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- LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI CONTRO LE DIRETTIVE GREEN EUROPEE CONTINUA AD OLTRANZA
Gli agricoltori con i loro trattori sono in marcia da tutte le parti d'Italia da diversi giorni e si apprestano ad entrare nelle città articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Latina, 30 gennaio 2024 - Continua ad oltranza la protesta degli agricoltori in tutta Italia e si unisce a quella in atto in altri paesi della CE, dove Francesi e Tedeschi stanno condividendo insieme ad altri imprenditori agricoli europei gli stessi intenti che possono essere sintetizzati in questa frase: "No ai contributi per non coltivare". Le proposte green dettate dall'Europa, non convincono chi produce da millenni prodotti tipici e originali, con il sudore della fronte e la forza delle braccia, nei campi di coltivazione e nelle fattorie di allevamento del bestiame; così come non convince i pescatori di professione a cui si aggiungono i dissensi di molti consumatori che si ribellano ad una cultura agroalimentare, definita "green" dalla stessa Comunità Europea e basata su farine proteiche prodotte con grilli e locuste, senza parlare poi, della cosiddetta "Carne Frankenstein", ovvero, la carne "allevata" in vitro in laboratorio. La protesta degli imprenditori agricoli (CRA - Comitati Riuniti Agricoli) "Sarà un flop, così dicevano...- commenta il Presidente del CRA (Comitati Riuniti Agricoli), Danilo Calvani che prosegue - Il CRA ha proclamato la mobilitazione nazionale degli agricoltori contro il parere di tutti, sarà un flop, nessuno vi seguirà, così dicevano, ma la nostra determinazione, era più forte dei portatori di jella, dei disfattisti, dei sindacalisti agricoli che, con le loro minacce, impaurivano gli Agricoltori, non avevamo paura di fallire, eravamo e siamo determinati ad andare avanti. Ora - conclude Calvani nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook - in tutta Italia e in Europa si vede cosa sta accadendo...alla faccia del flop...W gli agricoltori Italiani e che Dio ci benedica!!" Tra le denunce degli agricoltori italiani in protesta, c'è anche l'inefficienza dei sindacati che non dimostrano, a loro dire, di tutelare concretamente i diritti di chi da millenni si dedica alle piantagioni agricole. Cosa chiedono gli agricoltori I redditi dei coltivatori ed allevatori, sono messi in ginocchio dalla politica dei prezzi bassi, per effetto della concorrenza straniera, a cui si aggiungono i costi molto alti di produzione. A dare il colpo di grazia ad una situazione già molto complicata, c'è la pressione fiscale e tributaria che getta ancora più nella sofferenza le imprese agricole (Irpef e Imu). "Chiediamo con forza che venga corrisposto il giusto valore dei nostri prodotti. Vogliamo un'agricoltura italiana rispettata, capita, valorizzata" - è lo slogan del manifesto del coordinamento nazionale. "Oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è sottopagato, i ricavi sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione e questo, purtroppo, perdura da decenni: non vogliamo contributi, chiediamo solo dignità del giusto prezzo" - dichiarano gli agricoltori che precisano - "Noi siamo i custodi della natura, non soggetti che inquinano". E partendo dall'assunto che i nostri agricoltori difendono l'ambiente e lo rispettano, per cui altrimenti non avrebbero poi i frutti che questa riesce a regalarci se la natura non viene curata e gestita a dovere, è evidente che ci sia indignazione da parte dei nostri stessi imprenditori agricoli, quando dall'Europa arrivano obblighi di non coltivare il 4% dei terreni a fronte di irrisori contributi e con le dubbie motivazioni, di fare tutto questo per rispetto dell'ambiente aggredito dall'inquinamento prodotto dalle aziende agricole. Questo sistema, volto a disincentivare la coltivazione si combatte con "regolamenti stringenti che contrastino l'ingresso sul mercato di cibi sintetici e il mantenimento anche dopo il 2026 del sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo" - dichiarano i coltivatori. Cosa risponde il Ministro per l'Agricoltura e la Sovranità Alimentare Sul vasto argomento delle direttive europee in ragione di coltivazione, produzione e vendita dei generi alimentai, considerate da Bruxelles evolutive (forse sarebbe il caso di dire involutive) messe in atto per far fronte alle esigenze ambientali (green) applicabili ai settori dell'agricoltura, dell'allevamento e della pesca, è intervenuto già qualche tempo fa il Ministro per l'Agricoltura e la Sovranità Alimentare, On. Francesco Lollobrigida che oggi ribadisce la vicinanza del Governo italiano ai manifestanti. "Non sacrificheremo gli interessi dei nostri asset produttivi - dichiara spiega il Ministro in occasione di una protesta dei pescatori - "Garantire sostenibilità ambientale, ma garantire anche sostenibilità economica - ha continuato Lollobrigida - Una nazione che si impoverisce non può nemmeno aiutare i più deboli e noi intendiamo farlo". Tuttavia, il Ministro invita i manifestanti a dimostrare le proprie ragioni e a rappresentare le proprie richieste, nelle modalità che in democrazia sono concesse, condannando, contestualmente, ogni forma di violenza che dovesse essere messa in campo da chicchessia. "Considero sbagliato e ingiustificato ogni atto di violenza, compreso bruciare le bandiere delle associazioni agricole come accaduto a Viterbo" - ha dichiarato con fermezza Lollobrigida che, comunque, ha aggiunto - "Rimaniamo convintamente al fianco degli agricoltori, di chi intende lavorare per avere il giusto reddito e creare ricchezza per sé e la Nazione. Pronti al massimo impegno in Italia come in Europa. Siamo dalla vostra parte, ma no alle violenze". Intanto, le manifestazioni degli imprenditori agricoli continuano in tutta Italia e crediamo che non si fermeranno presto perché questa volta in gioco c'è l'identità dei lavoratori di un settore che da millenni produce beni alimentari di ogni genere e che, soprattutto, non vuole essere cancellata a colpi di "legge", con la scusa del processo evolutivo decantato dalla Comunità Europea ma involutivo in termini di tradizioni, usi, costumi, rispetto per l'ambiente e la salute delle persone. L'Italia è una terra ricca di eccellenze nei diversi settori agroalimentari e nell'arte culinaria; è un paese di agricoltori, allevatori e pescatori, per cui se il governo dovesse attuare le direttive europee in ragione di una produzione e commercializzazione di farine proteiche a base di insetti e locuste, in aggiunta a carne e pesce prodotti in vitro, a discapito di quello che produciamo da millenni, vorrebbe dire cancellare l'identità di una millenaria categoria di lavoratori e di conseguenza, si concretizzerebbe la cancellazione delle nostre tradizioni, della nostra storia...della nostra terra.
