ARDEA – IL COMUNE AFFIDA LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE E DEI SOCIAL MEDIA A "DELTAORO SRL" DI CATANIA
- Massimo Catalucci
- 24 set
- Tempo di lettura: 5 min

L'obiettivo è garantire una comunicazione più trasparente, accessibile e puntuale, capace di valorizzare le azioni dell’amministrazione e informare in modo costante la comunità

articolo di Massimo Catalucci
ARDEA - Mercoledì, 24 settembre 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it ) - “Un passo importante per migliorare la qualità e l’efficacia della comunicazione tra Comune e cittadini – fanno sapere dal Municipio –. Vogliamo una comunicazione più trasparente, accessibile e puntuale, capace di valorizzare le azioni dell’amministrazione e informare in modo costante la comunità” [fonte: quotidiano la voce ]
Se c’è un’arte difficile da praticare, quella è l’”arte dell’informare bene”. Detto tra noi, ad Ardea e nelle aree limitrofi non si può certo dire che ci mancassero le occasioni per dimostrare che, senza una solida struttura giornalistica, l’informazione finisce per somigliare a un passaparola tra pettegolezzi e mezze verità, buttate lì, perlopiù, sulle pagine dei social e su qualche testata giornalistica locale.
Eppure, nonostante le carenze che, chiunque anche distrattamente attento, può percepire, l’amministrazione comunale ha deciso di prendersi seriamente l’impegno (o forse il rischio) di offrire alla cittadinanza un’informazione “veloce, trasparente e comprensibile”.
Il problema è che, nel bel mezzo della campagna per questo obiettivo, l’”ecosistema informativo” locale, evidentemente, somiglia a una palude, per cui sono state rilevate dal comune: poche risorse umane formate, pochi mezzi, per cui le professionalità spesso vanno cercate fuori. Perlomeno, questo è ciò che emerge, visto che il bando se l’è aggiudicato una società di Catania.
Così, per tentare di superare i limiti intrinseci del territorio, il Comune di Ardea ha bandito una gara, nella speranza di trovare, anche al di fuori della propria area di competenza e in quelle limitrofi, la giusta risorsa a cui affidare il servizio pubblico informativo richiesto. E dopo il periodo di apertura e chiusura del bando, ad aggiudicarsi il contratto è stata la “DeltaOro srl” , con sede, appunto, a Catania.
Sì: da Catania ad Ardea. Forse è un azzardo geografico o forse chissà quale altra motivazione ha determinato tale risultato, ma certamente è una decisione che si porta dietro qualche domanda non troppo velata.
Una scelta inevitabile… oppure no?
In un contesto dove “fare giornalismo” rischia di essere visto come “scrivere il comunicato del sindaco” (e nulla più), l’idea di creare un ufficio stampa interno— con personale locale — è un obiettivo piuttosto ambizioso. Lo si può immaginare come costruire un teatro in mezzo al deserto: non basta avere un palco — servono attori, tecnici, spettatori. E qui, evidentemente, gli “attori” ben preparati, sembrerebbe, visti gli esiti del bando, che non ci siano.
A questo punto, il Comune ha preso la via dell’outsourcing, dell’esternalizzazione, ovvero, l’affidamento esterno dei servizi che l’ente pubblico avrebbe potuto gestire internamente.
Meglio, piuttosto che non fare nulla? Forse sì.
Meglio una ditta esterna che promette (anzi, ha già ricevuto l’incarico) un servizio h24, con tariffe che – così si dice — partono da 1,00 euro l’ora per alcune prestazioni base. (Sì, avete letto bene: un euro all’ora. Se qualcuno si domandasse come si possa mantenere un ufficio stampa serio con quel compenso, è legittimo chiederselo!).
