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BALI, G20: POSSIBILE PASSAPORTO SANITARIO? TORINO, POLI-COVID-22: SI PARLA DI EFFETTI AVVERSI

I fautori del "pensiero unico" non mollano sul "controllo sanitario" dell'umanità? Intanto, a Torino, l'Ateneo ritira il suo patrocinio al POLI-COVI-22 perché non saranno presenti gli ospiti voluti dall'Iss



- articolo di Massimo Catalucci


Ardea, 18 novembre 2022 - E' da poco terminato il vertice del G20 in Indonesia e tra le tante cose discusse, affiora la notizia che al punto 23 della carta di Bali, si ipotizza l'istituzione del passaporto sanitario in via definitiva per poter viaggiare.


E' evidente, oramai la tendenza di qualcuno di voler allineare tutti al "pensiero unico" di una linea di condotta che porta inevitabilmente a sottoporsi ad un controllo costante e continuativo da parte delle istituzioni?

A destare sospetti in tal senso, sono i tracciamenti che negli USA hanno raggiunto un milione di persone controllate, con la possibile motivazione che si poggia sull'emergenza sanitaria.


E in Italia non è che vada meglio, visto che ancora c'è chi vorrebbe l'obbligo sanitario per tutti. E quello che sta accadendo a Torino potrebbe essere un esempio, mi auguro di sbagliare, di come si voglia andare verso la direzione del pensiero unico, boicottando, un Congresso internazionale dove si parla di effetti avversi da post vaccino anti-Covid-19.


Presso il Lingotto, nella Capitale Piemontese, l'Ateneo Politecnico aveva prima dato il proprio patrocinio al Congresso POLI-COVID-22 Salute, Scienza e Società alla prova della pandemia, che si svolgerà dal 21 al 25 novembre 2022 poi, lo ha ritirato con la motivazione ufficiale: "non saranno presenti gli ospiti voluti dall'Istituto Superiore di Sanità".


Il ritiro del patrocinio da parte dell'Ateneo, è da credere che sia causato dalla mancata presenza degli ospiti, precedentemente, voluti dall'Iss, oppure, è un chiaro segnale di distanza da parte di alcuni "luminari", dagli argomenti scomodi che verranno trattati e che intendono far luce sulle anomale patologie che in molti stanno accusando a seguito della somministrazione di massa del siero anti-Covid-19?


Al Congresso di Torino parteciperanno, in qualità di relatori, illustri personaggi internazionali di varie Università (clicca qui), tra questi ne prendiamo un paio come esempio, il Prof. Peter Doshi (University of Maryland) e il Prof. John Ioannidis (University of Stanford), i cui argomenti che proporranno in pubblico, vanno un po' controcorrente rispetto il "pensiero unico" che incombe e persiste anche in Italia.


Il Prof. Peter Doshi, professore associato di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici presso la School of Pharmacy dell'Università del Maryland, già nel novembre del 2020 (clicca qui), ebbe a dubitare sul successo dei vaccini contro il Covid-19, raccomandando cautela riguardo l'affermazione del 95% di efficacia che i vaccini pfizer e moderna avrebbero dovuto garantire, per cui le sue riflessioni sollevarono a loro tempo non poche polemiche e contrasti nel mondo scientifico. Il suo ultimo lavoro in merito alla ricerca sui possibili effetti avversi dei vaccini anti-Covid-19, è di recente diffusione ed è visibile al seguente link: Eventi avversi gravi di particolare interesse dopo la vaccinazione con mRNA in studi randomizzati.


A fare da eco al Prof. Doshi è il Prof. John Ioannidis, epidemiologo, esperto di data science biomedica di Stanford che nei primi mesi del 2020 dichiarava: “Mancano ancora dati affidabili e agendo alla cieca si possono fare danni”. In sintesi, il rischio su cui il Prof. Ioannidis richiamava l'attenzione della collettività scientifica, era ed è tutt'ora, quello di fare danni in buona fede; uccidere più persone di quelle che si vorrebbero salvare, trasformando Covid-19 in un incredibile fiasco scientifico di proporzioni globali.

In conclusione (si fa per dire, ne avremo ancora molto di cui parlare), pensare che la pandemia da covid-19, l'emergenza sanitaria dichiarata, siano motivo per indurre le persone a sottoporsi a controlli continui e costanti, tramite tracciamenti multimediali e il rilascio di passaporti sanitari, non è più solo utopia e frutto di visionari complottisti ma da quanto emerge dalle informazioni che si possono reperire e che non sempre hanno visibilità per il contrasto che subiscono, pensare che si voglia arrivare al controllo dell'umanità intera, diventa qualcosa di possibile e reale. Quello che ci auguriamo, naturalmente, è che la realtà sia un'altra...ma questo lo sapremo solo nel prossimo futuro.


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