- EUROPA: LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI NON SI FERMA E LA COMMISIONE EUROPEA ANNUNCIA UNA NUOVA PROROGA ALLA REGOLA DELLA "PAC"
Intanto, in Italia il Ministro per L'agricoltura e la Sovranità Alimentare, Lollobrigida (FdI), incontra a Verona i rappresentati degli agricoltori articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Verona, 31 gennaio 2024 - Dal Belgio alla Germania, dalla Francia, passando per la Spagna che da ieri si è unita alla protesta, fino all'Italia, gli agricoltori non si fermano e i disagi che stanno portando alla collettività, in termini di viabilità e non solo, sono evidenti. D'altra parte si può ben comprendere come un'intera categoria di attività economico produttive cruciali per la nostra società, che si vede sottrarre da parte della Comunità Europea, il proprio futuro imprenditoriale nei settori agricoli, delle coltivazioni, dell'allevamento e nel settore ittico, sia fortemente in fermento e soprattutto preoccupata. Senza parlare che, oltre al timore di veder fallire le proprie imprese, i manifestanti hanno una paura legata a qualcosa che è ancora più radicato in loro e che vedono minacciata dalla manovra dettata dall'Europa con il "Green Deal" (*): l'annientamento di quelle tradizioni e di della cultura della lavorazione dei campi, dell'allevamento e della pesca, che fino ad oggi hanno prodotto le nostre eccellenze agroalimentari, conosciute ed apprezzate in ogni angolo del nostro globo e che ora. Alla protesta si stanno schierando anche molti cittadini che, in qualità di consumatori, avvertono le paure degli imprenditori agricoli e del settore ittico, per cui anche la qualità dei cibi, potrebbe subire una notevole trasformazione in peggio, in ragione delle politiche attuate dalla Comunità Europea. Intanto la Commissione Europea annuncia una nuova proroga alla regola della PAC. Il Ministro dell'Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste, Lollobrigida, alla Fieragricola di Verona "Non ci devono essere agricoltori contro agricoltori" - ha commentato il Ministro dalla fiera di Verona, dove si trovava per l'inaugurazione dell'evento agricolo. I manifestanti si erano ritrovati questa mattina davanti la fiera in circa trecento, anche se è stato permesso, per questioni di sicurezza, l'accesso a solo pochi trattori, si parla di 5 mezzi. Lollobrigida si è detto soddisfatto dell'incontro che ha avuto con i rappresentanti del movimento agricolo che sta manifestando in tutta Italia - "Bene, l'incontro è andato molto bene". Ma la soddisfazione espressa dal Ministro non incontra quella del Presidente del CRA (Comitati Riuniti Agricoli), Danilo Calvani che è di tutt'altro parere - "Chi ha parlato con il ministro Lollobrigida non ci rappresenta". Dallo scorso 22 gennaio Calvani è alla guida la del CRA e stando alle sue dichiarazioni considera i rappresentati della categoria agricola - "un manipolo di opportunisti i quali, spacciandosi per rappresentanti dei contadini e della mobilitazione agricola 'trattano' con membri del Governo per il loro personale tornaconto. Gli stessi falsi rappresentanti, iscritti ai partiti che da anni stanno decimando il comparto agroalimentare". Questo è quanto è apparso in una nota del CRA. "Il C.R.A.. e tutti i comitati, associazioni e ceti sociali aderenti alla mobilitazione - a proseguito Calvani - prendono le distanze da questi mercenari al soldo di una classe politica fallita e inaffidabile e che ancora una volta manovra i suoi sottomessi spacciandoli per rappresentanti del mondo agricolo e della mobilitazione". Anche Matteo Salvini è intervenuto dal Parlamento europeo in merito alla protesta che si sta consumando in Europa da parte degli agricoltori - "I trattori [agricoltori - NDR] che sono in piazza in tutta Europa - afferma il Leader leghista e vice premier - hanno problemi con l'attuale Commissione europea. La Commissione von der Leyen da questo punto di vista è disastrosa, sul fronte del lavoro e dei diritti". Ma se da una parte ci sono i sostenitori delle tradizioni millenarie agricole, dall'altra troviamo imprenditori nel settore agroalimentare che si sentono danneggiati dalle scelte del nostro Governo. In particolare, dalla più grande associazione dell'industria alimentare italiana (Unione Italiana Food, Confindustria) a guida Barilla, la legge sulla carne sintetica cara al governo non va bene. Le motivazioni del Ministro Lollobrigida, al divieto della carne sintetica, sono da ricercare nelle tradizioni agricole italiane - "Siamo l'Italia, Patria della qualità, frutto di un inscindibile legame tra terra e uomo, di una cultura secolare fatta di tradizioni, lavoro, benessere. Per questo siamo stati i primi a vietare i cibi sintetici/coltivati o meglio cibi falsi". - aveva dichiarato tempo fa il Ministro in un post apparso in una sua pagina social - --------------------------------------------------------- (*) Il "Green Deal" europeo è un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l'UE sulla strada di una transizione verde, con l'obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Sostiene la trasformazione dell'UE in una società equa e prospera con un'economia moderna e competitiva.
- ROMA CAPITALE: FRATELLI D'ITALIA CHIEDE UN CONFRONTO SUL NUOVO CONTRATTO CON "AMA"
Masi (FdI): "Fondamentale lavorare affinché siano accettati i nostri emendamenti prima che la Giunta approvi il testo" Comunicato Stampa (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 31 gennaio 2024 - "Sul nuovo contratto con Ama abbiamo formalizzato le nostre proposte per il Litorale, è fondamentale lavorare affinché siano accettati i nostri emendamenti prima che la Giunta approvi il testo. Per questo abbiamo coinvolto la commissione Ambiente, che dovrebbe riunirsi presto sull’argomento e stiamo coinvolgendo l’Assessorato competente, un po’ distante fino ad oggi dai problemi che riguardano Ostia e il suo entroterra. Speriamo ci sia concesso almeno un confronto per spiegare le esigenze di un quadrante così complesso. Riteniamo prioritario l’inserimento dello spazzamento della sabbia proveniente dalle spiagge, che inevitabilmente va a finire sui marciapiedi, sulle piste ciclabili, sulle piazze e sulle strade limitrofe. È importante anche che sia contemplato il ritiro dei rifiuti che si depositano all’esterno dei canali dopo la bonifica. Questioni sulle quali cerchiamo un confronto cercando di proporre un programma per il Litorale, che sia più puntuale e tenga conto meglio della peculiarità di un quartiere che si affaccia sul mare, ci auguriamo che ci possa essere una reale apertura, da parte dell’Assessorato, su un tema così importante". Lo dichiara in una nota il Consigliere di FDI in Assemblea Capitolina, Mariacristina Masi
- LUTTO NEL MONDO DELLO SPETTACOLO: MORTA L'ATTRICE SANDRA MILO
"Sandrocchia", come l'aveva soprannominata Federico Fellini, si è spenta a Roma tra l'affetto dei propri familiari all'età di 90 anni articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 29 gennaio 2024 - Si è spenta all'età di 90 anni, tra l'affetto dei suoi cari, Sandra Milo. Nata a Tunisi l'11 marzo del 1933, l'attrice ha accompagnato milioni di italiani di diverse generazioni. Musa di Federico Fellini che la soprannominò "Sandrocchia", ha girato una settantina di film. Ha lavorato con molti registi, da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, da Luciano Salce a Duccio Tessari, da Pupi Avati a Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, questi sono solo alcuni dei nomi più noti che l'hanno diretta sul set. Nel 2009, nella trasmissione televisiva "Porta a Porta" di Bruno Vespa, confessò per la prima volta di essere stata l'amante di Federico Fellini per 17 anni. Ha avuto una vicinanza politica nel partito socialista di Bettino Craxi che frequentò per due anni. Convolò a nozze ala tenera età di soli 15 anni (1948) con il Marchese Cesare Rodighiero (matrimonio durato solo 21 giorni), per poi avere una relazione durata 11 anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah) per arrivare, infine, all'unione con Ottavio De Lollis (da cui ha avuto Ciro e Azzurra).
