Un punto a testa che muove di poco la classifica dei capitolini e dei partenopei
articolo di Massimo Catalucci
(NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 29 gennaio 2024 - Gara molto tattica, quella di ieri sera vista all'Olimpico nella Capitale. A prendere l'iniziativa è stata sicuramente la Lazio, mentre il Napoli ha cercato più di contenere i biancocelesti, invece di offendere, riuscendoci, comunque, bene.
La Lazio ha cercato più volte di entrare nelle fitte maglie difensive dei partenopei con dei passaggi veloci negli spazi stretti della squadra avversaria ma i raddoppi di marcatura e le chiusure sulle linee di passaggio, messe in atto dai ragazzi di Mister Mazzarri, hanno inibito le puntate a rete dei biancocelesti, che sono riusciti a tirare in porta solo da fuori area e centrandola una volta in tutto l'arco della partita.
Nel secondo tempo la Lazio è entrata ancora più determinata e infatti, al 46° su un lancio in verticale di Gila per Castellanos, questi ultimo al limite dell'area stoppa di petto con le spalle alla porta e in rovesciata mette la palla nel sacco... Purtroppo, l'occhio del VAR conferma la decisione dell'assistente di linea del Sig. Orsato che annulla per fuorigioco millimetrico dell'attaccante biancoceleste. Peccato perché è stato un bel gesto tecnico e una gran rete, quella del numero 19 laziale.
Vani, dunque, i tentativi della Lazio di poter scardinare la difesa partenopea. Solo al primo tempo, un dinamico Isaksen, ci prova due volte dal limite dell'area avversaria ma la palla va alta sopra la traversa. I ragazzi di Mister Sarri, anche nel secondo tempo ci provano da lontano e Cataldi per poco riesce nel colpaccio con un tiro che lambisce il palo alla sinistra dell'estremo difensore napoletano.
Non c'è molto altro da raccontare di una gara bloccata dall'inizio alla fine e che si sarebbe potuta sbloccare solo con un jolly tirato fuori dal cilindro da uno dei protagonisti del match.
In realtà Castellanos in tal senso ci ha provato ma ha sbagliato i tempi di gioco e il suo bel gesto atletico e tecnico, rimarrà solo per i fotografi e non aiuterà la Lazio a scalare ulteriormente la classifica.
E domenica prossima, la Lazio avrà un altro big match con una diretta concorrente che ambisce al quarto posto, l'Atalanta. Si giocherà a Bergamo, un campo sempre molto caldo per i laziali e sarà un'altra gara da giocare con determinazione e alta concentrazione.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
SARRI (MARTUSCIELLO) - Il tecnico biancoceleste non ha potuto rilasciare interviste nel post-gara perché nel corso del match è stato colpito da un lutto familiare e pertanto ha dovuto lasciare velocemente lo stadio. A Maurizio Sarri e ai suoi cari vanno le nostre più sentite condoglianze.
Al suo posto si è presentato ai microfoni dei giornalisti l'allenatore in seconda, Martusciello che ha commentato così la gara: “I numeri non mentono, quello che ci sta capitando è questo: avere opportunità senza trasformarle in occasioni e quindi in reti. È un problema che dovremo risolvere, il come sta alle qualità individuali dei giocatori. Sono convinto che appena si sbloccheranno certi meccanismi mentali saremo più leggeri. È un problema importante per tutte le squadre questo. Poi oggi (ieri - NDR) siamo contenti per la prestazione, speravamo di vincerla ma non sono due punti persi vista la prestazione sotto tono in Supercoppa. Qualche scoria nel primo tempo c’era in tal senso, anche perché affrontavamo una squadra simile all’Inter per sistema di gioco. Potevano portarci a correre a vuoto e questo ci ha portato a fare più densità. Nel secondo tempo però abbiamo fatto molto meglio mettendo in difficoltà una signora squadra”.
“Sicuramente c’è un po’ di tutto - riferito alla gara di Supercoppa Italiana persa senza giocare contro L'Inter - Ci siamo accompagnati a questo evento non nella maniera giusta ma non si può tornare indietro. Abbiamo fatto un errore da non ripetere, non so quale sia stato quello maggiore ma tutti abbiamo sbagliato portando a una prestazione scadente. Non ci siamo preparati per un evento importante, ci sono insidie non visibili, il calcio è pieno di queste cose. Ne dobbiamo fare tesoro, anche per questo oggi abbiamo visto un’attenzione differente”.
