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  • ARDEA - LA PRO LOCO DI TOR SAN LORENZO PRESENTA I "SALOTTI CULTURALI"

    Saranno quattro gli incontri in programma, si inizia domenica 25 febbraio con la Dott.ssa Nicoletta Capasso che terrà una conversazione sui popoli dell'antico Mediterraneo articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Ardea, 24 febbraio 2024 - Ad Ardea la Pro Loco di Tor San Lorenzo ha organizzato una serie di incontri culturali aperti alla cittadinanza e ad ingresso gratuito che terrà presso la propria sede in Largo San Lorenzo 49/B. I "Salotti Culturali", questo il nome dato all'iniziativa, si articoleranno in quattro incontri che avranno luogo alle seguenti date: 25 febbraio - 14 marzo - 7 aprile e 19 maggio dell'anno in corso. Tutti gli incontri culturali saranno orientati, prevalentemente, alle conoscenze antropologiche, storiche ed archeologiche a cui prenderanno parte studiosi esperti delle materie che, di volta in volta, verranno trattate. Si partirà domenica prossima. La prima ospite del salotto culturale sarà la Dott.ssa Nicoletta Capasso, storica dell'Arte, dell'Archeologia Cristiana e studiosa dei popoli del mediterraneo e delle danze tradizionali e orientali. La Dott.ssa Capasso, accompagnerà i presenti in un viaggio emozionante a ritroso nel tempo, rivisitando gli scenari dei popoli antichi che hanno animato il Mediterraneo e lo hanno navigato, toccando le coste dell'Europa, dell'Africa e dell'Asia. Per prenotarsi e ricevere ulteriori dettagli riguardo l'iniziativa culturale, è attivo il seguente numero telefonico: 329 2714124 #nicolettacapasso #mediteraneo #europa #asia #africa #salotticulturali #antropologia #storia #archeologia #arte

  • CHE "SPERANZA" ABBIAMO DI FARE LUCE SU EVENTUALI EFFETTI AVVERSI DEI VACCINI ANTI-COVID? TORNA L'ALLARME GRAFENE...

    Mentre l'ex Ministro della Salute, Roberto Speranza, tiene conferenze stampa per presentare il suo libro: "Perché guariremo - Dai giorni più duri a una nuova idea di salute" - emergono nuove ricerche sulla probabile pericolosità dei vaccini anti-covid. articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 23 febbraio 2024 - L'ex Ministro della Salute nei governi Conte II e Draghi, Roberto Speranza, continua la sua auto-propaganda, attraverso la presentazione del suo libro dal titolo, "Perché guariremo: Dai giorni più duri a una nuova idea di salute". Un testo, quello scritto dall'ex Ministro che, per usare un eufemismo, di "speranza" ha poco o nulla ma che non può non essere messo a confronto con quanto sta emergendo dalle ricerche che alcuni laboratori stanno facendo in ragione della possibile pericolosità dei vaccini anti-covid (o sieri, come li definisce qualcuno nel campo medico) che sono stati somministrati alla popolazione. Tra le altre cose, è discutibile a dir poco, l'atteggiamento e le parole che l'ex Ministro ha riservato ad un ragazzo che si è presentato alla conferenza stampa pubblica a Potenza lo scorso 12 febbraio, dove si stavano "celebrando" i contenuti della presentazione del libro di Speranza. In quest'occasione, davanti ai giornalisti e alle troupe televisive presenti, tra cui quella di "Canale 5" di Mediaset, del programma "Fuori dal Coro" di Mario Giordano, un ragazzo sulla sedia a rotella, posizionato tra il pubblico presente, chiedeva a gran voce all'ex Ministro perché si fosse ridotto così dopo solo 24 ore dall'inoculazione del vaccino anti-covid? Due gravi affermazioni dell'ex Ministro Speranza Speranza, oltre a non rispondere pubblicamente al ragazzo, che denunciava di aver subito un ictus a poche ore dalla somministrazione del suddetto farmaco, ha chiesto alla sicurezza di allontanarlo dalla sala insieme alla troupe di Fuori dal Coro, rea a suo dire di aver pagato il ragazzo per affermare pubblicamente quanto dallo stesso esposto. Questa affermazione che suona come un'accusa di complottismo da parte della redazione di "Fuori dal Coro" d'accordo con il ragazzo che era in sala, è solo la prima di un'altra pesante affermazione che Speranza farà a più tardi in separata sede al ragazzo. Infatti, la cosa che fa cadere le braccia, come se non bastasse quanto avesse già affermato in sala l'ex Ministro, è quando il ragazzo che è rimasto invalido, a seguito delle conseguenze dell'ictus e per cui gli è stato detto che non potrà più fare le attività che svolgeva prima, lavorare, fare sport ed altre pratiche che prima faceva con disinvoltura per sana costituzione, riesce ad avere un incontro vis a vis con l'ex Ministro che accetta di riceverlo ma senza le telecamere al seguito. In questa occasione, Speranza puntualizza che, come gli effetti avversi ci possono essere in un'aspirina, ci possono essere anche nei vaccini. Ma la cosa che a dir poco è imbarazzante e che forse, rappresenta la chiave che ha messo in moto la macchina operativa che ha gestito il dichiarato periodo emergenziale sanitario pandemico, è proprio lo scarico di responsabilità citato dall'ex Ministro che, dal ricercatore fino al medico vaccinante, passando per le case farmaceutiche, le istituzioni governative, i media, è stato adottato con l'obiettivo di lasciare la decisione, esclusivamente, al cittadino. E il cittadino ha avuto la possibilità di accettare "liberamente" (le virgolette sono d'obbligo perché in realtà il condizionamento psicologico ed emotivo è stato molto forte e spingeva in una sola direzione: "se non fai il vaccino muori e fai morire"), dietro la sua sottoscrizione del consenso informato, di farsi inoculare il sedicente vaccino anti-covid. Speranza, consapevole di questo grande parafulmine che mette a riparo tutta la filiera su descritta, lui incluso e di chi è parte in causa in questa "storia" legata ai vaccini e al covid, ha liquidato il ragazzo invalido, con la seguente affermazione: "Tu hai firmato la liberatoria...perché è giusto che sia così". Come a voler dire, Andrea, arrangiati perché io non ho responsabilità. Ma le responsabilità delle conseguenze negative che stanno sempre più emergendo a seguito di studi ed approfondimenti in merito ai vaccini e ai loro effetti avversi, sappiamo che a causa di quella dichiarazione (consenso informato) che ha firmato chiunque si è fatto iniettare il farmaco (vaccino anti-covid), probabilmente, non verranno mai addossate a coloro che hanno ne hanno autorizzato la produzione e l'inoculazione. Possibili effetti aversi da vaccino anti-Covid. Nuove scoperte da Richard Hirschman (imbalsamatore). E mentre c'è chi si autocelebra, per come ha gestito nel periodo pandemico l'emergenza sanitaria, evitando, altresì, di dare valide ed esaurienti risposte a chi fa domande in ragione di una sempre maggiore evidenza delle menomazioni psicofisiche e morti improvvise, oltre a tante patologie che sopraggiungono con una certa frequenza rispetto al passato in soggetti sani, emergono nuove e terrificanti notizie da un settore particolare che è quello che si occupa dell'imbalsamazione per la preservazione dei resti umani che avviene con sostanze chimiche, al fine di prevenirne la decomposizione. Questa pratica rende il defunto adatto all'esposizione pubblica o privata o lo conserva per scopi medici in un laboratorio anatomico. "L'imbalsamazione è un'operazione intesa a conservare inalterato, dopo la morte, il corpo dell'uomo e degli animali. Le pratiche d'imbalsamazione, antiche e moderne, si basano essenzialmente su due operazioni: sottrarre forti quantità di acqua al cadavere e impedire o ritardare la putrefazione" [fonte: Treccani]. E proprio da un imbalsamatore, Richard Hirschman, arriva l'allarme di uno strano fenomeno che lo stesso sta riscontrando mentre si appresta a imbalsamare le salme. L'esperto in questa materia, usa una tecnica che è quella di svuotare di liquidi il corpo, ovvero, del suo sangue, per iniettarvi prodotti chimici per la sua conservazione. In questa operazione Hirschman ha verificato delle resistenze nelle vene e ha proceduto ad approfondire la questione, per cui è emerso che su molti corpi defunti trattati, che avevano ricevuto il vaccino, ha scoperto che nelle vene si trovavano strani corpuscoli gommosi ed elastici che impedivano la regolare circolazione del sangue. Di questo fenomeno si è iniziato a parlare già nel periodo dell'emergenza sanitaria, quando si è cominciata a diffondere la vaccinazione e nei giorni scorsi, lo stesso Hirschman, su richiesta di molte persone che eseguono le sue pagine social e col fine di dimostrare che le sue dichiarazioni sono da ritenersi attendibili, insieme ad un suo collega, Nicky King, che riprendeva in un video la scena, ha dato luogo all'estrazione di questi strani corpuscoli dalla vena di un defunto a cui stava praticando l'imbalsamazione. (N.B. Alcuni link che seguono rimandano a video che possono turbare la sensibilità delle persone per cui consigliamo di astenersi dalla visione se si ritiene di essere sensibili) Come era evidente che accadesse, queste dichiarazioni filmate e ancora prima, quelle descritte da Hirschman ed altri, non potevano restare nell'anonimato, per cui nel web sono apparse pagine che cercano di spiegare tale fenomeno, come ad esempio quella de "La Cruna dell'Ago di Cesare Sacchetti", oppure, quella di "Renovatio21" e ancora, quella di "The Defender" e molte altre che riportano dati statistici su cui si dovrà riflettere laddove venissero conclamati, perché sembrerebbe che il 70% degli imbalsamatori riferisce di aver trovato la presenza nei corpi di persone defunte, strani coaguli di sangue a partire dalla metà del 2021. #coaguli #vaccino #covid19 #richardhirschman #nickyking #imbalsamatore #cesaresacchetti #renovatio21 #treccani #robertosperanza #ministro #salute #ministerosalute #liberatoria #consensoinformato #sangue #thedefender #mariogiordano #fuoridalcoro #mariodraghi #giuseppeconte