- LAZIO-NAPOLI 0-0. GARA MOLTO TATTICA CON UN SOLO TIRO NELLO SPECCHIO DELLA PORTA
Un punto a testa che muove di poco la classifica dei capitolini e dei partenopei articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 29 gennaio 2024 - Gara molto tattica, quella di ieri sera vista all'Olimpico nella Capitale. A prendere l'iniziativa è stata sicuramente la Lazio, mentre il Napoli ha cercato più di contenere i biancocelesti, invece di offendere, riuscendoci, comunque, bene. La Lazio ha cercato più volte di entrare nelle fitte maglie difensive dei partenopei con dei passaggi veloci negli spazi stretti della squadra avversaria ma i raddoppi di marcatura e le chiusure sulle linee di passaggio, messe in atto dai ragazzi di Mister Mazzarri, hanno inibito le puntate a rete dei biancocelesti, che sono riusciti a tirare in porta solo da fuori area e centrandola una volta in tutto l'arco della partita. Nel secondo tempo la Lazio è entrata ancora più determinata e infatti, al 46° su un lancio in verticale di Gila per Castellanos, questi ultimo al limite dell'area stoppa di petto con le spalle alla porta e in rovesciata mette la palla nel sacco... Purtroppo, l'occhio del VAR conferma la decisione dell'assistente di linea del Sig. Orsato che annulla per fuorigioco millimetrico dell'attaccante biancoceleste. Peccato perché è stato un bel gesto tecnico e una gran rete, quella del numero 19 laziale. Vani, dunque, i tentativi della Lazio di poter scardinare la difesa partenopea. Solo al primo tempo, un dinamico Isaksen, ci prova due volte dal limite dell'area avversaria ma la palla va alta sopra la traversa. I ragazzi di Mister Sarri, anche nel secondo tempo ci provano da lontano e Cataldi per poco riesce nel colpaccio con un tiro che lambisce il palo alla sinistra dell'estremo difensore napoletano. Non c'è molto altro da raccontare di una gara bloccata dall'inizio alla fine e che si sarebbe potuta sbloccare solo con un jolly tirato fuori dal cilindro da uno dei protagonisti del match. In realtà Castellanos in tal senso ci ha provato ma ha sbagliato i tempi di gioco e il suo bel gesto atletico e tecnico, rimarrà solo per i fotografi e non aiuterà la Lazio a scalare ulteriormente la classifica. E domenica prossima, la Lazio avrà un altro big match con una diretta concorrente che ambisce al quarto posto, l'Atalanta. Si giocherà a Bergamo, un campo sempre molto caldo per i laziali e sarà un'altra gara da giocare con determinazione e alta concentrazione. Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara SARRI (MARTUSCIELLO) - Il tecnico biancoceleste non ha potuto rilasciare interviste nel post-gara perché nel corso del match è stato colpito da un lutto familiare e pertanto ha dovuto lasciare velocemente lo stadio. A Maurizio Sarri e ai suoi cari vanno le nostre più sentite condoglianze. Al suo posto si è presentato ai microfoni dei giornalisti l'allenatore in seconda, Martusciello che ha commentato così la gara: “I numeri non mentono, quello che ci sta capitando è questo: avere opportunità senza trasformarle in occasioni e quindi in reti. È un problema che dovremo risolvere, il come sta alle qualità individuali dei giocatori. Sono convinto che appena si sbloccheranno certi meccanismi mentali saremo più leggeri. È un problema importante per tutte le squadre questo. Poi oggi (ieri - NDR) siamo contenti per la prestazione, speravamo di vincerla ma non sono due punti persi vista la prestazione sotto tono in Supercoppa. Qualche scoria nel primo tempo c’era in tal senso, anche perché affrontavamo una squadra simile all’Inter per sistema di gioco. Potevano portarci a correre a vuoto e questo ci ha portato a fare più densità. Nel secondo tempo però abbiamo fatto molto meglio mettendo in difficoltà una signora squadra”. “Sicuramente c’è un po’ di tutto - riferito alla gara di Supercoppa Italiana persa senza giocare contro L'Inter - Ci siamo accompagnati a questo evento non nella maniera giusta ma non si può tornare indietro. Abbiamo fatto un errore da non ripetere, non so quale sia stato quello maggiore ma tutti abbiamo sbagliato portando a una prestazione scadente. Non ci siamo preparati per un evento importante, ci sono insidie non visibili, il calcio è pieno di queste cose. Ne dobbiamo fare tesoro, anche per questo oggi abbiamo visto un’attenzione differente”. “Il discorso del gol è un qualcosa che ci torna strano da comprendere. Oggi c’era Taty e non Ciro, mancava anche Zaccagni, ma ciò non toglie la signora partita di Isaksen. Ho anche rivisto il Felipe a cui siamo abituati, ma il gol non è una cosa che si studia. È una cosa intima, che avviene. Noi possiamo portare la squadra tatticamente fino a un certo punto, il resto deve farlo la qualità, il genio e il talento. Stasera non ci siamo avvicinati. Sui punti guadagnati o persi penso che il Napoli sia arrivato con tanti giocatori delle rispettive nazionali. Avevano assenze, ma le avevamo anche noi. Non ho visto tutta questa differenza, ma una squadra che ha fatto una signora partita a livello di spirito dopo la gara con l’Inter. Poi sui gol sono d’accordo”. Martusciello dopo il pari di ieri, non vede una maggiore complicazione nella corsa qualificazione alla prossima Champions - “Assolutamente no perché siamo alla seconda del girone di ritorno. Affrontiamo squadre di pari livello o forse di un gradino in più, ci sono sette o otto squadre rispetto all’anno scorso. Ne può uscire solo una tra queste visto che le altre tre hanno preso il largo. Siamo tante squadre in 3-4 punti, può succedere di tutto. Ce la metteremo tutta per arrivare lì, speriamo di farcela”. MAZZARRI - "Sono sinceramente molto soddisfatto, anche perché avevamo davanti una squadra molto forte. L'anno scorso, il Napoli ha vinto uno Scudetto ma la Lazio è arrivata seconda. Squadra forte. E noi avevamo tante assenze, quindi i ragazzi sono stati veramente bravi. Ho avuto la conferma di avere grandi uomini, che giocano insieme e da squadra. Si vede già qualcosa che piace a me". "Con le squadre di Sarri, di solito è difficile tenere il