Ma i tifosi sono stanchi di sentire da decenni "scusanti" per un progetto che non ha mai decollato , che non ha mai permesso alla S.S. Lazio di fare il salto di qualità . Quel salto di qualità che le permettesse di trovarsi stabilmente nei piani alti della classifica e nelle competizioni europee, giocandosi qualcosa di importante con Inter, Milan, Juventus, per citare le quadre più blasonate del nostro campionato ed altre contendenti in Europa . A questo si aggiunge una situazione infortuni ancora pesante: il Mister Maurizio Sarri ha parlato di una "stagione di sofferenza” , tra giocatori fuori forma, recuperi a rilento e una rosa troppo corta per competere su più fronti . E tutto questo, oggi, ha comportato una protesta della tifoseria che ha deciso di disertare il match (gran parte di questa non entrerà nello stadio, ma seguirà da fuori la propria squadra). Certo, in questo momento la Lazio avrebbe bisogno del sostegno del proprio pubblico, ma i tifosi più passionali d'Italia, i laziali, vogliono dare un segnale forte alla società che è sempre più lontana dalla tifoseria biancoceleste. Lecce: entusiasmo, identità e un progetto in crescita Sul fronte opposto, il Lecce del Mister Eusebio Di Francesco arriva nella Capitale con idee chiare e una solidità sempre più evidente. La squadra è costruita su un mix di giovani talentosi e giocatori esperti, come raccontato nelle analisi di inizio stagione dedicate ai salentini . Gli infortuni non mancano nemmeno per i giallorossi — con alcune assenze rilevanti segnalate nelle ultime settimane — ma il gruppo ha mostrato compattezza e capacità di adattamento, qualità che lo rendono un avversario insidioso per chiunque. Anche sul piano del tifo, il Lecce continua a sorprendere : gli oltre 22.000 abbonati della stagione confermano un entusiasmo crescente attorno al progetto societario . Un match che può cambiare il percorso di entrambe Questo match, visto il cammino fin qui della Lazio , può rappresentare la possibilità per ripartire , dopo la caduta di Milano contro i nerazzurri . Sarà fondamentale vincere per ritrovare il giusto slancio , nonostante le difficoltà societarie e l’infermeria ancora affollata. Per il Lecce , è l’ occasione di dimostrare continuità e maturità in un campo tra i più difficili del campionato. Il fischio d’inizio promette emozioni: due squadre con motivazioni diverse, ma con la stessa fame di punti . Se la Lazio cerca una scintilla per riaccendere la stagione, il Lecce vuole la conferma che il proprio percorso di crescita è ormai consolidato. Le dichiarazioni degli allenatori nel pre-gara MAURIZIO SARRI - Nessuna conferenza stampa pre-gara per il tecnico biancoceleste. EUSEBIO DI FRANCESCO - " A differenza delle altre soste abbiamo avuto la possibilità di disporre di qualche giocatore in più . Abbiamo lavorato bene, soprattutto riguardo agli aspetti da migliorare e su quelli su cui è necessario dare continuità. I calciatori che sono rientrati dagli impegni con le nazionali stanno bene e sono a disposizione. Un discorso a parte va fatto per Camarda che è stato fermo qualche giorno e oggi ha fatto qualcosa, valuterò domani se potrà essere o meno della gara ". " Una squadra con un ottimo allenatore (riferito alla Lazio - NDR) e con principi di gioco ben riconoscibili. Dispongono di esterni con qualità ed imprevedibilità, e lavorano bene con le catene. Sino ad oggi non hanno segnato tanto, è vero, ma hanno prodotto tanto e messo in difficoltà le avversarie. Dalla nostra sarà necessario, innanzitutto, fare una grande gara difensiva, per poi creare delle situazioni offensive ". " Quando si cambia tanto ci vuole più tempo per trovare l'amalgama - prosegue Di Francesco riferito sempre ai biancocelesti - E' un gruppo che si conosce, con i nuovi che portano entusiasmo ma si devono adattare. Vedo una Lazio che ha delle potenzialità importanti, con calciatori abituati a giocare ad un certo livello ". " Abbiamo una squadra in diversi ruoli con caratteristiche importanti dal punto di vista fisico ma preferisco guardare a casa mia . Abbiamo visto la Lazio per poterla mettere in difficoltà dal punto di vista tattico , ma pensiamo a noi stessi ". A chi gli chiede se per lui, ex romanista, sarà una gara particolare, come fosse un derby, Di Francesco risponde così: " Era un derby quando giocavo e allenavo la Roma. Sono legato alla Roma, ho amici romanisti, me ne ho anche tanti della Lazio. Sono un professionista, ho preparato la gara come ho fatto per altre partite ". Le probabili formazioni LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Cataldi, Basic; Isaksen, Dia, Zaccagni. All.: Maurizio Sarri LECCE (4-3-3): Falcone; Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Tete Morente, Stulic, Sottil. All.: Eusebio Di Francesco La squadra arbitrale, VAR e AVAR Arbitro: Alberto Ruben Arena della sezione di Torre del Greco Assistenti di linea: Mastrodonato e Luciani IV Uomo (Ufficiale): Marinelli VAR: Serra AVAR: Piccinini Dove seguire la diretta TV e in Streaming La sfida Lazio-Lecce , valida per il 12° turno del Campionato di Calcio di Serie A , in programma oggi, 23 novembre 2025, alle ore 18:00 , si giocherà allo Stadio Olimpico nella Capitale e sarà trasmessa in diretta TV e in streaming sui canali e sulle piattaforme DAZN , che detiene i diritti della gara in Italia. Su Sky e NOW, come indicato nei palinsesti dedicati al match ---------------------------------------------- Leggi anche gli altri articoli nelle seguenti categorie: POLITICA SOCIETA' CULTURA CRONACA SPIRITUALITA'/RELIGIONI LAVORO SPORT INTRATTENIMENTO/EVENTI SOCIALE SALUTE & BENESSERE Al link che segue trovi la pagina con i servizi video giornalistici di ogni categoria: VIDEO GIORNALISTICI
- ARDEA APRE IL PRIMO SPORTELLO PER L’ENDOMETRIOSI NELLA REGIONE LAZIO DEL GRUPPO SOCIALE DIFESA VALORI E DIRITTI 4.0
Accoglienza, ascolto e orientamento in due sedi comunali per accompagnare le donne in percorsi clinici personalizzati e anticipare il futuro servizio pubblico regionale dei PDTA articolo di Simone Stoppioni ARDEA - Sabato 22 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - Si è tenuta ieri presso la delegazione comunale di Tor San Lorenzo ad Ardea , l’ inaugurazione dei primi due sportelli regionali del Lazio , per le donne affette da endometrios i o che sospettano di esserlo. Questo importante servizio pubblico gratuito sarà un punto di riferimento per i cittadini del territorio di Ardea e dei comuni limitrofi. La gestione del servizio sarà curata e coordinata dal Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 , ente No-Profit che nel marzo del 2023 ha lanciato un progetto nazionale per “ In-Formare ” (Informare e formare) la cittadinanza sull' endometriosi: cos’è, chi colpisce, come riconoscerla e come affrontarla . Al fine di facilitare la collettività, lo sportello sarà attivo nel comune di Ardea in due zone diverse e in stanze dedicate al servizio, nelle delegazioni comunali di Tor San Lorenzo , in via campo di carne e di Montagnano , in Via San Berardo dei Marsi – Prossimamente, verranno resi pubblici attraverso i siti web e social istituzionali i giorni, gli orari di apertura al pubblico e i contatti (nr telefono/whatsapp; eMail). Il responsabile territoriale del servizio pubblico ad Arda è Antonella Palmieri ( Operatrice dei Servizi Sociali ) e volontaria del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0. “ È un progetto ambizioso il nostro – ha commentato il Dott. Massimo Catalucci presidente del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0, che ha aggiunto – In due anni e mezzo di intenso lavoro sul territorio regionale del Lazio, atto a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a questa infausta e altamente invalidante patologia, il nostro impegno ha dato i suoi frutti . Lo sportello che abbiamo avuto il piacere e l’onore di inaugurare oggi (ieri - NDR) ad Ardea, insieme a tanti rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali che hanno preso parte attiva in questa importante iniziativa sociale fin dall'inizio e che vuole estendersi a tutto il territorio nazionale, rappresenta un tassello importante del cammino che stiamo facendo tutti insieme verso la difesa dei diritti di chi soffre di endometriosi e necessita di un’assistenza socio-sanitaria continua e costante per tutto l’arco della vita ”. Ha presiedere l’evento inaugurale non potevano mancare gli attori principali che hanno preso parte sin dall'inizio al progetto avviato dal Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0: dal Sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini , che insieme al suo Assessore ai servizi alla persona, la Dott.ssa Francesca La Pietra , hanno fatto gli onori di casa; al senatore Andrea De Priamo primo firmatario del Ddl 630/2023 – disposizioni per la diagnosi e la cura dell’endometriosi ; al Consigliere regionale del Lazio, Marika Rotondi , che due anni e mezzo fa ha accolto favorevolmente l’istanza presentata dal Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 in fatto di endometriosi e se ne è fatta carico, fino a portarla sui tavoli di lavoro della Sanità regionale e per cui è stata istituita una commissione di studio per la messa in rete di strutture e risorse umane socio sanitarie dedicate alla diagnosi e cura di chi soffre di questa patologia. A breve la stessa