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- SERIE A. LAZIO-MONZA. PER SARRI UN ATTACCO DA COSTRUIRE. OUT ZACCAGNI MA IMMOBILE TORNA IN PANCHINA
Possibile inedito tridente con Romero e Cancellieri esterni e centrale Felipe-Anderson – articolo di Massimo Catalucci Roma, 10 novembre 2022 – Dopo l’ottimo risultato di domenica scorsa, ottenuto contro la Roma, dove la Lazio si è aggiudicata la stracittadina, la gioia per Mister Sarri e per i biancocelesti è stata un po’ smorzata perché nella gara odierna contro il Monza, Zaccagni non scenderà in campo per un problema muscolare ed anche Pedro non è al meglio della condizione. Ma forse il tecnico biancoceleste, chiederà allo spagnolo di fare gli straordinari. Vedremo se dall’inizio della gara o se il Mister opterà per un attacco inedito: Felipe Anderson al centro e sulle ali, il giovane Romero da una parte e dall’altra, Cancellieri. Quest’ultimi si giocheranno un ruolo da titolare nel caso in cui Pedro, dovesse giocare. Immobile, sarà, sicuramente, in panchina ed è probabile che il suo allenatore lo mandi in campo per qualche minuto di gara, tanto per fargli riprendere confidenza con il rettangolo di gioco, anche in previsione della delicata trasferta di domenica prossima a Torino, dove la Lazio incontrerà la Juve che nelle ultime gare sta marciando bene: vince e non prende gol. In difesa, Lazzari è in dubbio per un problema alla spalla. Al suo posto potrebbe giocare Hysaj. Certo il ritorno tra i titolari di Milinkovic-Savic dopo la squalifica osservata con un turno di stop nella gara contro la Roma. Intanto, però c’è una gara da vincere questa sera, che vorrebbe dire, in caso di risultato positivo per i ragazzi di Mister Sarri, secondo posto in classifica in condominio con il Milan. E vincere questa sera, significherebbe affrontare la Juve con il morale giusto e con un buon margine di punti e un’ottima posizione in classifica. Le dichiarazioni degli allenatori nel pre-gara SARRI – nessuna dichiarazione nel pre-gara PALLADINO – “Dovrà essere una partita da giocare con tanto entusiasmo, dobbiamo cavalcare l’onda generata dopo la vittoria contro il Verona. La nostra bravura dovrà essere questa: avere grande entusiasmo e dare continuità. Sto lavorando su questo, per me è fondamentale a livello psicologico. Non sarà una gara semplice contro la Lazio, dovremo avere coraggio e voglia di mettere in difficoltà una squadra forte, difficile da affrontare, che palleggia bene e molto forte tecnicamente. Anche loro hanno vinto il derby con la Roma ed hanno tanto entusiasmo, sarà difficile ma ce la giocheremo”. “Sensi in campo è un’artista, ci mancherà tantissimo. Nell’ultimo periodo associava alle qualità tecniche anche quelle fisiche e mi stava sorprendendo sotto tutti i punti di vista. Mancherà, ma ci sono diversi calciatori bravi per sostituirlo. Abbiamo dei giovani ma anche dei calciatori più esperti a centrocampo per sostituirlo. Izzo lo conosco molto bene, so cosa può dare a questa squadra e sono consapevole che può fare anche meglio. Io credo che lui abbia raccolto ancora poco per quelle che sono le sue qualità. Izzo è da top club, sa leggere le situazioni ed ha cattiveria ed agonismo. Qualità fondamentali per noi. Sono contento che sia tornato e che la squadra, in generale, ha ritrovato una solidità difensiva”. “Seguo Sarri da tantissimi anni, già da quando era ad Empoli. Lo stimo, mi piace il suo modo di giocare ed interpretare il calcio. Le sue squadre sono visibili, la sua identità è chiara. Per me è un grandissimo allenatore che in Italia ha portato un modo bellissimo di giocare a calcio. Noi giovani da uno esperto come lui possiamo solamente imparare“. Le probabili formazioni LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic, Cataldi, Luis Alberto; Cancellieri, Felipe Anderson, Pedro. All.: Sarri MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Marlon, Caldirola; Ciurria, Rovella, Barberis, Carlos Augusto, Pessina, Petagna, Caprari. All.: Palladino La squadra arbitrale, VAR e AVAR Arbitro: Alberto Santoro di Messina Assistenti di linea: Vito Mastrodonato di Molfetta e Gamal Mokhtar di Lecco IV Uomo: Fabio Maresca di Napoli VAR: Luca Banti di Livorno AVAR: Daniele Chiffi di Padova #seriea #campionato #santoroalberto #mauriziosarri #palladino #ciroimmobile #pedro #zaccagni #romero #cancellieri #milinkovicsavic #juve #roma #sslazio #monza
- ROMA. OCCUPAZIONE MAMIANI: STRUMENTALIZZAZIONE O VALIDE RAGIONI DELLA PROTESTA STUDENTESCA?
Uno studente occupante: “La grande astensione del 25 settembre, non legittima questo Governo” – articolo di Massimo Catalucci Roma, 10 novembre 2022 – È singolare e alquanto pretestuosa, la motivazione di uno studente, fornita questa mattina ad un giornalista della redazione di Mediaset – “Mattino Cinque News”, che risponde, principalmente, così alla domanda del perché è in atto una protesta studentesca al liceo Mamiani di Roma: “La grande astensione del 25 settembre (riferito alle ultime elezioni politiche in Italia – NDR), non legittima questo Governo.” Le affermazioni del ragazzo che, attualmente, insieme ad altri suoi compagni del liceo, occupano l’Istituto Mamiani di Roma, non possono non far pensare ad una possibile manovra strumentale per creare destabilizzazione ad un Governo che, legittimamente, rispetto a quanto affermato dal giovane studente, attraverso le elezioni politiche è stato scelto dalla maggioranza degli aventi diritti di voto che si sono recati alle urne, quale rappresentanza istituzionale per gestire il Paese. Inoltre, è alquanto singolare ed ancora, pretestuoso, affermare che questo Governo rappresenterebbe, sempre secondo i giovani occupanti del liceo, la negazione dei diritti e delle libertà e l’istituzione di un regime di destra che non si rifà ai principi democratici. Queste posizioni dei giovani ragazzi che, nessuno vuole condannare per la manifestazione di un loro pensiero, tutt’altro, è un loro diritto, lasciano, comunque, molte perplessità che fondano le radici sulla coerenza e lealtà intellettuale di quanto da loro contestato. Coerenza e lealtà intellettuali che non troviamo se facciamo un passo indietro di 5 anni, fino alle precedenti elezioni del 2017, dove non abbiamo assistito a campagne contro la scelta fatta dagli aventi diritto di voto di quella primavera che, recandosi alle urne per votare in maggioranza il M5S, hanno generato poi, con manovre di palazzo, il primo Governo Conte, M5S/Lega; Coerenza e lealtà intellettuali che non troviamo quando nei Governi Conte e Draghi, sono state negate le libertà a molti italiani, per cui in tanti hanno perso il lavoro, in molti hanno chiuso le proprie attività commerciali e professionali, in tanti sono stati discriminati perché non volevano