possesso palla ma questo la dice lunga su quanto stia crescendo la squadra. Bisogna attaccare di più gli spazi, la profondità, ma le caratteristiche di Raspadori oggi non lo consentivano. Loro poi son bravi a scappare, ma nel complesso sono contento della prestazione". "Dipende dai calciatori che ho a disposizione - riferito al modulo con cui far giocare la sua squadra - . Certo, se ti costringe a tener fuori giocatori importanti e in forma, io sono pronto anche ad adattare il sistema di gioco ai calciatori. Non per forza il contrario. Si può fare tranquillamente il 3-4-3, soprattutto quando torneranno Osimhen, Simeone e Kvaratskhelia. Se poi la squadra è quadrata, può giocare con qualsiasi modulo". Poi, Mister Mazzarri parla del calciomercato delle scadenze contrattuali e del caso Osimhen - "Ho il pregio o difetto di parlare molto con i calciatori, guardandoli in faccia. Con Zielinski ho parlato ieri, lo farò con Osimhen non appena tornerà, ma non ci sono problemi quando ti trovi davanti una persona leale. Complimenti anche a Demme, che non giocava titolare da tantissimo, quindi è stato veramente bravo a calarsi di nuovo nella parte. Zielinski, invece, avete visto come ha risposto" . Il tabellino della gara LAZIO: Provedel; Lazzari (71° Pellegrini), Gila, Romagnoli, Marusic, Guendouzi (77° Vecino), Cataldi (84° Rovella), Luis Alberto, Isaksen, Castellanos, Felipe Anderson. All. Sarri. NAPOLI: Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus, Di Lorenzo, Demme (60° Gaetano), Lobotka, Mario Rui (79° Mazzocchi), Politano (84° Lindstrom), Zielinski (84° Dendoncker), Raspadori (79° Ngonge). All. Mazzarri. Arbitro: Orsato di Schio Note: ammoniti Demme, Romagnoli, Gila, Cataldi, Ostigard --------------------------------------------- A QUESTO LINK PUOI TROVARE L’ELENCO DI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA S.S. LAZIO STAGIONE CALCISTICA 2023/2024 A FIRMA DI MASSIMO CATALUCCI
- LAZIO E NAPOLI SI GIOCANO PUNTI PESANTI NELLA CORSA AL QUARTO POSTO
I capitolini incontrano i partenopei nel big match della terza giornata del girone di ritorno di Serie A. Mazzarri ha molti uomini out; Sarri può contare su una rosa ampia a disposizione articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 28 gennaio 2024 - Lazio e Napoli si incontrano oggi nel big match delle ore 18:00, nello stadio Olimpico della Capitale. Inutile evidenziare che ambedue le compagini hanno bisogno di punti per continuare a far maturare le loro possibilità di raggiungere, almeno il quarto posto in classifica che, se mantenuto poi fino al termine del campionato, permetterà di staccare il biglietto per partecipare alla prossima Champions League, stagione 2024/2025. Lazio e Napoli ripartono oggi in campionato, dopo aver saltato una giornata per partecipare alla deludente, per entrambe, "Final" Four di Supercoppa Italiana che si è giocata il 18/19 e 22 gennaio scorsi in Arabia Saudita e vinta dall'Inter, che ha prima eliminato i capitolini nella semifinale e poi, battuto i partenopei nella finale, aggiudicandosi il primo trofeo in palio della stagione. Il tecnico del Napoli arriva a questa gara con gli uomini contati, numerosi gli assenti per infortuni, squalifiche e per altri per la partecipazione alla coppa d'Africa. Sarri, invece, arriva a questo incontro con una rosa ampia e può mettere in campo la squadra migliore, potendo, in corso d'opera, scegliere anche su cambi di qualità. Questo da un punto di vista delle risorse umane da mandare nel rettangolo di gioco ma quello che si deve considerare, al di là dei giocatori che scenderanno in campo oggi, sono le motivazioni, ovvero, l'aspetto psicologico ed emotivo che in questo caso, al di là dei risultati registrati da entrambe le squadre nel quadrangolare in Arabia Saudita, vedrebbe in vantaggio il Napoli, rispetto alla Lazio che ha letteralmente fatto 5 passi indietro nella gara disputata contro l'Inter. Quindi, questa sera non sarà importante per Mister Sarri avere solo gli uomini giusti al posto giusto, disponibili fisicamente ma sarà decisivo approcciare la gara con la mentalità vincente, con determinazione e voglia di aggredire l'avversario, calcisticamente parlando, fin dai primi minuti dal fischio d'inizio della gara, se si vuole uscire con tre punti in più in classifica. Le dichiarazioni degli allenatori nel pre-gara SARRI - Nessuna dichiarazione nel pre-gara da parte del tecnico biancoceleste MAZZARRI - Nessuna dichiarazione nel pre-gara da parte del tecnico biancoazzurro Le probabili formazioni LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Rovella, Luis Alberto; Isaksen, Castellanos, Felipe Anderson. A disposizione: Sepe, Mandas, Hysaj, Casale, Pellegrini, Vecino, Cataldi, Kamada, Pedro, Saná Fernandes. All.: Maurizio Sarri. NAPOLI (3-5-1-1): Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus; Di Lorenzo, Demme, Lobotoka, Gaetano, Mazzocchi; Politano; Raspadori. A disposizione: Contini, Idasiak, Mario Rui, Dendoncker, D'Avino, Gioielli, Zielinski, Ngonge, Lindstrom. Alle.: Walter Mazzarri. La squadra arbitrale, VAR e AVAR Arbitro: Daniele Orsato Assistenti di linea: Berti e Moro IV Uomo: Sacchi VAR: Irrati AVAR: Paterna Dove seguire la diretta TV e in Streaming Lazio-Napoli è in programma oggi, domenica 28 gennaio 2024 allo Stadio “Olimpico” nella Capitale. Il fischio d’inizio verrà dato dall'arbitro Orsato alle ore 18:00. La gara è valida per la ventiduesima giornata di Serie A e verrà trasmessa in diretta TV su DAZN scaricando l’app di DAZN su una smart tv compatibile, utilizzando con dispositivi Amazon Firestick o Google Chromecast oppure console PlayStation o XBox. In alternativa, il TIMVISION Box. Chi è abbonato sia a DAZN che a Sky, potrà attivare Zona DAZN e vedere Lazio-Napoli in tv sui canali di Sky. Telecronista del match, Ricky Buscaglia di DAZN, coadiuvato dal commento tecnico di Andrea Stramaccioni. -------------------------------------------- A QUESTO LINK PUOI TROVARE L’ELENCO DI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA S.S. LAZIO STAGIONE CALCISTICA 2023/2024 A FIRMA DI MASSIMO CATALUCCI
