top of page

LAZIO-ROMA 1-1 - SVILAR FA MIRACOLI E REGALA IL PAREGGIO AI GIALLOROSSI

  • Immagine del redattore: Massimo Catalucci
    Massimo Catalucci
  • 14 apr
  • Tempo di lettura: 6 min

Fortuna e bravura del portiere romanista negano la vittoria alla Lazio che meritava di passare nel derby di ieri


  • articolo di Massimo Catalucci


Roma, lunedì 14 aprile 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - Svilar, premiato a fine gara come migliore in campo, la dice lunga sul pareggio tra Lazio e Roma. Se a questo aggiungiamo che la dea bendata ci ha messo del suo davanti la porta giallorossa, ecco spiegato come ieri, nonostante la Lazio avesse condotto la gara per quasi tutti i 90 minuti, non è andata oltre l'uno a uno.


Già ne primo tempo, Romagnoli svetta in area avversaria e colpisce di testa con forza la palla che, forse perché il tiro era un po' centrale, ma anche per i pronti riflessi dell'estremo difensore romanista, "strozza" nelle gole dei tifosi biancocelesti il gol del vantaggio. Ma Svilar, si ripete su almeno altre due occasioni laziali nel primo tempo, entrambe confezionate da Isaksen (sempre molto attivo e ottima anche ieri la sua prova), che prima con un dribbling stretto in area, elude l'intervento di due suoi avversari e tira a rete all'incrocio dei pali alla sinistra del portiere che devia la palla in calcio d'angolo; e poco dopo, quando da fuori area su un appoggio di Castellanos, il danese di casa Lazio, prova a sorprendere il portiere romanista, che ancora una volta devia la sfera in calcio d'angolo (questa volta il tiro era indirizzato alla sua destra verso l'incrocio dei pali).


Stesso copione nella ripresa, dove la Lazio parte forte e trova il gol poco dopo l'inizio del secondo tempo, da una punizione battuta in area dal vertice destro della tre quarti giallorossa, magistralmente, da Pellegrini (ottima anche la sua prova ieri). Nonostante la trattenuta in area, è ancora Romagnoli a saltare di testa anticipando tutti con la palla che questa volta si insacca nella rete giallorossa. Vano in questo caso il tentativo di Svilar di intervenire. La Lazio continua la sua pressione e al al 60°, ci prova Guendouzi a deviare di testa un traversone, sempre di Pellegrini, ma anche in questo caso, Silvar con la punta delle dita devia in angolo.


Dalla parte laziale, in tutta la gara, si è registrata solo una grande parata di Mandas nel secondo tempo, che fa una vera prodezza su un colpo di testa di Mancini, angolatissimo, negandogli il gol.


E purtroppo, come già accaduto in altre situazioni in questa stagione, la Lazio quando deve difendere il risultato di vantaggio di misura, troppo spesso dimostra di non avere nelle sue corde questa capacità e gli avversari ne approfittano per recuperare. Come è successo anche ieri, dove Soulè si inventa un tiro da circa 25 metri dalle porta difesa da Mandas che nulla può, su un tiro violento che sbatte nella parte bassa della traversa e rimbalza dentro la linea di porta. Il dispositivo al braccio dell'arbitro vibra e così si è maturato il pareggio romanista. Ma la Lazio non ci sta e prova riprendersi la gara per farla sua, prima con Pedro, subentrato da poco al posto di Isaksen, che non riesce a sorprendere l'estremo difensore romanista che devia ancora in angolo alla sua sinistra; poi, ancora un insidioso traversone in area romanista di Pellegrini per Dia (entrato in sostituzione di Castellanos), viene anticipato da N’Dicka che lo rimpalla sul suo portiere, interviene da terrà l'attaccante biancoceleste che colpisce la sfera, ma per l'ennesima volta in questa gara, trova un reattivo Svilar che para. C'è da registrare anche una bella iniziativa, sempre nel secondo tempo, di Zaccagni, che da fuori area con un tiro a giro non è riuscito a prendere la porta avversaria di poco.


Insomma, abbiamo registrato un'ottima Lazio che aveva preparato la gara nel modo giusto. Volendo andare a trovare il pelo nell'uovo, Mister Baroni forse avrebbe dovuto anticipare di qualche minuto i cambi che, quando sono stati fatti, hanno dato più energia ai biancocelesti.


Ma crediamo sia giusto in casa Lazio, guardare il bicchiere mezzo pieno, perché possiamo dire che i biancocelesti arrivavano anche da una trasferta in Norvegia, dove avevano disputato la prima gara del quarto di finale di Europa League, appena tre giorni prima, tra non poche difficoltà (temperature molto rigide, neve, vento e campo sintetico) e tutto sommato, hanno retto molto bene il campo nel derby, dimostrando superiorità nel gioco e nelle occasioni da gol, rispetto agli avversari. Vista così, il punto conquistato, anche se lascia dell'amaro in bocca ai tifosi laziali, è un punto positivo che tiene a debita distanza la Roma e lascia intravedere il quarto posto...difficile da conquistare, ma come dice Baroni, si combatterà fino alla fine per provare a raggiungerlo. Sarà importante arrivare allo scontro diretto contro la Juve (gara interna della Lazio) trovandosi a ridosso della stessa, per giocarselo con i bianconeri.