piegarsi al “regime” politico/sanitario, messo in campo dal Ministro Speranza & Co. E allora viene da chiedersi: dove stavano questi studenti in questi anni? Insomma, le proteste dei giovani studenti dell’Istituto Mamiani di Roma, appaiono alquanto dirette a creare destabilizzazione sociale e politica, piuttosto che proporre tematiche di interesse collettivo che possano contribuire a portare il dialogo e confronto politico sugli aspetti critici che la nostra società sta affrontando: guerra tra Ucraina e Russia, crisi energetica, immigrazione, politiche sociali, contrattazione del lavoro, ecc.. Alla luce dell’occupazione di questi giorni dell’Istituto Mamiani, ci viene anche in mente quanto accaduto nel febbraio del 2021, dove un gruppo di circa 80 ragazzi su un numero maggiore di studenti dello stesso liceo di via delle Milizie a Roma, occupò l’edificio, “negando”, la libertà di studio in presenza alla maggioranza degli studenti che avrebbero voluto far decorrere il regolare flusso delle lezioni. “L’80% della scuola è contraria – dichiararono a RomaToday Giulia e Matteo, studenti del liceo Mamiani cui era stato negato dagli occupanti, il loro accesso all’Istituto -. In questo momento di pandemia e incertezza politica non riteniamo che queste siano le modalità giuste per protestare – proseguirono i ragazzi – vogliamo tenerci stretto quel 50% di presenza. Vogliamo fare scuola davvero”. Tra le motivazioni fornite all’epoca ai giornali dagli occupanti, riecheggiano le parole “fascismo”, “aggressione”, che però attribuiscono a gruppi esterni a loro e dai quali si sono dovuti difendere, queste le loro parole e per cui sono stati rilevati danni all’interno dell’Istituto Mamiani a fine occupazione. Ora, non è nostra intenzione fare un processo per conoscere le responsabilità e le ragioni, per cui se non ci sono prove tangibili, è difficile dire se le affermazioni degli studenti occupanti nel mese di febbraio 2021, siano vere o costruite ma di certo, alla luce anche di quanto accaduto oggi, senza parlare di quanto accaduto all’Università “La Sapienza” di Roma qualche giorno fa, dove ne ha fatto le spese il giornalista Capezzone che è dovuto entrare scortato dalla Polizia per un convegno autorizzato, lasciano, quanto meno qualche dubbio. Se sommiamo tutto ciò ai fatti odierni viene spontaneo chiedersi qual è la reale motivazione della protesta di questi giorni di alcuni ragazzi che hanno occupato il Mamiani. Inoltre, in un momento dove ci sarebbe bisogno di maggiore tranquillità, accettando di buon grado i risultati delle urne del 25 settembre scorso, sarebbe molto utile rivedere oggi scendere in campo quegli stessi personaggi che, nei precedenti Governi Conte e Draghi, si definivano “responsabili”, adoperarsi per attuare ora lo stesso “buon senso” da loro utilizzato fino a tre mesi fa. Ovvero, fino alla caduta del Governo Draghi per riportare, quanto meno, l’attenzione dei ragazzi occupanti, sulla legittimità del Governo Meloni. Altrimenti, sarebbe naturale e conseguenziale pensare che, quel senso di responsabilità da loro manifestato, prima, per formare i Governi Conte e Draghi con manovre di palazzo e non attraverso le urne e poi, per sostenerli, sia stato solo una semplice manovra di interesse personale per tentare di detenere il potere politico, senza pensare a quell’interesse personale di coloro che erano stati eletti per la prima volta in parlamento, col pretesto di far trascorrere i quattro anni, sei mesi e un giorno, per assicurarsi in futuro la pensione da parlamentare. Una responsabilità che oggi, laddove viene a mancare, da parte di quegli stessi personaggi politici, anzi utilizzerei lo stesso termine usato dal giovane studente, laddove ci sia una forma di “astensionismo” da tale responsabilità, è di fatto un voler avallare la tesi sostenuta dagli occupanti del Mamiani, ovvero, che il Governo Meloni è un regime ed illegittimo. A questo punto, ad ognuno le proprie riflessioni in merito al quesito qui posto: Strumentalizzazione o valide ragioni della protesta studentesca dell’Istituto Mamiani di Roma? #astensionismo #governomeloni #giorgiameloni #scuola #occupazione #mamiani #conte #draghi #fascismo #democrazia #libertà #diritti
- Arte e Cultura. Il Maestro Guido Venanzoni “riscrive” la storia del Caravaggio (Michelangelo Merisi)
Opere pittoriche originali e inedite - articolo di Massimo Catalucci Ladispoli, 1 agosto 2021 – Giorni fa abbiamo avuto il piacere di visitare la mostra, ospitata presso il Centro di Arte e Cultura di Ladispoli (Clicca qui per il video), del Maestro Guido Venanzoni, dedicata alle opere e alla vita di Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio. Il pittore contemporaneo romano, trasferitosi a Ladispoli da molti anni, ha ricevuto ottime referenze in un recente passato, dall’autorevole critico d’arte, Prof. Vittorio Sgarbi, che ha definito le opere inedite del Venanzoni, quale “ricostruzione filologica e pittoresca dell’avventurosa vita del Caravaggio“, in particolare, quelle in cui l’artista “riscrive” a “colpi” di pennello e colore, nel rispetto delle tecniche pittoriche del XVI e XVII secolo, il percorso, ovvero, le tappe più significative che hanno rappresentato la vita “rocambolesca” di un grande personaggio, divenuto patrimonio artistico, culturale e storico dell’umanità: il Caravaggio, appunto. Lo stesso Sgarbi, Sindaco di Sutri, a dimostrazione dell’alto contenuto artistico, culturale e storico che rappresentano le “tele” del Venanzoni, ha voluto ospitare nella sua cittadina nel viterbese, un mostra dedicata a lui ed alle sue opere (clicca qui). L’idea del Maestro Venanzoni di disegnare il percorso di vita, fin dall’età fanciullesca del Caravaggio, in particolare, riguardo i suoi ultimi giorni di vita che, al contrario di quanto raccontato fino ad oggi, sembrerebbero essere trascorsi a Palo Laziale (Ladispoli) e non a Porto Ercole (Toscana), stravolgerebbe gli aspetti storico-culturali che fanno riferimento al genio vissuto tra il 1571 e il 1610. In merito ai dipinti del Venanzoni, chi è sensibile al bello di ciò che l’arte, quella vera, sa trasmettere, avrà già avuto modo di subire un piacevole “sequestro emotivo” che non può non coinvolgere l’animo attento dello spettatore che si pone davanti una sua opera. E il fatto che esse siano riproduzioni fedeli del grande Caravaggio o degli esemplari inediti di una storia che riscrive il vissuto del grande artista vissuto a cavallo tra il XVI e XVII secolo, indubbiamente, lasciano intravedere le tecniche pittoriche di un passato che rivive in epoca contemporanea attraverso i pennelli ed i colori, sapientemente, gestiti dal Maestro di Ladispoli. E l’amore che ha rapito l’animo artistico del Venanzoni, lo ha indotto ad appassionarsi