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Immagine del redattoreMassimo Catalucci

DELUSIONE LAZIO. IL LECCE VINCE IN RIMONTA 2 A 1

I biancocelesti giocano solo un tempo poi, nella ripresa si vede solo il Lecce che avrebbe potuto terminare la gara con un più largo risultato



- articolo di Massimo Catalucci


Lecce, 5 gennaio 2023 - La Lazio apre il nuovo anno con una sconfitta, esattamente, così come aveva chiuso il vecchio. Purtroppo questa ulteriore battuta d'arresto in due gare di seguito, ridimensiona le prospettive future dei biancocelesti, in particolare se lo rapportiamo alle ultime cinque gare di campionato dove la Lazio ha perso tre volte e vinto due. Questo non è un buon ruolino di marcia per chi aspira ad entrare nella prossima Champions League.


La cosa che fa più rabbia, nella gara di ieri, è che nel primo tempo i biancocelesti hanno dominato senza mai far arrivare i giocatori del Lecce ad impensierire la porta difesa da Provedel ma nel secondo tempo, sono praticamente scomparsi e dai "big" laziali, da cui ti aspetteresti di vedere una reazione da campioni, non c'è stato nessun cenno, eccetto per Immobile che da' sempre il cento per cento anche quando non sta al massimo.


A fatica, volendo trovare una nota positiva nella gara di ieri, forse è proprio il ritorno al gol del bomber nazionale, Ciro Immobile che conferma di essersi ripreso al meglio.


Quella di ieri è, comunque, un'occasione persa, anche per come si era messa la gara che aveva visto andare in vantaggio, meritatamente, i biancocelesti. Così come è giusto dirlo, a fine gara ha meritato di vincere il Lecce: 11 tiri a 8 per i pugliesi di cui 4 a 2 hanno centrato lo specchio della porta.


Nel secondo tempo, per come stava giocando, anzi, non stava giocando la sua squadra, in panchina Sarri appariva più deluso che arrabbiato, quasi incredulo a chiedersi come è possibile che si possano vedere nelle stessa partita due facce completamente diverse della Lazio.


Nei social, dopo la sconfitta, sono arrivate molte critiche all'allenatore biancoceleste ma crediamo che le responsabilità di quanto abbiamo visto nella seconda parte della gara, siano da addossare più ai giocatori laziali scesi in campo con troppa superficialità. I giocatori del Lecce sono apparsi più determinati e pronti a battersi su ogni pallone e se la gara fosse terminata con un risultato più ampio a favore dei pugliesi, non avremmo avuto nulla da eccepire.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


BARONI - “La Lazio nel primo tempo ha speso davvero molto. Noi abbiamo giocato contro una grande squadra che ha un calcio e un'identità consolidata. Ci sta che andassimo in svantaggio, anche perché hanno qualità e un gran palleggio. Ha inciso anche il fatto che noi fossimo meno lucidi nel primo tempo. Nella ripresa ho chiesto un atteggiamento diverso, li abbiamo aggrediti tenendoli lontani dalla nostra porta ed è così che abbiamo vinto. Siamo stati bravi a spendere bene le energie, perciò sono molto soddisfatto, ho fatto i complimenti ai ragazzi. Ci godiamo questa vittoria, arrivata contro una squadra tra le più forti del campionato".

"Di Francesco ha trovato il suo ambiente, è un ragazzo che deve alleggerirsi delle pressioni. Ha una condizione fisica pazzesca, peccato del dolore alla schiena in settimana che mi ha costretto ad usarlo solo a gara in corso. Lui ha fatto molto bene, così come Banda che ha avuto un cliente difficile ed è stato condizionato dall'ammonizione. Di Francesco, per caratteristiche, era il giocatore migliore per questa gara e lo ha dimostrato".

"Non voglio vedere la classifica. Non ci serve a nulla vederla, dobbiamo solo pensare a fare bene. Se distogli l'attenzione da questo perdiamo. Questo sarà un mese complesso e per certi versi decisivo. Adesso ci godiamo per un'oretta la classifica, poi pensiamo al prossimo match che vale già tantissimo in chiave salvezza. Noi dobbiamo andare sempre forte senza fermarci. La squadra vuole lavorare e lo fa davvero bene. Ci sacrifichiamo durante la settimana perché vogliamo far emozionare i nostri tifosi in partita. Il risultato è figlio del lavoro che facciamo in allenamento".