Regione Lazio, darà vita a un servizio pubblico sanitario per l’endometriosi, attraverso i PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) . Punta di diamante in questo progetto nazionale è il Dott. Massimiliano Marziali , ginecologo-ostetrico , specializzato nella diagnosi e cura dell'endometriosi, membro della commissione di lavoro istituita dalla regione Lazio e responsabile delle informazioni medico scientifiche che vengono diffuse in ogni uscita pubblica dove si trattano argomenti legati a questa patologia. Il Dott. Marziali è anche il responsabile della formazione degli operatori degli sportelli di ascolto per l'endometriosi gestiti e coordinati dal Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 e nel suo intervento di ieri ha evidenziato l'importanza di aprire nel territorio nazionale questo servizio, per favorire la conoscenza dell'endometriosi e per dare un orientamento alla donne che ne soffrono o sospettano di esserne affette, in ragione di percorsi pubblici a loro dedicati. A sottolineare l’importanza di questa iniziativa per il territorio locale, sono intervenuti ieri alla giornata inaugurale anche gli Assessori del Comune , Fulvio Bardi (SUAP) , Stefano Ludovici (Servizi Anagrafici) , Alessandro Quartuccio (Lavori Pubblici) . Gradita le presenze anche del Consigliere comunale di Zagarolo, Giovanni Lucian i, uno dei primi comuni del Lazio che ha ospitato il convegno sull'endometriosi del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0. e del Consigliere comunale di Lariano, Serena Dell’Erba . Endometriosi - Un intento comune: la tutela della salute femminile Gli interventi delle autorità che si sono susseguiti ieri, hanno espresso un unico filo conduttore che vede nel grande senso di responsabilità istituzionale e profondo impegno sociale verso la tutela della salute femminile, un importante traguardo raggiunto con l’apertura dello “Sportello di Accoglienza, Ascolto e Orientamento per l’Endometriosi” nel Comune di Ardea. “ Si tratta del primo sportello dedicato nel Lazio – hanno affermato tutti con soddisfazione - un presidio che nasce per offrire alle donne affette da questa patologia un punto di riferimento stabile, qualificato e vicino per chi vive nel comune di Ardea e in quelli limitrofi ”. L’endometriosi è una malattia cronica, invalidante, per la quale a oggi non esiste una cura definitiva, ma solo percorsi terapeutici personalizzati che possono aiutare a controllarne i sintomi e restituire alle pazienti una migliore qualità di vita. La sofferenza che questa malattia comporta non è soltanto fisica, ma investe la sfera emotiva, relazionale, lavorativa e sociale. Per questo è fondamentale offrire un luogo capace di comprendere, orientare e accompagnare . Verso una rete socio-sanitaria pubblica della Regione Lazio Lo sportello di Ardea rappresenta un supporto fondamentale all'apertura di una prossima “rete sanitaria pubblica dedicata” istituita e messa a punto dalla Regione Lazio , che costituisce il primo vero progetto nazionale di assistenza sanitaria strutturata per le donne che convivono con l’endometriosi . Una rete che ha come obiettivo quello di non lasciare sola nessuna donna, garantendo, accoglienza, ascolto, orientamento per la diagnosi e la terapia clinica. È un percorso multidisciplinare e di indirizzamento verso percorsi clinici mirati. Qui, le donne troveranno accoglienza, ascolto e orientamento in strutture socio-sanitarie dedicate, in centri specializzati sulla diagnosi e terapie disponibili, nonché su tutte le opportunità assistenziali e sociali previste dal sistema pubblico. Ogni percorso sarà costruito ad personam , valorizzando le specifiche esigenze cliniche e personali di ciascuna paziente , così da favorire non solo il controllo della malattia, ma anche la possibilità di vivere pienamente la propria quotidianità: dai rapporti più intimi e affettivi alla partecipazione attiva in ogni ambito della vita comunitaria. “ L’apertura di questo sportello è un segnale concreto di attenzione verso una condizione troppo a lungo ignorata o sottovalutata – ha aggiunto il Dott. Massimo Catalucci che ha poi concluso - È un impegno che abbiamo assunto insieme alle istituzioni locali e nazionali che ci hanno supportato sin dall'inizio e che oggi si traduce in un servizio reale, tangibile, che darà voce, sostegno e nuove opportunità a molte donne . Ardea diventa così un punto di riferimento regionale nella lotta all'endometriosi a cui altri comuni potranno guardare ed ispirarsi: un luogo in cui accoglienza, ascolto, informazione e orientamento, si incontrano per costruire un futuro migliore per tutte coloro che vivono questa patologia” .
