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- BANCA D'ITALIA: "CON IL PAGAMENTO ELETTRONICO SI COMBATTE L'EVASIONE FISCALE". SICURI CHE SIA COSI'?
Avv. Franco Muratori, tributarista: "L'evasione è altrettanto possibile anche con un pagamento pos in quanto non esiste alcun automatismo tra pagamento pos e emissione dello scontrino fiscale, salvo rare eccezioni della grande distribuzione" - articolo di Massimo Catalucci Ardea, 12 dicembre 2022 - E' già da tempo motivo di discussioni parlamentari il contrasto all'evasione fiscale e a tal proposito, c'è una parte della politica che considera uno degli strumenti efficaci per frenare tale furto alla collettività, quello di adottare sistemi di pagamento digitali, tra tutti, quelli effettuati con i POS (acronimo dall'inglese, "Point Of Sale" - Punto Di Vendita) con carte di credito, prepagate e bancomat. Ma siamo certi che questa strategia di "controllo" che si vuole "imporre", tra l'altro non rispettata in tutta Europa, sia un modo per frenare l'evasione fiscale in Italia e che, invece, non avvantaggi i poteri forti dell'economia e della finanza e contribuisca a far circolare il contante fuori dai nostri confini e comunque ad evadere il fisco? Proviamo a dare delle risposte a questa domanda. Partiamo da qui. La Banca d'Italia che si dice favorevole all'abbassamento del tetto dei pagamenti in contanti e all'utilizzo obbligatorio per gli esercenti di accettare quelli con il POS (ma anche bonifici bancari e simili) al contempo, è l'azienda che stampa moneta per immetterla nel mercato. Ora, partendo da questi primi due dati, possiamo già fare delle riflessioni e considerazioni ragionate, provando a porci degli ulteriori quesiti: - La moneta messa in circolo nel nostro Paese e che può essere spesa anche all'estero, nel momento in cui la usiamo, è soggetta a commissioni bancarie per "transazioni" economico/finanziarie? - "Imporre" un mezzo di pagamento cui viene applicata una commissione bancaria per la transazione effettuata, è conforme ai principi di libero mercato e di libertà sanciti dalla nostra costituzione? Certamente, no! Infatti, se paghiamo l'acquisto di un qualsiasi prodotto o servizio con delle banconote, poniamo ad esempio un pagamento con una banconota da 50 euro, a fronte di una spesa effettiva di 45 euro, l'esercente ci restituisce, semplicemente, il resto pari a 5 euro e al contempo non subisce nessuna commissione sull'importo da noi pagato. Ma se per la stessa operazione di acquisto, effettuiamo un pagamento elettronico (bancomat) con POS, alle 45 euro di spesa, sull'estratto conto corrente bancario o postale, l'azienda si ritroverà un importo pari a qualche centesimo, fino a più di un euro (variabile da un'azienda di credito ad un'altra), nella colonna "addebiti", con la specifica: "commissione per transazione elettronica" (o voci similari). E questo è il primo aspetto. Il secondo è quello che lede il principio di libertà e di scelta nel mercato, da parte del cliente e dell'esercente, che verrebbero obbligati a regolare i loro rapporti di compravendita, esclusivamente, a mezzo pagamenti digitali. A ciò, dobbiamo anche aggiungere che, se diventerà obbligatorio per un esercente accettare il pagamento digitale e un cliente si dovesse presentare in un bar tutte le mattine, o più volte al giorno per prendersi un caffè e dovesse pagare ogni volta la sua consumazione per mezzo del POS, dopo un po', è molto probabile che l'esercente decida di non servire più quel cliente perchè, per il commerciante, non ci sarebbero margini di guadagno a causa delle commissioni che paga su ogni singolo caffè. Oppure, ci potrebbe verificare che l'esercente applichi una maggiorazione del prezzo da pagare per un servizio o un prodotto al momento dei pagamenti con POS, al fine di dividersi la spesa con il suo cliente, delle commissioni che l'azienda di credito gli applica nelle transazioni con carte digitali. In tutto questo, è evidente che le aziende intermediarie bancarie, più che essere attente ad una reale azione di controllo e contrasto all'evasione fiscale attraverso il pagamento elettronico, sembrerebbero interessate ad ingrassare le proprie casse, per effetto delle tante transazioni che riceverebbero come commissioni al momento dei pagamenti digitali se questi diventassare obbligatori. Infatti, questa politica del contrasto all'evasione fiscale, che vuole passare attraverso l'obbligatorietà, da parte dell'esercente, di accettare i pagamenti con il POS per qualsiasi importo di spesa dei loro clienti, insieme all'abbassamento del tetto per il pagamento in contanti, per i motivi sinteticamente qui descritti, potrebbero avere un effetto controproducente per l'economia e per lo Stato, in termini di sviluppo delle attività economico produttive e in ragione del contrasto all'evasione fiscale, per cui molte aziende si potrebbero trovare presto in ulteriori difficoltà, come se non bastassero quelle che stanno incontrando già da tempo. Non dimentichiamo, che abbiamo già trascorso circa tre anni di forti coercizioni governative per una dichiarata emergenza sanitaria che, a detta di molti medici, scienziati e politici, non allineati al "pensiero unico vaccinale", si sarebbe potuta evitare e che di fatto, ha steso centinaia di migliaia di attività economico produttive e liberi professionisti, che hanno dovuto chiudere i loro battenti. Un periodo piuttosto difficile, per non dire drammatico, che si sta prolungando per gli effetti di una guerra tra Russia ed Ucraina e per cui non si è fatto abbastanza, forse, per evitare che scoppiasse. Quindi, continuare sulla linea delle restrizioni e negazioni delle libertà, paralizzerebbe il commercio e il libero scambio di prodotti e servizi, contravvenendo a quanto sancito dalla nostra costituzione ed oltre ad essere un oltraggio ai nostri padri costituenti, anzichè portare ad ottenere un maggior controllo sugli evasori fiscali, potrebbe innescare una maggiore evasione del fisco, perchè c'è da chiedersi: chi è stato costretto a chiudere la propria azienda, come e cosa farà per sbarcare il lunario a fine mese e mettere un piatto davanti la propria bocca e quella dei propri familiari? Naturalmente, il problema di una eventuale paralisi del mercato economico produttivo, così come tocca le imprese è inevitabile che tocca anche le loro forze lavoro, ovvero, i dipendenti e tutto ciò che ruota intorno all'impresa stessa, quella filiera che completa il ciclo produttivo dalle materie prime fino ad arrivare al consumatore finale, per cui, se le imprese continueranno a chiudere, anche molti lavoratori resteranno a casa. Inoltre, la soluzione di abbassare, notevolmente, l'utilizzo del contante nel nostro Paese, può avere anche una lettura discriminatoria. Mi spiego, per chi risiede nelle zone del nord Italia, ovvero, ai confini con altre nazioni europee, tale decisione spingerebbe molti italiani a spendere i propri soldi, in contanti, al di là dei nostri confini e con un'uscita del contante fuori dall'Italia a beneficio di altri Paesi europei che per combattere l'evasione fiscale pensano ad altre strategie non quelle di porre un tetto all'utilizzo del contante. Intanto, dopo che nel nostro Paese si è fatto tanto rumore contro la decisione del Governo Meloni di voler alzare il tetto del contante, prima a 10.000 e poi accordato per effetto delle proteste in parlamento a 5.000 euro, anche la UE si è resa conto che portare tale limite di spesa a 10.0000, è