- ARDEA COME LA TERRA DEI FUOCHI: DILAGANO CRIMINALITA’ E INQUINAMENTO AMBIENTALE
La troupe televisiva di Rete 4 minacciata da un uomo al volante di un furgone: "Se non tornate indietro è peggio per voi...non è una minaccia, è un avvertimento" articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Ardea, 24 gennaio 2024 - Il clima di tensione misto a paura e rabbia che i cittadini perbene vivono ad Ardea, si fa sempre più insistente, per effetto di un dilagare della criminalità e dell’inquinamento ambientale che stanno determinando, geograficamente, delle “zone franche” nel Comune di Ardea, sempre più in mano a chi delinque. La dimostrazione palese che alcuni territori del Comune sono ormai aree ad esclusivo controllo di alcune “famiglie”; la consapevolezza che tale problema sociale non è nato oggi ma è frutto di decenni in cui lo Stato non ha mai fatto sentire la propria presenza, né ha mai dato il suo contributo per arginare lo sviluppo di tale criminalità, ci vengono dall’ultimo servizio giornalistico passato ieri sui canali di Mediaset, attraverso la trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”, del giornalista Mario Giordano. In un sopralluogo della troupe televisiva di Rete 4 in uno dei territori occupati abusivamente da persone di cui forse non si conoscono neanche le identità, è avvenuto che, i giornalisti, mentre erano in procinto di filmare lo stato dei luoghi per fare il loro video reportage, sono stati invitati, con un fare minaccioso da un autista di un furgone che passava di là, ad allontanarsi: "Dove state andando?" - chiede l'uomo al volante del suo mezzo giornalisti che rispondono: "Stiamo andando alla discarica là in fondo" -“Non c'è discarica, tornate indietro" - ribadisce l'uomo sul furgone mentre la giornalista, di rimando gli chiede: "Perché?" - "Perché lo dico io, tornate indietro" - ribadisce ancora l'uomo dal finestrino del suo furgone - "Ma lei chi é, scusi?" - domanda a questo punto la giornalista - "Ma a lei che interessa chi sono io? Torna indietro. Ci sono persone che non possono essere disturbate. Avete capito? Se tornate indietro è meglio per voi" - insiste l'uomo che poi conclude dicendo: "Se non tornate indietro è peggio per voi, non è una minaccia, è un avvertimento”. (Clicca qui per vedere il video reportage di "Fuori dal Coro") Espressioni verbali, queste, che risuonano come “avvertimenti", per usare il termine ribadito dall'uomo ma che non possono non far pensare a dei "modus operandi" di un fare mafioso, propri di una comunità, quella che si è insediata ormai da anni nel territorio rutulo, che di certo non tende a valorizzare il territorio ma tende a deturparlo, appropriandosene abusivamente e ricorrendo, appunto, ad “avvertimenti” che celano, neanche troppo, vere e proprie minacce intimidatorie, verso chi tenta di accedere in alcune di quelle “zone franche”, in cui possono entrare solo coloro che le gestiscono, seppur abusivamente e fuori da ogni buona regola dettata dal senso civico e dalle leggi del nostro Stato. Il Sindaco della città, Maurizio Cremonini, intervistato dalla giornalista di Mediaset, ha manifestato l’impotenza della sua amministrazione, davanti al dilagare della criminalità, ad ogni tipo di abusivismo e del fatto che le zone controllate da chi delinque, siano inaccessibili anche per le istituzioni locali: “Dovremmo fare un’opera di abbattimento, di cui molte hanno già il procedimento dalla procura della Repubblica di Velletri. Questa, perciò, è un’opera colossale" – ha dichiarato il Sindaco che ha poi aggiunto – "Noi non abbiamo né gli strumenti economici, né gli strumenti del personale” (riferito all’impossibilità dell’amministrazione locale di bloccare i danni ambientali e di abusivismo di ogni genere che persistono sul territorio da decenni, provocati da chi delinque – NDR). Quanto dichiarato dal Sindaco di Ardea, trova riscontro anche nelle lamentele, evidentemente oggettive, espresse dalle stesse forze dell’ordine preposte al controllo nei comuni del litorale sud romano (Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno), le quali denunciano da anni la carenza di personale e di mezzi strumentali di cui necessiterebbero, per fornire un adeguato servizio di sicurezza alla collettività. Il SIULP (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori di Polizia), ha più volte manifestato ai rappresentanti del Governo, l’impossibilità di gestire la dilagante criminalità che si sta sempre più radicando nei comuni del litorale a sud della Capitale, per effetto della carenza di risorse necessarie al Commissariato di Anzio/Nettuno, per cui sta venendo meno la sicurezza nel territorio. Siamo arrivati al punto che le parole non sono più sufficienti per contrastare lo stato di abbandono e la crescente opera delinquenziale di cui alcuni soggetti si macchiano quotidianamente. L’arroganza criminale di tali soggetti, che si beffeggiano delle leggi italiane, occupando, impropriamente, pezzo dopo pezzo il territorio, richiamano lo Stato a mettere in campo e subito, azioni concrete. I Comuni non possono essere lasciati soli in una lotta al contrasto della criminalità ed assistere inermi alla sottrazione della legalità nelle loro aree per carenza di risorse strumentali, umane ed economiche. Se non si interviene in modo deciso, anche mandando l’esercito, se questo dovesse rendersi utile per “bonificare”, con gli strumenti che la nostra costituzione ci permette, le aree sottratte abusivamente alla collettività e non si mette fine alla continua deturpazione ambientale, Ardea rischia di intraprendere una vertiginosa discesa verso il basso, lasciando spazio a chi delinque, in modo che possa continuare ad agire indisturbato. E se questo avverrà, crediamo che con il passare del tempo, per una condizione sociale che non dovesse tendere ad evolversi in termini di qualità e vivibilità territoriali, nel comune rutulo, ci sarà un’inevitabile spopolamento, ovvero, il trasferimento da parte di tante brave famiglie, in altri luoghi più sicuri e salubri.