- ARDEA - 21/11/2025 - INAUGURAZIONE SPORTELLI DI ACCOGLIENZA, ASCOLTO E ORIENTAMENTO PER L'ENDOMETRIOSI
Massimo Catalucci Presidente GSDVD4.0: " Siamo orgogliosi di questo nuovo traguardo raggiunto che è parte integrante del nostro progetto nazionale sull'endometriosi " ( VIDEO ) Comunicato Stampa ROMA - 18 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - Dopo oltre due anni e mezzo di intenso lavoro svolto in una dozzina di Comuni del Lazio nell'ambito del progetto nazionale dei Convegni Itineranti In-Formativi sull'endometriosi — ideato e coordinato dal Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 — Ardea apre il suo Sportello di Accoglienza, Ascolto e Orientamento per l’Endometriosi . L’iniziativa ha preso consistenza grazie all'impegno del Consigliere Regionale del Lazio Marika Rotondi , che da marzo del 2023 segue il progetto sull'endometriosi del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 portando la discussione di questa patologia in Consiglio regionale, a seguito della quale è stata istituita una Commissione di lavoro , deliberata dalla Giunta Rocca con atto n. G03215/2024 (su proposta n. 10164 del 21/03/2024) . Tale Commissione è finalizzata alla definizione della Rete Regionale Pubblica per la gestione della paziente affetta da endometriosi e alla realizzazione del PDTA – Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale , specifico per questa patologia cronica e altamente invalidante. Questo è il primo grande progetto socio-sanitario che l’istituzione pubblica regionale mette in campo in Italia per dare una risposta concreta alle donne che vivono con questa patologia cronica che necessita di diagnosi precoci e cure mediche costanti e continuative. Data, orario, location L’evento inaugurale si terrà venerdì 21 novembre 2025 , alle ore 16:00 , presso la Delegazione Comunale di Ardea , in Via Campo di Carne snc - a 50 metri da Viale San Lorenzo – RM - 00040. Patrocini · Presidenza della Giunta della Regione Lazio ; · Comune di Ardea – Assessorato Servizi alla Persona e Politiche Sociali. In collaborazione con · BCC di Roma . Interverranno: Senatore della Repubblica, Andrea De Priamo , primo firmatario del DDL S.630 –Disposizioni per la diagnosi e la cura dell’endometriosi. Consigliere Regionale, Marika Rotondi , Presidente della Commissione speciale Semplificazione amministrativa della Regione Lazio - e promotrice dei convegni itineranti In-Formativi sull’endometriosi coordinati dal Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0. Maurizio Cremonini , Sindaco di Ardea. Dott.ssa Francesca La Pietra , Assessore ai Servizi alla Persona e Politiche Sociali del Comune di Ardea. Dott. Massimiliano Marziali , ginecologo e ostetrico , tra i massimi esperti italiani nella diagnosi e cura dell’endometriosi, membro del Gruppo di Lavoro tecnico-scientifico per la realizzazione della Rete della Endometriosi nella Regione Lazio , quale esperto in patologia endometriosica e responsabile medico-scientifico del progetto nazionale dei convegni itineranti In-Formativi sull’endometriosi coordinati dal Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 Dott. Massimo Catalucci, Presidente del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 e Coordinatore nazionale del progetto socio-sanitario sui convegni e sportelli d’ascolto per l’endometriosi. Antonella Palmieri, Operatore dei Servizi Sociali e Responsabile dello Sportello di Ascolto per l’Endometriosi di Ardea. Un passo concreto per il territorio L’apertura dello sportello, rappresenta un passo importante per il territorio di Ardea e per i comuni limitrofi, ma principalmente per tutte le donne che convivono con l’endometriosi o che sospettano di esserne affette. Lo sportello offrirà servizi gratuiti di accoglienza, ascolto, informazione e orientamento socio-sanitario , facilitando il percorso diagnostico e assistenziale e promuovendo la consapevolezza su una patologia ancora troppo poco conosciuta, ma molto diffusa (oltre 3.000.000 i casi diagnosticati