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PASSAGGIO AI QUARTI DI EUROPA LEAGUE PER LA LAZIO CHE SA SOFFRIRE MA POI GIOIRE

  • Immagine del redattore: Massimo Catalucci
    Massimo Catalucci
  • 14 mar
  • Tempo di lettura: 5 min

Come all'andata, i ragazzi di Mister Baroni sono stati presi a "legnate" dal Viktoria Plzen, ma hanno saputo mantenere la calma e non cedere alle loro provocazioni, portando a casa il passaggio del turno


  • articolo di Massimo Catalucci



Roma, 14 marzo 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) - Si sapeva che sarebbe stata una partita spigolosa, quella di ieri sera disputata dalla Lazio contro il Viktoria Plzen.


E che sarebbe stata una gara molto dura sul piano fisico, i ragazzi di Mister Baroni non ci hanno messo molto a scoprirlo. A subire i primi danni di un gioco eccessivamente duro, con entrate sulle gambe oltre il limite del regolamento, dopo pochi secondi dal fischio d'inizio, è toccato al capitano Zaccagni, che per poco non rischia di fratturarsi tibia e perone, per un tackle a gamba tesa provocatogli dal suo avversario, che l'arbitro ha pensato bene di redarguire con il semplice cartellino giallo, quando il rosso sarebbe stato il colore più consono.


In questo modo, visto che la gara era ancora all'inizio, è come se l'arbitro avesse concesso licenza ai ragazzi di Mister Koubek, di continuare a giocare tutta la gara con la stessa aggressività, oltre ogni limite.


Forse, nella strategia del Viktoria Plzen, c'era anche il tentativo di "buttarla in caciara", come si dice a Roma, cercando di innervosire i biancocelesti che, invece, hanno dimostrato grande maturità e non hanno ceduto alle "botte" che sono apparse più di una provocazione, ma hanno saputo continuare a giocare, seppur soffrendo, mantenendo la calma da squadra vera, portando a casa un risultato che fa morale e che, soprattutto, permette loro di accedere ai quarti di finale con diritto, per tutto quanto fatto fin qui in Europa League.


Il pareggio di ieri sera, sommato alla vittoria nella gara di andata in terra Ceca, dove la Lazio ha manifestato di essere un po' a debito d'ossigeno, acquista ancora più valore, perché dimostra che i ragazzi biancocelesti, hanno imparato a soffrire, quando si deve soffrire, ma non gettano mai la spugna. E questo è accaduto in molte gare quest'anno, di coppa e di campionato e non a caso, la Lazio nell'ultimo quarto d'ora in diversi match, ha portato a casa punti importanti.


Ora, prima della sosta per le Nazionali, che arriva come un toccasana per i biancocelesti in questo momento della stagione, rimane l'ultimo scoglio difficile da superare: il Bologna. La Lazio volerà in terra emiliana, per disputare domenica pomeriggio alle 15:00, il match valido per il 29° turno della Serie A. C'è poco tempo per recuperare dalle fatiche di coppa, ma serve ancora uno sforzo prima di ricaricarsi a dovere per la volata finale della stagione.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


BARONI - "Partita di spessore, le difficoltà a questi livelli ci sono, loro sono aggressivi e finora avevano messo in crisi molte altre squadre. Abbiamo alzato il ritmo dopo il gol subito e abbiamo reagito bene, complimenti ai ragazzi e al pubblico. Abbiamo recuperato diversi infortunati e sono più sereno perché stanno rientrando giocatori importanti come Castellanos, Vecino e Patric. Ci voleva una serata così". 


"La stanchezza la tolgo io dalla testa dei ragazzi, nello spogliatoio ho già detto a tutti di recuperare fisicamente e mentalmente per Bologna. La gestione non è una nostra qualità, questa squadra purtroppo e per fortuna ha bisogno di andare sempre a un ritmo alto. Loro con l’attacco alle seconde palle mettevano in difficoltà il nostro centrocampo a due. I complimenti alla mia squadra sono sinceri".


"Alcuni giocatori possono avvertire il peso di portare avanti obiettivi per una piazza importante, alcuni come Rovella li porto in panchina anche se non possono giocare perché hanno un'importanza enorme per il gruppo. In una squadra rinnovata e ringiovanita c’è bisogno di giocatori importanti quando giocano, quando si allenano e anche se non ci sono".


KOUBEK - Siete orgogliosi del risultato o c’è delusione? - "Ho entrambe le sensazioni. La partita di andata non ci ha favorito. Siamo partiti bene ma era difficile ripartire. Abbiamo fatto quello che potevamo. Potevamo arrivare ai supplementari, ma la situazione si è complicata troppo".


È crudele essere eliminati così - "No, non direi. Questo è uno sport in cui le differenze sono poche. Il limite tra il successo e la sfortuna è piccolo. La differenza è nei dettagli".


Cosa pensa del gol preso? Potevate impedirlo facendo i cambi prima? - "Purtroppo sì, ma c’era una pressione alta e non abbiamo potuto fare i cambi. La Lazio ci pressava e dopo il gol hanno aumentato. Certi calci d’angolo erano veramente pericolosi e noi aspettavamo resistendo. Ormai abbiamo fatto i cambi che abbiamo fatto. Non riuscivamo ad uscire dalla pressione della Lazio".


Avete giocato tante partite. Potete fare un bilancio della stagione? - "Il nostro viaggio in Europa ci ha rassicurati. Ci siamo resi conto che ce la possiamo fare a giocare contro questi avversari. Purtroppo ci ha anche tolto qualcosa, a volte era difficile affrontare tutte le partite. Siamo felici di riuscire a giocare bene nel nostro campionato nazionale. Abbiamo sempre giocato bene, ci manca qualcosa ancora, non abbiamo tempi per recuperare".


Come sta la squadra? - "Purtroppo non c’è spazio per tante cose, loro andranno a giocare con le nazionali e noi abbiamo un ciclo di partite denso. Questa è la situazione di tutte le squadre, non siamo diversi. In questa maratona di partite non abbiamo molto tempo per altro, se non nello studio dell’avversario. La pausa nazionali ci fa un po’ male ma ce la dobbiamo cavare".


Come paragona il cammino in Conference dell’anno scorso a questo? - "È il top della mia carriera da allenatore. Non mi aspettavo di arrivare qui a quest’età".


Che cosa ha imparato lei? - "Quando giochiamo in Europa c’è una pressione molto forte, mi dà tanta spinta, mi concentro a motivare la squadra. Ho imparato a non temere grandi squadra".

Il tabellino della gara


LAZIO-VIKTORIA PLZEN 1-1


LAZIO (4-2-3-1): Provedel 6.5; Marusic 5, Patric 6 (79° Gila sv), Romagnoli 7, Nuno Tavares 6 (67° Lazzari 6); Guendouzi 6.5, Vecino 6.5; Isaksen 5, Pedro 6.5 (79° Dele-Bashiru sv), Zaccagni 7; Castellanos 5.5 (67° Dia 6).


All.: Baroni.


VIKTORIA PLZEN (3-4-2-1): Jedlicka 6.5; Dweh 5.5, Markovic 6.5, Jemelka 6; Memic 6.5 (86° Kopic sv), Cerv 6.5, Kalvach 6.5 (86° Panos sv), Cadu 5.5 (78° Doski 6); Vydra 6 (79° Sojka sv), Sulc 7; Durosinmi 6.5.


All.: Koubek.


Arbitro: Makkelie (NED)

Marcatori: 52° Sulc (V), 77° Romagnoli (L)

Ammoniti: Dweh (V), Marusic (L), Durosinmi (V), Vecino (L)

Espulsi: nessuno



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