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ARDEA - IL PROBLEMA DEI RIFIUTI - TRA INIZIATIVE PRIVATE E PUBBLICHE ALLA RICERCA DEL DECORO URBANO

  • Immagine del redattore: Massimo Catalucci
    Massimo Catalucci
  • 19 minuti fa
  • Tempo di lettura: 3 min
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Una lotta quotidiana comune contro la costruzione dell'inceneritore a Santa Palomba, le discariche abusive a cielo aperto, il degrado ambientale


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  • articolo di Massimo Catalucci


ARDEA - Venerdì, 14 novembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - Nel comune di Ardea, la questione dei rifiuti e del degrado urbano non è soltanto un problema da affrontare, ma un tema che interroga profondamente il senso di comunità. Chi vive il territorio lo sa bene: ogni sacchetto abbandonato lungo la strada, ogni area trasformata in discarica abusiva, ogni spazio pubblico trascurato rappresenta non solo un danno ambientale, ma anche un segnale di quanto ancora ci sia da fare per ricostruire un rapporto sano e responsabile con l’ambiente urbano.


In questo contesto, il dibattito sulla costruzione di quello che è considerato dai residenti dei comuni limitrofi al sito dove dovrebbe nascere l'ecomostro per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani a Santa Palomba, aggiunge ulteriori preoccupazioni.


Molti singoli cittadini, guidati dall'Unione dei Comitati contro l'inceneritore a Santa Palomba (clicca qui per il prossimo evento popolare del 22/11/2025 ad Albano) temono che un impianto di quel tipo possa incidere sulla qualità della vita e sulla già fragile gestione dei rifiuti dell’area. È un tema complesso, dove si intrecciano aspetti tecnici, politici e ambientali, ma che ha almeno un merito: spinge la comunità a riflettere, interrogarsi e partecipare.


Accanto alla discussione pubblica, la quotidianità di Ardea è segnata da un impegno sociale tra privato e pubblico, ma concreto. Amministrazione, associazioni no-profit, comitati di quartiere e gruppi spontanei di cittadini si attivano per contrastare il degrado e attraverso l'organizzazione di giornate ecologiche, di segnalazioni delle criticità, sensibilizzazione sui social, cercano di responsabilizzare chi il territorio lo percorre ogni giorno. Non mancano nemmeno i singoli — il vicino di casa che raccoglie la plastica gettata sul marciapiede, il commerciante che tiene pulita l’area antistante la propria attività, il genitore che insegna ai figli il valore del rispetto dei luoghi comuni. Insomma, c'è un senso di civiltà che emerge nei cittadini di Ardea, non in tutti, ma in molti hanno a cuore il proprio territorio.


L’amministrazione comunale, dal canto suo, è chiamata a un ruolo determinante. La lotta alle discariche abusive richiede controlli, pianificazione, sanzioni, ma anche servizi efficienti, comunicazioni tempestive e una strategia a lungo termine per migliorare la gestione dei rifiuti. È un compito arduo, spesso ostacolato da limiti economici, burocratici o strutturali, è la "cruna dell'ago" attraverso la quale si deve passare, un passaggio difficile, soffocante, ma imprescindibile se si vuole davvero puntare a una trasformazione visibile del territorio.


Il risultato, oggi, è una sorta di equilibrio instabile: da un lato la buona volontà di chi si rimbocca le maniche, dall’altro le criticità che continuano a emergere.


In mezzo a tutto ciò, una domanda fondamentale che riguarda tutti, pubblico e privato: quanto siamo disposti a cambiare le nostre abitudini e a farci parte attiva di un processo di miglioramento?


Riflettere sullo stato attuale dii Ardea significa interrogarsi sul valore dello spazio condiviso, per costruire insieme un futuro migliore, partendo da oggi. Il decoro urbano non è un regalo, né una conquista individuale: è un patto collettivo, che si rinnova ogni giorno. È la somma di piccoli gesti e grandi scelte, pubbliche e private. È un obiettivo che richiede responsabilità, partecipazione, dialogo.


Forse, da questa continua tensione tra problemi e iniziative, tra criticità e speranza, può nascere un nuovo modo di vivere il territorio. Uno nel quale la comunità, finalmente, non subisce il degrado ma lo affronta, non si limita a denunciare ma costruisce, e dove ogni cittadino possa riconoscere, in quel pezzo di strada pulita, anche una parte del proprio impegno sociale.


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