solo in Italia e circa 190.000.000 in tutto il mondo). Informazioni utili Per dettagli sui giorni e orari di apertura al pubblico dello sportello, è possibile contattare la responsabile del servizio ad Ardea: Antonella Palmieri – 3465748619 Progetto nazionale di Convegni Itineranti In-Formativi sull’Endometriosi ( C.I.I.F.E. ) del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 – ETS (Ente No-Profit iscritto al R.U.N.T.S. nr. 120331 del 31/01/2024) Sito Web: www.grupposocialedifesavaloriediritti.it Area Socio-Sanitaria: www.grupposocialedifesavaloriediritti.it/area-socio-sanitaria eMail: info.ass.gsdvd4.0@gmail.com PEC Presidenza: dr.cataluccimassimo@pec.it Sede Legale e ufficio di Presidenza del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0: Via Gino Funaioli, 54 – 00151 – Roma – Italia Contatti: (+39) 328 95 90875 Presidenza GSDVD4.0 Comunicato stampa de Presidente dell'Ass. Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 - ETS
- VINCENZO GUIDERDONE E IL SUO PANETTONE MONDIALE
La dolcezza di un sogno realizzato: “La Salernitana” di Vincenzo Guiderdone è il Miglior Panettone al Mondo 2025 - "The Best Panettone of the World" articolo di Massimo Catalucci ARDEA - 17 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - Nel cuore del litorale romano, dove il profumo del mare si mescola a quello delle tradizioni più autentiche, è accaduto qualcosa destinato a lasciare un segno indelebile nella storia dell’alta pasticceria italiana. La pasticceria “ La Salernitana ”, guidata dal Maestro Vincenzo Guiderdone , coadiuvato dalla sua compagna Sabrina Scarponi , ha conquistato il titolo di " Miglior Panettone al Mondo 2025 – The Best Panettone of the World ", elevando il territorio costiero ed i Comuni di Ardea e Anzio, a sud della Capitale a simbolo dell'eccellenza dolciaria internazionale. È una vittoria che profuma di sacrifici, di notti passate a studiare impasti, di lievitazioni osservate , come si farebbe con un’ opera d’arte fragile e preziosa . Una vittoria che nasce dalla passione di un artigiano che ha trasformato il panettone — il re dei dolci delle feste — nel proprio manifesto di identità, gusto e ricerca . La strada verso l'eccellenza: le caratteristiche per partecipare al concorso Raggiungere il palcoscenico del prestigioso premio mondiale dedicato al panettone non è semplice. Partecipare significa sottoporre il proprio prodotto a un percorso di selezione rigidissimo, dove ogni dettaglio è analizzato con cura quasi maniacale. La FIPGC ( Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria) per premiare il miglior panettone ha predisposto una scala di valori secondo i seguenti criteri di selezione e punteggi: profumo (20); taglio (10); cottura (10): gusto (20); sofficità (10); alveolatura (10); abbinamento salato (10); shelf-life del prodotto (10) (per shelf-life si intende il periodo di tempo durante il quale il produttore ne garantisce la sicurezza, la salubrità e la qualità ottimale se conservato correttamente]. Per la valutazione completa si tiene conto sia degli aspetti organolettici che tecnici, che determinano la qualità complessiva del prodotto. Erano in tanti i partecipanti che si contendevano l'ambito premio, ma solo il panettone del Maestro Pasticcere Vincenzo Guiderdone è riuscito ad incarnare davvero la perfezione conquistano il podio . E Vincenzo non ha solo conquistato il podio: lo ha illuminato con la sua arte pasticcera. Una vittoria che dà lustro al territorio Quando il nome di Vincenzo Guiderdone è risuonato sul palco dell’edizione 2025 del concorso, non ha trionfato soltanto un panettone: ha vinto una comunità intera . Una comunità troppo spesso criticata, attaccata anche dai media, ma che invece prolifera di eccellenze, come la storia di Vincenzo. Il litorale romano a sud della Capitale — terra di mare, sole, laboriosità e innovazione gastronomica — si fregia oggi di un Campione del Mondo nella più nobile delle arti dolciarie. È un riconoscimento che parla di radici e visione, di