Riguardo i cori razzisti - "E' una vergogna, è arrivata l'ora che si metta fine a tutto questo. A volte per colpa di pochi si etichettano tutti, ma questi sono comportamenti vergognosi. Noi siamo orgogliosi di Banda, Umtiti e Ceesay che sono ragazzi d'oro come tutti gli altri."


SARRI - L'intervista al tecnico biancoceleste si apre con una domanda provocatoria di un giornalista, alla quale Mister Sarri risponde per le rime: Mister attribuisce la sconfitta alle condizioni del terreno di gioco? "Inutile che lei mi prenda per il c... Io ho fatto un discorso generale, dovrebbe ascoltare tutta l'intervista".

"Da un anno e mezzo ci chiediamo cosa ci accade ad un certo punto. Abbiamo giocato con qualità con un buon approccio alla gara, concedendo poco. Qualche avvisaglia è arrivata a fine primo tempo. Nella ripresa siamo calati, è difficile da gestire questa situazione dal punto di vista mentale".

Sui cori razzisti - "Io non li ho sentiti, forse perché ero lontano dal settore ospiti. In ogni caso non vorrei che fosse etichettata un'intera tifoseria per questo".

"Sono responsabile di questa sconfitta così come tutti, forse un po' di più dal momento in cui abbiamo sbagliato anche un cambio. Siamo responsabili tutti allo stesso modo, siamo stati in confusione mentale nel secondo tempo".

"Quello fisico è un alibi che non va dato a nessuno. Noi ci siamo spenti come un fiammifero in maniera improvvisa. Non lo dirò mai per giustificare la sconfitta, noi ci siamo spenti per una serie di fattori".

"Ho scelto Pedro al posto di Felipe Anderson perché mi dava la sensazione di essere vivo durante la settimana, una scelta tecnica dovuta da un momento"

"Il Lecce è stato dall'inizio aggressivo ma nel primo tempo lo abbiamo arginato, nella ripresa no. Questa è una squadra che corre tanto ma non ha grandi accelerazioni tolto qualche singolo e su questo possiamo fare davvero poco. Questa è la squadra che corre di più tra quelle che ho avuto negli ultimi otto anni. Il problema è che quando la mente si spegne, succede questo".

"È un aspetto da prendere in considerazione, forse abbiamo avuto poca umiltà. Dobbiamo analizzare tutto per migliorare. Ci stiamo martellando tanto su questo, ma non credo che la mia squadra sia presuntuosa. Alla fine... chi ca.... siamo. Non vedo giocatori che hanno vinto tutto, tolto Pedro".


Il tabellino della gara


Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin (45° st Askildsen), Hjulmand, Gonzalez (45° st Maleh); Strefezza (28° st Oudin), Colombo (38° st Ceesay), Banda (1° st Di Francesco).


A disposizione: Bleve, Brancolini, Pongracic, Tuia, Voelkerling, Lemmens, Pezzella, Rodiguez.


Allenatore: Baroni


Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Milinkovic (16° st Vecino), Cataldi (34° st Marcos Antonio), Basic (40° st Romero); Pedro (16° st Felipe Anderson), Immobile, Zaccagni (34° st Cancellieri).


A disposizione: Maximiano, Adamonis, Hysaj, Patric, Radu, Bertini.


Allenatore: Sarri


Arbitro: Livio Marinelli (sezione di Tivoli).

Marcatori: 14° Immobile (L), 12° st Strefezza (Le), 26° st Colombo (Le)

Ammoniti: Banda, Gallo, Hjulmand (Le), Cancellieri, Casale (L)


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Nella tabella che segue trovate tutti gli articoli a firma di Massimo Catalucci, della stagione calcistica 2022/2023 della S.S. Lazio – Cliccare sul link del “Titolo” che interessa per leggere l’articolo collegato.

















































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