sempre di più alla vita del Caravaggio e studiare e ricercare a fondo con costanza e continuità, anche insieme ad esperti della storia dell’arte, tra cui il Prof. Vincenzo Pacelli (esperto del Merisi dell’Università Federico II di Napoli), sia il modo di pensare che di agire del Caravaggio, fino a carpirne nel dettaglio le tecniche pittoriche da quest’ultimo utilizzate all’epoca della sua vita terrena. La dimostrazione di come il Venanzoni sia in grado di “impersonare” l’anima artistica di Michelangelo Merisi (Caravaggio), la troviamo in una sua riproduzione dell’opera conosciuta come “San Matteo e l’Angelo“. Il Venanzoni, quando è nella sua bottega d’arte, è come se entrasse in una sorta di ipnosi regressiva che lo riporta indietro nel tempo a rivivere pensieri e emozioni del grande Caravaggio. In una sorta di “sogno ad occhi aperti”, il Venanzoni è in grado di immaginare ed imprimere su tela, le “sfumature” di colore che il grande artista dell’epoca potrebbe aver utilizzato per i suoi quadri. Ed è quanto accaduto con la riproduzione dell’opera originale del Caravaggio di “San Matteo e l’Angelo“. Di quest’opera, si possono trovare ad oggi solo delle immagini in bianco e nero, in quanto, l’originale sembrerebbe essere stato distrutto nell’ultimo conflitto mondiale. La conoscenza profonda del Venanzoni riguardo il Caravaggio, ha saputo guidare la sua mano e la sua sensibilità emotiva, per ricostruire quello che sarebbe potuto essere in origine, il colore dell’opera su citata. Tornando all’idea del Venanzoni, di “riscrivere” con pennelli e colori la vita del Caravaggio, siamo convinti che questa scelta è destinata, in primo luogo a far rivedere, da un punto vista storico, artistico-letterario, in particolare, gli ultimi giorni della travagliata vita del Merisi e in secondo luogo ma conseguenziale al primo, vista l’originalità del racconto che, in un epoca dove imperversa la comunicazione attraverso le immagini, siano esse fotografiche che video (YouTube: 39.3 milioni di utenti attivi; Facebook: 31 milioni di utenti attivi; Instagram: 25 milioni di utenti attivi; Facebook Messenger: 20 milioni di utenti attivi; Linkedin: 15 milioni di utenti attivi; Pinterest: 8 milioni di utenti attivi; ecc.) è destinata ad avere un grande successo, proprio perché il racconto della vita del Caravaggio, “viaggia” non sulle pagine di un libro ma sulle tele inedite ed originali del Maestro, Guido Venanzoni. Seguiremo con interesse l’evolversi di questa bella storia del bravo artista di Ladispoli che, per essere vicini ad un commento del Prof. Vittorio Sgarbi, sembrerebbe essere l’unico al mondo capace di estrarre l’anima artistica dalle opere del grande Caravaggio per tramutarla in nuove sue opere inedite ed originali, divenendo, altresì, la “mano” contemporanea del grande artista del passato, al secolo, Michelangelo Merisi. #guidovenanzoni #arte #cultura #mostra #museo #pittura #olio #vittoriosgarbi #caravaggio #michelangelomerisi #facebook #instagram #youtube #linkedin #pinterest #ladispoli #xvi #xvii
- LE RAGIONI DELL’EX VICE QUESTORE SCHILIRO’ E L’ART. 1349 DEL CODICE MILITARE
Schilirò, presente il 2 ottobre in TV a Zona Bianca, afferma che non ha violato nessuna norma e che ha agito nel rispetto della Costituzione e in tutela dei cittadini… – articolo di Massimo Catalucci Roma, 5 ottobre 2022 – Lo scorso 2 ottobre, ospite nella trasmissione televisiva “Zona Bianca” del giornalista e conduttore Giuseppe Brindisi, dove vengono trattati argomenti legati alla politica italiana, è stato intervistato l’ex Vice Questore, Nunzia Alessandra Schilirò, riguardo la vicenda che l’ha vista protagonista, in negativo, del licenziamento a causa di un suo comportamento, ritenuto non conforme ai regolamenti cui è chiamato un dirigente dello Stato di Pubblica Sicurezza. Nei fatti, lo ricorderemo tutti, la Dott.ssa Schilirò, espresse un suo pensiero, riguardo la gestione governativa del periodo pandemico del contagio da Covid-19 e di come si stavano violando i diritti di libertà dei cittadini. Nel corso del dibattito televisivo a “Zona Bianca”, l’ex Vice Questore ha potuto parlare, parzialmente, visti i tempi televisivi molto ristretti, di come, a suo dire lei non ha violato nessuna norma ed anzi, ha rispettato la Costituzione italiana ed i regolamenti cui sono chiamati ad osservare i servitori dello Stato, (militari e agenti di Polizia). Il punto principale su cui si poggiava la tesi della Dott.ssa Schilirò, probabilmente, potremmo accostarlo “all’obbligo alla disobbedienza” per un dirigente dello Stato, nel momento in cui determinati ordini, non corrispondono a quanto previsto dalle leggi costituzionali e dagli ordinamenti in fatto di codici militari. Quanto espresso dalla Dott.ssa Schilirò trova riscontro nell’art. 1349 del Codice Ordinamento Militare che sancisce quanto segue: “Gli ordini devono, conformemente alle norme in vigore, attenere alla disciplina, riguardare le modalità di svolgimento del servizio e non eccedere i compiti di istituto. Il militare al quale è impartito un ordine manifestamente rivolto contro le istituzioni dello Stato o la cui esecuzione costituisce comunque manifestamente reato, ha il dovere di non eseguire l’ordine e di informare al più presto i superiori. Agli ordini militari non si applicano i capi I, III e IV della legge 7 agosto 1990, n. 241″. Stando a quanto si legge nell’art. 1349 su menzionato, sembrerebbe che l’ex Vice Questore, additata come “ribelle” in trasgressione agli ordini che avrebbe dovuto eseguire e che non ha eseguito, avesse ragione. Fermo restando che, le sue dichiarazioni pubbliche, tra l’altro fatte da un palco dove era salita in vestiti civili e non in divisa, esprimevano il proprio pensiero come semplice cittadina italiana e non come dirigente di Pubblica Sicurezza dello Stato, probabilmente, avevano anche l’obiettivo di evidenziare quanto l’art. 1349 del Codice di Ordinamento Militare, sancisce. E se è vero che, la formula di giuramento dei nostri militari, recita quanto segue: “Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni“; ecco perché la Dott.ssa Schirilò, è convinta di non aver commesso nessuna violazione a nessuna norma, anzi, di aver agito secondo legge e nella classica regola usata anche in diversi articoli del codice civile, ovvero, quella della “diligenza del buon padre di famiglia“. A questo punto viene da chiedersi se, i vari DPCM emanati da Conte e Draghi, nel periodo pandemico, abbiano risposto alle regole costituzionali e alla “diligenza del buon padre di famiglia” ma soprattutto, se l’articolo su citato, fa riferimento anche all’ordinamento della Polizia di Stato. Quale sarà la verità? In attesa che si faccia luce sul licenziamento legittimo o meno della Dott.ssa Schilirò, la nostra redazione rimane a disposizione delle parti direttamente interessate a cui dare voce nel caso volessero intervenire in merito agli argomenti qui trattati. #costituzioneitaliana