  • CRONACA

    Qui trovi l'elenco di tutti gli articoli e altri servizi giornalistici di Cronaca - a cura di Massimo Catalucci 08/02/2024 - ARDEA, CITTADINI COSTRETTI A PAGARE LA VIGILANZA PRIVATA PER GARANTIRSI LA SICUREZZA

  • ATALANTA-LAZIO, SPAREGGIO CHAMPIONS

    Atalanta: Koopmeiners, Palomino, Hien e Adopo sono infortunati. Lookman è in Nigeria per la Coppa d'Africa - Lazio: Zaccagni out, dentro Isaksen. In difesa ballottaggio tra Lazzari, Pellegrini e Hysaj. In attacco torna Immobile. articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Bergamo, 4 febbraio 2024 - La Lazio è impegnata oggi su un campo molto difficile, quello dell'Atalanta con la quale ha sempre avuto una rivalità molto accesa. Questo big match, è uno scontro diretto per la corsa al quarto posto, valido per la prossima qualificazione alla Champions League edizione 2024/2025. E mentre l'ambiente Lazio, in particolare i suoi tifosi, arrivano a questa gara importante con un morale un po' giù di tono per la sessione di mercato invernale che non ha prodotto nessun nuovo rinforzo da mettere a disposizione di Mister Sarri, quest'ultimo deve fare in modo di mantenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi, arginando il malessere che veleggia nella tifoseria. Mister Gasperini, da parte sua dovrà fare a meno di cinque sue pedine importanti, Koopmeiners, Palomino, Hien e Adopo sono out per infortunio, mentre Lookman è all'estero impegnato con la sua nazionale per disputare la Coppa d'Africa. A parte le assenze bergamasche, tra le fila dell'Atalanta, come suddetto, non sarà una partita facile per i biancocelesti che, prevediamo, saranno marcati a uomo per tutto il campo. Sul fronte di attacco laziale, dovremmo rivedere Immobile in campo dal primo minuto per cercare quei gol che quest'anno mancano ai capitolini. Le dichiarazioni degli allenatori nel pre-gara GASPERINI - Nessuna dichiarazione nel pre-gara da parte del tecnico nerazzurro. SARRI - Nessuna dichiarazione nel pre-gara da parte del tecnico biancoceleste. Le probabili formazioni ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Holm, De Roon, Ederson, Ruggeri; Miranchuk, Scamacca, De Ketelaere. All.: Gian Piero Gasperini A disp.: Musso, Rossi, Toloi, Pasalic, Muriel, Touré, Bakker, Hateboer, Mendicino, Bonfanti, Zappacosta. LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Isaksen, Immobile, Felipe Anderson. All.: Maurizio Sarri. A disp.: Mandas, Sepe, Hysaj, Casale, Ruggeri, Pellegrini, Vecino, Kamada, Saná Fernandes, Castellanos, Pedro. La squadra arbitrale, VAR e AVAR Arbitro: Marco Guida della Sezione di Torre Annunziata. Assistenti di linea: De Meo e Capaldo IV Uomo: Ayroldi VAR: Aureliano AVAR: Mariani Dove seguire la diretta TV e in Streaming Atalanta Lazio si giocherà oggi, 4 febbraio 2024, dalle ore 18:00 al Gewiss Stadium di Bergamo. La gara verrà trasmessa in diretta TV da DAZN su ZONA DAZN (canale 214 previo abbonamento) e in diretta streaming: DAZN, NOW e SkyGO ma solo per il canale ZONA DAZN. ----------------------------------------------- A QUESTO LINK PUOI TROVARE L’ELENCO DI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA S.S. LAZIO STAGIONE CALCISTICA 2023/2024 A FIRMA DI MASSIMO CATALUCCI