- CRESCITA E SVILUPPO PERSONALE
Qui troverai numerosi approfondimenti su questo tema articoli a cura di Massimo Catalucci 12/10/2023 - POLITICA – QUELLA SOTTILE MA SOSTANZIALE DIFFERENZA TRA OPPORTUNISMO E OPPORTUNITA’ 10/10/2023 - “SI VIS PACEM, PARA BELLUM”…SE FOSSE VERO DOVREBBE REGNARE LA PACE DA SECOLI E INVECE… 25/09/2023 - TEAM BUILDING: FORMARE UN GRUPPO E FARLO DIVENTARE UNA SQUADRA 29/06/2023 - Famiglia, scuola e mezzi di comunicazione: “modelli” che formano i giovani alla vita “reale” e “virtuale”…con quali risultati? 31/07/2022 - POLITICA E SOCIETA’. SIAMO DENTRO IL “CAOS” SOCIALE E VALORIALE DEL TERZO MILLENNIO: Tra pandemie, guerre, scienza e coscienza, l’essere umano sta perdendo di vista Se stesso… 31/03/2022 - COUNSELING. IL “TEMPIO” DELLE NOSTRE CONVINZIONI. Quando le nostre certezze sono sorrette da forti convinzioni, è difficile trasformarle, a meno che… 03/04/2022 - POLITICA E SOCIETÀ: TRA CAMBIAMENTO, SVILUPPO E TRASFORMAZIONE. I tre pilastri portanti del processo evolutivo di una comunità: rispetto, responsabilità, impegno 28/01/2022 - Comunicare: ogni atto comunicativo comprende quello di relazione: La comunicazione emotiva ‘intra’ e ‘inter’-personale e le dinamiche comunicative relazionali affettive 08/12/2021 - Ecco come il pensiero condiziona la materia: Il modo in cui pensiamo, condiziona sia il nostro corpo fisico che quello emotivo, spirituale e la nostra esistenza. 17/11/2021 - La strada per il benessere personale: "Le potenzialità insite nell’Essere Umano possono fargli trovare l’equilibrio nelle sue dimensioni biologiche, psicologiche e sociali" 15/11/2021 - Roma, Congresso Internazionale di Public Speaking. L’arte di “saper parlare” in pubblico…e convincere gli altri 04/05/2021 - Benessere, pensiero creativo e psiconeuroendocrinoimmunologia (P.N.E.I) 09/04/2021 - Disagio giovanile e società. La responsabilità dell’adulto nell’educazione dei giovani 31/05/2020 - Etica e morale, valori spesso incasellati in una comunicazione incoerente della Politica 14/02/2020 - Politica e società: Le dieci strategie di manipolazione delle masse di Noam Chomsky 18/12/2019 - Pomezia, 14-15 dicembre, grande evento nazionale formativo della NLS Academy. Docente d’eccezione il Dott. Matt Traverso. Guest Star, Gabriele Andriulli 23/10/2019 - Dialogo con l’inconscio, primi passi: “Prendere consapevolezza delle proprie sensazioni ed emozioni” 19/09/2019 - Navigare le emozioni 31/05/2019 - Gestire il tempo con intelligenza emotiva 24/04/2019 - Il potere magico delle parole: “Dal saper parlare al saper comunicare emotivamente. Il Public Speaking – l’Arte Oratoria” 18/04/2019 - Genitori Oggi. Come crescere in connessione con i nostri Figli 23/03/2019 - Salute e Benessere: Come vivere al top e raggiungere una perfetta forma psicofisica 08/03/2019 - “Ragazzi in Marcia”, un percorso metodologico per formare i giovani nei valori fondanti dell’umanità 02/03/2019 - Pomezia, “Team Building”: Come formare un gruppo e farlo diventare una squadra 04/01/2019 - Roma, NLS Academy: “A gennaio seminario di Ipnosi Regressiva alle vite precedenti con Fabrizio Elviretti” 21/12/2018 - Pomezia, “Genitori e Figli: insieme in aula per imparare a comunicare efficacemente”
- SCIOPERARE E' UN DIRITTO DEL LAVORATORE...QUINDI LO ERA ANCHE PER I PORTUALI DI TRIESTE NEL 2021?
Mentre continua la polemica tra i sindacati e il Governo per lo sciopero in programma domani 17 novembre, una riflessione sulla funzione dei sindacati è d'obbligo - articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 16 novembre 2023 - Il diritto allo sciopero è un diritto previsto dalla Costituzione italiana (art. 40) e che si esercita nell'ambito delle Leggi che lo regolano (503 ss. c.p.). Lo sciopero, quindi, è un'astensione collettiva dal posto di lavoro da parte dei lavoratori subordinati che in generale sono guidati a tale protesta dai sindacati. Lo scopo è quello di sollecitare il datore di lavoro, chiamando in causa anche le forze politiche di governo, per un miglioramento dello stato retributivo, dell'orario e delle condizioni di lavoro. Può anche essere esteso ad altre situazioni che coinvolgono il lavoratore, quali il licenziamento in prima persona o per sostenere le cause di terze persone della classe dei lavoratori (sciopero di solidarietà). E' una forma di protesta e manifestazione che costituisce il diritto di libertà e come tale il suo esercizio non può essere limitato e non può comportare nessuna sanzione per il lavoratore che ha scioperato. Quello che però intendiamo affrontare in queste poche righe e per cui intendiamo invitare ad una riflessione il lettore, non è tanto l'imminente sciopero previsto per domani dai sindacati dei lavoratori, né la polemica che si è innalzata tra le organizzazioni sindacali e il Governo, nello specifico con Matteo Salvini che ne voleva ostacolare l'esecuzione, piuttosto, sulla reale attuazione di un diritto da parte di tutti i lavoratori e appoggio incondizionato dei sindacati. Spieghiamoci meglio. Tutti ricorderanno le scene che imperversavano nei TG e nei Social Web diffuse nell'ottobre del 2021, quando eravamo in pieno periodo pandemico da Covid-19. Immagini che ritraevano i portuali di Trieste, protestare pacificamente davanti l'ingresso del porto della cittadina medesima, in ragione della negazione del diritto di libertà, che in quel caso era quello di voler scegliere di non farsi vaccinare e per cui, tale scelta, non avrebbe dovuto, come invece è avvenuto, portare alla sospensione dal lavoro i lavoratori che si ribellarono al fatto che per lavorare si doveva essere vaccinati ed avere il green pass. In quei giorni, prese sempre più consistenza il nome d uno dei portuali, Stefano Puzzer che non si è mai piegato, come tanti altri, al sopruso esercitato dall'autorità per imporre la propria volontà a danno e offesa dei diritti altrui. Per onor di cronaca, il giudice Paolo Ancora del tribunale del lavoro di Trieste ha respinto il ricorso di Stefano Puzzer, contro il licenziamento da parte dell'Agenzia Lavoro Portuale di Trieste scattato il 16 aprile 2022. Oltre il danno anche la beffa per Puzzer: il giudice Ancora ha condannato Puzzer al pagamento delle spese processuali, per una somma che supera i 2.000 euro. Al suo fianco, dopo il licenziamento, si erano schierati Portuali di Trieste. A questo punto la domanda viene spontanea, dov'erano i sindacati all'epoca dei fatti quando i portuali protestarono per un loro diritto e dove erano dopo il licenziamento di Puzzer? Credo che la polemica tra governo e sindacati di questi giorni stia facendo emergere ancora di più i due pesi e le due misure adottate dai sindacati in