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LA LAZIO NELLA CORSA CHAMPIONS C'E' E NON MOLLA MAI

Immagine del redattore: Massimo CatalucciMassimo Catalucci

Battuto in casa propria il Milan, in una gara dominata dalla Lazio che ha rischiato di comprometterla nei minuti finali, ma poi stavolta il VAR gli rende giustizia


  • articolo di Massimo Catalucci



MILANO, 3 marzo 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the world) - Una Lazio gagliarda, tosta, determinata, umile, mai paca, tecnicamente e tatticamente in crescita, ha battuto il Milan ultra milionario di RedBird.

Alcuni ora commenteranno che i biancocelesti hanno sconfitto una squadra che è allo "sbando", una "animale ferito", andando a concentrarsi di più su questi ultimi aspetti che sulle qualità della Lazio che, per chi la segue dal ritiro di Auronzo (estate 2024), ad oggi ha potuto apprezzare lo sviluppo di una propria identità di gioco, il cui artefice è il Mister Baroni e che i ragazzi della prima squadra della Capitale, stanno bene interpretando con qualsiasi avversario si trovano davanti.


Certo, c'è ancora da lavorare, come afferma lo stesso tecnico biancoceleste, ma quanto visto fin qui in questa stagione, non può che regalare sorrisi ai tifosi biancocelesti e agli amanti del gioco del calcio.

Isaksen


Il ragazzo aveva bisogno di un allenatore come Mister Baroni, per innescare la marcia giusta e ad ogni partita, la sua crescita è costante e continuativa, sia sotto il profilo tecnico che tattico. Ieri ha cercato la via del gol, fatto assist, contrastato ed ha contribuito alla vittoria laziale, con il fallo subito nel finale di gara in area avversaria, all'ultimo minuto dell'extra time concesso dall'arbitro Manganiello, dopo che quest'ultimo era stato richiamato dal VAR per rivedere al monitor l'azione. Il danese, è giovane e ha in prospettiva ampi margini di miglioramento. Elemento di qualità e continuità.

Zaccagni/Tavares

Sul capitano cosa si può dire se non che sta dimostrando di meritare, gara dopo gara, la fascia che porta al braccio. Sempre sul pezzo, sulla corsia di sinistra insieme a Tavares, hanno "arato il campo" per più di un'ora. Da quella parte c'è fisicità e qualità. Forse un attimo di distrazione di Tavares stava per compromettere la bella gara laziale, quando il difensore esterno biancoceleste ha calcolato male le distanze con il suo avversario Chukwueze che di testa in area alle sue spalle, ha trovato l'incrocio dei pali della porta difesa da Provedel, oggi tornato titolare.


Rovella/Guendouzi


Nel centrocampo laziali, i due "gladiatori", ma anche i due "metronomi", combattono su ogni pallone e dettano i tempi di rallentamento e accelerazione della squadra.


Pedro


E poi c'è lui, l'evergreen del calcio internazionale, "Pedrito", che ieri ha dimostrato ancora una volta come, chi è forte, ma umile allo stesso tempo del percorso importante che ha fatto fino ad oggi nella sua carriera professionistica di Calciatore, ci si può assumere con grande consapevolezza dei propri mezzi, la responsabilità di tirare un calcio di rigore pesantissimo.

E lo ha fatto davanti una tifoseria quasi completamente avversa, ma con calma olimpica, Pedro ha saputo spiazzare il portiere avversario, regalando la meritata vittoria alla sua squadra.


A dare una mano al gruppo guidato da Mister Baroni, si sono rivisti in campo dopo una lunga assenza, Vecino e Patric, che hanno iniziato a riassaporare l'odore dei prati nel rettangolo di gioco nelle gare ufficiali. Saranno molto utili in questa fase della stagione dove si decidono i vari piazzamenti nel campionato nazionale e nelle coppe europee.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


Così i due tecnici ai microfoni di DAZN/SKY nel dopogara


Conceição - "Non è un momento facile, lo sappiamo. I giocatori sentono quello che c'è attorno al club. C'è una sola strada, lavorare, avere l'orgoglio massimo per questi colori che difendiamo tutti i giorni. Sono episodi che succedono, negativi per noi e decisivi per l'avversario".


"Noi abbiamo preparato la gara in pochissimo tempo, abbiamo parlato dell'ambiente. Per me è la prima volta, non era mai successo. I giocatori sentono che l'allenatore è stato giocatore, le scarpe sono bollenti. Non esce un dribbling, non esce un passaggio, l'avversario arriva, riesce a segnare, ma la squadra ha dimostrato carattere. Anche in 10 abbiamo pareggiato, potevamo anche vincerla. Abbiamo avuto situazioni in cui potevamo vincerla".


"Loro mi danno risposte positive, ma una cosa è in allenamento, l'altra è la situazione difficile che c'è dall'inizio della stagione. Sono qui da due mesi, ogni tre giorni giochiamo partite decisive e non è facile".


"Ormai la gara è fatta. Ci sono giocatori che tecnicamente sono bravi, devono metterci la testa, altrimenti non hai solidità, compattezza che vogliamo avere per non permettere di all'avversario di farci male. Le mie squadre sono sempre state così. Abbiamo bisogno di trovare un equilibrio importante, la qualità tecnica c'è".


BARONI - "Avevo detto che siamo una bella squadra con un bel gioco, ma dobbiamo lavorare per diventare grandi. Lo stiamo facendo in allenamento e in partita. Sapevo che stasera serviva personalità, abbiamo fatto 20 tiri giocando puliti. Dobbiamo crescere nella maturità e lo stiamo facendo".


"Sono contento, è stata una vittoria meritata. L’unico errore è stato non aver conservato il vantaggio con il Milan in dieci uomini. Quando parlo di crescita intendo di gestione della partita. Avevamo speso tanto, nel primo tempo dovevamo segnare più di un gol. Non dobbiamo essere conservativi, ma propositivi. Poi arrivano anche i risultati, ma sicuramente ci serviva questa vittoria".


Il tabellino della gara


MILAN-LAZIO 1-2


MILAN (4-2-3-1): Maignan; Jimenez (45° st Walker), Gabbia (83° Jovic), Pavlovic, Theo; Musah (37° Joao Felix), Fofana (70° Thiaw); Pulisic (70° Chukwueze), Reijnders, Leao; Gimenez


A disp.: Sportiello, Torriani, Tomori, Bartesaghi, Bondo, Terracciano, Camarda, Abraham, Sottil


All.: Conceição


LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic (45° st Lazzari), Gigot (79° Patric), Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni (79° Pedro); Tchaouna (57° Vecino)


A disp.: Mandas, Furlanetto, Pedro, Noslin, Belahyane, Nielsen, Ibrahimovic


All.: Baroni


Arbitro: Manganiello di Pinerolo.

Marcatori: 28° Zaccagni (L), 84° Chukwueze (M), 98° Pedro (L)

Ammoniti: 76° Gimenez (M), 80° Leao (M), 92° Vecino (L)

Espulsi: 67° Pavlovic (M)

Recupero: 2' 1T - 4' 2T


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