  • LA PROVINCIA DI ROMA IN MANO AI CRIMINALI. SERVONO FORZE MILITARI PER AIUTARE GLI AMMINISTRATORI LOCALI A BONIFICARE LE AREE OCCUPATE ABUSIVAMENTE DA CHI DELINQUE

    Il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, chiede in TV al Presidente Mattarella e al Ministro Piantedosi di liberare la sua città da chi delinque, anche con la partecipazione dell'esercito articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Ardea, 1 febbraio 2024 - Ieri sera, nella trasmissione televisiva "Fuori dal Coro", del giornalista Mario Giordano, in onda ogni mercoledì su Rete 4 dei canali Mediaset, è passato uno dei tanti servizi giornalistici che il bravo conduttore televisivo produce con il suo staff di lavoro, che evidenziano come, purtroppo, la criminalità nel nostro bel paese, trova sempre modo e maniera per fare i propri comodi, appropriandosi abusivamente, di grandi appezzamenti di terreno dove si insedia con le proprie famiglie, per sviluppare le loro attività delinquenziali. Da nord a sud della Capitale, passando per alcune zone all'interno della stessa, ci troviamo davanti a vere e proprie zone franche in mano a famiglie che fanno dell'illegalità, il loro principio di vita. Fuori da ogni regola sociale e civile, infrangono ogni tipo di legge e arrogantemente, con la presunzione e forse la consapevolezza che tanto nessuno li fermerà, continuano a delinquere e a rivendicare i loro territori a chicchessia, minacciando chiunque dovesse entrare nei loro confini, illecitamente e indebitamente, circoscritti o dovesse provare a documentare, come accaduto a molti giornalisti, lo stato dei luoghi. Dai Casamonica ai Petrov, le famiglie di criminali continuano a tenere sotto scacco la Capitale d'Italia ma sappiamo che anche altre città della nostra penisola, sono controllate da diverse famiglie di varie identità delinquenziali ed etnie. E laddove queste situazioni di inciviltà e anarchia totali, esercitate con la forza e l'intimazione a chi si oppone a tale pratica, si vanno sempre più cristallizzando, tali realtà fanno crescere nei residenti, che invece vivono a ridosso delle aree degradate, dove regna l'illegalità, una comprensibile forma di omertà che non può essere considerata a favore di chi delinque ma usata dalle brave persone per evitare di essere attaccati da quegli stessi criminali cui lo Stato permette che tutto questo continui a persistere. La paura dei residenti, di quelle brave persone che si alzano la mattina per andare a lavorare onestamente, che rispettano le leggi, che pagano le tasse e le imposte, che sviluppano lavoro ed economia nel territorio e che ambiscono a vivere in una società sana e sicura, come di diritto spetta a chiunque in uno Stato, appunto, civile, si sta facendo sempre più insistente e come abbiamo detto più volte nei nostri articoli, Ardea, come altri comuni e aree fuori controllo, rischia da qui a qualche anno di vedere migrare brave persone in altri luoghi più vivibili, con un conseguente abbassamento del valore degli immobili locali, a fronte di un impoverimento dell'economia e l'insediamento, sempre più crescente di soggetti che fanno del crimine la loro ragione di vita. Da Ardea il Sindaco chiede alle autorità, la presenza dell'esercito Il Sindaco della Città di Ardea, Maurizio Cremonini, invitato a partecipare da Mario Giordano, nella sua trasmissione televisiva "Fuori dal Coro", ha avuto la possibilità di ribadire al Governo centrale, che c'è necessità di liberare il suo territorio dai criminali, anche intervenendo con l'esercito. "Rinnovo il mio appello, come ho già fatto la scorsa settimana a tutte le autorità, dal Presidente Mattarella, al Ministro Piantedosi e a tutti coloro che ci possono dare un aiuto  - dichiara in TV il Sindaco Cremonini che prosegue - Invochiamo la presenza dell'esercito, invochiamo la presenza di tutte le forze dell'ordine che possono aiutarci a rendere Ardea una città libera e che tutti i cittadini possano godere di tutte le bellezze del nostro territorio".

  • EUROPA: LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI NON SI FERMA E LA COMMISIONE EUROPEA ANNUNCIA UNA NUOVA PROROGA ALLA REGOLA DELLA "PAC"