- IL PREMIER GIORGIA MELONI A BRUXELLES PER TRATTARE SU CRISI ENERGETICA E IMMIGRAZIONE
Meloni: “Siamo pronti ad affrontare le grandi questioni al fine di sostenere famiglie e imprese e fermare la speculazione” - articolo di Massimo Catalucci Roma, 3 novembre 2022 – Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, si trova oggi a Bruxelles per incontrare i vertici delle istituzioni europee e dare voce all'Italia al fine di trovare soluzioni comunitarie idonee per far fronte, nel più breve tempo possibile, alla grave crisi energetica che attanaglia le famiglie e le imprese nella nostra Nazione e per frenare la speculazione su gas ed elettricità. Quello che il Premier Meloni metterà sul tavolo di concertazione a Bruxelles, oltre a dare la priorità ad argomenti che riguardano la crisi energetica, è la sua idea di confederazione europea, nella quale il ruolo del Consiglio Europeo è quello di occuparsi delle macro problematiche che interessano i vari Stati membri evitando di occuparsi di quei problemi più piccoli di cui possono e devono gestirsi da sole le nazioni che fanno parte dell’EU. “Abbiamo avuto un’Europa invasiva nelle piccole cose e assente nelle grandi materie – afferma a ‘Porta a Porta’ da Bruono Vespa, il Presidente Giorgia Meloni, che aggiunge – Non converrebbe lasciare agli Stati nazionali il dibattito sul diametro delle vongole e occuparsi invece a livello comunitario dell’approvvigionamento energetico?”. E’ chiara la strategia del Premier Giorgia Meloni che è quella di far sentire in Europa che l’Italia c’è, che si sente parte di un progetto europeo esteso e con ciò, intende contare quanto e come gli altri Stati membri fondatori, per dare una svolta alla politica europea e nello sviluppo economico produttivo del nostro Paese e degli italiani. Prima dell’incontro con i vertici EU, con il presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio, Charles Michel, che avverrà nel pomeriggio di oggi, il Presidente Meloni si ritroverà a pranzo con il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni. #giorgiameloni #governo #italia #europa #premier #consigliodeiministri #premier #robertametsola #ursulavonderleyen #charlesmichel #paologentiloni
- OGGI RICORRE L’ANNIVERSARIO DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO (9 NOVEMBRE 1989)
Una barriera che delineava da una parte la libertà, dall’altra l’oppressione e la negazione dei diritti - articolo di Massimo Catalucci Berlino (Germania), 9 novembre 2022 – Sono trascorsi 33 anni da quel giorno storico in cui cadde la barriera tra l’Europa occidentale e quella dell’est. Molte persone armate di piccone, in segno della definitiva rottura dalle catene dell’oppressione comunista, si assembrarono sul confine che divideva Berlino, per abbattere, non solo simbolicamente ma praticamente, il muro della vergogna. Nasceva in quel momento una nuova Europa, che voleva conservare le sovranità nazionali ma al contempo che intendeva avviare un processo di condivisione delle forze per migliorare la qualità di vita degli Europei. Le autonomie cui devono ambire e aver e il diritto di sviluppare le nazioni della Comunità Europea, devono garantire ai propri popoli, la libertà di sentirsi parte fondante delle terre dove sono nati e parte integrante di un territorio più vasto chiamato Europa. La libertà e l’indipendenza degli Stati, garantiscono sviluppo e al contempo sono e devono essere, i presupposti per conservare la storia, la cultura, le tradizioni e molto altro, di ogni singolo territorio e popolo. Uno Stato, seppur parte di un’organizzazione più estesa, ha necessità di rimanere ancorato a quelle che sono le proprie origini, il proprio passato, il suo presente per saper costruire un futuro prospero, individualmente e comunitariamente ma sempre con l’obiettivo di rispettare le proprie identità e quelle degli altri popoli. #europa #murodiberlino #oppressione #libertà #negazione #comunismo #occidente #est #indipendenza #storia #cultura #identità #tradizione
- “ARDEA EVENTI” – 21 OTTOBRE 2022 – CLAUDIA SABA: “ERA MIO PADRE…"
Un libro denuncia sugli abusi tra le mura domestiche (Video) - articolo di Massimo Catalucci Ardea, 22 ottobre 2022 – Si è tenuta venerdì 21 ottobre, nel pomeriggio, presso la Sala Consiliare di Ardea, Sandro Pertini, la presentazione del libro autobiografico di Claudia Saba: “Era Mio Padre”. L’evento che è stato patrocinato dal Comune di Ardea e presieduto dal Sindaco Fabrizio Cremonini, dal Vice SindacoLucia Anna Estero, dall’Assessore alla Cultura, Sport, Spettacolo e Turismo, Simone Centore, dal Presidente del Consiglio Comunale, Francesco Giordani, a cui hanno fatto seguito anche molti Consiglieri Comunali e altri assessori dell’Ente Locale, dimostra come sia alto l’interesse dell’Amministrazione verso un fenomeno sociale che fa registrare ancora molti, troppi, casi di violenza, nello specifico, quelli esercitati sulle donne, sia da un punto di vista fisico che psicologico. L’organizzazione della sala che ha ospitato l’evento è stata gestita dal Consigliere Comunale, Antonella Cofano, mentre a fare da moderatore è intervenuto Sean Capone, Presidente dell’Ass. 7&20. La Convenzione di Istanbul Il fenomeno sociale legato alla violenza sulle donne ha portato gli Stati europei ad occuparsi di questa questione drammatica che vige in ogni Paese, per cui i rappresentanti dei Governi facenti parte l’EU, si sono riuniti intorno ad un tavolo per stabilire una linea comune atta a far fronte il dilagare di questa piaga sociale. Ed è così che il Consiglio dei Ministri d’Europa il 7 aprile del 2011 approva la convenzione di Istabul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica . Questo, è un trattato internazionale che, in sintesi, definisce la prevenzione alla violenza, favorisce la protezione delle vittime e impedisce l’impunità dei colpevoli. Sono 45 i Paesi che hanno sottoscritto la suddetta convenzione e il primo a ratificarla nella propria nazione è stata la Turchia il 12 marzo 2012, mentre in Italia è stata approvata il 19 giugno 2013. In quest’ottica, a seguito della ricezione delle indicazioni provenienti dal Consiglio dei Ministri d’Europa e la loro ratifica, nel nostro Paese sono molte le Amministrazioni Locali che hanno attivato “sportelli di ascolto e di assistenza” anche con l’ausilio di molte Associazioni a carattere “no profit” dove ci si prefigge di attuare insieme i principi di prevenzione dagli abusi e assistenziali nei confronti di chi subisce o ha subito violenze. Presentazione del libro autobiografico di Claudia