la cosa più sensata. Tornando ai pagamenti digitali, è evidente che a guadagnarci sono le banche, per l'effetto di un aumento delle transazioni su pagamenti digitali "imposti" in Italia, così come ad avvantaggiarsi da tale manovra, saranno gli Stati a noi confinanti, per effetto di molti che valicheranno i confini per fare le proprie spese in contanti senza essere, tra l'altro, tracciati, fosse anche solo per fare qualche giorno di vacanza all'estero. Potrebbe far sorridere qualcuno, questo ultimo aspetto della possibilità di una piccola, grande "emorragia" che si voglia definire, l'uscita di contanti dai nostri confini ma, in un Paese come il nostro, dove si parla tanto di non discriminare nessuno, nei fatti dovremmo chiederci se, realmente, la limitazione dell'uso del contante in Italia, stia penalizzando o meno una parte degli italiani e la nostra economia e se stia colpendo, concretamente, gli evasori, compresi coloro che fanno della criminalità organizzata il loro "modello insano" di vita. A tal proposito, sull'argomento, è intervenuto anche l'Avv. Franco Muratori, esperto di diritto tributario - "Non si comprende come l'innalzamento del limite del contante possa favorire l'evasione o altre attività criminali. Chi evade lo fa perchè non registra il pagamento e può farlo anche con un limite del contante a 1 euro. Casomai - prosegue l'avvocato - con un limite alto potrà decidere di fatturare l'importo. Con un limite basso avrà solo due possibilità: procedere in nero o rinunciare alla vendita. Ritengo superfluo - aggiunge l'avvocato - commentare le attività criminali. Chi fosse ancora convinto che uno spacciatore possa essere influenzato nella sua attività dal limite ai pagamenti in contanti ha dei problemi seri. Ricordiamo - conclude Muratori - che l'evasione è altrettanto possibile anche con un pagamento pos in quanto non esiste alcun automatismo tra pagamento pos e emissione dello scontrino fiscale, salvo rare eccezioni della grande distribuzione". Insomma, mentre lo Stato pensa che l'evasione fiscale si riesca a controllare attraverso la tracciabilità di un pagamento a fronte dell'acquisto di un prodotto e/o servizio, si perdono di vista altri aspetti che in qualche modo determinano l'evasione fiscale. Proviamo a spiegarci meglio, prendiamo ad esempio il potere di acquisto delle famiglie italiane e delle imprese che, negli ultimi anni, è sceso sempre di più, e chiediamoci se è fantascienza pensare che, laddove il consumatore e l'esercente, in particolare per quelle piccole imprese, in accordo tra loro decidessero di procedere ad una compravendita di un bene (servizio o prodotto che sia) defalcato dell'imposta sul valore aggiunto (IVA), in qualche modo stiano cercando di evadere il fisco oppure di sopravvivere ad un sistema che non gli permette di mantenere gli standard che lo Stato stesso gli impone in fatto di pagamento di imposte e tasse? Certo, eludere il fisco, per il commerciante e il consumatore sono reati ma se questi diventano un modo per aumentare il proprio potere si acquisto, da una parte non giustifiuca l'evasione fiscale ma è innegabile che motiva tale pratica che, diventa una conseguenza dello stato di cose che è stato creato nella nostra società, dove lo Stato non riesce a trovare equilibri tra ciò che chiede al contribuente e ciò che gli dovrebbe rendere, ovvero, garantirgli, soprattutto in termini di crescita del suo potere di acquisto (si vedano gli stipendi italiani che sono tra i più bassi d'Europa). Questo per dire che, forse, l'evasione fiscale non può essere concentrata sull'obbligo dei pagamenti con mezzi e strumenti digitali ma, forse, si combatte in primis con l'abbassamento per le imprese del costo del lavoro e delle aliquote applicate a imposte e tasse, per cui ne conseguirebbe, maggior occupazione e buste paga più alte per i dipendenti delle imprese stesse. Inoltre, il pagamento delle tasse, dovrebbe essere commisurato ad una serie di servizi pubblici efficienti che lo Stato dovrebbe garantire ai cittadini ma che conosciamo bene, non è così, attualmente. Ora, in un mercato libero, sappiamo che ciò che rende ricchezza ad un territorio è la circolazione nei suoi confini del denaro attraverso lo scambio continuo di prodotti e servizi a fronte del pagamento di un corrispettivo, per cui se ciò non venisse frenato da un sistema di controllo eccessivo delle spese individuali e di forte tassazione, così come un maggiore aumento del potere di acquisto delle famiglie, ne conseguirebbe, forse, una maggiore predisposizione da parte della maggioranza dei cittadini a non evadere le tasse. Se il lavoro venisse pagato dignitosamente, se le aziende assumessero di più perchè il costo del lavoro venisse ragionevolmente detassato (minori tasse), se i servizi pubblici funzionassero a dovere e fossero efficienti come dovrebbero essere, forse la predisposizione nel pagare le imposte e tasse da parte dei contribuenti, sarebbe maggiore di adesso. In tutto ciò, inoltre, è logico pensare che ci sarà sempre qualcuno che cercherà di evadere il fisco ma è probabile che riducendo il numero di evasori, sia più facile scovarli.. In sintesi, quanto sopra descritto fa emergere che il contrasto all'evasione fiscale è un problema culturale che coinvolge Stato e cittadini ma dove il primo deve essere in grado di porsi al fianco del Popolo senza vessarlo, favorendo il suo sviluppo nel rispetto dei principi di libertà sanciti dalla nostra Costituzione per poi, chiedergli i giusti tributi in ragione di quello che è in grado di offrirgli sotto forma di servizi pubblici. L'Art. 53 della Costituzione Italiana, recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” E' fuori di dubbio che, obbligare le imprese, già gravate da un peso fiscale molto alto, a sostenere le spese per le commissioni bancarie di transazioni di pagamento a mezzo carte digitali, non avvicina il contribuente alla Stato ma lo allontana. Per cui, l'eccessiva richiesta di obblighi cui deve assolvere l'esercente, non può che generare una crescita dell'evasione fiscale, perché la sopravvivenza di molti cittadini e piccole e medie imprese, diventa per loro più importante delle tasse da pagare (ribadiamo che questa scelta non è legale, nè la vogliamo incentivare ma la leggiamo come possibile conseguenza della situazione socio/economica esistente). In conclusione, pensare che un giorno si possa arrivare alla perfezione del pagamento delle imposte e delle tasse da parte di tutti, anche se sarebbe molto bello, sappiamo che è pura utopia, perchè ci sarà sempre, comunque, chi cercherà di evadere il fisco ma continuare a vessare la popolazione, non porterà, dic erto, ad abbassare la soglia degli evasori fiscali. Il buono e il cattivo esisteranno sempre, come in ogni contesto e spetta allo Stato trovare le modalità che possano presupporre le condizioni di un equilibrio nel "dare" e "avere", tra chi amministra il Paese e il Popolo, nel rispetto dei diritti di libertà di ognuno e che non si fondi, come invece sta accadendo in questi ultimi anni, sui principi di negazione e coercizione, altrimenti i cittadini saranno obbligati a sopravvivere, invece di vivere. #evasionefiscale #fisco #dirittotributario #avvocatofrancomuratori #costituzione #libertà #coercizione #imposte #tasse #pos #pagamentidigitali #cartedicredito #bancomat #bancaditalia #imprese #pmi #contribuente #esercente #mercato #lavoro #dipendenti #poterediacquisto
- NATALE IN "MASCHER...INA"? ANCORA!