    Intanto, in Italia il Ministro per L'agricoltura e la Sovranità Alimentare, Lollobrigida (FdI), incontra a Verona i rappresentati degli agricoltori articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Verona, 31 gennaio 2024 - Dal Belgio alla Germania, dalla Francia, passando per la Spagna che da ieri si è unita alla protesta, fino all'Italia, gli agricoltori non si fermano e i disagi che stanno portando alla collettività, in termini di viabilità e non solo, sono evidenti. D'altra parte si può ben comprendere come un'intera categoria di attività economico produttive cruciali per la nostra società, che si vede sottrarre da parte della Comunità Europea, il proprio futuro imprenditoriale nei settori agricoli, delle coltivazioni, dell'allevamento e nel settore ittico, sia fortemente in fermento e soprattutto preoccupata. Senza parlare che, oltre al timore di veder fallire le proprie imprese, i manifestanti hanno una paura legata a qualcosa che è ancora più radicato in loro e che vedono minacciata dalla manovra dettata dall'Europa con il "Green Deal" (*): l'annientamento di quelle tradizioni e di della cultura della lavorazione dei campi, dell'allevamento e della pesca, che fino ad oggi hanno prodotto le nostre eccellenze agroalimentari, conosciute ed apprezzate in ogni angolo del nostro globo e che ora. Alla protesta si stanno schierando anche molti cittadini che, in qualità di consumatori, avvertono le paure degli imprenditori agricoli e del settore ittico, per cui anche la qualità dei cibi, potrebbe subire una notevole trasformazione in peggio, in ragione delle politiche attuate dalla Comunità Europea. Intanto la Commissione Europea annuncia una nuova proroga alla regola della PAC. Il Ministro dell'Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste, Lollobrigida, alla Fieragricola di Verona "Non ci devono essere agricoltori contro agricoltori" - ha commentato il Ministro dalla fiera di Verona, dove si trovava per l'inaugurazione dell'evento agricolo. I manifestanti si erano ritrovati questa mattina davanti la fiera in circa trecento, anche se è stato permesso, per questioni di sicurezza, l'accesso a solo pochi trattori, si parla di 5 mezzi. Lollobrigida si è detto soddisfatto dell'incontro che ha avuto con i rappresentanti del movimento agricolo che sta manifestando in tutta Italia - "Bene, l'incontro è andato molto bene". Ma la soddisfazione espressa dal Ministro non incontra quella del Presidente del CRA (Comitati Riuniti Agricoli), Danilo Calvani che è di tutt'altro parere - "Chi ha parlato con il ministro Lollobrigida non ci rappresenta". Dallo scorso 22 gennaio Calvani è alla guida la del CRA e stando alle sue dichiarazioni considera i rappresentati della categoria agricola - "un manipolo di opportunisti i quali, spacciandosi per rappresentanti dei contadini e della mobilitazione agricola 'trattano' con membri del Governo per il loro personale tornaconto. Gli stessi falsi rappresentanti, iscritti ai partiti che da anni stanno decimando il comparto agroalimentare". Questo è quanto è apparso in una nota del CRA. "Il C.R.A.. e tutti i comitati, associazioni e ceti sociali aderenti alla mobilitazione - a proseguito Calvani - prendono le distanze da questi mercenari al soldo di una classe politica fallita e inaffidabile e che ancora una volta manovra i suoi sottomessi spacciandoli per rappresentanti del mondo agricolo e della mobilitazione". Anche Matteo Salvini è intervenuto dal Parlamento europeo in merito alla protesta che si sta consumando in Europa da parte degli agricoltori - "I trattori [agricoltori - NDR] che sono in piazza in tutta Europa - afferma il Leader leghista e vice premier - hanno problemi con l'attuale Commissione europea. La Commissione von der Leyen da questo punto di vista è disastrosa, sul fronte del lavoro e dei diritti". Ma se da una parte ci sono i sostenitori delle tradizioni millenarie agricole, dall'altra troviamo imprenditori nel settore agroalimentare che si sentono danneggiati dalle scelte del nostro Governo. In particolare, dalla più grande associazione dell'industria alimentare italiana (Unione Italiana Food, Confindustria) a guida Barilla, la legge sulla carne sintetica cara al governo non va bene. Le motivazioni del Ministro Lollobrigida, al divieto della carne sintetica, sono da ricercare nelle tradizioni agricole italiane - "Siamo l'Italia, Patria della qualità, frutto di un inscindibile legame tra terra e uomo, di una cultura secolare fatta di tradizioni, lavoro, benessere. Per questo siamo stati i primi a vietare i cibi sintetici/coltivati o meglio cibi falsi". - aveva dichiarato tempo fa il Ministro in un post apparso in una sua pagina social - --------------------------------------------------------- (*) Il "Green Deal" europeo è un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l'UE sulla strada di una transizione verde, con l'obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Sostiene la trasformazione dell'UE in una società equa e prospera con un'economia moderna e competitiva.

  • ROMA CAPITALE: FRATELLI D'ITALIA CHIEDE UN CONFRONTO SUL NUOVO CONTRATTO CON "AMA"

    Masi (FdI): "Fondamentale lavorare affinché siano accettati i nostri emendamenti prima che la Giunta approvi il testo" Comunicato Stampa (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 31 gennaio 2024 - "Sul nuovo contratto con Ama abbiamo formalizzato le nostre proposte per il Litorale, è fondamentale lavorare affinché siano accettati i nostri emendamenti prima che la Giunta approvi il testo. Per questo abbiamo coinvolto la commissione Ambiente, che dovrebbe riunirsi presto sull’argomento e stiamo coinvolgendo l’Assessorato competente, un po’ distante fino ad oggi dai problemi che riguardano Ostia e il suo entroterra. Speriamo ci sia concesso almeno un confronto per spiegare le esigenze di un quadrante così complesso. Riteniamo prioritario l’inserimento dello spazzamento della sabbia proveniente dalle spiagge, che inevitabilmente va a finire sui marciapiedi, sulle piste ciclabili, sulle piazze e sulle strade limitrofe. È importante anche che sia contemplato il ritiro dei rifiuti che si depositano all’esterno dei canali dopo la bonifica. Questioni sulle quali cerchiamo un confronto cercando di proporre un programma per il Litorale, che sia più puntuale e tenga conto meglio della peculiarità di un quartiere che si affaccia sul mare, ci auguriamo che ci possa essere una reale apertura, da parte dell’Assessorato, su un tema così importante". Lo dichiara in una nota il Consigliere di FDI in Assemblea Capitolina, Mariacristina Masi

  • LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI CONTRO LE DIRETTIVE GREEN EUROPEE CONTINUA AD OLTRANZA

    Gli agricoltori con i loro trattori sono in marcia da tutte le parti d'Italia da diversi giorni e si apprestano ad entrare nelle città articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Latina, 30 gennaio 2024 - Continua ad oltranza la protesta degli agricoltori in tutta Italia e si unisce a quella in atto in altri paesi della CE, dove Francesi e Tedeschi stanno condividendo insieme ad altri imprenditori agricoli europei gli stessi intenti che possono essere sintetizzati in questa frase: "No ai contributi per non coltivare". Le proposte green dettate dall'Europa, non convincono chi produce da millenni prodotti tipici e originali, con il sudore della fronte e la forza delle braccia, nei campi di coltivazione e nelle fattorie di allevamento del bestiame; così come non convince i pescatori di professione a cui si aggiungono i dissensi di molti consumatori che si ribellano ad una cultura agroalimentare, definita "green" dalla stessa Comunità Europea e basata su farine proteiche prodotte con grilli e locuste, senza parlare poi, della cosiddetta "Carne Frankenstein", ovvero, la carne "allevata" in vitro in laboratorio. La protesta degli imprenditori agricoli (CRA - Comitati Riuniti Agricoli) "Sarà un flop, così dicevano...- commenta il Presidente del CRA (Comitati Riuniti Agricoli), Danilo Calvani che prosegue - Il CRA ha proclamato la mobilitazione nazionale degli agricoltori contro il parere di tutti, sarà un flop, nessuno vi seguirà, così dicevano, ma la nostra determinazione, era più forte dei portatori di jella, dei disfattisti, dei sindacalisti agricoli che, con le loro minacce, impaurivano gli Agricoltori, non avevamo paura di fallire, eravamo e siamo determinati ad andare avanti. Ora - conclude Calvani nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook - in tutta Italia e in Europa si vede cosa sta accadendo...alla faccia del flop...W gli agricoltori Italiani e che Dio ci benedica!!" Tra le denunce degli agricoltori italiani in protesta, c'è anche l'inefficienza dei sindacati che non dimostrano, a loro dire, di tutelare concretamente i diritti di chi da millenni si dedica alle piantagioni agricole. Cosa chiedono gli agricoltori I redditi dei coltivatori ed allevatori, sono messi in ginocchio dalla politica dei prezzi bassi, per effetto della concorrenza straniera, a cui si aggiungono i costi molto alti di produzione. A dare il colpo di grazia ad una situazione già molto complicata, c'è la pressione fiscale e tributaria che getta ancora più nella sofferenza le imprese agricole (Irpef e Imu). "Chiediamo con forza che venga corrisposto il giusto valore dei nostri prodotti. Vogliamo un'agricoltura italiana rispettata, capita, valorizzata" - è lo slogan del manifesto del coordinamento nazionale. "Oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è sottopagato, i ricavi sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione e questo, purtroppo, perdura da decenni: non vogliamo contributi, chiediamo solo dignità del giusto prezzo" - dichiarano gli agricoltori che precisano - "Noi siamo i custodi della natura, non soggetti che inquinano". E partendo dall'assunto che i nostri agricoltori difendono l'ambiente e lo rispettano, per cui altrimenti non avrebbero poi i frutti che questa riesce a regalarci se la natura non viene curata e gestita a dovere, è evidente che ci sia indignazione da parte dei nostri stessi imprenditori agricoli, quando dall'Europa arrivano obblighi di non coltivare il 4% dei terreni a fronte di irrisori contributi e con le dubbie motivazioni, di fare tutto questo per rispetto dell'ambiente aggredito dall'inquinamento prodotto dalle aziende agricole. Questo sistema, volto a disincentivare la coltivazione si combatte con "regolamenti stringenti che contrastino l'ingresso sul mercato di cibi sintetici e il mantenimento anche dopo il 2026 del sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo" - dichiarano i coltivatori. Cosa risponde il Ministro per l'Agricoltura e la Sovranità Alimentare Sul vasto argomento delle direttive europee in ragione di coltivazione, produzione e vendita dei generi alimentai, considerate da Bruxelles evolutive (forse sarebbe il caso di dire involutive) messe in atto per far fronte alle esigenze ambientali (green) applicabili ai settori dell'agricoltura, dell'allevamento e della pesca, è intervenuto già qualche tempo fa il Ministro per l'Agricoltura e la Sovranità Alimentare, On. Francesco Lollobrigida che oggi ribadisce la vicinanza del Governo italiano ai manifestanti. "Non sacrificheremo gli interessi dei nostri asset produttivi - dichiara spiega il Ministro in occasione di una protesta dei pescatori - "Garantire sostenibilità ambientale, ma garantire anche sostenibilità economica - ha continuato Lollobrigida - Una nazione che si impoverisce non può nemmeno aiutare i più deboli e noi intendiamo farlo". Tuttavia, il Ministro invita i manifestanti a dimostrare le proprie ragioni e a rappresentare le proprie richieste, nelle modalità che in democrazia sono concesse, condannando, contestualmente, ogni forma di violenza che dovesse essere messa in campo da chicchessia. "Considero sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza, compreso bruciare le bandiere delle associazioni agricole come accaduto a Viterbo" - ha dichiarato con fermezza Lollobrigida che, comunque, ha aggiunto - "Rimaniamo convintamente al fianco degli agricoltori, di chi intende lavorare per avere il giusto reddito e creare ricchezza per sé e la Nazione. Pronti al massimo impegno in Italia come in Europa. Siamo dalla vostra parte, ma no alle violenze". Intanto, le manifestazioni degli imprenditori agricoli continuano in tutta Italia e crediamo che non si fermeranno presto perché questa volta in gioco c'è l'identità dei lavoratori di un settore che da millenni produce beni alimentari di ogni genere e che, soprattutto, non vuole essere cancellata a colpi di "legge", con la scusa del processo evolutivo decantato dalla Comunità Europea ma involutivo in termini di tradizioni, usi, costumi, rispetto per l'ambiente e la salute delle persone. L'Italia è una terra ricca di eccellenze nei diversi settori agroalimentari e nell'arte culinaria; è un paese di agricoltori, allevatori e pescatori, per cui se il governo dovesse attuare le direttive europee in ragione di una produzione e commercializzazione di farine proteiche a base di insetti e locuste, in aggiunta a carne e pesce prodotti in vitro, a discapito di quello che produciamo da millenni, vorrebbe dire cancellare l'identità di una millenaria categoria di lavoratori e di conseguenza, si concretizzerebbe la cancellazione delle nostre tradizioni, della nostra storia...della nostra terra.

  • LUTTO NEL MONDO DELLO SPETTACOLO: MORTA L'ATTRICE SANDRA MILO

    "Sandrocchia", come l'aveva soprannominata Federico Fellini, si è spenta a Roma tra l'affetto dei propri familiari all'età di 90 anni articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 29 gennaio 2024 - Si è spenta all'età di 90 anni, tra l'affetto dei suoi cari, Sandra Milo. Nata a Tunisi l'11 marzo del 1933, l'attrice ha accompagnato milioni di italiani di diverse generazioni. Musa di Federico Fellini che la soprannominò "Sandrocchia", ha girato una settantina di film. Ha lavorato con molti registi, da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, da Luciano Salce a Duccio Tessari, da Pupi Avati a Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, questi sono solo alcuni dei nomi più noti che l'hanno diretta sul set. Nel 2009, nella trasmissione televisiva "Porta a Porta" di Bruno Vespa, confessò per la prima volta di essere stata l'amante di Federico Fellini per 17 anni. Ha avuto una vicinanza politica nel partito socialista di Bettino Craxi che frequentò per due anni. Convolò a nozze ala tenera età di soli 15 anni (1948) con il Marchese Cesare Rodighiero (matrimonio durato solo 21 giorni), per poi avere una relazione durata 11 anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah) per arrivare, infine, all'unione con Ottavio De Lollis (da cui ha avuto Ciro e Azzurra).