Saba: “Era Mio Padre” E per l’appunto, venerdì sera in programma ad Ardea, oltre ai rappresentati dell’Amministrazione locale, erano presenti anche alcune di queste Associazioni, quali l’Ass. Diritti e Legalità, con il Presidente Ferdinando Tripodi e l’Ass. Ponte Donna, con il Presidente Mary Botticella, l’Ass. 7&20 con il Presidente Sean Capone. “Prima, durante e dopo l’abuso – racconta Claudia Saba – ogni donna viene investita da un profondo senso di solitudine. Ci si sente sole già nel momento in cui ci sono i primi segnali di abuso, che spesso sono mascherati dal ‘carnefice‘, da attenzioni affettive che iniziano in tenera età nei nostri confronti, solitamente, da parte di un familiare, anche molto stretto e poi, continuano a ripetersi nel tempo, sfociando anche, purtroppo, in violenze che terminano con l’omicidio della vittima. Ci si sente sole e smarrite. Si perde il contatto con la realtà – continua la scrittrice – per cui non si capisce a chi poter chiedere aiuto…quando questo è possibile. Si, perché in alcuni casi – puntualizza Claudia – anche quando si chiede aiuto, si viene respinte, per cui si sprofonda ancora di più nel silenzio e nella solitudine. Il mio libro – aggiunge l’autrice dell’opera letteraria – nel silenzio assordante in cui si trova chi è vittima di abusi, vuol essere un ‘megafono’ che grida al mondo: io ho una dignità che va rispettata e come essere umano, nessuno deve permettersi di abusare di me. Mi auguro – conclude la scrittrice – che questo mio libro sia illuminante e faccia trovare il coraggio a molte donne che vivono le atrocità degli abusi, per uscire dal silenzio e poter tornare a vivere, come è riuscito di fare a me“. Le parole di Claudia Saba, non possono non toccare il cuore di chi ha una coscienza umana, sana, di chi crede nell’amore, quello vero e non malato da gelosie, senso di possesso dell’altro o da chissà quale altra forma di deviazione che, comunque, non devono essere delle attenuanti. Attenuanti che, invece, in troppi casi, fanno si che i carnefici, gli aggressori non vengano perseguiti, né puniti per legge, dando loro la possibilità, anzi direi, la libertà (quella che loro negano ad altri), di poter continuare a nuocere e fare altre vittime. Nel corso dell’evento è stato anche proiettato il cortometraggio dal titolo, “Dietro La Porta”, che ha accentuato il concetto appena espresso. Walter Croce, questo il nome del regista del film che ha voluto nel suo cast la bravissima attrice, Barbara De Rossi nel ruolo di Psicoterapeuta, ha preso spunto per il suo lavoro cinematografico, dal libro autobiografico della scrittrice, Claudia Saba. Il film di Walter Croce, per chi volesse, è reperibile on-line perché pubblicato in internet sulla (*)pagina Facebook della ex Senatrice Cinzia Leone. Quest’ultima, è stata la promotrice della presentazione in anteprima del film, avvenuta a luglio scorso presso la “Sala Caduti di Nassiria” del Senato della Repubblica. Alcune scene del cortometraggio sono molto forti ma mettono a nudo il fenomeno sociale degli abusi, sia quelli legati alla pedofilia che a quelli di genere. Alla fine della proiezione del film, come accade di solito in questi casi, in segno di solidarietà verso Claudia Saba ma anche verso chiunque subisce violenze di ogni genere, il pubblico presente si è lasciato andare in un lungo applauso anche se, a mio avviso, in queste situazioni si dovrebbe di più osservare il “silenzio assoluto”, primo per il “dolore reale” che trasmettono tali racconti, potenziati dalle immagini, ovvero, dalle scene del film che generano, ulteriormente, forti emozioni e poi, quale momento di “profonda riflessione” su un fatto che apre una “ferita sociale” che rischia di “infettarsi” sempre più, se non ci facciamo carico di trovare soluzioni concrete per arrivare tutti insieme a mettere la parola fine a questi atti violenti esercitati su persone indifese. Lo stesso Walter Croce, in sede di presentazione al Senato del suo cortometraggio, ha voluto sottolineare la funzione di servizio sociale che la sua “pellicola” vuole e deve avere e ha tenuto a rimarcare come, tutta la Troupe di lavoro ha partecipato alla realizzazione del film senza nessun altro interesse se non quello di un fine nobile: porre l’attenzione su un fatto sociale molto triste e che va combattuto e vinto. “E devo dire – conclude il suo intervento al Senato Walter Croce – che la volontà e la qualità con cui tutti hanno partecipato (tutti i partecipanti) a questa cosa, in maniera completamente, disinteressata, perché non c’è stato nessun risvolto economico per nessuno, tutti abbiamo partecipato, compresa la troupe i tecnici, con una voglia una passione, un’attenzione senza orario, senza bandiera. Nessuno ha creato problemi, erano tutti sensibilizzati sull’importanza di quello che stavano facendo e in qualche modo, è già un risultato questo. Cioè, vedere come gli addetti ai lavori, si sono appassionati a fare questa cosa a puro scopo, tra virgolette, sociale“ [tratto dall’intervento di Walter Croce alla presentazione del suo film: Dietro La Porta, presso la sala caduti di Nassiria al Senato della Repubblica]. Crediamo che le sensibilità del regista Walter Croce e quelle di tutta la Troupe cinematografica, dimostrate nella partecipazione e realizzazione del cortometraggio, sono un grande contributo sociale per la collettività, per cui siamo sicuri che questo film, contestualmente, al libro denuncia di Claudia Saba e al suo coraggio, rappresenteranno il “manifesto” sul mondo degli abusi, per far emergere i troppi lati oscuri che necessitano di essere portati alla luce, con il fine unico di sconfiggere del tutto la violenza che viene esercitata su persone indifese. (*) NOTA DEL 26/10/2022 – Con riferimento al link ” pagina Facebook della ex Senatrice Cinzia Leone” inserito in questo articolo, che reindirizzava alla pagina Facebook dell’ex Senatrice Cinzia Leone, visibile a tutti e che documentava, attraverso immagini video, la cerimonia di presentazione del film “Dietro La Porta” e la proiezione integrale del cortometraggio del regista Walter Croce, avvenuta nello scorso mese di Luglio presso la sala Caduti di Nassiria al Senato della Repubblica, ci preme evidenziare che ci è stato comunicato che, quanto pubblicato integralmente sulla pagina della ex Senatrice Cinzia Leone, potrebbe venir rimosso del tutto o in parte, perché non erano state rilasciate le autorizzazioni per la sua pubblicazione. A tal proposito sottolineiamo, altresì, che la nostra redazione è estranea a quanto accaduto in termini di pubblicazione nella pagina Facebook di riferimento del nostro link, avendo noi segnalato una pagina di pubblica visibilità solo per completezza delle informazioni riportate nel su esteso articolo e che hanno messo in risalto fatti di cronaca di interesse socio-culturale. VIDEO REPORTAGE DELL’EVENTO Video Reportage (Clicca qui)– PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI CLAUDIA SABA: ERA MIO PADRE VIDEO INTERVISTE Videointervista (Clicca qui) – Fabrizio Cremonini (Sindaco di Ardea) Videointervista (Clicca qui) – Simone Centore (Assessore Cultura, Sport, Spettacolo e Turismo) Videointervista (Clicca qui) – Claudia Saba autrice del libro autobiografico: Era Mio Padre #claudiasaba #eramiopadre #fabriziocremonini #sindacoardea #assessore #simonecentore #libro #cortometraggio #dietrolaporta #barbaraderossi #salasandropertini #patrocinio #comunediardea #cinzialeone #waltercroce #servizisociali #violenzadonne #abusi #femminicidio