Prof. Francesco Hyeraci (biochimico): "Il danno che procura la mascherina supera di gran lunga la bassa percentuale di essere infettato" - articolo di Massimo Catalucci Ardea, 12 dicembre 2022 - L'influenza stagionale sta riportando in auge, da parte di alcuni sostenitori nel mondo medico scientifico, quelle pratiche di contrasto al contagio virale che abbiamo conosciuto nel periodo dichiarato di emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19. E non tardano ad emergere le polemiche tra chi vorrebbe riproporre il controllo della diffusione dell'influenza tra la popolazione, attraverso l'uso delle mascherine, la massiccia campagna vaccinale da estendere a tutti con attenzione ai cosiddetti soggetti a rischio con patologie in atto e addirittura, chi ipotizza restrizioni da lockdown e chi, invece, sostiene che bisogna farla finita con una "farsa" che non vuole tenere conto che i "virus" sono da sempre esistiti e che il nostro fisico da sempre reagisce ad essi con il suo sitema immunitario. E' evidente che a nulla sono serviti fino ad oggi, le sempre più crescenti informazioni emerse in diversi convegni internazionali (si veda ad esempio quello recente al Politecnico di Torino - POLI-COVID-2022) a cui hanno preso parte molti medici e scienziati, provevnienti da tutto il mondo e che hanno messo in forte dubbio l'efficacia dei vaccini contro il Covid-19 e contestualmente, la possibilità che tali vaccini abbiano innescato una serie di reazioni avverse cui i vaccinati ne hanno fatto e ne starebbero subendo delle serie conseguenze. E dato che la "voce", a quella parte del mondo medico e scientifico che possiamo definire pro-vaccino e a favore di tutte quelle pratiche di prevenzione e controllo della diffusione dei virus che conosciamo già perchè obbligate dai vari DPCM alla cittadinanza, è ancora fortemente sorretta da un'informazione pubblica che tende a darle visibilità e ascolto in ogni programma radio-televisivo e sulle pagine di quotidiani di caratura nazionali, cerchiamo di dare noi un equilibrio ad un sistema informativo pubblico che stenta a voler mettersi a disposizione della collettività, quanto meno, per portare a conoscenza dei cittadini, con lo stesso peso, anche quella parte del mondo medico e scientifico che continua, da circa tre anni, a sostenere tesi diverse dai soliti Bassetti, Pregliasco, Crisanti, Burioni ed altri allineati al loro pensiero ma non per questo non attendibili. Tutt'altro, ci sarebbe da dire che, secondo quanto sta emergendo nei vari dibattiti medico scientifici sparsi in tutto il globo nei vari Atenei, le voci più attendibili ad oggi, con a capo il premio Nobel Luc Montagnier, di recente scomparso, sembrerebbero proprio quelle che sono state messe da parte per troppo tempo, in questi ultimi tre anni. E allora, torniamo sull'argomento, andando ad interpellare il Prof. Francesco Hyeraci, già consultato due anni fa, quando eravamo in piena dichiarata "emergenza sanitaria" e con lui affrontiamo ancora una volta il tema dei virus: che tipo di organismi sono, quali sono le loro caratteristiche di base, come si trasmettono, come si contrastano. "Prima di calarci nel dettaglio tecnico - sortisce così il Prof. Francesco Hyeraci - vorrei portare l'attenzione dei lettori su un aspetto che a mio avviso è molto importante ma che non è stato messo in risalto a dovere, anzi, laddove in poche occasioni se ne è dato risalto, è stato anche deriso. Eppure - aggiunge Hyeraci - mettendo insieme tutti i dati che in questi anni abbiamo raccolto in ragione di come è stata gestita questa sedicente pandemia, sembrerebbe che tutto sia stato fatto per costruire un alibi. Mi spiego meglio. Ad oggi, quello che sta emergendo in fatto degli obblighi cui ci hanno sottoposto, vaccini in primis e considerati necessari per frenare la diffusione del Coronavirus, in realtà fa trasparire un altro aspetto più allarmante del virus stesso ed evidentemente, necessario, necessario a qualcuno per avere un controllo di massa, sull'intera popolazione mondiale." "Detto ciò - prosegue Hyeraci - tocchiamo ora gli aspetti più tecnici del tema centrale che riguarda i virus in generale e i Coronavirus. Partiamo dal prinicipio che noi conviviamo con i virus e che questi sono gli escrementi cellulari delle nostre cellule inquinate. Dal momento che il metabolismo, è un processo di assimilazione ed espulsione, ne consegue che se la cellula si alimenta in modo inadeguato anche i suoi scarti saranno simili a ciò che ha assimilato." "Pertanto - puntualizza il Professore - è da sfatare il principio per cui l'influenza virale possa spostarsi da un continente ad un altro, viaggiando nell'aria, in quanto il peso specifico del virus è superiore a quello dell'aria, per cui precipita velocmente a terra e quando toca il suolo, perde la sua carica virale. Tuttavia, c'è da puntualizzare una cosa, ovvero che, se una persona porta con sé il virus e approda in un altro continente, la probabilità che essa contagi altri, con goccioline di saliva (sputo e starnuto), è davvero minima, in quanto la traiettoria dovrebbe essere quella che colpisce, direttamente, l'interno delle vie resporatorie dell'altro. Resta sempre inteso che, comuqnue, se chi subisce la traiettoria di questo 'sputo' o 'starnuto', ha difese organiche alte, la probabilità scende ancora di più, a riprova che il contagio non avviene in queste modalità ma per una questione di bioritmica e risonanza, argomenti che potremo affrontare per la loro complessità, meglio nel dettaglio in una prossima intervista. "Come abbiamo visto - prosegue Hyeraci - avere le difese immunitarie alte ci porta a fare alcune considerazioni (fermo restando l'aspetto erditario di ognuno) sulla nostra vita quotidiana e sulle nostre abitudini ed ecco che, partendo dall'assunto che, quando veniano al mondo, il primo atto che facciamo è quello di respirare e che l'aria rappresenta per noi il primo nutrimento, ne consegue che abbiamo l'esigennza di ossigenare continuamente il nostro corpo, per cui già qui dobbiamo aprire una parentesi importante. Far mettere le mascherine, come si sta richiamando di ri-fare oggi per l'nfluenza stagionale, è stato e rimane attualmente, un atto vergognoso che indigna e offende la vera scienza. Perchè qui non si tratta di un parere personale ma di atti della letteruatura dei più grandi scienziati che hanno sottolineato la dannosità, di occludere le vie respiratotrie, in particoalre nei bambini, laddove si prevedano ondate influenzali. Trattai con il Prof. Hyeraci già due anni fa l'argomento legato all'uso delle protezioni per le vie respiratorie, ordinate dal Governo e ricordo che puntualizzò il fatto che queste sono dannose per la nostra salute. Questo perchè le vie respiratorie devono essere libere da occlusoni, dalle mascherine, appunto, al fine di apportare al nostro organismo il giusto quantitativo di ossigeno. In quell'occasione, il Prof. Hyeraci, ci spiegò come la mascherina crei una bolla d'aria nella quale si miscelano ossigeno e anidiride carbonica, che tendono ad acidificare i tessuti e quindi a creare un clima (ambiente) acido, idoneo alla proliferazione degli stessi virus che si vorrebbero contrastare con l'utilizzo del presidio sanitario. L'altro aspetto importante di cui tenere conto nella nostra vita quotidiana è quello di un'alimentazione sana, ovvero, ciò che ingeriamo sotto forma di liquidi e solidi. "Purtroppo - conclude il Prof. Hyeraci - in questi circa tre anni, abbiamo assistito a tante trasmissioni radiotelevisive che parlavano di vaccini e protocolli sanitari da adottare per far fronte alla dichiarata pandemia da Covid-19 ma in nessuno di questi programmi, della tv pubblica e comunque di quella parte dei media allineati al pensiero unico di 'Burioni e Co.', si è mai parlato (forse in casi molto sporadici e marginalmente) con la giusta attenzione e importanza di una sana alimenatzione e di un sano stile di vita da seguire, per rafforzare le proprie difese immunitarie che, mi preme ricordare, sono la vera ed unica barriera per contrastare ogni tipo di forma virale da Coronavirus (immunità naturale)". #vaccini #coronavirus #governo #dpcm #francescohyeraci #burioni #bassetti #crisanti #pregliasco #alimentazione #covid19 #protocollisanitari #sanità #salute #virus #mascherine #influenzavirale #influenza #politecnico
- INFLUENZA - F.I.M.M.G.: VACCINARSI, SE SOGGETTI A RISCHIO, LAVARSI LE MANI E FARE USO DI MASCHERINE
