ALVARO VITALI...LASCIATO SOLO NEL GIORNO DELL'ULTIMO SALUTO
- Massimo Catalucci
- 3 giorni fa
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Carlo Verdone: "Chi ha servito quest’arte con amore, anche solo per un frammento, non dovrebbe essere lasciato solo"

articolo di Massimo Catalucci
ROMA - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - E' stato deprimente, quanto deludente assistere come, al funerale di Alvaro Vitali, che si è tenuto ieri nella Basilica di San Pancrazio a Roma, ci fossero banchi vuoti. Ma ancora di più, è stato molto triste constatare che del mondo del cinema e dello spettacolo, di nomi noti arrivati per dargli l'ultimo saluto, non ce ne siano stati, ad eccezione di Carlo Verdone, che ha dimostrato umanità e rispetto, prima di tutto per l'uomo e di conseguenza per l'attore che ha ha segnato un'epoca della commedia italiana degli anni 70/80.
Non è sufficiente un video nei social per dare l'ultimo saluto ad un loro collega, da parte di attori anche molto famosi con cui lo stesso "Pierino" ha girato molti film.
Così come non regge, la possibile motivazione che si vorrebbe dare per giustificare l'assenza di molti volti noti del cinema e dello spettacolo nella chiesa di Monteverde al Gianicolo, dove ieri Alvaro Vitali ha ricevuto l'esequie. Gli impegni che avrebbero tenuto lontano quasi tutti i suoi colleghi che hanno lavorato con lui in trent'anni di carriera, non reggono. Forse, almeno qualcuno di loro avrebbe potuto seguire l'esempio di Carlo Verdone.
Viviamo in un mondo caotico, frenetico, dove le informazioni si susseguono ad un ritmo vertiginoso e dove quello che stiamo scrivendo in questo momento, viene superato quasi in tempo reale, da altre notizie che bombardano i nostri cellulari, palmari, tablet, pc, e tv, ma questo non deve disintegrare quei valori umani che devono essere alla base della nostra esistenza; non possono farci diventare aridi di tali valori.
La nostra società sta diventando sempre più orientata all'avidità, al possesso, alla materialità e sta perdendo sempre più il contatto con la nostra parte umana più importante e profonda: la spiritualità.
Ciao Alvaro, continuerai a farci sorridere e a far divertire anche le nuove e future generazioni, attraverso i tuoi film che rimangono un'impronta indelebile del successo della commedia sexy italiana degli anni 70/80.
Vogliamo chiudere questo breve inciso, con le belle parole di un grande uomo, Carlo Verdone, che ieri ha presenziato ai funerali dell'attore scomparso.
“Sono io che devo ringraziarlo. Perché anche quando il corpo era stanco, fragile, segnato, Alvaro ha voluto esserci. Mi ha donato il suo volto, la sua amicizia vera, la sua dedizione commovente. Ha dato anima al mio racconto, lo ha reso più umano, più bello. Lo amavo fin da ragazzo, da quando lo vidi nei film di Fellini: per me è sempre stato un punto fermo, un riferimento silenzioso".
"Alvaro non è stato solo Pierino. È stato molto di più. Un attore autentico, con una maschera che raccontava mille storie, anche quando non parlava. Fellini lo aveva scelto perché sapeva leggere oltre le apparenze. E lui, con Fellini, aveva un rapporto profondo, quasi quotidiano. Mi ha raccontato serate, cene, risate. E oggi, quei ricordi sono tutto ciò che resta".
"Ma il cinema dimentica. Il pubblico dimentica. Dopo un po’ si spengono i riflettori, anche per chi ha regalato luce. Eppure, chi ha servito quest’arte con amore, anche solo per un frammento, non dovrebbe essere lasciato solo.”
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