artigianalità e slancio creativo , e che consegna a questa parte di Lazio una nuova bandiera da sventolare con orgoglio : quella dell’ eccellenza mondiale . Il panettone che ha conquistato il mondo Il panettone vincitore firmato da Vincenzo Guiderdone è un equilibrio emozionante di profumi , di ingredienti di qualità lavorati , diremmo accarezzati , da mani sapienti , per rendere il prodotto finale di un livello superiore : un' eccellenza dolciaria . Ogni fetta racconta dedizione, studio, sensibilità . Ogni aroma è un invito a lasciarsi avvolgere da una dolcezza che non è soltanto gusto, ma racconto, territorio, identità. Un traguardo che vuole essere un nuovo inizio La vittoria al “ The Best Panettone of the World 2025 ” è un punto di arriv o, certo, ma anche un punto di partenza . Perché ogni risultato straordinario porta con sé nuove responsabilità, nuove ispirazioni, nuovi sogni da impastare. E c’è una certezza: da oggi, chi cammina sul litorale romano , sul territorio di Ardea, non cammina più soltanto su una terra di mare. Cammina nella patria del miglior panettone al mondo .
- ARDEA – RIFIUTI E DEGRADO – LA SOLUZIONE C'E'…SE SI LAVORA INSIEME PER PERSEGUIRLA
Ardea - 28 novembre ore 16:30 - Evento pubblico - Istituzione di un tavolo di lavoro tra l'Amministrazione comunale, i consorzi e la società Blu Work, per trovare sinergie, strategie e strumenti utili a liberare l’ambiente dall'inquinamento dei rifiuti e dal degrado urbano articolo di Massimo Catalucci ARDEA - Sabato, 15 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - Il tema dei rifiuti ad Ardea non è soltanto una questione amministrativa: è un problema che interroga profondamente il senso di comunità e il rapporto tra cittadini e territorio . Ogni sacchetto lasciato a bordo strada, ogni discarica abusiva che spunta ai margini dei quartieri, ogni area pubblica trascurata rappresenta un segnale evidente di un equilibrio fragile , ancora tutto da costruire e che duri nel tempo , fra cura dello spazio condiviso e responsabilità individuale. E' una questione culturale che non lascia fuori nessuno , tutt'altro, che coinvolge singoli cittadini, amministrazione comunale, comitati, consorzi, associazioni no-profit. Un territorio sotto pressione Il Comune di Ardea convive da anni con una gestione dei rifiuti complessa e spesso dimostratasi insufficiente . Le discariche abusive proliferano nelle aree periferiche dove il problema è più forte e sentito, ma non trascurano di certo quelle centrali urbane, soprattutto nei quartieri residenziali meno controllati. Molte zone, in particolare quelle a ridosso della litoranea e delle strade extraurbane, nelle campagne, diventano facilmente ricettacolo di scarti edilizi, ingombranti, residui di attività commerciali, rifiuti domestici conferiti in modo scorretto . A peggiorare lo scenario, si aggiungono difficoltà logistiche, ritardi nella raccolta e una percezione diffusa di scarsa vigilanza . Un quadro che alimenta un circolo vizioso : dove il degrado compare, nuovi abbandoni si sommano, rendendo più difficile il ripristino del decoro . L’ombra dell'ecomostro (inceneritore) di Santa Palomba In questo contesto già delicato, il dibattito sul progetto dell’ impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti a Santa Palomba — definito da molti residenti dei comuni limitrofi e non solo, un “ ecomostro ”, contribuisce a creare ulteriori preoccupazioni. L’Unione dei Comitati contro l’inceneritore di Santa Palomba, insieme a tanti cittadini, si mobilita da molto tempo per chiedere chiarimenti, trasparenza e garanzie sugli impatti ambientali, sanitari e sociali che un impianto di tale portata potrebbe generare. Non mancano eventi pubblici, incontri informativi e mobilitazioni — come quello del prossimo 22 novembre ad Albano (clicca qui per scaricare il volantino) — che tengono alta l’attenzione pubblica e politica sul tema. Il timore diffuso è che un territorio già sotto stress , come quello di Ardea, possa essere ulteriormente appesantito da