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C’E' UN'EVIDENTE FRAGILITA' POLITICA NELLA MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA AD ARDEA?

  • Immagine del redattore: Massimo Catalucci
    Massimo Catalucci
  • 4 ore fa
  • Tempo di lettura: 4 min
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Un’altra tegola per la Giunta Cremonini: “Noi Moderati” - in una nota stampa - si svincola dalla maggioranza


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  • articolo di Massimo Catalucci


ARDEA - Domenica, 26 ottobre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - La “fragilità” politica del centrodestra ad Ardea, probabilmente, fonda le sue radici già nel 2017, quando l’allora Giunta Di Fiori, fu sfiduciata e mandata a casa, in prossimità della scadenza del suo mandato quinquennale.


Esperienza di disgregazione del centrodestra locale che pagò cara la scelta di disunirsi dando vita all'armata Brancaleone (così la definimmo giornalisticamente) dove i candidati ad una poltrona in Consiglio Comunale, si riunirono in tante liste civiche, all'interno delle quali erano presenti ideologie politiche fortemente divergenti, e che è legittimo pensare che non avrebbero mai permesso di governare la città con equilibrio e stabilità, qualora si fosse arrivati ad eleggere una maggioranza di Governo così costituita.


Si spianò così la strada alla vittoria del M5S, anche se quest’ultimo era già in forte ascesa di consensi su tutto il territorio nazionale.


A nulla valsero, quindi, le migrazioni dai cartelli di partito quali, Forza Italia, Fratelli d’Italia, PD, Lega, da parte di alcuni militanti e candidati, in liste civiche che avevano come unico obiettivo, questo è chiaro ed evidente visti i fatti su menzionati e poi accaduti, quello di battere il M5S e non, certamente, quello di creare i presupposti per dare alla città di Ardea, una solidità politica che potesse rappresentare, realmente, l’alternativa al “Movimento di Beppe Grillo & Co.”.


In realtà, una parte dei militanti in Fratelli d’Italia, nel 2017 rimasero in corsa con il partito della Meloni, per legittimare la presenza nel territorio di Ardea di una radice di centrodestra che non accetta di far parte dei giochi di potere e della spartizione dello stesso sul territorio, ma che intende costruire un’alternativa politica locale vera, che si basi su uomini e donne coerenti e congruenti con la linea che il partito stesso esprime. Purtroppo, di questo gruppo, sono rimasti in pochi a mantenere la barra dritta sui principi fondanti del partito, altri, hanno preferito cambiare sponde politiche.


Ma la “pratica migratoria”, purtroppo, sembrerebbe essere lo sport più attivo ad Ardea (e forse un po’ in tutta la Nazione): spostarsi da una "sedia" ad un’altra con la motivazione di farlo perché ci sono "divergenze" di pensiero nel gruppo politico dove ci si trovava prima; farlo in ragione del "rispetto" che si deve all'elettore che con il proprio voto ha sostenuto questo o quell'altro candidato; sono futili motivazioni che lasciano trasparire, al contrario di quello che si vorrebbe far credere, una sola cosa, la mancanza reale di rispetto verso l’elettorato.


Come ebbi a scrivere già in un mio articolo, in un paese che elegge i propri rappresentati attraverso un sistema elettorale che li pone in un cartello politico specifico, nel momento in cui gli stessi vengono eletti e si apprestano a rappresentare il proprio elettorato in una camera di Governo (Parlamento, Regione, Comune), questi dovrebbero sentire l’obbligo di farlo secondo il mandato ricevuto in quello stesso cartello in cui si sono presentati ai cittadini. Altrimenti, sarebbe meglio dimettersi, piuttosto che migrare là, dove i propri elettori non li avrebbero, probabilmente, mai votati.  Ma questo “modus operandi” fa parte di una morale e di un’etica politica conosciuta e praticata da pochi...


Quale futuro per la Giunta Cremonini?


E la pratica dell’armata Brancaleone ad Ardea, sembrerebbe essere ancora una “politica” attiva anche in questa legislatura iniziata nel 2022 con l’elezione a Sindaco di Maurizio Cremonini e nella composizione del Consiglio comunale, oggi fortemente ridefinito nei membri che lo compongono, per effetto, appunto, di migrazioni da un partito ad un altro e dove alcuni dei candidati eletti nel giugno di tre anni fa, hanno addirittura migrato da partiti ad altri partiti che hanno di base, ideologie politiche e diametralmente opposte tra loro.


La scelta di “Noi Moderati” di svincolarsi dalla maggioranza


L’ultima azione politica in Consiglio Comunale ad Ardea, in ordine cronologico, che “scuote” ancora una volta la già fragile maggioranza di centrodestra al Governo della Città, è quella che ha intrapreso il gruppo consiliare di “Noi Moderati” che, attraverso un comunicato stampa congiunto del Consigliere capogruppo in Comune, Giulia Salvitti, il coordinatore Augusto Giordani e il segretario provinciale Paolo Toppi: “esprimono la volontà di muoversi in piena autonomiaquesto è quanto si legge nella notain vista delle prossime elezioni, potendo così compiere liberamente le proprie scelte politiche e strategie”. Questo, di fatto, lascia intendere che il partito di "Noi Moderati" si svincola dalla maggioranza di centrodestra e apre nuovi scenari politici in una campagna elettorale per le prossime amministrative che è già iniziata da tempo, forse dal giorno dopo in cui il Sindaco Cremonini ha vinto le elezioni nel giugno del 2022.


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