“Il discorso del gol è un qualcosa che ci torna strano da comprendere. Oggi c’era Taty e non Ciro, mancava anche Zaccagni, ma ciò non toglie la signora partita di Isaksen. Ho anche rivisto il Felipe a cui siamo abituati, ma il gol non è una cosa che si studia. È una cosa intima, che avviene. Noi possiamo portare la squadra tatticamente fino a un certo punto, il resto deve farlo la qualità, il genio e il talento. Stasera non ci siamo avvicinati. Sui punti guadagnati o persi penso che il Napoli sia arrivato con tanti giocatori delle rispettive nazionali. Avevano assenze, ma le avevamo anche noi. Non ho visto tutta questa differenza, ma una squadra che ha fatto una signora partita a livello di spirito dopo la gara con l’Inter. Poi sui gol sono d’accordo”.
Martusciello dopo il pari di ieri, non vede una maggiore complicazione nella corsa qualificazione alla prossima Champions - “Assolutamente no perché siamo alla seconda del girone di ritorno. Affrontiamo squadre di pari livello o forse di un gradino in più, ci sono sette o otto squadre rispetto all’anno scorso. Ne può uscire solo una tra queste visto che le altre tre hanno preso il largo. Siamo tante squadre in 3-4 punti, può succedere di tutto. Ce la metteremo tutta per arrivare lì, speriamo di farcela”.
MAZZARRI - "Sono sinceramente molto soddisfatto, anche perché avevamo davanti una squadra molto forte. L'anno scorso, il Napoli ha vinto uno Scudetto ma la Lazio è arrivata seconda. Squadra forte. E noi avevamo tante assenze, quindi i ragazzi sono stati veramente bravi. Ho avuto la conferma di avere grandi uomini, che giocano insieme e da squadra. Si vede già qualcosa che piace a me".
"Con le squadre di Sarri, di solito è difficile tenere il possesso palla ma questo la dice lunga su quanto stia crescendo la squadra. Bisogna attaccare di più gli spazi, la profondità, ma le caratteristiche di Raspadori oggi non lo consentivano. Loro poi son bravi a scappare, ma nel complesso sono contento della prestazione".
"Dipende dai calciatori che ho a disposizione - riferito al modulo con cui far giocare la sua squadra - . Certo, se ti costringe a tener fuori giocatori importanti e in forma, io sono pronto anche ad adattare il sistema di gioco ai calciatori. Non per forza il contrario. Si può fare tranquillamente il 3-4-3, soprattutto quando torneranno Osimhen, Simeone e Kvaratskhelia. Se poi la squadra è quadrata, può giocare con qualsiasi modulo".
Poi, Mister Mazzarri parla del calciomercato delle scadenze contrattuali e del caso Osimhen - "Ho il pregio o difetto di parlare molto con i calciatori, guardandoli in faccia. Con Zielinski ho parlato ieri, lo farò con Osimhen non appena tornerà, ma non ci sono problemi quando ti trovi davanti una persona leale. Complimenti anche a Demme, che non giocava titolare da tantissimo, quindi è stato veramente bravo a calarsi di nuovo nella parte. Zielinski, invece, avete visto come ha risposto" .
Il tabellino della gara
LAZIO: Provedel; Lazzari (71° Pellegrini), Gila, Romagnoli, Marusic, Guendouzi (77° Vecino), Cataldi (84° Rovella), Luis Alberto, Isaksen, Castellanos, Felipe Anderson.
All. Sarri.
NAPOLI: Gollini; Ostigard, Rrahmani, Juan Jesus, Di Lorenzo, Demme (60° Gaetano), Lobotka, Mario Rui (79° Mazzocchi), Politano (84° Lindstrom), Zielinski (84° Dendoncker), Raspadori (79° Ngonge).
All. Mazzarri.
Arbitro: Orsato di Schio
Note: ammoniti Demme, Romagnoli, Gila, Cataldi, Ostigard
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