  • LAZIO-NAPOLI 0-0. GARA MOLTO TATTICA CON UN SOLO TIRO NELLO SPECCHIO DELLA PORTA

    Un punto a testa che muove di poco la classifica dei capitolini e dei partenopei articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 29 gennaio 2024 - Gara molto tattica, quella di ieri sera vista all'Olimpico nella Capitale. A prendere l'iniziativa è stata sicuramente la Lazio, mentre il Napoli ha cercato più di contenere i biancocelesti, invece di offendere, riuscendoci, comunque, bene. La Lazio ha cercato più volte di entrare nelle fitte maglie difensive dei partenopei con dei passaggi veloci negli spazi stretti della squadra avversaria ma i raddoppi di marcatura e le chiusure sulle linee di passaggio, messe in atto dai ragazzi di Mister Mazzarri, hanno inibito le puntate a rete dei biancocelesti, che sono riusciti a tirare in porta solo da fuori area e centrandola una volta in tutto l'arco della partita. Nel secondo tempo la Lazio è entrata ancora più determinata e infatti, al 46° su un lancio in verticale di Gila per Castellanos, questi ultimo al limite dell'area stoppa di petto con le spalle alla porta e in rovesciata mette la palla nel sacco... Purtroppo, l'occhio del VAR conferma la decisione dell'assistente di linea del Sig. Orsato che annulla per fuorigioco millimetrico dell'attaccante biancoceleste. Peccato perché è stato un bel gesto tecnico e una gran rete, quella del numero 19 laziale. Vani, dunque, i tentativi della Lazio di poter scardinare la difesa partenopea. Solo al primo tempo, un dinamico Isaksen, ci prova due volte dal limite dell'area avversaria ma la palla va alta sopra la traversa. I ragazzi di Mister Sarri, anche nel secondo tempo ci provano da lontano e Cataldi per poco riesce nel colpaccio con un tiro che lambisce il palo alla sinistra dell'estremo difensore napoletano. Non c'è molto altro da raccontare di una gara bloccata dall'inizio alla fine e che si sarebbe potuta sbloccare solo con un jolly tirato fuori dal cilindro da uno dei protagonisti del match. In realtà Castellanos in tal senso ci ha provato ma ha sbagliato i tempi di gioco e il suo bel gesto atletico e tecnico, rimarrà solo per i fotografi e non aiuterà la Lazio a scalare ulteriormente la classifica. E domenica prossima, la Lazio avrà un altro big match con una diretta concorrente che ambisce al quarto posto, l'Atalanta. Si giocherà a Bergamo, un campo sempre molto caldo per i laziali e sarà un'altra gara da giocare con determinazione e alta concentrazione. Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara SARRI (MARTUSCIELLO) - Il tecnico biancoceleste non ha potuto rilasciare interviste nel post-gara perché nel corso del match è stato colpito da un lutto familiare e pertanto ha dovuto lasciare velocemente lo stadio. A Maurizio Sarri e ai suoi cari vanno le nostre più sentite condoglianze. Al suo posto si è presentato ai microfoni dei giornalisti l'allenatore in seconda, Martusciello che ha commentato così la gara: “I numeri non mentono, quello che ci sta capitando è questo: avere opportunità senza trasformarle in occasioni e quindi in reti. È un problema che dovremo risolvere, il come sta alle qualità individuali dei giocatori. Sono convinto che appena si sbloccheranno certi meccanismi mentali saremo più leggeri. È un problema importante per tutte le squadre questo. Poi oggi (ieri - NDR) siamo contenti per la prestazione, speravamo di vincerla ma non sono due punti persi vista la prestazione sotto tono in Supercoppa. Qualche scoria nel primo tempo c’era in tal senso, anche perché affrontavamo una squadra simile all’Inter per sistema di gioco. Potevano portarci a correre a vuoto e questo ci ha portato a fare più densità. Nel secondo tempo però abbiamo fatto molto meglio mettendo in difficoltà una signora squadra”. “Sicuramente c’è un po’ di tutto - riferito alla gara di Supercoppa Italiana persa senza giocare contro L'Inter - Ci siamo accompagnati a questo evento non nella maniera giusta ma non si può tornare indietro. Abbiamo fatto un errore da non ripetere, non so quale sia stato quello maggiore ma tutti abbiamo sbagliato portando a una prestazione scadente. Non ci siamo preparati per un evento importante, ci sono insidie non visibili, il calcio è pieno di queste cose. Ne dobbiamo fare tesoro, anche per questo oggi abbiamo visto un’attenzione differente”. “Il discorso del gol è un qualcosa che ci torna strano da comprendere. Oggi c’era Taty e non Ciro, mancava anche Zaccagni, ma ciò non toglie la signora partita di Isaksen. Ho anche rivisto il Felipe a cui siamo abituati, ma il gol non è una cosa che si studia. È una cosa intima, che avviene. Noi possiamo portare la squadra tatticamente fino a un certo punto, il resto deve farlo la qualità, il genio e il talento. Stasera non ci siamo avvicinati. Sui punti guadagnati o persi penso che il Napoli sia arrivato con tanti giocatori delle rispettive nazionali. Avevano assenze, ma le avevamo anche noi. Non ho visto tutta questa differenza, ma una squadra che ha fatto una signora partita a livello di spirito dopo la gara con l’Inter. Poi sui gol sono d’accordo”. Martusciello dopo il pari di ieri, non vede una maggiore complicazione nella corsa qualificazione alla prossima Champions - “Assolutamente no perché siamo alla seconda del girone di ritorno. Affrontiamo squadre di pari livello o forse di un gradino in più, ci sono sette o otto squadre rispetto all’anno scorso. Ne può uscire solo una tra queste visto che le altre tre hanno preso il largo. Siamo tante squadre in 3-4 punti, può succedere di tutto. Ce la metteremo tutta per arrivare lì, speriamo di farcela”. MAZZARRI - "Sono sinceramente molto soddisfatto, anche perché avevamo davanti una squadra molto forte. L'anno scorso, il Napoli ha vinto uno Scudetto ma la Lazio è arrivata seconda. Squadra forte. E noi avevamo tante assenze, quindi i ragazzi sono stati veramente bravi. Ho avuto la conferma di avere grandi uomini, che giocano insieme e da squadra. Si vede già qualcosa che piace a me". "Con le squadre di Sarri, di solito è difficile tenere il possesso palla ma questo la dice lunga su quanto stia crescendo la squadra. Bisogna attaccare di più gli spazi, la profondità, ma le caratteristiche di Raspadori oggi non lo consentivano. Loro poi son bravi a scappare, ma nel complesso sono contento della prestazione". "Dipende dai calciatori che ho a disposizione - riferito al modulo con cui far giocare la sua squadra - . Certo, se ti costringe a tener fuori giocatori importanti e in forma, io sono pronto anche ad adattare il sistema di gioco ai calciatori. Non per forza il contrario. Si può fare tranquillamente il 3-4-3, soprattutto quando torneranno Osimhen, Simeone e Kvaratskhelia. Se poi la squadra è quadrata, può giocare con qualsiasi modulo". Poi, Mister Mazzarri parla del calciomercato delle scadenze contrattuali e del caso Osimhen - "Ho il pregio o difetto di parlare molto con i calciatori, guardandoli in faccia. Con Zielinski ho parlato ieri, lo farò con Osimhen non appena tornerà, ma non ci sono problemi quando ti trovi davanti una persona leale. Complimenti anche a Demme, che non giocava titolare da tantissimo, quindi è stato veramente bravo a calarsi di nuovo nella parte. Zielinski, invece, avete visto come ha risposto" . Il tabellino della gara LAZIO: Provedel; Lazzari (71° Pellegrini), Gila, Romagnoli, Marusic, Guendouzi (77° Vecino), Cataldi (84° Rovella), Luis Alberto, Isaksen, Castellanos, Felipe Anderson. All. Sarri. NAPOLI: Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus, Di Lorenzo, Demme (60° Gaetano), Lobotka, Mario Rui (79° Mazzocchi), Politano (84° Lindstrom), Zielinski (84° Dendoncker), Raspadori (79° Ngonge). All. Mazzarri. Arbitro: Orsato di Schio Note: ammoniti Demme, Romagnoli, Gila, Cataldi, Ostigard --------------------------------------------- A QUESTO LINK PUOI TROVARE L’ELENCO DI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA S.S. LAZIO STAGIONE CALCISTICA 2023/2024 A FIRMA DI MASSIMO CATALUCCI