ragione della difesa dei diritti dei lavoratori. Tale organizzazione sindacale, come si legge nel - Rapporto del governo Italiano sull'applicazione della convenzione 87/1948 sulla libertà sindacale e protezione del diritto sindacale (anno 2000) - in uno dei capoversi si legge: "Il sindacato, infatti, nasce come associazione volontaria di lavoratori o di datori di lavoro che ad essa aderiscono allo scopo di ottenere la migliore realizzazione possibile dei rispettivi interessi collettivi o professionali" . L'organizzazione sindacale dovrebbe sempre e comunque, porsi come "strumento" di mediazione tra le scelte del governo, quelle del datore di lavoro e i lavoratori, senza distinzione alcuna, proprio come recita l'art. 40 della costituzione. A questo punto però, riformuliamo la domanda: dov'erano i sindacati quando in periodo di pandemia da Covid-19, molti lavoratori furono sospesi dal posto di lavoro e licenziati? #trieste #portuali #stefanopuzzer #sindacali #sindacati #lavoro #sciopero #lavoratori #datori #aziende #governo #matteosalvini
- ARDEA – 22/23/24 SETTEMBRE 2023 – SAPERE E SAPORI EVENTO AGROALIMENTARE ED ENOGASTRONOMICO
Tra i presenti, oltre agli amministratori locali anche i Sindaci dei comuni limitrofi, Consiglieri e Assessori regionali - Servizio Video Giornalistico di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY ) - Ardea, 24 settembre 2023 - Una bella festa delle eccellenze locali agroalimentari ed enogastronomiche, quella che ha avuto inizio venerdì sera ad Ardea e che si estenderà fino ad oggi, domenica 24 settembre. Un evento nel quale si vogliono esaltare le tradizioni di una terra, quella dell’agro pontino, che fonda le sue radici nell'industria agricola. >>>>>>>>>>>>>>>>>> Clicca qui per aprire il Video Reportage dell'evento <<<<<<<<<<<<<<<<<
- SENATO – DDL S.630 – DISPOSIZIONI PER LA DIAGNOSI E LA CURA DELL’ENDOMETRIOSI (VIDEO)
DE PRIAMO: “Siamo convinti che l’atto possa divenire legge, anche grazie all’impegno della commissione Sanità del Senato“ - articolo di redazione (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 21 luglio 2023 – Ieri a Roma, nella sala Caduti di Nassirya, a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica, su iniziaitiva del Senatore Andrea De Priamo, si è tenuta una conferenza stampa sul Ddl S.630 – Disposizioni per la diagnosi e la cura dell’endometriosi. Molti i relatori che hanno articolato, ognuno secondo le proprie conoscenze e competenze, il complesso problema dell’endometriosi, patologia altamente invalidante che colpisce oltre 3.000.000 di donne solo in Italia, stando ai dati certificati. Ma essendo una patologia ancora poco conosciuta e diffusa più di quanto si possa immaginare, ad oggi ci sono anche molte donne che sono inconsapevoli di esserne affette. “L’endometriosi e’ una patologia sottovalutata e troppo spesso non diagnosticata, nonostante gli effetti invalidanti che provoca e nonostante l’ampia diffusione tra le donne” – ha commentato il Senatore Andrea De Priamo, primo firmatario del Ddl S.630 promotore della conferenza stampa – “Scopo del disegno di legge 630 – ha continuato il Senatore – è fornire gli strumenti idonei innanzitutto per la diagnosi della patologia attraverso la formazione e la presenza nei presidi medici di personale medico e infermieristico specializzato nel riconoscimento della patologia. Inoltre – ha aggiunto De Priamo – attraverso il riconoscimento dell’endometriosi quale patologia invalidante, offrire tutti gli strumenti di tutela, assistenza e garanzia per le tantissime donne che ne vengono colpite. L’obiettivo che ci siamo posti con questo ddL è quello di alleviare gli effetti sanitari, sociali e professionali che le donne patiscono con l’insorgere di questa malattia che, va ricordato, é cronica e che troppo spesso, non venendo diagnosticata, crea problemi sulla fertilità e comporta pesanti conseguenze sul piano lavorativo e non permette di accedere dei percorsi medico sanitari che, se operati in modo adeguato, alleviano notevolmente i disagi e i disturbi. Grazie alla sensibilità di diversi senatori che, insieme a me, hanno sottoscritto il disegno di legge – ha concluso De Priamo – siamo convinti che l’atto possa divenire legge, anche grazie all’impegno della commissione Sanità del Senato che potrebbe recepire la proposta all’interno di un pacchetto di leggi su esigenze medico sanitarie femminili“. Erano presenti alla conferenza stampa, i senatori Lavinia Mennuni, Roberto Menia, Costanzo Della Porta, Susanna Campione, Elena Leonardi, Ernesto Rapani, Alberto Balboni, Giovanni Satta, Sergio Rastrelli, Paola Mancini, il Presidente della Commissione Sanità del Senato Francesco Zaffini, la consigliera regionale del Lazio Marika Rotondi e la consigliera del Municipio VII di Roma, Cristina De Simone e i consiglieri di due dei tre Comuni della Regione Lazio che hanno già ospitato i primi convegni sull’endometriosi: il consigliere comunale ad Ardea, Emanuela Micoli e il consigliere comunale a Zagarolo, Giovanni Luciani. “L’endometriosi deve essere diversamente tratta e considerata dal punto di vista sanitario” – ha affermato Franco Zaffini – evidenziando che tale patologia per la sua complessità necessita di un’attenzione particolare se si vogliono, realmente, tutelare a trecentosessanta gradi le donne che ne sono affette. “Una cosa fondamentale è quella di avere, finalmente, la consapevolezza di questa patologia importante, purtroppo, invalidante, sia per quanto riguarda l’aspetto fisico che psichico – ha commentato il consigliere regionale del Lazio, Marika Rotondi che ha aggiunto – L’endometriosi non condiziona solo la donna che ne è colpita ma anche la società che la circonda. Quindi – conclude Rotondi – è bene porre un’attenzione maggiore a questo problema sociosanitario, per giungere presto ad una diagnosi precoce della malattia perché attualmente, non c’è“. “Di endometriosi si parla da molti anni – ha affermato Massimo Catalucci, Presidente del Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 e moderatore della conferenza stampa in Senato – “Già nel 2005, il parlamento europeo – continua Catalucci – attraverso la Written Declaration on Endometriosis, invitava gli stati membri della comunità a prendere provvedimenti rispetto alla formazione e all’informazione sull’endometriosi. Questo, perché si percepiva l’importanza della malattia e della sua gravità, le cui cause della sua insorgenza sono ancora sconosciute e di conseguenza – prosegue Catalucci – si era compreso che si sarebbe dovuto accelerare il processo di riconoscimento della patologia altamente invalidante, al fine di legiferare in merito, con una legge che avrebbe