scelte infrastrutturali percepite come calate dall'alto . Al tempo stesso, il dibattito stimola una riflessione collettiva sulla necessità di ripensare l’intero ciclo dei rifiuti per evitare il ricorso a soluzioni estreme. Ardea: una comunità che non vuole restare a guardare Nonostante le criticità, Ardea non è ferma. Una fitta rete di associazioni, comitati di quartiere, consorzi, gruppi informali di cittadini e volontari si sta muovendo con decisione. Le giornate ecologiche, sempre più frequenti , coinvolgono famiglie, giovani, commercianti, singoli cittadini che decidono di prendersi cura del territorio partendo dai piccoli gesti quotidiani: raccogliere plastica dai marciapiedi, ripulire un’area verde, segnalare zone critiche all'amministrazione . C’è chi sostiene che queste iniziative non possano sostituire l’azione istituzionale. Ed è vero. Ma costituiscono un segnale di civiltà e di partecipazione , preziosissimi: dimostrano che una parte significativa della popolazione ha a cuore il proprio territorio e non intende rassegnarsi al degrado . Il ruolo dell’Amministrazione: tra limiti e responsabilità Per la giunta comunale , la lotta alle discariche abusive e al degrado non è solo una questione di decoro: è un’emergenza ambientale . Servono controlli serrati, sanzioni efficaci, personale adeguato e un piano organico per migliorare la raccolta e la gestione dei rifiuti. Ma la realtà è complessa : i limiti economici , le tempistiche burocratiche e le carenze struttural i rappresentano ostacoli che rallentano gli interventi . E come abbiamo già avuto modo di rappresentare, metaforicamente, è “ la cruna dell’ago ” attraverso la quale il governo locale è costretto a passare: un percorso stretto, difficile, spesso tortuoso, ma inevitabile per riportare Ardea a un livello di vivibilità più alto . Il tavolo di lavoro: un passo avanti necessario In risposta a questo scenario, si è pensato di istituire un tavolo di lavoro a cui prenderanno parte, l' Amministrazione comunale di Ardea , Città metropolitana di Roma Capitale , i c onsorzi territoriali , le associazioni e gli attori sociali più attivi. L’obiettivo è costruire un fronte comune per : individuare strategie condivise per la prevenzione del degrado; ottimizzare i sistemi di raccolta e segnalazione; aumentare i controlli mirati nelle aree più esposte; definire strumenti operativi per velocizzare gli interventi; coinvolgere la cittadinanza in un percorso strutturato di responsabilizzazione ; valutare eventuali strategie già adottate privatamente, per estenderle a tutto il terriotrio. La cooperazione tra pubblico e privato , tra istituzioni e cittadini , appare oggi la strada più concreta per ottenere risultati tangibili e presto . Il vero nodo: siamo disposti a cambiare? Ecco che ritorna prepotentemente una domanda fondamentale per bonificare definitivamente Ardea dai rifiuti, non solo temporaneamente, ma con progetti che possano durare nel tempo: quanto siamo disposti tutti noi, pubblico e privato a cambiare davvero le nostre abitudini? Perché il decoro urbano , così come la qualità di vita di un'intera comunità, non sono riconducibili, esclusivamente, alla responsabilità di una sola parte, ma ricadono sull'intera collettività stessa, composta da persone che hanno ruoli e mansioni all'interno della realtà dove sono calati, siano essi singoli cittadini o organizzati in gruppi, siano essi parte delle istituzioni locali. Quello che c'è da costruire , è un patto collettivo che richiede costanza , attenzione , buona volontà, spirito civico . È la somma di piccoli gesti quotidiani e di scelte politiche lungimiranti . Una nuova visione per Ardea Dall'incrocio fra problemi e speranze , tra le emergenze e l'impegno sociale di ognuno, sta emergendo una possibile nuova visione del territorio : una città che non subisce più il degrado , ma lo affronta con consapevolezza : La soluzione al problema dei rifiuti ad Ardea è complessa, ma non impossibile - " C’è, se si lavora insieme per perseguirla ".