  • LAZIO E NAPOLI SI GIOCANO PUNTI PESANTI NELLA CORSA AL QUARTO POSTO

    I capitolini incontrano i partenopei nel big match della terza giornata del girone di ritorno di Serie A. Mazzarri ha molti uomini out; Sarri può contare su una rosa ampia a disposizione articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 28 gennaio 2024 - Lazio e Napoli si incontrano oggi nel big match delle ore 18:00, nello stadio Olimpico della Capitale. Inutile evidenziare che ambedue le compagini hanno bisogno di punti per continuare a far maturare le loro possibilità di raggiungere, almeno il quarto posto in classifica che, se mantenuto poi fino al termine del campionato, permetterà di staccare il biglietto per partecipare alla prossima Champions League, stagione 2024/2025. Lazio e Napoli ripartono oggi in campionato, dopo aver saltato una giornata per partecipare alla deludente, per entrambe, "Final" Four di Supercoppa Italiana che si è giocata il 18/19 e 22 gennaio scorsi in Arabia Saudita e vinta dall'Inter, che ha prima eliminato i capitolini nella semifinale e poi, battuto i partenopei nella finale, aggiudicandosi il primo trofeo in palio della stagione. Il tecnico del Napoli arriva a questa gara con gli uomini contati, numerosi gli assenti per infortuni, squalifiche e per altri per la partecipazione alla coppa d'Africa. Sarri, invece, arriva a questo incontro con una rosa ampia e può mettere in campo la squadra migliore, potendo, in corso d'opera, scegliere anche su cambi di qualità. Questo da un punto di vista delle risorse umane da mandare nel rettangolo di gioco ma quello che si deve considerare, al di là dei giocatori che scenderanno in campo oggi, sono le motivazioni, ovvero, l'aspetto psicologico ed emotivo che in questo caso, al di là dei risultati registrati da entrambe le squadre nel quadrangolare in Arabia Saudita, vedrebbe in vantaggio il Napoli, rispetto alla Lazio che ha letteralmente fatto 5 passi indietro nella gara disputata contro l'Inter. Quindi, questa sera non sarà importante per Mister Sarri avere solo gli uomini giusti al posto giusto, disponibili fisicamente ma sarà decisivo approcciare la gara con la mentalità vincente, con determinazione e voglia di aggredire l'avversario, calcisticamente parlando, fin dai primi minuti dal fischio d'inizio della gara, se si vuole uscire con tre punti in più in classifica. Le dichiarazioni degli allenatori nel pre-gara SARRI - Nessuna dichiarazione nel pre-gara da parte del tecnico biancoceleste MAZZARRI - Nessuna dichiarazione nel pre-gara da parte del tecnico biancoazzurro Le probabili formazioni LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Isaksen, Castellanos, Felipe Anderson. A disposizione: Sepe, Mandas, Hysaj, Casale, Pellegrini, Vecino, Cataldi, Kamada, Pedro, Saná Fernandes. All.: Maurizio Sarri. NAPOLI (3-5-1-1): Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Demme, Lobotoka, Gaetano, Mazzocchi; Politano; Raspadori. A disposizione: Contini, Idasiak, Mario Rui, Dendoncker, D'Avino, Gioielli, Zielinski, Ngonge, Lindstrom. Alle.: Walter Mazzarri. La squadra arbitrale, VAR e AVAR Arbitro: Daniele Orsato Assistenti di linea: Berti e Moro IV Uomo: Sacchi VAR: Irrati AVAR: Paterna Dove seguire la diretta TV e in Streaming Lazio-Napoli è in programma oggi, domenica 28 gennaio 2024 allo Stadio “Olimpico” nella Capitale. Il fischio d’inizio verrà dato dall'arbitro Orsato alle ore 18:00. La gara è valida per la ventiduesima giornata di Serie A e verrà trasmessa in diretta TV su DAZN scaricando l’app di DAZN su una smart tv compatibile, utilizzando con dispositivi Amazon Firestick o Google Chromecast oppure console PlayStation o XBox. In alternativa, il TIMVISION Box. Chi è abbonato sia a DAZN che a Sky, potrà attivare Zona DAZN e vedere Lazio-Napoli in tv sui canali di Sky. Telecronista del match, Ricky Buscaglia di DAZN, coadiuvato dal commento tecnico di Andrea Stramaccioni. -------------------------------------------- A QUESTO LINK PUOI TROVARE L’ELENCO DI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA S.S. LAZIO STAGIONE CALCISTICA 2023/2024 A FIRMA DI MASSIMO CATALUCCI