dovuto tutelare al cento per cento le donne che ne sono colpite. Purtroppo, ad oggi sappiamo che manca ancora quel cavillo giuridico che riconosca appieno le caratteristiche invalidanti della malattia ma con questo nuovo Ddl – conclude Catalucci – e l’interessamento dimostrato dal Senato e dal primo firmatario del disegno di legge 630, il senatore Andrea De Priamo a cui fanno seguito gli altri senatori che lo hanno sottoscritto, contestualmente, a quanto si sta facendo alla Regione Lazio, grazie al Consigliere Regionale Marika Rotondi e all’attenzione dimostrata del Presidente Francesco Rocca, siamo sicuri che l’iter intrapreso porterà presto ad una soluzione definitiva per attribuire tutto quanto spetta di diritto alle donne colpite da questa infausta e subdola patologia“. Presente al tavolo dei relatori il coordinatore per la Regione Lazio dell’Associazione “Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0“, Moira Masi che ha fatto il punto sulle attività che il sodalizio a cui fa riferimento sta organizzando e gestendo. “Come coordinatrice regionale del Lazio dell’associazione Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0 – ha commentato Moira Masi – sono davvero grata al lavoro e all’impegno profusi dal Senatore Andrea De Priamo e dall’on. Marika Rotondi (Consigliere regionale del Lazio) per Aver accolto la voce di milioni di donne italiane affette da endometriosi. Il nostro scopo, come associazione, è quello di far si che i cittadini tutti prendano coscienza di una malattia molto diffusa, poco conosciuta ma altamente invalidante“. “E per creare consapevolezza alla maggior parte dei cittadini sulle caratteristiche subdole di questa patologia – ha proseguito Masi – con la nostra associazione abbiamo messo a punto un programma di convegni che spiegano cos’è l’endometriosi, chi colpisce, come riconoscerla e come affrontarla. Un programma di convegni nel quale sono contemplate diverse figure professionali che formano la squadra di lavoro con la quale stiamo portando avanti il progetto pilota sull’endometriosi, che parte dalla divulgazione corretta delle informazioni, su cosa è realmente, questa patologia e cosa, soprattutto, non è“. “In quest’ottica – aggiunge la coordinatrice regionale dell’Associazione – il lavoro che mi compete è quello di garantire il coordinamento delle attività dei convegni negli enti locali che decidono di ospitarli. Ma il nostro obiettivo è quello di arrivare anche all’istituzione scolastica, dove poter fare informazione sull’endometriosi, perché, come emerso dalla conferenza stampa di ieri in Senato, la tempistica per arrivare ad una diagnosi certa è fondamentale per salvaguardare le donne affette da endometriosi ed intervenire sulle adolescenti, informandole nel modo corretto, è un elemento essenziale per contrastare gli effetti devastanti di questa patologia che altrimenti potrebbe degenerare con conseguenze anche molto gravi“. “Attualmente, il nostro programma di convegni è concentrato nei comuni del Lazio – evidenzia Masi – ma visto il progetto ambizioso che abbiamo intrapreso e per cui oggi siamo qui grazie al Senatore De Priamo, primo firmatario del Ddl S.630 – Disposizioni per la diagnosi e la cura di questa patologia, è nostro interesse estendere presto anche a tutte le altre regioni d’Italia il programma di eventi informativi attraverso la realizzazione di convegni nei vari territori locali che vorranno ospitarci”. “Pertanto – aggiunge Moira Masi – ringrazio il Senatore De Priamo e tutti gli altri firmatari di questo Ddl per la sensibilizzazione dimostrata nel voler attivare l’iter parlamentare che ci auguriamo, porterà presto l’attuale Governo a legiferare in merito ad una legge che tuteli al 100% le donne colpite da questa infausta patologia. Ringrazio, altresì, i comuni della regione Lazio che da marzo scorso ad oggi hanno già ospitato i nostri convegni sull’endometriosi ed in particolare il Comune di Ardea che, oltre ad aver ospitato il primo dei nostri incontri pubblici, si è impegnato attraverso il proprio Sindaco Maurizio Cremonini, a garantire alla nostra Associazione “Gruppo Sociale Difesa Valori e Diritti 4.0”, due spazi pubblici dove ospitare, a partire da settembre prossimo, due sportelli d’ascolto per l’endometriosi, nelle località di Montagnano e Tor San Lorenzo“. “Infine – conclude Masi – ringrazio l’amico e compagno di viaggio, il presidente Massimo Catalucci al quale devo la forza e la determinazione che mi accompagna nei progetti della nostra Associazione”. Sona Haroni, psicoterapeuta esperta nel trattamento dell’endometriosi, per quanto concerne gli aspetti negativi psicoemotivi che si innescano nelle donne che accusano tale patologia, ha evidenziato una serie di dinamiche di pensiero e comportamentali che aggrediscono le sue pazienti, fino a portarle all’isolamento, alla rinuncia alla vita sociale, lavorativa e più in generale, alle interazioni con gli altri. Purtroppo, non è stato possibile ascoltare l’intervento del Dott. Massimiliano Marziali, che non ha potuto raggiungere in tempo la conferenza. Marziali è specialista in ginecologia e grande esperto di endometriosi e in questo progetto di divulgazione della conoscenza corretta della patologia, è la vera punta di “diamante”. Insieme a lui si sta studiando e mettendo a punto un piano d’azione territoriale che vede coinvolgere l’istituzione sanitaria e alcune figure di spicco della medicina in un progetto che mira ad essere esteso a tutto il territorio nazionale. Toccante, emotivamente, l’intervento di Arianna Cupolo che ha concluso la conferenza stampa, dove con la sua esposizione è come se avesse riunito in un’unica voce le sofferenze che vivono quotidianamente, sotto il profilo fisico e di conseguenza, psicoemotivo, le donne affette da endometriosi. Ma dalla voce di Arianna, non è solo emersa la sofferenza generata da questa patologia bensì, ed è questa la cosa positiva, è emerso che attualmente, si sta di fatto concretizzando sempre di più, la diffusione in ogni ambito, di una corretta informazione riguardo a cosa è l’endometriosi. E questo è il primo grande traguardo che in questi ultimi tempi si è raggiunto. Ma ciò fin qui conquistato, come ha spiegato la referente di A.L.I.C.E. odv, deve solo essere un ulteriore punto di partenza dal quale rimettersi in moto fino a quando non si legifererà con una norma che tuteli le donne affette da endometriosi, sotto ogni profilo: sanitario, lavorativo, sociale, psicologico ed economico. 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- Diagnosi e cura dell'endometriosi: in Senato il punto sul ddl 630
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