COUNSELING SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO: SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELLE RISORSE UMANE
- Massimo Catalucci

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In natura la stabilità di ogni cosa è il centro di forze che si contrappongono. Sta a noi dialogare con le forze interiori per conoscerle, gestirle e trovare il nostro naturale equilibrio psicofisico, emotivo e spirituale

articolo di Massimo Catalucci
ROMA - Sabato, 13 dicembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - L’essere umano interagisce costantemente con l’ambiente a Sé circostante (cose, persone, animali, paesaggi, ecc.), instaurando consapevolmente o inconsapevolmente continue relazioni che caratterizzano le sue individuali modalità di interazione, attraverso l’utilizzo di strumenti comunicativi e linguaggi specifici che lo stesso adotta e adatta per trasferire un suo messaggio ad altri, oppure, per comunicare interiormente con se stesso (dialogo interiore conscio e/o inconscio).
Il Counseling socio-psico-pedagogico
Il Counselling, riconsociuto dalla Legge 4/2013 come libera attività professionale non organizzata in albi e/o ordini, è un'attività socio-psico-pedagogica fondata sull'orientamento della persona verso ciò che più confà alle sue esigenze, al suo caso specifico, dove quest'ultima deve farsi carico della responsabilità di agire per attivare processi mentali e comportamentali ecologici, sempre liberamente scelti ed eventualmente adottati dalla persona che decide di seguire un “training di Counselling”, dove l'operatore ha la sola funzione di facilitare il suo cliente nello sviluppo di un dialogo "intra" e "interpersonale", razionale, logico, ma soprattutto, emotivo.
Il termine “ecologico”, è inteso come principio di equilibrio tra il pensare e l’agire della persona, in relazione all'ambiente in cui vive, al contesto socio culturale ed economico, nonché alla qualità dei rapporti interpersonali che la persona stessa è in grado di instaurare nella sua quotidianità.
Il termine “training” è invece qui utilizzato per evidenziare come, tale attività di Counselling, esuli da altre attività, in particolare la psicoterapia o psicoanalisi, basandosi su programmi di allenamento psicofisico, all'interno dei quali, il Counsellor (colui che esercita l’attività di Counselling) e il suo assistito (nel caso di singola persona) o suoi assistiti (nel caso di coppie o gruppi di persone), concordano modalità, tempi e strumenti, per la realizzazione e il raggiungimento di un obiettivo prefissato. [Per una descrizione più completa del Counseling, cos'è e cosa non è, e i limiti professionali in cui può operare, seguire questo LINK]
Conoscere il linguaggio dell’inconscio per trasformare in positivo il disagio e la sofferenza
Nelle nostre azioni quotidiane comunicative e relazionali interpersonali e intrapersonali (ogni atto comunicativo include una relazione), usiamo sia i codici “verbali”, che conosciamo molto bene e che sono attribuibili alle nostre capacità logiche e razionali, sia i codici “non verbali”, di cui difficilmente ne conosciamo la struttura, il linguaggio, perché non ci vengono insegnati e questi, sono dominati dal nostro sistema inconscio.
E sono proprio questi ultimi linguaggi appena citati che spesso ci inducono a trasferire messaggi difformi da quelli che razionalmente e logicamente, vorremmo trasferire, sia nel dialogo/relazione interiore con noi stessi, sia nel dialogo/relazione con gli altri e il contesto in cui siamo calati nella nostra quotidianità. Tale difformità, incongruenza, incoerenza tra ciò che razionalmente vorremmo comunicare e ciò che emotivamente comunichiamo, mina la qualità della nostra comunicazione nel rapporto con noi stessi e verso gli altri, facendola risultare “non vera”, “non congrua”, "non coerente".
Conoscere il linguaggio dell’inconscio e la sua struttura e gli strumenti che possono permetterci di apprenderli, ci permette di migliorare, sia la qualità della comunicazione interiore (intrapersonale) che esteriore (interpersonale): nella coppia, tra genitori e figli, con il gruppo di lavoro, nelle amicizie, e in molte altre occasioni dove, inevitabilmente comunichiamo e ci relazioniamo.
E siccome l’atto comunicativo, implica sempre quello di relazione, noi costantemente, sia se comunichiamo dentro noi stessi oppure, se lo facciamo con i nostri simili, instaureremo sempre una relazione, anche quando siamo in silenzio assorti in noi stessi da soli oppure, insieme ad altre persone.
Lo scambio comunicativo e relazionale tra umani è, inoltre, il modo attraverso il quale nutriamo emotivamente il nostro inconscio. Alcuni studi ci dicono che questo processo inizi già dal momento del nostro concepimento e i primi contatti comunicativi di rilevante significatività, per lo sviluppo della nostra personalità, sono con gli archetipi universali: Femmina (Madre) e Maschio (Padre).