L’affidamento a DeltaOro srl – una società che non ha radici locali, ma che probabilmente è stata valutata dall'amministrazione comunale di Ardea, come società con competenze strutturali e strutturate, un background aziendale di un certo spessore (queste sono le loro pagine social dove annunciano l’aggiudicazione del bando ad Ardea – Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100076289156058# – Linkedin: https://www.linkedin.com/company/deltaoro/ - e questo il loro sito web: http://www.deltaoro.it/index.html ) — rappresenta, probabilmente, una scelta pragmatica dello stesso ente locale: riconoscere i propri limiti e cercare, anche all’esterno del proprio territorio, chi possa colmarli.
Tuttavia, resta la sfida: come conciliare “esserci da lontano” con “essere parte del contesto locale” anche molto problematico e complesso con diverse criticità?
Il rischio di una “comunicazione da scrivania lontana”
Un ufficio stampa che funzioni davvero dovrebbe conoscere a menadito il territorio, frequentare le associazioni locali, captare le istanze della cittadinanza — insomma, respirare l’aria del posto (spesso non sempre facilmente "respirabile" -- ). Questo non si può fare solo dietro a un monitor collegato da un’altra provincia, ma immaginiamo che queste valutazioni l’Amministrazione Comunale di Ardea, le abbia tutte considerate.
Il rischio, comunque, rimane ed è quello che, nell'ansia di fornire notizie rapide, la comunicazione diventi il bollettino del Comune più che uno strumento a servizio dei cittadini. Informazioni “trasparenti”, certo — ma se trasparenti al punto da risultare fredde, distaccate, poco aderenti al vissuto locale, l’operazione perde molta della sua forza.
Quel che sarà fondamentale – e lo scriviamo qui senza ironia – è che l’amministrazione supervisioni da vicino, stabilisca standard rigorosi, eviti tagli orizzontali e pretenda che chi scriva per Ardea conosca davvero Ardea.
Perché la “cultura giornalistica” ad Ardea latita?
Non è colpa di nessuno se, in queste zone, il giornalismo come professione strutturata ha sempre faticato. Manchi il mercato, manchino le risorse, manchino spesso incentivi per questa categoria, o forse c’è dell’altro di cui non siamo a conoscenza. Una cosa però, è evidente, spesso si affidano le “comunicazioni ufficiali” a volontari, simpatizzanti, qualche appassionato — tutti mossi da buona volontà, poco più.
Quindi la morale è la seguente: se il Comune non aveva — al momento — personale da reperire sul territorio da assumere direttamente come forza di lavoro interna all'altezza, forse era inevitabile guardare altrove. Questa scelta potrebbe risultare giusta se sarà fatto con chiarezza e con l’ambizione di far crescere, col tempo, una cultura dell’informazione autonoma.
In conclusione, ad un primo approccio, questo appare più un esperimento, piuttosto che qualcosa di definitivo — affidare un ufficio stampa a una SRL esterna valutata con competenze generali più solide — può anche essere una mossa coraggiosa, quasi visionaria per un Comune come Ardea, ma non è detto che sia sbagliata.
Se tale servizio saprà essere bilanciato, attento, aperto al confronto e se non diventerà una “cassa del Comune vestita da comunicazione”, potrà realmente aiutare i cittadini a sapere quel che succede, non solo quel che si vuole far sapere.
Ma il fatto che si sia dovuti ricorrere a una ditta “da fuori” battezza una verità che vale la pena registrare: nel territorio di Ardea la cultura informativa è ancora debole e l’“aria” locale non è certo quella di una grande redazione. Se davvero si vuole perseguire una comunicazione pubblica degna, la scommessa (mica da poco) è che, con il tempo, l’ufficio stampa esterno aiuti — non sostituisca — l’anima locale dell’informazione.
Sarà il tempo e soprattutto i cittadini di Ardea che ci diranno se la scelta di assegnare alla DeltaOro srl il servizio di ufficio stampa del comune, sarà stata la scelta giusta per superare i limiti di una comunicazione istituzionale, formale, strutturata, trasparente, veloce e comprensibile, di cui il territorio ha necessità.
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Risorse utili
- qui tutti i dettagli del bando https://ardea.traspare.com/announcements/277 )
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