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Immagine del redattoreMassimo Catalucci

COME INDIVIDUARE GLI ALIMENTI A BASE DI PROTEINE DEGLI INSETTI

Prof. Francesco Hyeraci: "I nomi scientifici di 'Acheta domesticus' o 'Alphitobius diaperinus' sulle etichette degli alimenti, sono da attribuire a parti di insetti"



- articolo di Massimo Catalucci


Roma, 26 gennaio 2023 - Da oggi, nell'UE potranno essere commercializzate le larve del verme della farina minore, Alphitobus diaperinus, specie di coleottero della famiglia Tenebrionidae, i coleotteri scuri. È noto comunemente come il verme della farina minore e lo scarabeo della lettiera e questo è il quarto insetto che si va ad aggiungere ai nuovi alimenti autorizzati alla vendita per cui a breve ce li ritroveremo sui banchi dei supermercati di tutta Italia.


L'Alphitobus diaperinus oggi entra a far parte di una lista di alimenti già ritenuti commestibili dall'UE e inseriti in un regolamento Europeo che riguarda il settore alimentare, entrato in vigore già due giorni fa (24/01/2023) e che prevede la commercializzazione alimentare del "grillo domestico" (Acheta domesticus) "parzialmente sgrassato", come si legge nella documentazione che accompagna tale prodotto, considerato, alimentare, commestibile.


L'Italia, da parte sua, al Forum Globale sull'Alimentazione e l'Agricoltura che si è tenuto a Berlino qualche giorno fa e che ha avuto come tema di discussione "La trasformazione dei sistemi alimentari: una risposta mondiale a crisi multiple" e che ha visto la partecipazione di 70 ministri dell'Agricoltura provenienti da tutto il mondo, nonché la presenza di Organizzazioni internazionali come OCSE e FAO, ha ribadito, attraverso il ministro Lollobrigida, la necessità di estendere la Sovranità alimentare a livello globale ma intesa come metodologia condivisa dagli Stati su strategie, strumenti e obiettivi.


"L'Italia - ha ha dichiarato il ministro italiano - è pronta a fare la sua parte. Il Governo Meloni ritiene che per perseguire concretamente l'obiettivo della sicurezza alimentare occorra approfondire innanzitutto la Sovranità alimentare. In altri termini, la capacità di ciascuna Nazione di produrre alimenti salutari e in linea con le proprie tradizioni culturali può essere parte della risposta mondiale alle crisi".


Quanto si legge dalle dichiarazioni del Ministro Lollobrigida, l'Italia vuole difendere le proprie tradizioni alimentari ma non potrà fermare la produzione e commercializzazione anche in Italia di alimenti che nulla hanno a che fare con i nostri cibi.


Nel frattempo, mentre qui in Europa sono stati approvati i cibi a base di insetti, è bene anche ricordare che c'è un altro dato importante di cui dobbiamo dare evidenza: negli USA la Food and drug administration (Fda) ha già dato il via libera alla produzione di carne di pollo prodotta in laboratorio (cibo sintetico, detto anche "Frankenstein Meat") che apre la porta a questa possibilità, anche se c'è da dire che gran parte delle persone si sono attivate per raccogliere migliaia di firme al fine di fermare questo tipo di produzione alimentare.


A questo punto diventa necessario capire come poter evitare eventuali acquisti errati di alimenti e per cui non vorremmo trovarci con "derivati di insetti" nel piatto.


E per orientarci nella nuova frontiera dei cibi a base Acheta domesticus, Alphitobus diaperinus ed altri simili invertebrati, che troveremo sugli scaffali dei supermercati, abbiamo voluto interpellare il Prof. Francesco Hyeraci (Bio-Chimico) a cui abbiamo sottoposto un paio di domande che ci saranno d'aiuto per comprendere meglio come e quali prodotti scegliere se non intendiamo consumare quelli che contengono farine proteiche di insetti.


M - Prof. Hyeraci, partiamo da qui. Queste proteine degli insetti contenute nei nuovi cibi che l'UE ha autorizzato alla commercializzazione quali generi alimentari umani, sono realmente digeribili dal nostro sistema digerente e, soprattutto, sono realmente innocui per gli esseri umani come la stessa UE assicura?


H - "Ovviamente tutto ciò che ingeriamo, così come le proteine degli insetti, vanno ad ingombrare la funzione digerente ma le proteine di questi invertebrati non sono adatte per essere assimilate dal nostro organismo, per cui anche la spesa energetica che abbiamo investito è superiore all'energia che recupereremmo da questi (non)alimenti. Inoltre, tali alimenti, aumenterebbero la percentuale di tossiemia con gravi danni per tutto l'organismo, qualora diventasse un'abitudine alimentare. A tutto ciò aggiungo che, gli intestini di questi insetti, sono pieni delle loro feci che creerebbero ulteriore fermentazione tossica per l'organismo umano, con produzione di gas e gonfiori addominali. Senza trascurare che l'uso di questi alimenti non apporta all'organismo alcuni aminoacidi essenziali, quali Lisina e Acido Glutammico."


M - Sembrerebbe che l'UE abbia comunque imposto di far scrivere alle case produttrici che il prodotto, a base di insetti e larve, può provocare allergie alimentari poiché queste proteine possono causare reazioni a soggetti già allergici agli acari della polvere, ai crostacei e ai molluschi. A questo punto come si può orientare il consumatore che non vuole utilizzare questi cibi?


H - "La legge, al momento prevede che c'è l'obbligo di scrivere sulle etichette i contenuti dei prodotti e se dovessimo trovare scritto in modo generico "farine proteiche", questa indicazione ci dovrebbe mettere in allarme perché è probabile che si riferisca a proteine di insetti. Tuttavia, potremmo anche trovare i nomi scientifici degli insetti utilizzati, quali Acheta domesticus, Alphitobus diaperinus, in questo caso ci troveremmo davanti ad un prodotto a base di farine proteiche di invertebrati."


M - Cosa altro si potrebbe consigliare al consumatore per orientarlo ad una spesa alimentare consapevole?


H - "Di indirizzarsi verso prodotti sani dove la lettura dell'etichetta dei contenuti degli alimenti, è precisa e ben evidenziata. Ricordiamoci che dal 24 gennaio di quest'anno, in tutta l'Unione Europea potranno essere venduti e comprati prodotti alimentari a base di polvere di insetti.

Un motivo in più per leggere attentamente le etichette. La farina di insetti si potrebbe trovare nei seguenti prodotti: pane, biscotti, crackers, grissini, salse, minestre in polvere, pasta, pizza, miscele pronte per prodotti da forno, latte in polvere, prodotti trasformati a base di patate, snack. Documentiamoci prima di acquistare prodotti che potrebbero mettere a serio rischio la nostra salute."


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1 Comment


erb.twin
Feb 01, 2023

Saggissimo L opinione del Prof. Hyeraci

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