  • ARDEA COME LA TERRA DEI FUOCHI: DILAGANO CRIMINALITA’ E INQUINAMENTO AMBIENTALE

    La troupe televisiva di Rete 4 minacciata da un uomo al volante di un furgone: "Se non tornate indietro è peggio per voi...non è una minaccia, è un avvertimento" articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Ardea, 24 gennaio 2024 - Il clima di tensione misto a paura e rabbia che i cittadini perbene vivono ad Ardea, si fa sempre più insistente, per effetto di un dilagare della criminalità e dell’inquinamento ambientale che stanno determinando, geograficamente, delle “zone franche” nel Comune di Ardea, sempre più in mano a chi delinque. La dimostrazione palese che alcuni territori del Comune sono ormai aree ad esclusivo controllo di alcune “famiglie”; la consapevolezza che tale problema sociale non è nato oggi ma è frutto di decenni in cui lo Stato non ha mai fatto sentire la propria presenza, né ha mai dato il suo contributo per arginare lo sviluppo di tale criminalità, ci vengono dall’ultimo servizio giornalistico passato ieri sui canali di Mediaset, attraverso la trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”, del giornalista Mario Giordano. In un sopralluogo della troupe televisiva di Rete 4 in uno dei territori occupati abusivamente da persone di cui forse non si conoscono neanche le identità, è avvenuto che, i giornalisti, mentre erano in procinto di filmare lo stato dei luoghi per fare il loro video reportage, sono stati invitati, con un fare minaccioso da un autista di un furgone che passava di là, ad allontanarsi: "Dove state andando?" - chiede l'uomo al volante del suo mezzo giornalisti che rispondono: "Stiamo andando alla discarica là in fondo" -“Non c'è discarica, tornate indietro" - ribadisce l'uomo sul furgone mentre la giornalista, di rimando gli chiede: "Perché?" - "Perché lo dico io, tornate indietro" - ribadisce ancora l'uomo dal finestrino del suo furgone - "Ma lei chi é, scusi?" - domanda a questo punto la giornalista - "Ma a lei che interessa chi sono io? Torna indietro. Ci sono persone che non possono essere disturbate. Avete capito? Se tornate indietro è meglio per voi" - insiste l'uomo che poi conclude dicendo: "Se non tornate indietro è peggio per voi, non è una minaccia, è un avvertimento”. (Clicca qui per vedere il video reportage di "Fuori dal Coro") Espressioni verbali, queste, che risuonano come “avvertimenti", per usare il termine ribadito dall'uomo ma che non possono non far pensare a dei "modus operandi" di un fare mafioso, propri di una comunità, quella che si è insediata ormai da anni nel territorio rutulo, che di certo non tende a valorizzare il territorio ma tende a deturparlo, appropriandosene abusivamente e ricorrendo, appunto, ad “avvertimenti” che celano, neanche troppo, vere e proprie minacce intimidatorie, verso chi tenta di accedere in alcune di quelle  “zone franche”, in cui possono entrare solo coloro che le gestiscono, seppur abusivamente e fuori da ogni buona regola dettata dal senso civico e dalle leggi del nostro Stato. Il Sindaco della città, Maurizio Cremonini, intervistato dalla giornalista di Mediaset, ha manifestato l’impotenza della sua amministrazione, davanti al dilagare della criminalità, ad ogni tipo di abusivismo e del fatto che le zone controllate da chi delinque, siano inaccessibili anche per le istituzioni locali: “Dovremmo fare un’opera di abbattimento, di cui molte hanno già il procedimento dalla procura della Repubblica di Velletri. Questa, perciò, è un’opera colossale" – ha dichiarato il Sindaco che ha poi aggiunto – "Noi non abbiamo né gli strumenti economici, né gli strumenti del personale” (riferito all’impossibilità dell’amministrazione locale di bloccare i danni ambientali e di abusivismo di ogni genere che persistono sul territorio da decenni, provocati da chi delinque – NDR). Quanto dichiarato dal Sindaco di Ardea, trova riscontro anche nelle lamentele, evidentemente oggettive, espresse dalle stesse forze dell’ordine preposte al controllo nei comuni del litorale sud romano (Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno), le quali denunciano da anni la carenza di personale e di mezzi strumentali di cui necessiterebbero, per fornire un adeguato servizio di sicurezza alla collettività. Il SIULP (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori di Polizia), ha più volte manifestato ai rappresentanti del Governo, l’impossibilità di gestire la dilagante criminalità che si sta sempre più radicando nei comuni del litorale a sud della Capitale, per effetto della carenza di risorse necessarie al Commissariato di Anzio/Nettuno, per cui sta venendo meno la sicurezza nel territorio. Siamo arrivati al punto che le parole non sono più sufficienti per contrastare lo stato di abbandono e la crescente opera delinquenziale di cui alcuni soggetti si macchiano quotidianamente. L’arroganza criminale di tali soggetti, che si beffeggiano delle leggi italiane, occupando, impropriamente, pezzo dopo pezzo il territorio, richiamano lo Stato a mettere in campo e subito, azioni concrete. I Comuni non possono essere lasciati soli in una lotta al contrasto della criminalità ed assistere inermi alla sottrazione della legalità nelle loro aree per carenza di risorse strumentali, umane ed economiche. Se non si interviene in modo deciso, anche mandando l’esercito, se questo dovesse rendersi utile per “bonificare”, con gli strumenti che la nostra costituzione ci permette, le aree sottratte abusivamente alla collettività e non si mette fine alla continua deturpazione ambientale, Ardea rischia di intraprendere una vertiginosa discesa verso il basso, lasciando spazio a chi delinque, in modo che possa continuare ad agire indisturbato. E se questo avverrà, crediamo che con il passare del tempo, per una condizione sociale che non dovesse tendere ad evolversi in termini di qualità e vivibilità territoriali, nel comune rutulo, ci sarà un’inevitabile spopolamento, ovvero, il trasferimento da parte di tante brave famiglie, in altri luoghi più sicuri e salubri.

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