Dott. Mariano Amici: "L'influenza è una malattia virale e si combatte aiutando il corpo a reagire con una risposta anticorpale e solo dove necessario con una terapia farmacologica diversa da caso a caso" Ardea, 7 dicembre 2022 - La F.I.M.M.G. (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), a firma dei Dott.ri Walter Ricciardi e Silvestro Scotti, ha emanato oggi un comunicato stampa nel quale si evidenzia che è "vitale che i soggetti a rischio scelgano al più presto di vaccinarsi". Ora, siccome il tema dei vaccini, in generale ma nello specifico quelli indicati per combattere il Covid-19, ovvero, una malattia virale, nel periodo pandemico è diventato argomento quotidiano tra chi, nel mondo medico e scientifico, si trovava e si trova a sostenerli e chi era ed è contrario, in questo ultimo caso per ragioni legate ad una loro non calcolata efficacia e per un'assente periodo di sperimentazione come da protocollo e che, a detta di molti, tali vaccini avrebbero generato una serie di effeti avversi di cui ci si è occupati anche nell'ultimo convegno al politecnico di Torino, POLI-COVID-2022, mi preme portare a conoscenza dei lettori le due posizioni, di chi sostiene che le malattie virali si combattono, esclusivamente, con i vaccini e chi sostiene che queste debbano essere trattate aiutando il fisico a reagire con una risposta anticorpale. Stando a quanto riportato nel loro comunicato stampa, sembrerebbe che, per i Dott.ri Silvestro Scotti e Walter Ricciardi, l'influenza di stagione, deve essere trattata come stessimo ancora in stato di emergenza sanitaria: "Vitale che i soggetti a rischio scelgano al più presto di vaccinarsi, riscopriamo l’uso delle mascherine, igiene delle mani e prolunghiamo la campagna vaccinale antinfluenzale a fine gennaio". Inoltre, nello stesso comunicato della F.I.M.M.G. si legge che c'è allerta su un possibile prossimo periodo sanitario drammatico se non si ricorre alle loro indicazioni mediche: "Mai negli ultimi 15 anni abbiamo dovuto confrontarci con un picco influenzale paragonabile a quello che stiamo registrando in queste settimane. È vitale che i soggetti a rischio scelgano al più presto di vaccinarsi, altrimenti rischiamo di dover vivere mesi drammatici". Vorrei soffermarmi per un attimo nella parte del messaggio della F.I.M.M.G., dove si parla di una possibile nuova ondata sanitaria drammatica, che in qualche modo ci richiama un po' agli aspetti allarmistici già adottati nel periodo di dichiarata emergenza sanitaria della pandemia da Covid-19. Questo forte stato allarmistico, forse è ciò che ha indotto molti a vaccinarsi, pur non essendo pienamente convinti. C'è anche da dire che, secondo alcuni medici e scienziati, un forte stato di stress, dato dalla paura costante e continuativa esercitata sulle persone, indebolisce il sistema immunitario, per cui continuare ad allarmare i cittadini con un nuovo possibile periodo sanitario drammatico, non gioverebbe alla nostra salute. Di tutt'altro avviso, rispetto al comunicato della F.I.M.M.G., è il Dott. Mariano Amici, che ritiene che il corpo reagisce alle malattie virali con il suo sistema immunitario che deve essere aiutato a dare una risposta efficace al virus e per combatterlo. "L’influenza - dichiara il Dott. Amici - come tutte le malattie virali si combatte mettendo l’organismo nelle migliori condizioni per potersi difendere in quanto trattasi di malattie che guariscono soltanto attraverso la risposta anticorpale. E’ necessario pertanto adottare - aggiunge il medico - anzitutto, una terapia non farmacologica per aiutare il paziente a riprendersi ed usare la terapia farmacologica, che puo’ essere diversa da caso a caso in funzione del quadro clinico, per prevenire eventuali complicazioni. Se non si adottano terapie incongrue la prognosi è sempre favorevole." #vaccini #covid19 #marianoamici #pandemia #influenza #coronavirus #malattievirali #silvestroscotti #walterricciardi #fimmg #sistemaimmunitario #rispostanticorpale
- POMEZIA, CONVEGNO DI FDI - LOLLOBRIGIDA: "IL GOVERNO E' UNITO E LAVORA PER FAR CRESCERE LE IMPRESE"
Tema centrale: incentivare le attività economico produttive offrendo maggiori servizi, sburocratizzazione e semplificazione amministrativa - articolo di Massimo Catalucci Pomezia, 6 dicembre 2022 - Ieri sera a Pomezia si è svolto il Convegno di Fratelli d'Italia, che ha avuto per tema lo sviluppo del territorio e che passa, inevitabilmente, attraverso la realizzazione e l'integrazione di servizi, la sburocratizzazione e semplificazione amministrativa per le imprese. La location scelta per l'evento, il noto e storico Hotel Enea, è una delle tante realtà ricettive che necessitano di un sostegno da parte del Governo centrale e da quello regionale, in un'area che è, fortemente, a trazione industriale nei settori del turismo, commercio e agricoltura. "Il territorio del comune pontino a pochi chilometri dalla Capitale d'Italia, rappresenta uno snodo importante per l'economia, non solo locale - hanno dichiarato all'unisono i dirigenti di Fratelli d'Italia, che hanno preso la parola di volta in volta nel corso del Convegno - Ma ad oggi la gestione di quasi un decennio, della regione Lazio - hanno puntualizzato i relatori - guidata dal centrosinistra, così come la gestione da parte dei Governi centrali creati nel palazzo con maggioranze composte da forze politiche, ideologicamente, lontane tra loro ma che avevano il solo obiettivo di prendersi ognuno un pezzo di potere, non ha permesso la realizzazione di quelle infrastrutture necessarie al territorio, su tutte, la realizzazione dell'ampliamento della Via Pontina, per permettere a quest'area fortemente industrializzata, di svilupparsi a dovere." Il Comune di Pomezia, è un territorio caratterizzato da molte industrie nel settore agroalimentare e il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha voluto rimarcare come, il Governo Meloni intenda difendere il nostro territorio nazionale e le aziende agricole, proteggendo tutta la filiera che vi ruota intorno ma soprattuto, rifiutando l'ipotesi per cui il nostro Paese dovrebbe adeguarsi alle direttive dell'Unione Europea in fatto di "creazione di alimenti e cibi sintetici". Sono stati tanti i relatori che ieri hanno voluto dare un loro contributo alla riunione, non solo personaggi politici ma anche imprenditori, liberi professionisti e rappresentanti delle varie categorie professionali, artigianali, commerciali ed industriali, moderati da Veronica Felici (FdI), Assessore alle Finanze nel Comune di Ardea, che ha reso fluido e scorrevole il convegno, facendo in modo che gli argomenti, tutti interessanti, venissero esposti da ognuno nel rispetto del programma di lavoro prestabilito. "Questo è il rapporto che vogliamo avere con le imprese - ha concluso il Ministro Lollobrigida - perchè solo attraverso un ascolto attivo delle problematiche dei vari settori specifici, il nostro Governo può attivarsi per risolverle. Per fare ciò, non devono esserci impedimenti tra Governo centrale e amministrazioni locali, quindi, concentriamoci sulle prossime elezioni Regionali del Lazio e assicuriamocene la guida." Sono intervenuti: Francesco Lollobrigida, Romeo De Angelis, Giancarlo Righini, Micol Grasselli, Roberta Angelilli, Fabrizio Cremonini, Massimo Ferrarini, Fabrizio Ghera. Moderatore: Veronica Felici L'organizzazione evento: Fratelli d'Italia per Pomezia Location: Centro Congressi Hotel Enea, Pomezia (RM) VIDEO REPORTAGE - CONVEGNO FRATELLI D'ITALIA: INDUSTRIA, TURISMO, COMMERCIO E AGRICOLTURA (CLICCA QUI) #francescolollobrigida #fabrizioghera #romeodeangelis #giancarlorighini #micolgrasselli #rbertangelilli #fabriziocremonini #massimoferrarini #veronicafelici #fratellditalia #governomeloni #giorgiameloni #pmi #imprese #turismo #industria #commercio #artigianato #agricoltura #professionisti #pomezia #viapontina #infrastrutture #regionelazio #comune
- POMEZIA, CONVEGNO DI FDI - LOLLOBRIGIDA: "IL GOVERNO E' UNITO E LAVORA PER FAR CRESCERE LE IMPRESE"
Video Reportage del 05 dicembre 2022 - Pomezia (RM) - a cura di Massimo Catalucci CLICCA QUI SOTTO PER VEDERE IL VIDEO #francescolollobrigida #fabrizioghera #romeodeangelis #giancarlorighini #micolgrasselli #robertaangelilli #mauriziocremonini #massimoferrarini #veronicafelici #fratellditalia #governomeloni #giorgiameloni #pmi #imprese #turismo #industria #commercio #artigianato #agricoltura #professionisti #pomezia #viapontina #infrastrutture #regionelazio #comune