Ma ora, testa a giovedì prossimo: c'è una semifinale da conquistare in Europa League, partendo dallo svantaggio di 0-2. Si gioca allo stadio Olimpico nella Capitale e sarà fondamentale la spinta del popolo biancoceleste.

La scenografia laziale



Cosa si può dire di più di quanto non già detto in ragione della spettacolarità delle opere d'arte che la curva nord regala a tutti i tifosi, laziali e non, in fatto di scenografie sugli spalti dello stadio Olimpico? Ieri è stata l'ennesima prova della maestria e dell'originalità che gli artisti del tifo biancoceleste, hanno saputo costruire. Non è facile disegnare sull'intera curva nord e tutta la tribuna Tevere, un "dipinto" della Capitale, quando c'è da coordinare sulle gradinate decine di migliaia di persone con in mano caselle colorate che, tutte insieme, devono esprimere il progetto artistico, visibile al mondo intero attraverso le immagini video. Una parola sola per descrivere tutto ciò: Immensi.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


BARONI - "La partita ha messo pressione, la Roma non ha creato molto, la squadra si è spesa molto è stata in campo dall'inizio alla fine dando tutto e per quanto prodotto forse meritavamo la vittoria. La squadra ha dato tutto trovando anche energie che ci ha dato il nostro pubblico, peccato. Stavamo facendo bene, stavamo tenendo bene il campo. Ci serviva forse tenere un po' meglio la gestione della palla". 


"Io non devo chiedere niente ai nostri tifosi, ho già detto alla squadra che giovedì dobbiamo crederci tutti e sarà molto importante la nostra prestazione, ma anche l'apporto dei tifosi".


"Noi abbiamo trovato anche la peggiore partita possibile, anche se non mi piace parlarne perché poi sembra che cerchiamo degli alibi. Comunque sei andato a giocare in un campo sintetico, con loro che sono alla seconda giornata di campionato, loro hanno fatto una prestazione fisica clamorosa... Però al ritorno sarà una partita diversa, io ci credo. Non dobbiamo sbagliare niente, ma nel nostro stadio possiamo centrarla".


"Questa squadra è giovane, sta crescendo, ha energia e noi vogliamo essere protagonisti fino in fondo. Vogliamo esserlo attraverso il gioco e ciò che la squadra costruisce, ma so che lo faremo".


RANIERI - "All'inizio tornavamo indietro in campo e questa cosa non mi è piaciuta. Avevo chiesto altro alle mie ali, invece spesso tornavamo verso i nostri difensori. È stato un derby nervoso come al solito e la Lazio ha fatto qualcosa di più di noi, ma mi prendo questo pareggio".


Su Soulè - "Se parte dall'esterno può prendere la Roma per le mani, ma non riuscivamo a servirlo bene con i cambi di gioco per lasciargli l'uno contro uno. Abbiamo lasciato alla Lazio la possibilità di raddoppiarlo, mentre è andato meglio nella ripresa. Il futuro è suo perché ha tutto per esplodere".


Su Dybala, costretto alla panchina perché infortunato - "È un leader nello spogliatoio, purtroppo non in campo. So che con due punti siamo più verticali e più pericolosi, ma il mio pensiero è sempre che poi non mi restano alternative in panchina. Quello è un mio freno, ho sempre il dubbio fino all'ultimo. Quando Shomurodov entra lo vede più ficcante, anche Dovbyk si trova bene ma devo trovare il modo di risolvere questa situazione".


Ranieri e la suo ultimo derby sulla panchina della Roma - "Durante la partita non ho pensato alle statistiche personali, ma a riprendere la partita. Sicuramente da tifoso romanista è una cosa bellissima, ma avrei voluto chiudere con un'altra vittoria. Il calcio è questo e bisogna sapere accettare quello che viene. Cosa mi mancherà del derby? Non solo del derby, ma in generale mi mancherà l'Olimpico pieno che ti coinvolge e ti spinge".


Il tabellino della gara


LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gigot, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen (dal 73° Pedro), Dele-Bashiru (dal 79° Belahayane), Zaccagni (dal 79° Noslin); Castellanos (dal 73° Dia).


All.: Baroni


ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, N’Dicka; Saelemaekers (dall’89’ Rensch), Koné, Paredes (dal 46° Cristante), Angelino; Soulé (dall’89° El Shaarawy), Pellegrini (dal 59° Shomurodov), Dovbyk (dall’84° Baldanzi).


All.: Ranieri 


Arbitro: Sozza

Marcatori: 47° Romagnoli (L); 69° Soulé (R)

Ammoniti: Zaccagni (L), Isaksen (L), Pellegrini (L), Rovella (L); Paredes (R), Mancini (R)

Espulsi: ----




————————————————-



Commenti


bottom of page