LA LAZIO REGALA IL DERBY ALLA ROMA CHE RINGRAZIA
- Massimo Catalucci
- 21 set
- Tempo di lettura: 5 min

I biancocelesti in dieci dall'85° per espulsione di Belahyane trovano un palo con Cataldi nei minuti di recupero finali. Inutile forcing in area dei giallorrossi che tengono duro e conquistano tre punti importanti per la classifica

articolo di Massimo Catalucci
ROMA - Domenica, 21 settembre 2025 - /NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) — Certe partite sembrano scritte da un destino capriccioso, che si diverte a mischiare bellezza e beffa, cuore e confusione. Il Derby della Capitale, ancora una volta, si conferma teatro di passioni incandescenti e colpi di scena che sembrano usciti da un dramma greco. Ma stavolta è la Lazio a indossare la maschera tragica, in una serata che lascia l'amaro in bocca ai tifosi biancocelesti e il sorriso ai romanisti, grati per un regalo tanto inatteso quanto pesante.
Ha pesare è l'errore di Tavares che, probabilmente, non ha ben compreso cosa rappresenta il Derby nella Capitale d'Italia. Il ragazzo ha grosse potenzialità ed un fisico esplosivo, ma spesso si perde in "rifiniture" con troppa leggerezza, proprio come accaduto oggi, dove, con una Roma asfissiante nel primo tempo per determinazione e pressing alto, non ci si poteva lasciare andare a giocate di fino.
La Roma vince. Vince senza brillare, ma con il cinismo e la determinazione di chi vuole portare a casa il risultato che, in questo caso, vale doppio perché ottenuto nel Derby e seppur il campo era lo stesso in cui i giallorossi giocano le gare in casa (Stadio Olimpico), oggi da calendario la partita li vedeva come ospiti.
La Roma vince grazie a una Lazio generosa, sì, ma anche troppo ingenua. Perché il derby non lo porta a casa sempre chi gioca meglio, ma chi sbaglia meno. E i giallorossi, sotto il cielo carico di tensione dell'Olimpico, hanno saputo aspettare il momento giusto, colpire e poi resistere. La Lazio avrebbe potuto pareggiare già ad inizio ripresa con Dia (54°), ma davanti al portiere, dopo una "sgroppata" di 40 metri, l'attaccante laziale tira alto a lato sinistro della porta difesa da Svilar. Castellanos, entrato al 62° al posto di Dia, sembra dare più brillantezza e forza fisica all'attacco biancoceleste e per poco non pareggia al 76° sfiorando il palo alla sinistra dell'estremo difensore romanista (forse la traiettoria è stata anche deviata quanto basta da un difensore giallorosso, ma non rilevata dalla squadra arbitrale). Infine, al 94° è Cataldi ad inventarsi un tiro a giro di interno destro dal limite dell'area giallorossa, ma a portiere battuto la sfera bacia l'incrocio dei pali alla sinistra di Svilar che rimane immobile e può solo guardare la palla sbattere contro il legno e uscire dalla traiettoria della porta verso l'esterno del campo, per un gol che sembrava fatto.
Gli ultimi minuti sono un assedio, un monologo biancoceleste. Ma è un monologo senza applausi, senza il finale che i tifosi biancocelesti si aspettano. Tifosi che hanno cercato di spingere al pareggio la propria squadra dagli spalti. Ma la Roma ha saputo resistere, ringhiare, si è sporcata le mani e il cuore, portando a casa tre punti che pesano come macigni in classifica e nel morale...perché è bene ricordarlo, il Derby nella Capitale non è mai una gara come le altre.
Al triplice fischio, la Curva Sud canta e festeggia. La Curva Nord guarda a terra, amareggiata. Un altro derby è passato, ma le sue cicatrici resteranno almeno fino al prossimo match per la stracittadina. Perché perdere fa male. Ma perdere così, per una leggerezza e con la sensazione che almeno il pareggio si potesse raggiungere… fa ancora più male.
La Roma ringrazia. La Lazio riflette. Il Derby, ancora una volta, non perdona.
Ed ora Mister Sarri dovrà anche fare i conti con un centrocampo corto, perché Dele-Bashiru e Rovella sembrerebbero out per infortunio, mentre Guendouzi e Belahyane, avendo rimediato entrambi un cartellino rosso in questo Derby, saranno sicuramente fuori nella prossima gara.
Per la Lazio oltre al danno del risultato passivo anche la beffa di aver perso dei giocatori...
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara

MAURIZIO SARRI - "Abbiamo avuto molte situazioni nitide per pareggiare. Abbiamo perso a causa di un erroraccio, da capire se tecnico o meno. Abbiamo, però, fatto una buona partita. Dispiace perderla così, soprattutto perché la squadra non si meritava di perdere".
"Non volevamo dargli punti di riferimento. Lo abbiamo fatto più volte, con Rovella e Guendouzi. Credo che la panchina abbia fatto bene a Taty, è entrato molto carico. Spendere il secondo slot nel primo tempo era troppo, Rovella ha giocato soffrendo".
"Meritavamo molto anche nel primo tempo, abbiamo avuto uno sbandamento che ha causato il gol, niente di più. Abbiamo avuto tanti palloni che hanno attraversato lo specchio della porta, ma fino al 37°, la partita non dava segnali per essere persa".
A chi gli chiede cosa si aspetta ora, il tecnico biancoceleste risponde così - "La solita arrabbiatura che si ha per un Derby perso".

GIAN PIERO GASPERINI - "Resta un bel risultato che rende felice la gente, dà molto morale ai giocatori. Possiamo lavorare di più, vincere queste partite ti aiuta. Martedì ho cominciato a fare delle prove, questa settimana siamo partiti per tempo. io ho la fortuna di vedere gli allenamenti, vedo il giocatore come si muove. Pellegrini? Può diventare un giocatore di grande rendimento, ha tutti i valori atletici, gioca con poco dispendio perchè ha qualità tecniche. Oggi è uscito perchè gli stavano venendo i crampi. Può diventare eccellente. Può succedere che paghi la condizione e il caldo, con il Torino non siamo arrivati bene. Ma la squadra non mi ha mai deluso. E' sempre stata molto disponibile, la nostra crescita deve essere sul piano tecnico, qualitativo. Dobbiamo far crescere i giocatori, i passi vanno fatti velocemente."
"La Roma deve mettere a posto un po' la testa. Abbiamo fatto scelte non positive, la Lazio era in inferiorità numerica, abbiamo rischiato di prendere gol. sono stati brutti quei dieci minuti. Questo è un brutto atteggiamento. Invece era il momento più facile di tutta la partita. Emozioni? e' straordinario, reso così da quello che ti circonda, tutto questo ti coinvolge. Le tensioni sono altissime. Se perdi succedono polemiche mi dicevano, io non posso andare dietro a questi timori."
"Per noi la Lazio è un'ottima squadra, in 10 ha preso un palo clamoroso. Noi abbiamo cose da correggere, loro sono più amalgamati, ma sono rimasti gli stessi giocatori. La Lazio si conosce a memoria."
"Non sopporto le simulazioni, le furbate. E' stato merito di tutte e due le squadra se è venuta fuori una buona partita. Nessuno è un santo ma dentro le regole del calcio."
"Vittorie striminzite? E' una sensazione nuova. nel finale c'era la condizione per finire meglio, arriveremo a fare qualche gol di sicuro."
"C'è stata una grande disponibilità dal primo giorno, l'empatia è nata da subito. Con queste partite ci si conosce meglio. Li lascio liberi nella loro vita ma negli allenamenti loro mi hanno dato disponibilità al 100%. Questo è un gruppo che ha voglia di fare bene."
"La classifica? No, se avessimo perso personalmente avrei cercato di valutare le motivazioni della sconfitta. Cerco di lavorare per migliorare. il fatto che abbiamo vinto, so che abbiamo tante cose da fare, in prospettiva di risultato posso farlo alla fine del girone d'andata, incontrando avversari forti."
Il tabellino della gara
Domenica 21 settembre 2025
Stadio Olimpico - ROMA
LAZIO-ROMA 0-1
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares (dal 46° Pellegrini); Guendouzi, Rovella (dal 46° Cataldi), Dele-Bashiru (dal 14° Belahyane); Pedro (dal 79° Noslin), Dia (dal 62° Castellanos), Zaccagni.
All.: Sarri
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, N'Dicka; Rensch, Cristante, Koné, Angelino; Soulé (dal 73° Baldanzi), Pellegrini (dal 73° Pisilli); Ferguson (dal 66° Dovbyk).
All.: Gasperini

Arbitro: Sozza
Marcatori: 38° Lorenzo Pellegrini (R)
Ammoniti: Gila (L); N’Dcika (R)
Espulsi: Belahyane (L) Guendouzi (L)
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