La qualità di questi nutrimenti, ossia, dei “bisogni emotivi” di cui ci alimentiamo, plasmano a loro volta le peculiarità della nostra personalità, dando vita ad un nostro personale modello del mondo interiore, che sarà la nostra "bussola emotiva" attraverso la quale ci orienteremo e muoveremo nel mondo, in diversi contesti, rispondendo positivamente o negativamente a specifiche situazioni e per le quali, proveremo attrazione o repulsione.
È bene, quindi, prendere coscienza delle dinamiche inconsce che si innescano nell’atto comunicativo-relazionale, al fine di sviluppare una maggiore qualità comunicativa, prima con noi stessi e di conseguenza con gli altri e che si confà, alle nostre esigenze personali di autodeterminazione, autoregolamentazione e autorealizzazione.
La nostra esistenza è come un film dove tutto è ripreso e conservato sotto forma di emozioni: sofferenze e piaceri
Noi esseri umani, organizziamo tutte le nostre esperienze di vita vissuta, direttamente o indirettamente, sia in forma conscia che inconscia e secondo una nostra personale percezione dello spazio, del tempo e dei contesti che quotidianamente viviamo, su una linea del tempo che è pronta a proiettare nel qui ed ora, il "film" registrato e che ci indurrà piacere o sofferenza, per farci vivere esperienze passate nel presente, sotto forma di sensazioni ed emozioni.
In questa struttura organizzativa, mentale, sentimentale ed emotiva, a cui diamo il nome di “Time Line”, linea del tempo, appunto, memorizziamo tutte le esperienze dirette e indirette personali da noi vissute, percepite. Nel corso della nostra esistenza, attingeremo continuamente da questa “memoria inconscia”, per formarci come esseri umani e come persone che vivono il contesto sociale.
Comprendere come organizziamo, inconsciamente, le nostre esperienze dirette ed indirette, ci permette di ripercorrere, in modo seppur estremamente creativo, immaginativo, ma comunque reale per la nostra mente, il nostro vissuto passato, presente e futuro, fornendoci nuovi elementi utili che possono essere da noi utilizzati per trovare soluzioni alternative ai nostri problemi esistenziali
La mente umana non fa distinzione tra una cosa realmente accaduta e un vividamente immaginata: trasmette emozioni negative e positive, comunque.
Apprendere ulteriori risorse, ci permette di adottarle e adattarle alle nostre specifiche esigenze personali, apportando nella nostra vita, laddove intendiamo cambiare le memorie emotive negative in qualcosa di più produttivo per noi, trasformazioni sostanziali alle nostre stesse esperienze vissute, quelle che stiamo vivendo e quelle che vorremmo vivere in futuro.
Ma l’ostacolo più grosso da superare, se si vuole lavorare con i codici di linguaggio dell’inconscio, è quello di mettere a tacere la nostra parte razionale, che cerca sempre di dare una risposta logica a tutto ciò che siamo in grado di produrre con la forza della creatività e dell’immaginazione. Tale ostacolo, anziché far passare la nostra sofferenza, l’aumenterà. Ecco che diventa essenziale avere fiducia di quella parte creativa ed immaginativa di cui siamo dotati, per lasciarsi guidare in uno spazio/tempo, in cui sono le emozioni (sofferenza e piaceri) a orientarci nella ricerca di ciò di cui abbiamo bisogno per trasformare come vorremmo, sentimentalmente ed emotivamente, un qualsiasi nostro evento passato, presente e futuro.
E come diceva Albert Einstein: "La logica ti porterà da A a B, l'immaginazione ti porterà dappertutto"
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Risorse utili...
Comunicare: ogni atto comunicativo comprende quello di relazione (28/01/2022 - fonte: meridiananotizie.it)
Comunicazione e relazione: l'importanza del linguaggio emotivo - (28/06/2024 - fonte: meridiananotizie.it)
Benessere, pensiero creativo e psiconeuroendocrinoimmunologia (P.N.E.I) - (4/05/2021 - fonte: meridiananotizie.it)
La comunicazione emotiva ‘intra’ e ‘inter’-personale - (17/06/2018 - fonte: ilfaroonline.it)
Navigare le emozioni - (19/09/2019 - meridiananotizie.it)
Dialogo con l’inconscio, primi passi: “Prendere consapevolezza delle proprie sensazioni ed emozioni” - (23/10/2019 - meridiananotizie.it]
Counselling: Il "tempio" delle nostre convinzioni - (31/05/2022 - fonte: meridiananotizie.it)
Cos'è il Counseling - [fonte: News&Community-LookAtTheWorld)
Tra certezze e opportunità: ‘superare la soglia della propria zona di comfort’ - (18/10/2018 - fonte: ilfaroonline.it)
Tra conscio e inconscio: l'enigma scientifico di ipnosi e messaggi subliminali - (4/11/2025 - News&Community-LookAtTheWorld)








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