- ARDEA - IL PROBLEMA DEI RIFIUTI - TRA INIZIATIVE PRIVATE E PUBBLICHE ALLA RICERCA DEL DECORO URBANO
Una lotta quotidiana comune contro la costruzione dell'inceneritore a Santa Palomba, le discariche abusive a cielo aperto, il degrado ambientale articolo di Massimo Catalucci ARDEA - Venerdì, 14 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - Nel comune di Ardea, la questione dei rifiuti e del degrado urbano non è soltanto un problema da affrontare, ma un tema che interroga profondamente il senso di comunità . Chi vive il territorio lo sa bene: ogni sacchetto abbandonato lungo la strada, ogni area trasformata in discarica abusiva, ogni spazio pubblico trascurato rappresenta non solo un danno ambientale, ma anche un segnale di quanto ancora ci sia da fare per ricostruire un rapporto sano e responsabile con l’ambiente urbano . In questo contesto, il dibattito sulla costruzione di quello che è considerato dai residenti dei comuni limitrofi al sito dove dovrebbe nascere l 'ecomostro per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani a Santa Palomba, aggiunge ulteriori preoccupazioni . Molti singoli cittadini, guidati dall' Unione dei Comitati contro l'inceneritore a Santa Palomba (clicca qui per il prossimo evento popolare del 22/11/2025 ad Albano ) temono che un impianto di quel tipo possa incidere sulla qualità della vita e sulla già fragile gestione dei rifiuti dell’area. È un tema complesso , dove si intrecciano aspetti tecnici, politici e ambientali , ma che ha almeno un merito: spinge la comunità a riflettere, interrogarsi e partecipar e. Accanto alla discussione pubblica, la quotidianità di Ardea è segnata da un impegno sociale tra privato e pubblico, ma concreto . Amministrazione, associazioni no-profit , comitati di quartiere e gruppi spontanei di cittadini si attivano per contrastare il degrado e attraverso l'organizzazione di giornate ecologiche , di segnalazioni delle criticità , sensibilizzazione sui social, cercano di responsabilizzare chi il territorio lo percorre ogni giorno. Non mancano nemmeno i singoli — il vicino di casa che raccoglie la plastica gettata sul marciapiede , il commerciante che tiene pulita l’area antistante la propria attività , il genitore che insegna ai figli il valore del rispetto dei luoghi comuni . Insomma, c'è un senso di civiltà che emerge nei cittadini di Ardea, non in tutti, ma in molti hanno a cuore il proprio territorio. L’amministrazione comunale, dal canto suo, è chiamata a un ruolo determinante. La lotta alle discariche abusive richiede controlli, pianificazione, sanzioni , ma anche servizi efficienti , comunicazioni tempestive e una strategia a lungo termine per migliorare la gestione dei rifiuti. È un compito arduo, spesso ostacolato da limiti economici, burocratici o strutturali , è la " cruna dell'ago " attraverso la quale si deve passare, un passaggio difficile, soffocante, ma imprescindibile se si vuole davvero puntare a una trasformazione visibile del territorio . Il risultato, oggi, è una sorta di equilibrio instabile : da un lato la buona volontà di chi si rimbocca le maniche, dall’altro le criticità che continuano a emergere . In mezzo a tutto ciò, una domanda fondamentale che riguarda tutti, pubblico e privato: quanto siamo disposti a cambiare le nostre abitudini e a farci parte attiva di un processo di miglioramento? Riflettere sullo stato attuale dii Ardea significa interrogarsi sul valore dello spazio condiviso, per costruire insieme un futuro migliore, partendo da oggi. Il decoro urbano non è un regalo, né una conquista individuale: è un patto collettivo, che si rinnova ogni giorno . È la somma di piccoli gesti e grandi scelte, pubbliche e private. È un obiettivo che richiede responsabilità, partecipazione, dialogo . Forse, da questa continua tensione tra problemi e iniziative, tra criticità e speranza, può nascere un nuovo modo di vivere il territorio . Uno nel quale la comunità, finalmente, non subisce il degrado ma lo affronta , non si limita a denunciare ma costruisce, e dove ogni cittadino possa riconoscere, in quel pezzo di strada pulita, anche una parte del proprio impegno sociale. ---------------------------------------------- Leggi anche gli altri articoli nelle seguenti categorie: POLITICA SOCIETA' CULTURA CRONACA SPIRITUALITA'/RELIGIONI LAVORO SPORT INTRATTENIMENTO/EVENTI SOCIALE SALUTE & BENESSERE Al link che segue trovi la pagina con i servizi video giornalistici di ogni categoria: VIDEO GIORNALISTICI
