- POMEZIA - CONVEGNO DI FRATELLI D'ITALIA SU INDUSTRIA, TURISMO, COMMERCIO E AGRICOLTURA
5 dicembre 2022, ore 18:00, Hotel Enea a Pomezia, intervengono: Grasselli, Angelilli, Ghera, Righini, Silvestroni, Lollobrigida Pomezia, 5 dicembre 2022 - Nel pomeriggio di oggi, presso l'Hotel Enea di Pomezia, con inizio alle ore 18:00, si terrà il convegno di Fratelli d'Italia su "Industria, Turismo, Commercio e Agricoltura". Pomezia è un Comune, fortemente, a trazione industriale per cui la scelta di indire tale convegno in questo territorio, al di là delle imminenti elezioni regionali del Lazio, non è solo motivo di campagna elettorale per chi è canddiato al Consiglio di Via della Pisana ma vuole essere un incontro nel quale conoscere le direttive del Governo e delle Istituzioni locali, riguardo le scelte da fare nel prossimo futuro in ragione dello sviluppo del nostro Paese. Gia nei giorni scorsi, il Ministro dell'Agricoltura, Lollobrigida, rigettava la volontà dell'UE, di stravolgere la naturalezza dei prodotti alimentari ed è intervento ad un evento della Coldiretti, per confermare la difesa delle attività economico produttive italiane che di diritto possono certificare l'originalità dei loro prodotti con il marchio "Made In Italy". In quell'occasione, tra le altre cose, si è parlato di cibo sintetico, che non avrebbe nulla a che vedere con un prodotto coltivato e allevato secondo le tradizioni italiane. "Sovranità alimentare non è solo un nome, è un diritto - dichiarava il Ministro Lollobrigida che aggiungeva - È la naturale vocazione di questo Governo, difendere le nostre produzioni ed il nostro rapporto millenario con la terra e i suoi frutti". E in quest'ottica, quello che si vorrà focalizzare in questo convegno odierno, è la necessità di sviluppare canali che favoriscono lo sviluppo industriale, facendo in modo che le istituzioni governative, centrali e locali, non siano di intralcio allo sviluppo delle attività economico produttive ma loro alleate. "Nei progetti del Governo Meloni - dichiara Fabrizio Ghera, Consigliere in regione Lazio e capogruppo di Fratelli d'Italia - che vuole incentivare l'impresa e di conseguenza l'occupazione, ci sono l'integrazione di servizi e la sburocratizzazione e semplificazione amministrativa per le imprese stesse. Al fine di attuare i programmi di sviuluppo pensati dal Governo sarà importante - prosegue Ghera - che il centrodestra conquisti alle prossime elezioni regionali, la Presidenza dell'Ente Locale. Solo in questo modo - conclude il Consigliere - avremo la possibilità di rendere effettivi i progetti di sviluppo territoriale pensati dal Governo centrale ed attuarli senza avere interferenze poltiche che ne rallenterebbero la realizzazione con conseguenze negative per la nostra regione. Ma occorre vincere con numeri importanti che ci permettano di governare in tranquillità." #fratelliditalia #francescolollobrigida #fabrizioghera #regionelazio #governomeloni #giorgiameloni #comunedipomezia #pomezia #entelocale #industria #turismo #commercio #agricoltura #sovranitàalimentare #madeinitaly #hoteleneapomezia #grasselli #angelilli #silvestroni #righini
- IL PD GIOCA LA CARTA DEL DEPUTATO ELLY SCHLEIN PER RICOSTRUIRE IL PARTITO
Elly Schlein: "Mi auguro che Meloni voglia ritirare la querela a Saviano, non si possono colpire gli scrittori e le scrittrici". Il Premier Meloni: "Io ho presentato la querela perché Saviano nel tentativo vergognoso di attribuirmi la responsabilità della morte in mare di un bambino, mi definiva in tv in prima serata una 'bastarda'" - articolo di Massimo Catalucci Roma, 5 dicembre 2022 - Al grido di "Bella ciao, bella ciao", si è presentata oggi all'evento di Roma "Parte da noi", la candidata alla guida del PD, Elly Schlein che ha dichiarato - "Se lo facciamo insieme io ci sono, non mi tiro indietro, costruiamo insieme questa candidatura per dimostrare che io posso diventare la segretaria del nuovo Pd." Poi, lancia il guanto di sfida al Premier Meloni, intonando lo slogan - "Sì, sono una donna, amo un’altra donna e non sono una madre. Ma non per questo sono meno donna" - che si vuole contrapporre, come era logico aspettarsi, a quello che in campagna elettorale, Meloni all'epoca Leader del centrodestra all'opposizione nel Governo Draghi, ripeteva nelle piazze d'Italia: "Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana" Nel PD, probabilmente, non riescono proprio ad accettare che a condurre il Governo per la prima volta sia una donna di centrodestra...anzi, di destra, che è ancora più frustrante. E' una ferita che, dopo il 25 settembre scorso, rimane difficle per il PD da rimarginare. E allora giù, oltre che con nuovi slogan, con gli attacchi al Presidente del Consiglio dei Ministri. "Giorgia Meloni, Premier donna che non aiuta le donne e non ne difende i diritti - dichiara Elly Schlein attuale deputata del PD che aggiunge - ed è contro i poveri" "Insieme a voi voglio diventare la segretaria del nuovo Pd - continua nel suo intervento di oggi Elly Schlein che prosegue - "Parte da noi. Non siamo qui per fare una nuova corrente o per tenerci quelle di adesso ma per superarle con un'onda di partecipazione. Non ci saranno mai gli 'schleiniani'". Poi, la Schlein rincara la dose verso le scelte del Governo Meloni. "Nella manovra si restringe opzione donna e si differenziano le donne sulla base dei figli - puntualizza la deputata che conclude con un suggerimento per il Premier nella lite giudiziale con Saviano - Mi auguro che Meloni voglia ritirare la querela a Saviano, non si possono colpire gli scrittori e le scrittrici". La Meloni dal canto suo aveva già risposto qualche giorno fa sul "Corriere della Sera", alla precisa domanda del direttore Luciano Fontana, che chiedeva alla Premier se era intenzionata a ritirare la sua querela nei confronti del noto scrittore. "No, non penso di farlo - dichiarava Meloni, che aggiungeva - Io ho presentato la querela quando ero capo dell’opposizione. L’ho fatto non perché Saviano mi aveva criticato sull’immigrazione ma perché, nel tentativo vergognoso di attribuirmi la responsabilità della morte in mare di un bambino, mi definiva in tv in prima serata una 'bastarda'. E quando gli è stato chiesto se quella parola non fosse distante dal diritto di critica ha ribadito il concetto". La Schlein, nella sua prima uscita publica come candidata alla guida del PD, probabilmente, avrebbe potuto risparmiarsi l'invito rivolto al Premier Meloni di ritirare la sua querela nei confronti di Saviano, perchè in questo modo ha ancora una volta mostrato il volto reale, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di una sinistra che decide da sè cosa può permettersi e cosa non può permettersi, chi e come ingiuriare e discriminare l'avversario politico e per cui quest'ultimo non dovrebbe risentirsi, né procedere verso l'artefice di tali attacchi, in questo caso Saviano, secondo quanto il codice prevede. #saviano #giorgiameloni #querela #bellaciao #PD #premier #governomeloni #ellyschlein
- L'AVVOCATO ERICH GRIMALDI: "ECCO PERCHE' NON HO PARTECIPATO ALLA FARSA DELLA CONSULTA"
