Oggi alle 14:00 al Senato è iniziato l'iter legislativo per l'approvazione di tutti i punti. Si vuole fare presto per evitare l’esercizio provvisorio che scatterebbe dal 1° gennaio 2023
- articolo di Massimo Catalucci
Roma, 27 dicembre 2022 - Mentre PD e M5S "lamentano un ritardo" al Governo Meloni per l'approvazione della Legge di Bilancio, l'esecutivo attualmente in carica risponde con i fatti, portando oggi in Senato e blindandoli, tutti i punti della manovra per la loro approvazione, già passati alla Camera dei deputati e fare in modo di chiudere l'iter entro il 29 dicembre, evitando di entrare nell'esercizio provvisorio che scatterebbe dal 1° gennaio 2023.
Il nuovo Governo si è insediato da circa due mesi ed è alla sua prima Legge di Bilancio, redatta in una fase critica del Paese ma dove ci arriva con una spinta di ottimismo, visto che l'economia italiana, nonostante le tante difficoltà fin qui riscontrate, nell'ultimo trimestre è cresciuta di più di quella tedesca, francesce e spagnola.
“È un dato che mi ha fatto molto riflettere, che deve fare riflettere tutti - ha dichiarato nei giorni scorsi il Premier Meloni che ha aggiunto - Chiaramente è anche una grande responsabilità. Però dimostra che le nostre imprese anche nei momenti di difficoltà sanno fare la differenza, possono fare la differenza, soprattutto se vengono aiutate. E noi intendiamo aiutarle”.
"Si punta molto sul turismo e sul made in Italy" che, come puntualizza Meloni - "come sempre, sono le nostre eccellenze. Questa Nazione può tornare a camminare. Può tornare a crescere. Soprattutto se ha un Governo che la sostiene, come vogliamo fare e...nel mondo c’è tanta voglia di Italia e di Made in Italy”.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Meloni, non ha nascosto le difficoltà che ci sono e che si dovranno superare per cui i 35 miliardi di euro previsti per la manovra devono rappresentare l'inizio di una crescita costante e continuativa, nella consapevolezza che il lavoro da fare è ancora molto impegnativo ma occorreva intanto dare un Governo coeso al Paese, per garantirgli stabilità e credibilità.
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