- FORTE SCOSSA DI TERREMOTO DI MAGNITUDO 5.7, NEL MARE DAVANTI ALLE MARCHE
Epicentro a 29 km dalla costa marchigiana, all’altezza di Sinigallia. La scossa si è sentita in mezza Italia e in Croazia – articolo di Massimo Catalucci Sinigallia (AN), 9 novembre 2022 – Intorno alla ore 7:00 di questa mattina, una forte scossa di terremoto, il cui epicentro è stato individuato a circa 29 chilometri dalla costa italiana, davanti Sinigallia (Marche), a 8 km circa di profodnità, ha creato panico tra la cittadinanza. Probabilmente, il fatto che il sisma si sia verificato al largo dalla costa, non ha causato danni dalle persone anche se qualche “cornicione” è caduto, come ad esempio alla stazione ferroviaria di Ancona. Se pensiamo che il terremoto del 6 aprile 2009, che colpì gli abitanti del centro Italia alle ore 3:32, ebbe una magnitudo di 6.3 e fu devastante per l’Aquila e provincia, con molti danni a cose e persone, tante delle quali persero la vita sotto le macerie, quello avvenuto stamattina con magnitudo tra 5.5 e 5.7 fa venire i brividi perché molto vicino ai dati registrati in Abruzzo 13 ani fa. Il terremoto di oggi nel mare Adriatico, era stato in qualche modo annunciato dal blogger Dutchsinse, che diventato famoso per le sue previsioni sui terremoti, il 2 novembre scorso, lanciò l’allarme per l’Italia nei 7 giorni a venire. E la previsione è stata puntuale, infatti oggi, dopo esattamente sette giorni, gli aghi dei sismografi, verso le ore 7:00 hanno iniziato a tracciare la forte scossa. Sono sopraggiunte altre rilevazioni di sciami sismici subito dopo la prima scossa: alle ore 7:12 di magnitudo 4.0, poi, alle ore 7:15 magnitudo 3.1, 3.4, 3.6; ore 7:25 altre scosse: magnitudo 2.5, 2.7 e 2.4. Infine un’ultima scossa è stata rilevata alle ore 7:35, con magnitudo 2.4. #blogger #dutchsinse #terremoto #mare #adriatico #sinigallia #marche #aquila #sisma #magnitudo
- WILLIAM SPINA, CONSULENTE GRATUITO DI VERONICA ORTOLANI (FdI) – PRESIDENTE COMMISSIONE SERVIZI ALLA
- Comunicato Stampa “Dopo diversi incontri preliminari, dove ho avuto modo di confrontarmi con l’ex Presidente della Consulta Cittadina per il Superamento dell’Handicap – Ardea, William Spina, in qualità di Consigliere comunale e Presidente della Commissione Servizi alla Persona, nella funzione delle mie facoltà, ho deciso di avvalermi della sua consulenza gratuita, al fine di avere da lui un supporto specialistico nel settore di riferimento a cui sono stata chiamata a presiedere”. “Sono sicura che il supporto specialistico del Sig. William Spina, grazie alla sua esperienza nel settore dei servizi sociali, aggiungerà valore al lavoro che la Commissione da me rappresentata, porterà avanti in questo quinquennio governativo nella città di Ardea”. Lo dichiara in un comunicato stampa, il Consigliere comunale Veronica Ortolani (FdI), Presidente della Commissione Servizi alla Persona. #commissioneconsiliare #serviziallapersona #servizisociali #consiglierecomunale #veronicaortolani #williamspina #ardea #consultacittadinasuperamentohandicapardea
- SERIE A. ROMA-LAZIO 0-1. DERBY DELLA CAPITALE AI BIANCOCELESTI...E TERZO POSTO IN CLASSIFICA
Un gol di Felipe-Anderson al 29° regala alla Lazio la stracittadina e il sorpasso in classifica sulla Roma - articolo di Massimo Catalucci Roma, 6 novembre 2022 – Partita non entusiasmante, dove il bel gioco ha lasciato spazio alla tattica perché, in particolare per i biancocelesti, questa gara era molto importante vincerla ma soprattutto non perderla, visti i due risultati negativi da cui arrivavano: l’eliminazione di giovedì scorso dall’Europa League e la sconfitta in casa rimediata nella gara precedente di campionato contro la Salernitana. E la Lazio, ieri sera ha saputo soffrire, ha atteso la Roma e cercato di ripartire per sfruttare la velocità di Zaccagni, Pedro e Felipe Anderson. E proprio da questi ultimi due è nato l’unico gol della gara al 29°. I biancocelesti in pressing alto, da una rimessa dal fondo, intercettano con Pedro una palla nell’area avversaria. Lo spagnolo disturba Ibanez e spizza il pallone verso Felipe Anderson che si era portato all’altezza del dischetto di rigore per chiudere le line di passaggio ai romanisti sulla linea difensiva. Il brasiliano si sposta la palla e trafigge l’estremo difensore romanista sotto la curva sud. E’ uno a zero e ci sono ancora 73 minuti (inclusi i 12 di recupero, 2′ al primo tempo e 10′ nel secondo) da giocare ma il risultato non cambierà più. La Roma prova a fare la partita ma la Lazio questa volta è attenta, per cui i giallorossi sono pericolosi solo al 33° quando Zaniolo su una deviazione di Marusic che fa impennare la sfera, colpisce la traversa a portiere battuto. Da lì in avanti la Lazio si chiude bene ed anche se la Roma vince nel possesso di palla (60% per gli uomini di Mourinho contro il 40% dei laziali) sono i biancocelesti che centrano più volte lo specchio della porta avversaria, 3 a 2 per i ragazzi di Sarri. Ininfluente il tentativo della Roma nell’ultima mezz’ora di gara, di attaccare con tutti i suoi effettivi il fortino laziale che, ieri sera ha saputo coordinare una difesa attenta e concentrata, che non ha lasciato nessuno spazio ai giallororssi. Una gara non bella da vedere per gli amanti del calcio ma un match che andava vinto perché, oltre a ridare morale ai biancocelesti, li pone in una posizione in classifica ottimale, raggiungendo il terzo posto in condominio con l’Atalanta, a quota 27. Ora, prima della sosta del campionato per lasciare spazio ai mondiali di calcio nel periodo anomalo di novembre e delle festività natalizie (La serie A, tornerà in campo il 4 gennaio 2023), la Lazio dovrà incontrare in casa giovedì prossimo nella 14a giornata, il Monza, per poi, terminare questa prima fase del campionato, a Torino nella 15a giornata, contro la Juve, dove i tifosi sperano di arrivarci con almeno, ancora, due punti vantaggio sui bianconeri. Nel finale di gara, è scoppiata una mezza rissa davanti la panchina