Le rivelazioni dell'Avvocato Grimaldi, evidenziano un attacco alla Costituzione Italiana da parte di chi dovrebbe difenderla - articolo di Massimo Catalucci Ardea, 3 dicembre 2022 - La decisione della Consulta di cui ho parlato ieri in un precedente articolo che commentava a caldo, insieme ad alcuni illustri personaggi della scienza medica e del foro, le ragioni per cui la Corte Costituzionale avallava le decisioni intraprese dai Governi Conte e Draghi in periodo considerato quale "emergenza sanitaria" per la pandemia da Covid-19, vengono qui riprese oggi, perchè sono emerse nuove notizie riguardo lo stesso argomento, da parte dell'Avvocato Erich Grimaldi, che meritano di essere trattate nel rispetto dell'informazione pubblica. Chi è Erich Grimaldi? L'Avvocato Erich Grimaldi è un cassazionista napoletano, si laurea in giurisprudenza nel 2000 presso l'Università Federico II di Napoli e a seguito della quale continua a partecipare a corsi, convegni e seminari di aggiornamento e formazione professionale per garanitrsi un'adeguata conoscenza e competenza della materia che tratta e per offrire ai propri clienti un servizio di qualità e a soli quattro anni dalla sua laurea, infatti, nel 2004 apre il suo personale studio legale con un alto profilo professionale in materie di diritto civile. Nel periodo della dichiarata emergenza sanitaria, l'Avv. Grimaldi si dedica all'assistenza legale per medici, infermieri e operatori del servizio sanitario, per tutelare tali categorie professionali dalle conseguenze che il Covid-19 ha generato e a tal proposito, nel marzo e aprile del 2020, ha anche creato due gruppi Facebook denominati: #ESERCITOBIANCO - Medici e prof. sanitari x la Terapia Domiciliare e #TERAPIADOMICILIARECOVID19 in ogni Regione, mettendo insieme centinaia di medici, professionisti sanitari, psicologi, infermieri, biologi ecc., che durante l’emergenza sanitaria e tuttora hanno supportato e curato, gratuitamente, a distanza ed in presenza, migliaia di pazienti covid abbandonati dai territori, prima attraverso i social e, successivamente, per il tramite della "Web App" del sito di terapia domiciliare. Attività svolte dall'Avv. Grimaldi nel periodo di emergenza sanitaria "Nel corso di questi due anni e mezzo - dichiara l'Avvocato - mi sono impegnato in una serie di azioni che mi hanno visto pormi contro le istituzioni, impugnando tutte le linee guida di cura domiciliare sulla Tachipirina e vigile attesa, ottenendo le pronunce positive del TAR poi, riformate da una sentenza politica del Consiglio di Stato. Ho denunciato la questione degli anticorpi monoclonali gratuiti offerti al ministero e rifiutati, nel novembre 2020, ottenendo una sentenza del TAR per la consegna dei verbali e denunciando le omissioni alla procura e alla corte dei Conti, anche per danno erariale." "Così come - prosegue Grimaldi - ho denunciato alla corte dei Conti la vicenda dei pazienti classificati covid e ricoverati per altre patologie, nonché lo spreco delle 240 milioni di dosi di vaccini acquistati nel 2020 ed ho portato una petizione con oltre 30.000 firme con migliaia di scatole di Tachipirine il 27 luglio 2021 innanzi al ministero della salute per chiedere la partecipazione dei medici del comitato cura domiciliare alla redazione delle linee guida, in presenza di oltre 5000 e la partecipazione improvisa dell'attuale Premier Giorgia Meloni (clicca qui)." "Poi - aggiunge l'avvocato - ho creato l’associazione UCDL (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà) divenuta movimento politico per effetto delle decisioni politiche del Consiglio di Stato e sono stato tra i primi a denunciare l’illegittimità del green pass, quale strumento politico e non sanitario, utilizzato per indurre la popolazione, anche over 12, a vaccinarsi, creando emarginazione sociale e discriminazione." "Così come ho denunciato l’illegittimità dell’obbligo vaccinale - sottolinea Grimaldi - adottato in difetto dei presupposti di efficacia circa la trasmissibilità del virus da parte dei vaccinati e in considerazione delle numerose reazioni avverse non correlate per assenza di una vaccino vigilanza e attiva e carenza della vaccino vigilanza attiva e nel 2021 ho creato il primo gruppo di raccolta dati e ascolto delle reazioni avverse e portato i danneggiati da vaccino al Ministero della Salute per denunciare le omissioni nei loro confronti." "Sono stato io - conclude l'avvocato - a denunciare l’assunzione dei medici ucraini non vaccinati in luogo dei nostri sanitari sospesi e portare i docenti demansionati al Ministero dell’Istruzione e tanto altro." Insomma, sono molte le attività che l'Avvocato Erich Grimaldi ha svolto e sta svolgendo in questi anni a tutela, non solo di tutto il personale sanitario ma anche, dell'intera collettività, in difesa dei diritti di ognuno e in sintonia con quanto previsto dalla Carta Costituzionale. La posizione dell'Avv. Grimaldi in merito al Comunicato della Consulta Le dichiarazioni che l'Avv. Grimaldi ha rilasciato in questa intervista e prima ancora attraverso un video sulla sua pagina Facebook, in sintesi, evidenziano in qualche modo, un attacco alla Costituzione Italiana da parte di chi dovrebbe difenderla. Cerchiamo di entrare nel dettaglio delle affermazioni rilasciate dall'Avvocato nel suo video, nel quale, ci tiene subito a precisare che, dopo essere intervenuto anche con le opinioni "amici curiae" non ha voluto partecipare all'udienza pubblica della Consulta, perchè presumeva già l'esito che avrebbe avuto e per cui l'ha definita una "farsa" dove, molti suoi colleghi che vi hanno partecipato, sono stati anche beffeggiati e derisi dalla stessa Corte che non ha considerato i loro interventi come attendibili, silenziando anche il Prof. Sinagra. Per approfondire la questione e comprendere meglio la posizione dell'avvocato Grimaldi riguardo il Comunicato della Corte Costituzionale che, di fatto, vuole dare continuità alle decisioni del Governo Draghi in ragione delle sue scelte in ambito di tutela del contagio e della diffusione del Covid-19, l'ho contattato direttamente, per avere da lui maggiori chiarimenti in merito. Massimo Catalucci - Avvocato, già ieri nel mio precedente articolo, due suoi colleghi, gli Avv.ti Franco Muratori e Giulio Marini, hanno espresso le loro riserve in merito alla decisione della Corte Costituzionale, per cui hanno evidenziato una discrepanza di giudizio da parte della stessa Consulta cui, probabilmente, sono sfuggiti dei passaggi nella valutazione dei fatti, che necessitano di una rivisitazione da parte dei giudici nazionali, che hanno il compito di investigare per accertare se sono stati rispetatti determianti requisiti, quali ad esempio (ne indico uno, per gli altri rimando i lettori alla lettura dell'articolo a questo link), quello stabilito dalla Corte di Strasburgo nell'aprile 2021, quando la stessa si espresse in favore dell’obbligo vaccinale ma a precise condizioni; nella sentenza 116/21, era richiesta capacità immunizzante e sicurezza del vaccino, nonché una sanzione modesta in caso di mancato adempimento dell’obbligo. Lei cosa si sente di aggiungere in merito alla decisione della Corte Costituzionale? Avv. Erich Grimaldi - "La Corte ha dichiarato inammissibile, per ragioni procedurali, la questione che riguardava il lavoro senza contatto con i pazienti, quindi anche in telemedicina, da parte dei sanitari, probabilmente perché è intervenuta la modifica delle disposizioni impugnate." "Il comunicato è così laconico che è necessario attendere le motivazioni per esprimere un parere definitivo e comprendere quali sono le ragioni processuali che hanno determinato l’inammissibilità della predetta questione, nonché per valutare le decisioni di rigetto per le altre questioni. È poco chiara, altresì, la dichiarazione d’infondatezza della questione proposta con riferimento alla previsione che esclude la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per personale medico e sanitario sospeso." "La decisione della Corte, in ogni caso, condizionerà l’esito di migliaia di giudizi pendenti innanzi al giudice del lavoro." Massimo Catalucci - Sempre nel mio articolo di ieri, anche il noto Dott. Mariano Amici ha voluto dire la sua riguardo il comunicato della Corte Costituzionale, che mette in luce, ancora una volta come il suo giudizio, presenti delle discrpanze, perchè non tiene conto del fatto, afferma il Dott. Amici, che "non si può imporre come obbligatorio un 'vaccino' non approvato...autorizzato sulla base di una dichiarazione delle case produttrici..." e che "non e’ stato, sufficientemente, sperimentato..." e dove "...non si fa la vigilanza attiva ma addirittura non si cerca neanche di stabilire il nesso di causalità tra il vaccino e gli 'effetti avversi'..." Ecco, come commenta lei le affermazioni del Dott. Amici che richiamano in parte a quanto dichiarato dai suoi colleghi, gli Avv.ti Muratori e Marini? Avv. Erich Grimaldi - "La Corte non ha sancito la legittimità dell’obbligo bensì ha di fatto avallato le scelte legislative in periodo pandemico non ritenendole irragionevoli e sproporzionate rispetto al momento storico." "La predetta decisione, così come riportata nel comunicato, sembra salvare la gestione del precedente Governo ma sarà opportuno attendere le motivazioni per comprendere come giustificheranno l’omessa vaccino vigilanza attiva, così come la carente vaccino vigilanza passiva rispetto alle segnalazioni raccolte, alle reazioni avverse accertate e a quelle non correlate." "Sono curioso poi di leggere la motivazione circa l’efficacia dei vaccini rispetto alla trasmissibilità del contagio, considerando che, dal primo giorno della campagna