laziale, protagonista Radu che raccoglie un pallone uscito dal campo cui la rimessa era a favore della Roma e ne rallentava la rimessa agli avversari. Fortunatamente, tutto è stato sedato anche se ha fatto si che l’arbitro concedesse altri due minuti di recupero extra time, quasi un tempo supplementare quello giocato oltre il 90° (10 minuti in più). La lazio è stata capace, comunque, di mantenere la calma e la concentrazione anche nella fase più concitata del match, per cui, come si dice nella Capitale, non ha ceduto alla possibilità degli avversari di buttarla in “caciara”, rimanendo concentrata sull’obiettivo. La stracittadina è vinta e il popolo laziale può gioire e come si sa, nella Capitale chi vince il derby, almeno fino alla gara di ritorno, campa di rendita contro l’altra squadra cittadina Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara MOURINHO – “È mancata la lucidità? Sì, troppa emozione e poca consapevolezza dell’obiettivo, dell’organizzazione di gioco. Non è facile giocare contro una squadra tutta bassa, che ha fatto una gestione molto intelligente del tempo utile di gioco, del ritmo della partita, ha giocato molto bene con queste cose. Noi senza quella luce di qualità che ci portano i giocatori speciali ci è mancato questo. Senza Dybala e Pellegrini, in una partita dove dobbiamo segnare e abbiamo bisogno di lucidità, non è facile“. “Non mancano solamente i gol dei nostri attaccanti, anche il gioco di squadra, vincere un duello individuale, cosa che non è arrivata. Comunque abbiamo perso immeritatamente in casa ancora una volta. L’Atalanta ha fatto un tiro in porta, il Napoli ha avuto la partita con più difficoltà in tutta la stagione e vince con quel gol pazzesco di Osimhen alla fine, oggi la Lazio viene, fa mezzo gol e vince. Se penso al mercato? No, penso solo a recuperare gente. Non so se Wijnaldum arriverà a questa ripartenza del campionato, dobbiamo fare con quello che abbiamo. Volpato ha giocato già quattro partite di fila e se dovremo dare più spazio ai giovani lo faremo“. [Fonte: gazzetta.it] SARRI – “L’aspetto più importante per noi era aver fatto contento il nostro popolo. Era questo oggi l’obiettivo”. “L’obiettivo era di attaccarli con gli attaccanti esterni, la partita non è stata di livello ma di grande dispendio fisico, vibrante, bella comunque da vedere. La prestazione dei due centrali è stata ottima, viste le tante palle alte”. “Vedere i ragazzi giocare con il cuore è ancora più soddisfacente della applicazione tattica. Questo è uno dei derby più sentiti al mondo, in Inghilterra non c’è la stessa partecipazione emotiva. Non è una partita normale e questa settimana in Europa League probabilmente abbiamo pagato anche questo, la testa era già su questa partita“. [Fonte: gazzetta.it] Il tabellino della gara ROMA-LAZIO 0-1 ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini (46° Celik), Smalling, Ibañez; Zalewski (73° Belotti), Camara (73° Matic), Cristante, Karsdorp (63° El Sharaawi); Pellegrini (53° Volpato), Zaniolo; Abraham. A disposizione: Boer, Svilar, Tripi; Celik, Vina, Kumbulla; Matic, Bove, Volpato, El Sharaawi; Belotti, Shomurodov. Allenatore: Mourinho LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (69° Hysaj), Casale, Romagnoli, Marusic; Vecino, Cataldi, Luis Alberto (70° Basic); Pedro (69° Cancellieri), Felipe Anderson, Zaccagni (84° Romero). A disposizione: Maximiano, Adamonis; Radu, Kamenovic, Patric, Gila, Hysaj; Basic, Marcos Antonio; Romero, Immobile, Cancellieri. Allenatore: Sarri. NOTE: Arbitro: Sig. Orsato. Marcatori: Felipe Anderson (L., 29°). Ammonizioni: Mancini (R., 8°’); Lazzari (L., 25°); Vecino (L., 49°); Radu (L., dalla panchina, 86°); Rui Patricio (R., 86°). Espulsioni: // Minuti di recuero: Primo Tempo 2′; Secondo Tempo 8’+2′(10). #campionato #seriea #felipeanderson #sslazio #asroma #stadioolimpico #capitale #stracittadina #mauriziosarri #josèmourinho #cruvanord #curvasud
- CONVEGNO DEI FAMILIARISTI “ANFI”: LEGGE 6/2021 – NOVITA’ E POSIZIONI A CONFRONTO
Avv. Carlo Ioppoli, Presidente ANFI: "Puntiamo su un approccio scientifico interdisciplinare e globale con professionisti specializzati in diversi campi" - articolo di Massimo Catalucci Roma, 5 novembre 2022 – L’A.N.F.I. (Associazione Nazionale dei Familiaristi Italiani) nata dalla volontà di un gruppo di avvocati e familiaristi si propone di risolvere problemi familiari, attraverso la mediazione, in difesa dei diritti connessi alla genitorialità ed alla cura della prole, in prospettiva o in una condizione conclamata di separazione, di divorzio, da parte dei coniugi. L’A.N.F.I., si avvale della collaborazione di più professionisti specializzati in diversi campi: avvocati, psicologi, counselor, mediatori familiari, al fine di garantire un approccio professionale e scientifico interdisciplinare e globale. Le attività dell’Associazione spaziano dalla consulenza all’assistenza, legale, psicologica di mediazione, sino alla funzione divulgativa, attraverso pubblicazioni, scritti, seminari, convegni formativi ed aggiornativi sul tema della famiglia e su quanto, in termini problematici, ad essa si collega. “L’evento che abbiamo programmato per il prossimo 2 dicembre a Roma – spiega il Presidente dell’A.N.F.I., Avv. Carlo Ioppoli – si propone di affrontare la recente riforma del tribunale della famiglia, spiegando i pro e i contro, con un approccio multidisciplinare come nello stile dell’associazione nazionale familiaristi italiani. Il workshop – prosegue l’Avv. Ioppoli – avrà luogo presso la chiesa di Santa Lucia (Sala Samaria) in via Santa Lucia 5 in Roma. Prenderanno parte un’ampia e valida schiera di docenti, da specialisti della disciplina a magistrati, avvocati familiaristi, psicologi e tanti altri professionisti.” L’avvocato Ioppoli, si riferisce alla legge n. 206 del 26.11.2021 (c.d. Riforma del processo civile), oltre a dedicare particolare attenzione al diritto di famiglia nell’ambito della delega, prevede una serie di disposizioni, di carattere precettivo, volte a trovare applicazione in tutti i procedimenti che instaurati a partire dal 22 giugno 2022. Il convegno (clicca qui) rilascerà tre crediti formativi per avvocati. La prenotazione è obbligatoria è deve essere inoltrata a mezzo a-mail a: associazionefamiliaristi@gmail.com #familiaristi #psicologi #magistrati #legge62021 #tribunale #avvocati #riformaprocessocivile #dirittodifamiglia #minori #separazione #divorzio #famiglia
- FEYENOORD-LAZIO 1-0 BIANCOCELESTI FUORI PER LA DIFFERENZA RETI E DOMENICA IN CAMPIONATO C'E IL DERBY