di vaccinazione, come successivamente dichiarato anche dai rappresentanti della Pfizer, anche i vaccinati potevano contagiarsi e contagiare gli altri." Massimo Catalucci - Cosa pensa accadrà ora, anche in ragione delle decisioni contrastanti della Corte Costituzionale nei confronti dell'indirizzo che il Governo Meloni ha intrapreso, ovvero, di non dare continuità alle decisioni "negazioniste" e "coercitive" prese dai precedenti Governi Conte e Draghi in ragione della gestione del periodo pandemico? Avv. Erich Grimaldi - "Speranza ha dichiarato che ha vinto la scienza. La Corte è formata da giuristi non da scienziati." "La sentenza non ha nessun valore scientifico ma giuridico e, a mio avviso, con riserva di leggere le motivazioni, anche politico, considerando che molti giudici designati, almeno per la parte scelta dal parlamento, sono inevitabilmente, condizionati in virtù di collegamenti diretti e/o indiretti con il partito democratico e il movimento 5 stelle che li hanno proposti e votati." "La decisione avalla la scelta del legislatore, di fatto spianando la strada ad obblighi per future emergenze sanitarie che il Governo Meloni dovrà scongiurare nel rispetto del programma sottoposto agli elettori." "Nulla è irrimediabilmente definito come qualcuno ha fatto intendere. La pronunzia non equivale ad una dichiarazione di costituzionalità della disposizione impugnata, non legittima un obbligo attuale e potrà comunque essere nuovamente sottoposta all’esame della Corte in relazione a parametri o sotto profili diversi." #consulta #erichgrimaldi #francomuratori #giuliomarini #avvocato #cassazione #cortecostituzionale #covid19 #vaccino #vigileattesa #tachipirina #pfizer #ministerosalute #giorgiameloni #governoconte #governodraghi #governomeloni #marianoamici #partitodemocratico #movimento5stelle #esercitobiancomedicieprofsanitarixterapiadomiciliare #terapiadomiciliarecovid19inogniregione
- I COMUNI DI ANZIO E NETTUNO SCIOLTI PER INFILTRAZIONI MAFIOSE
La criminalità organizzata, ben radicata e intrisa nel tessuto sociale, chiaro è lo stretto rapporto fra amministrazione, le cosche e il territorio - comunicato stampa Anzio, 2 dicembre 2022 - I comuni di Anzio e Nettuno: sciolti per infiltrazioni mafiose, hanno un sistema politico condizionato dalla criminalità organizzata, ben radicata e intrisa nel tessuto sociale, chiaro è lo stretto rapporto fra amministrazione (Probitas laudatur et alget – l’onestà è lodata e muore di freddo), le cosche e il territorio. La ‘ndrangheta è dappertutto, come conferma l’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia, che “mappa” con estrema precisione le dinamiche che configurano «il potere e la capillare diffusione» della «holding criminale» costituita dalle cosche calabresi, ormai leader mondiali nel narcotraffico. Nella guerra per il controllo delle piazze di spaccio, dopo l’agguato in via Livatino a Nettuno dello scorso Ottobre, la scia criminale è proseguita ad Anzio il 15 Novembre su Corso Italia, in pieno giorno dove un uomo è stato centrato da diversi colpi di pistola. Un vero e proprio agguato. A gran voce è stato chiesto dalla segreteria di base del SIULP di Anzio in due precedenti comunicati di implementare l’organico di Polizia in essere, cosi come è stato chiesto di aprire un tavolo interforze presso la locale Prefettura al fine di poter affrontare i problemi di ordine e sicurezza pubblica insistenti sul territorio, nelle more di quanto segnalato ancora nulla è stato fatto. Non si può più attendere, l’organico di Polizia del Commissariato di Anzio va aumentato di 10 unità. Devono essere assegnati agenti giovani al fine dipoter abbassare l’età media anagrafica che, in seno al presidio di Polizia in essere è oltremodo alta. Le dinamiche criminali del territorio non possono più ricadere sull’esiguo numero di investigatori e su un unico equipaggio di volante per turno che, nonostante tutto, continuano con gran fatica a contrastare, prevenire e reprimere l’onda criminale. Uomini, mezzi e un’opportuna logistica, questo si aspettano i cittadini onesti, questo sperano i nostri poliziotti. Il SIULP auspica che il nuovo Questore e il nuovo Prefetto possano accogliere le nostre istanze, già dai prossimi trasferimenti di dicembre, con l’assegnazione in “esubero” del predetto personale. - Lo dichiara in un comunicato stampa la "Segreteria di Base SIULP" #siulp #ndrangheta #mafia #criminalitàorganizzata #poliziadistato #antimafia #commissariato #anzio #nettuno #comune #investigazioni #agguato #politica
- VACCINO: LA CORTE COSTITUZIONALE "BOCCIA" LA LINEA "LIBERA TUTTI" DEL GOVERNO MELONI...ED ORA?
La Consulta ritiene ragionevoli e proporzionate le scelte del Governo Draghi - articolo di Massimo Catalucci Roma, 2 dicembre 2022 - Mentre si stanno alzando sempre più dubbi da parte del mondo medico scientifico sugli "effetti avversi" quali conseguenze dell'inoculazione del vaccino anti-Covid-19, si vedano i lavori prodotti dai 40 studiosi di spessore internazionale presenti al Poli-Covid-2022 che si è tenuto al Politecnico di Torino nel mese scorso (clicca qui), che sembrerebbe poter creare più danni alle persone di quanto avrebbe dovuto garantire in termini di arresto della trasmissione del virus e della sua diffusione, ecco che in contrasto con tali voci e in aggiunta, con quanto stabilito dal neo Governo Meloni, la Corte Costituzionale, "avalla" le decisioni prese a suo tempo dal Governo Draghi e conferma l'obbligo vaccinale per alcune categorie professionali e gli over 50. “La Corte Costituzionale ha confermato l’obbligo di vaccino anti-Covid per il personale sanitario - dichiara il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli che aggiunge - ritenendo le scelte fatte dal Governo (riferito a Draghi - NDR), né irragionevoli, né sproporzionate. Dunque la sensazione che avevamo nel periodo peggiore del Covid quando la gente moriva, che il vaccino potesse essere in realtà la soluzione ottimale per poter uscire da quella condizione drammatica è stata confermata dalla Consulta. Questo significa che anche per la Corte Costituzionale i vaccini sono uno strumento fondamentale per garantire la salute dei cittadini”. E' facile immaginare che la decisione della Corte Costituzionale, di dare continuità alle scelte prese in periodo di pandemia dal Governo Draghi, desteranno delle ripercussioni a livello politico, perché, di fatto, la decisione della Consulta entra a gamba tesa su un provvedimento del neo Governo Meloni, di iniziare a "slegare" alcune categorie professionali e le fasce di cittadini di età over 50, dagli obblighi sanitari previsti in questi ultimi due anni dai governi che l'hanno preceduto (Conte e Draghi). A seguito di tali decisioni della Consulta, abbiamo voluto raccogliere, dopo quanto affermato dal Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, anche le prime impressioni di quella parte del mondo sanitario che era ed è contraria tutt'oggi al vaccino e agli obblighi esercitati non solo nei confronti di tanti medici e del personale sanitario in generale ma dell'intera collettività. A tal proposito, abbiamo raggiunto il Dott. Mariano Amici, noto medico di Ardea (RM) dove ha ricoperto anche il ruolo di Sindaco, che è stato più volte ospite di alcune emittenti radiotelevisive nazionali e locali, in trasmissioni giornalsitiche che si sono occupate, in periodo pandemico, della problematica legata al Covid-19. Una di queste trasmissioni televisive è rimasta nella storia di questo tragico periodo di dichiarata "emergenza sanitaria" (che sembra non avere fine), stiamo parlando di quando il Dott. Mariano Amici fu chiamato ospite nel programma di Bruno Vespa, "Porta a Porta" e dove, la sua replica alle osservazioni di un altro invitato presente in studio, quelle del Professor Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, evidentemente, considerate scomode, quindi non il linea con il "pensiero unico" che si voleva e forse, si vuole ancora diffondere, ricevette, da parte del servizio di informazione dello Stato (la trasmissione è in onda su RAI 1), un trattamento, oltre che maleducato, da parte del conduttore Vespa, anche da TV di Stato di regime. Per chi volesse, può seguire il video di quanto accadde nello studio di RAI 1 da Bruno Vespa nel marzo del 2021, cliccando a questo link, dove, su Radio Radio, il giornalista Fabio Duranti, ripropone i fatti con un commento. Il Dott. Amici, si è sempre messo in risalto per le sue posizioni contro una linea sanitaria che considera coercitiva e irresponsabile, riempiendo le piazze di molti comuni d'Italia, ribadendo il principio, non solo da un punto di vista medico scientifico, che la linea adottata era ed è sbagliata ma anche da un punto di vista costituzionale, dove ha sempre ritenuto tale indirizzo una negazione della libertà di scelta della cura, per cui l'imposizione dell'obbligo di un trattamento sanitario è stato accostato ad un "TSO di Stato", calato dall'alto del potere politico ed esercitato in accordo con il nostro Ministero della Salute e non proveniente da una consulta allargata di medici e scienziati tutti (pro-vax e no-vax), come sarebbe dovuto accadere, secondo molti medici e alcuni politici. "La decisione della Corte Costituzionale - dichiara il Dott Mariano Amici - rappresenta una delle pagine più buie della storia della Repububblica Italiana. Non si può imporre come obligatorio un 'vaccino' non approvato, in quanto non vi è la dimostrazione della sua efficacia e della sua innocuità ma che è stato, semplicemente, autorizzato sulla base di una dichiarazione delle case produttrici. Tale 'vaccino' - prosegue il medico - non e’ stato, sufficientemente, sperimentato ed il fatto più grave è che difronte ad importanti 'effetti avversi', non solo non si fa la vigilanza attiva ma addirittura non si cerca neanche di stabilire il nesso di causalità tra il vaccino e gli 'effetti avversi', che sono ormai sotto gli occhi di tutti. Pertanto - conclude il Dott. Mariano Amici - obbligare un essere umano a sottoporsi ad un trattamento del genere, equivale ad imporre all’individuo di giocare alla roulette russa". Da un punto di vista, prettamente giuridico, gli avvocati, Franco Muratori e Giulio Marini, in una loro nota congiunta, lamentano alcune questione importanti cui la Consulta sembrerebbe non aver considerato. "Il comunicato - dichiarano gli Avv.ti Muratori e Marini - lascia insolute alcune questioni importanti; anzitutto sembra che la non irragionevolezza e sproporzione di una scelta legislativa (ammessa - si badi bene - solo in pandemia) riguardi esclusivamente il personale sanitario, e non anche il personale scolastico." "Difatti, il successivo paragrafo - nello stabilire l’infondatezza della questione dell’assegno a carico del datore di lavoro - fa invece esplicito riferimento anche al personale scolastico. "Si rammenta, tuttavia, che nel giudizio costituzionale la non-fondatezza riguarda espressamente i profili di costituzionalità; per conseguenza, a tal conclusione si giungerebbe anche laddove la Corte avesse ritenuto - per esempio - che la mancata corresponsione dell’assegno a carico del datore di lavoro non fosse stata prevista dalla norma impugnata." "Da ultimo, si rileva altresì che nulla viene detto nel comunicato in merito alla legittimità della sospensione degli emolumenti; risulta pertanto oltremodo prematuro giungere a conclusioni semplicistiche. "Nell’Aprile 2021 la Corte di Strasburgo si era espressa in favore dell’obbligo vaccinale ma a precise condizioni; nella sentenza 116/21, era richiesta capacità immunizzante e sicurezza del vaccino, nonché una sanzione modesta in caso di mancato adempimento dell’obbligo." "In tale contesto, i giudici nazionali saranno chiamati ad accertare che tali requisiti siano rispettati; certo la Corte Costituzionale - per quanto autorevole - non può sostituirsi e fare il lavoro investigativo che compete esclusivamente ai giudici di merito." Questo ultimo intervento degli Avv.ti Muratori e Marini, nella parte finale mette in luce come le conclusioni della Consulta, in qualche modo siano oggetto di un'approfondita "riflessione" giuridica che, prendendo spunto dalla nota dei due avvocati qui citata, necessita di un lavoro investigativo di competenza di figure professionali e istituzionali specifiche. #governomeloni #governoconte #governodraghi #francomuratori #giuliomarini #cortecostituzionale #consulta #cortedistrasburgo #sentenza #marianoamici #effettiavversi #covid19 #investigativo #policovid2022 #politecnico #giorgiameloni #mariodraghi #giuseppeconte #fnomceo #repubblicaitaliana #vaccino #obbligovaccinale #over50 #professionisti #operatorisanitari #medici #filippoanelli
- 3 DICEMBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA'
Comitato per l’apertura del Centro diurno per adulti con disabilità Ardea: "Le politiche sociali non riguardano solo i disabili ma bensì tutte le disabilità, , le fragilità, le differenze" - Comunicato Stampa Ardea, 2 dicembre 2022 - Il "Comitato per l'apertura del centro diurno per adulti con disabilità Ardea", ha organizzato per domani, sabato 3 dicembre, dalle 10:30 alle 12:00, un presidio davanti l'immobile di Via Terni 22, edificio destinato ad ospitare la sede del "centro diurno". Gli organizzatori invitano i cittadini ed rappresentanti delle istituzioni locali, quali il Sindaco, i consiglieri e l'amministrazione tutta a partecipare all'evento, con l'intento di richiamare l'attenzione pubblica sulla necessità di un servizio sociale di grande importanza per il territorio. "La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (2006) è stata ratificata dal Parlamento italiano (2009) ed è un cambio di prospettiva verso le persone con disabilità, non più viste come bisognose di carità e cure mediche, ma soggetti pienamente capaci di rivendicare diritti e prendere decisioni quali membri attivi e inclusi nella società. Ardea ignora tutto questo. Ignora anche le leggi dello Stato e ignora persino le sue stesse delibere, visto che anni fa ha sottoscritto questa Convenzione. Come è anche il caso - ormai si può chiamare solo così - del CENTRO DIURNO PER ADULTI CON DISABILITÀ: una struttura finita e rifinita in attesa di vedere finalmente avviato un servizio OGGI INESISTENTE NEL TERRITORIO COMUNALE. In vista della Giornata in cui a livello internazionale si ribadiscono i diritti delle persone con disabilità, nel sottolineare ancora una volta lo stato di vergognosa carenza e assenza di SERVIZI SOCIALI ad Ardea, vogliamo ricordare a tutta la cittadinanza che, finché questo settore resterà solo un titolo nei programmi elettorali, non sarà possibile PER NESSUNO vivere con dignità in questo territorio. Non è ancora chiaro agli amministratori comunali che le POLITICHE SOCIALI NON RIGUARDANO solo i disabili ma bensì tutte le disabilità, le fragilità, le differenze: situazioni (talvolta anche temporanee) che potenzialmente possono coinvolgere un gran numero di persone: pensiamo alle malattie o ad incidenti che limitano l’autonomia. Ad Ardea nei decenni è cresciuta solo la popolazione, non altettanto si può dire della cultura amministrativa, della capacità di ascolto, del RISPETTO. Per tutte queste ragioni SABATO 3 DICEMBRE (h 10:30/12) SAREMO DAVANTI AL CANCELLO DI VIA TERNI, 22 (sede del futuro Centro Diurno) che è diventato ormai un luogo simbolico: della mancanza di cura e della disattenzione dei diritti di tutta la cittadinanza, disabili e non. INVITIAMO LA CITTADINANZA TUTTA A PARTECIPARE. Invitiamo anche il sindaco, l’amministrazione e tutto il consiglio comunale." - lo dichiara in un comunicato stampa, il "Comitato per l’apertura del Centro diurno per adulti con disabilità Ardea" #disabilità #centrodiurno #adulti #politichesociali #cittadinanza #convenzionenazioniunite #dirittipersonedisabilità #comitato
- CARENZA DI PERSONALE AL PRONTO SOCCORSO ORTOPEDICO DEL GRASSI
Gli esponenti di Fratelli d'Italia, Fabrizio Ghera, Mariacristina Masi, Sara Adriani e Francesca De Cesare, chiedono chiarimenti - comunicato stampa Roma, 2 dicembre 2022 - “Preoccupati per PS Ortopedico del Grassi, chiediamo chiarimenti in merito. Ci giunge voce che a causa della carenza di personale il Pronto Soccorso Ortopedico del Grassi sia in affanno e diminuirà il servizio. Abbiamo chiesto conto della situazione in sede di Consiglio Municipale e ci apprestiamo a farlo a tutti i livelli. Chiediamo chiarimenti in merito e interventi al fine di evitare che si crei una situazione che potrebbe condurre inevitabilmente alla chiusura del Pronto Soccorso creando innumerevoli disagi." - Lo dichiarano in una nota gli esponenti di FDI Fabrizio Ghera, Mariacristina Masi, Sara Adriani e Francesca De Cesare. #prontosoccorso #ospedalegrassi #fabrizioghera #mariacristinamasi #saraadriani #francescadecesare #disagi #ortopedia #personalesanitario