“Girone F”: Tutte e quattro le squadre chiudono a otto punti, passano Feyenoord e Midtjylland, la Lazio scende in Conference League, fuori lo Sturm Graz – articolo di Massimo Catalucci Rotterdam (Olanda), 4 novembre 2022 – Lazio fuori dall’Europa League dopo una gara che avrebbe potuto vincere agevolmente e che si è complicata con una “goffa azione difensiva”, segnandosi da sola, praticamente, la rete dell’uno a zero che ha condannato i biancocelesti alla retrocessione in Conference League. Eppure, la Lazio era arrivata in Olanda decisa a vincere ed era scesa in campo nella bolgia del tifo avversario, sul rettangolo di gioco, senza paura e con le idee ben chiare: fare la gara. Cosa che ha fatto per gran parte del match e che ha prodotto diverse azioni importanti per cui i ragazzi di Mister Sarri sarebbero potuti andare in vantaggio, almeno, in 4-5 occasioni poi, una svista difensiva al 64° ha aperto la strada alla qualificazione degli olandesi. Dopo il gol del Feyenoord, la Lazio, pur riprendendo in mano il “pallino” del gioco, non è riuscita a segnare la rete del pareggio che avrebbe stravolto le gerarchie nel “Girone F” e portato i biancocelesti a chiudere questa prima fase da prima in classifica facendola accedere, direttamente, agli ottavi di finale di Europa League. Ma così non è andata ed ora c’è poco tempo per preparare una gara del campionato di Serie A, delicatissima, in programma tra appena due giorni: il Derby della Capitale. Bisogna dimenticare in fretta il percorso di Europa League, segnato, purtroppo, dalla brutta sconfitta rimediata in Danimarca contro il Midtjylland, con una cinquina che ha dell’inverosimile per la statura della squadra guidata da Mister Sarri. Ma ora c’è la Roma e bisogna rimodularsi con la testa, le gambe e il cuore, per riprendere il cammino in campionato, segnato anche qui dalla brutta sconfitta rimediata in casa contro la Salernitana. Due gare, quella di ieri sera in coppa e quella di domenica scorsa in campionato che, paradossalmente, hanno avuto lo stesso epilogo: Lazio che macina palloni e occasioni per andare in vantaggio più volte e che poi, capitola, sotto i colpi dell’avversario, cui ha lasciato troppo spazio in difesa. Domenica pomeriggio, allo stadio Olimpico nella Capitale, la Lazio è chiamata ad una reazione di orgoglio e non deve guardare troppo al sottile. Servirà concretezza e pragmatismo. Sarà una gara, forse è il caso di dire una “battaglia”, dove le due contendenti la “stracittadina”, arriveranno con umori diversi: la Roma è galvanizzata per essere riuscita ad accedere ai playoff di Europa League vincendo in casa l’ultima gara del suo “Girone C”; la Lazio è delusa per essere stata retrocessa in Conference League, per la differenza reti che l’ha condannata. Sarebbe riduttivo, seppur evidente, appellarsi ad un “arbitraggio irritante”, che non ha usato lo stesso metro di misura per sanzionare gli interventi dei giocatori in campo con il giusto equilibrio e imparzialità. La Lazio, al di là dell’arbitraggio non all’altezza di una gara internazionale, ha avuto le sue ottime occasioni per passare in vantaggio più volte e non le ha sfruttate. Se a questo ci mettiamo il fatto che il gol degli avversari è stato frutto di un “goffo” disimpegno difensivo (Patric e Marusic si sono scontrati tra loro e con il proprio portiere in uscita, mentre l’attaccante del Feyenoord ne ha approfittato per mettere la sfera in rete) non si può stare a recriminare sulle decisioni arbitrali. L’unica “medicina” in questi casi per curare le brutte ferite procuratisi nelle due ultime gare di coppa e campionato, è la vittoria nel derby, che ridarebbe morale a tutto l’ambiente biancoceleste, oltre ai punti importanti per una classifica in campionato che tornerebbe ad essere molto ambiziosa per il prosieguo della stagione calcistica laziale. Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara SLOT – “Bellissimo è vedere il contatto tra la squadra e il pubblico. Sono partiti tanti giocatori questa estate. E’ stata una bellissima prestazione. Il nostro portiere ci ha aiutato. E’ bello vedere come la nostra squadra come può ribaltare la partita con i sostituti. Conosco come gioca la Lazio, con una buona pressione”. “Oggi abbiamo giocato meglio dell’andata. A Roma la Lazio ha avuto già opportunità, stasera solo per errori individuali della nostra squadra. Europa League? Era da tanto tempo che non passavamo il turno. Una squadra nuova, siamo stati bravi. Non capisco perché il VAR ha dovuto intervenire. Se si fosse annullata la rete non avremmo avuto altre opportunità per segnare”. “Non era facile passare il turno, era cruciale il secondo tempo a Roma. Quei due gol sono stati importanti, per la differenza reti. Per il prossimo turno non ci saranno più avversari facili, ma ci godiamo la vittoria. Non abbiamo giocato con gli stessi 11, non è possibile giocare sempre con gli stessi. Birre e bicchieri? Il mio assistente ed il capitano della squadra hanno provato a parlare con il pubblico. Ci dispiace che è successo”. [Fonte: noibiancocelesti.com] SARRI – “La sconfitta non ci sta a livello del gioco, ma degli episodi. La squadra è stata viva e pronta a lottare, non mi ha deluso. Siamo stati puniti per aver sbagliato troppo davanti al portiere del Feyenoord“. “Sapevamo c’era da soffrire, ma non abbiamo concesso molto. L’atteggiamento è stato buono per tutta la partita, non abbiamo concesso molto. Abbiamo la responsabilità di non averla messa dentro nelle 4-5 occasioni in cui abbiamo messo un uomo davanti al loro portiere, anche per questo siamo stati puniti”. “Abbiamo sbagliato una sola partita, in Danimarca, che ci costa il terzo posto. In campionato puoi permettertelo, in Europa no. Dopo una gara così bisogna restare calmi, analizzare la partita in maniera seria e preparare la prossima senza colpevolizzare più di tanto nessuno. Abbiamo giocato una partita tosta, su un campo difficilissimo e ho pochi rimpianti”. “Sulle decisioni arbitrali non ne parliamo neanche: avrebbero fatto innervosire anche Padre Pio“.[Fonte: gazzetta.it] Il tabellino della gara Feyenoord-Lazio 1-0 RETE: 61° Gimenez FEYENOORD (4-3-3): Bijlow; Geertruida, Trauner, Hancko, Lopez (45° Hartman); Q. Timber, Szymanski, Kokcu; Dilrosun, Danilo Pereira (61° Gimenez), Paixao (72° Walemark). A disp.: Marciano, Wellenreuther, Pedersen, Bjorkan, Rasmussen, Jahanbakhsh, Wieffer, Benita, Bullaude. All.: Arne Slot LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (45° Marusic), Casale, Patric, Hysaj; Milinkovic, Marcos Antonio (65° Cataldi), Basic (65° Vecino); Cancellieri (79° Luka Romero), Felipe Anderson, Zaccagni (61° Pedro). A disp.: Maximiano, Magro, Romagnoli, Radu, Gila, Luis Alberto. All.: Maurizio Sarri ARBITRO: Irfan AMMONITI: Lazzari, Zaccagni, Pedro, Cancellieri, Gimenez, Marusic, Timber. ESPULSO: Romero #calcio #europaleague #sslazio #feyenoord #rotterdam #romero #campionato #seriea #mauriziosarri #slot #gimenez #biancocelesti