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- FEYENOORD-LAZIO 1-0 BIANCOCELESTI FUORI PER LA DIFFERENZA RETI E DOMENICA IN CAMPIONATO C'E IL DERBY
“Girone F”: Tutte e quattro le squadre chiudono a otto punti, passano Feyenoord e Midtjylland, la Lazio scende in Conference League, fuori lo Sturm Graz – articolo di Massimo Catalucci Rotterdam (Olanda), 4 novembre 2022 – Lazio fuori dall’Europa League dopo una gara che avrebbe potuto vincere agevolmente e che si è complicata con una “goffa azione difensiva”, segnandosi da sola, praticamente, la rete dell’uno a zero che ha condannato i biancocelesti alla retrocessione in Conference League. Eppure, la Lazio era arrivata in Olanda decisa a vincere ed era scesa in campo nella bolgia del tifo avversario, sul rettangolo di gioco, senza paura e con le idee ben chiare: fare la gara. Cosa che ha fatto per gran parte del match e che ha prodotto diverse azioni importanti per cui i ragazzi di Mister Sarri sarebbero potuti andare in vantaggio, almeno, in 4-5 occasioni poi, una svista difensiva al 64° ha aperto la strada alla qualificazione degli olandesi. Dopo il gol del Feyenoord, la Lazio, pur riprendendo in mano il “pallino” del gioco, non è riuscita a segnare la rete del pareggio che avrebbe stravolto le gerarchie nel “Girone F” e portato i biancocelesti a chiudere questa prima fase da prima in classifica facendola accedere, direttamente, agli ottavi di finale di Europa League. Ma così non è andata ed ora c’è poco tempo per preparare una gara del campionato di Serie A, delicatissima, in programma tra appena due giorni: il Derby della Capitale. Bisogna dimenticare in fretta il percorso di Europa League, segnato, purtroppo, dalla brutta sconfitta rimediata in Danimarca contro il Midtjylland, con una cinquina che ha dell’inverosimile per la statura della squadra guidata da Mister Sarri. Ma ora c’è la Roma e bisogna rimodularsi con la testa, le gambe e il cuore, per riprendere il cammino in campionato, segnato anche qui dalla brutta sconfitta rimediata in casa contro la Salernitana. Due gare, quella di ieri sera in coppa e quella di domenica scorsa in campionato che, paradossalmente, hanno avuto lo stesso epilogo: Lazio che macina palloni e occasioni per andare in vantaggio più volte e che poi, capitola, sotto i colpi dell’avversario, cui ha lasciato troppo spazio in difesa. Domenica pomeriggio, allo stadio Olimpico nella Capitale, la Lazio è chiamata ad una reazione di orgoglio e non deve guardare troppo al sottile. Servirà concretezza e pragmatismo. Sarà una gara, forse è il caso di dire una “battaglia”, dove le due contendenti la “stracittadina”, arriveranno con umori diversi: la Roma è galvanizzata per essere riuscita ad accedere ai playoff di Europa League vincendo in casa l’ultima gara del suo “Girone C”; la Lazio è delusa per essere stata retrocessa in Conference League, per la differenza reti che l’ha condannata. Sarebbe riduttivo, seppur evidente, appellarsi ad un “arbitraggio irritante”, che non ha usato lo stesso metro di misura per sanzionare gli interventi dei giocatori in campo con il giusto equilibrio e imparzialità. La Lazio, al di là dell’arbitraggio non all’altezza di una gara internazionale, ha avuto le sue ottime occasioni per passare in vantaggio più volte e non le ha sfruttate. Se a questo ci mettiamo il fatto che il gol degli avversari è stato frutto di un “goffo” disimpegno difensivo (Patric e Marusic si sono scontrati tra loro e con il proprio portiere in uscita, mentre l’attaccante del Feyenoord ne ha approfittato per mettere la sfera in rete) non si può stare a recriminare sulle decisioni arbitrali. L’unica “medicina” in questi casi per curare le brutte ferite procuratisi nelle due ultime gare di coppa e campionato, è la vittoria nel derby, che ridarebbe morale a tutto l’ambiente biancoceleste, oltre ai punti importanti per una classifica in campionato che tornerebbe ad essere molto ambiziosa per il prosieguo della stagione calcistica laziale. Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara SLOT – “Bellissimo è vedere il contatto tra la squadra e il pubblico. Sono partiti tanti giocatori questa estate. E’ stata una bellissima prestazione. Il nostro portiere ci ha aiutato. E’ bello vedere come la nostra squadra come può ribaltare la partita con i sostituti. Conosco come gioca la Lazio, con una buona pressione”. “Oggi abbiamo giocato meglio dell’andata. A Roma la Lazio ha avuto già opportunità, stasera solo per errori individuali della nostra squadra. Europa League? Era da tanto tempo che non passavamo il turno. Una squadra nuova, siamo stati bravi. Non capisco perché il VAR ha dovuto intervenire. Se si fosse annullata la rete non avremmo avuto altre opportunità per segnare”. “Non era facile passare il turno, era cruciale il secondo tempo a Roma. Quei due gol sono stati importanti, per la differenza reti. Per il prossimo turno non ci saranno più avversari facili, ma ci godiamo la vittoria. Non abbiamo giocato con gli stessi 11, non è possibile giocare sempre con gli stessi. Birre e bicchieri? Il mio assistente ed il capitano della squadra hanno provato a parlare con il pubblico. Ci dispiace che è successo”. [Fonte: noibiancocelesti.com] SARRI – “La sconfitta non ci sta a livello del gioco, ma degli episodi. La squadra è stata viva e pronta a lottare, non mi ha deluso. Siamo stati puniti per aver sbagliato troppo davanti al portiere del Feyenoord“. “Sapevamo c’era da soffrire, ma non abbiamo concesso molto. L’atteggiamento è stato buono per tutta la partita, non abbiamo concesso molto. Abbiamo la responsabilità di non averla messa dentro nelle 4-5 occasioni in cui abbiamo messo un uomo davanti al loro portiere, anche per questo siamo stati puniti”. “Abbiamo sbagliato una sola partita, in Danimarca, che ci costa il terzo posto. In campionato puoi permettertelo, in Europa no. Dopo una gara così bisogna restare calmi, analizzare la partita in maniera seria e preparare la prossima senza colpevolizzare più di tanto nessuno. Abbiamo giocato una partita tosta, su un campo difficilissimo e ho pochi rimpianti”. “Sulle decisioni arbitrali non ne parliamo neanche: avrebbero fatto innervosire anche Padre Pio“.[Fonte: gazzetta.it] Il tabellino della gara Feyenoord-Lazio 1-0 RETE: 61° Gimenez FEYENOORD (4-3-3): Bijlow; Geertruida, Trauner, Hancko, Lopez (45° Hartman); Q. Timber, Szymanski, Kokcu; Dilrosun, Danilo Pereira (61° Gimenez), Paixao (72° Walemark). A disp.: Marciano, Wellenreuther, Pedersen, Bjorkan, Rasmussen, Jahanbakhsh, Wieffer, Benita, Bullaude. All.: Arne Slot LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (45° Marusic), Casale, Patric, Hysaj; Milinkovic, Marcos Antonio (65° Cataldi), Basic (65° Vecino); Cancellieri (79° Luka Romero), Felipe Anderson, Zaccagni (61° Pedro). A disp.: Maximiano, Magro, Romagnoli, Radu, Gila, Luis Alberto. All.: Maurizio Sarri ARBITRO: Irfan AMMONITI: Lazzari, Zaccagni, Pedro, Cancellieri, Gimenez, Marusic, Timber. ESPULSO: Romero #calcio #europaleague #sslazio #feyenoord #rotterdam #romero #campionato #seriea #mauriziosarri #slot #gimenez #biancocelesti
- ARDEA, RACCOLTA FONDI PER L’ASS. AIPD (ASS. ITALIANA PERSONE DOWN) DI ANZIO-NETTUNO
L’obiettivo dell’AIPD è realizzare progetti per le diverse fasce di età delle persone down rendendole tutte autonome nel rispetto delle loro potenzialità - articolo di Massimo Catalucci Ardea, 3 novembre 2022 – L’obiettivo dell’AIPD è sicuramente, l’autonomia con cui definisce il filo conduttore delle iniziative e dei progetti che tale sodalizio di Anzio e Nettuno, intende realizzare. I percorsi di autonomia coprono un’ampia fascia di età, perché ognuna ha i propri obiettivi e il proprio modo di “essere autonomi”. Non si tratta quindi di percorsi per “occupare il tempo” dei bambini e dei ragazzi, in attesa che possano fare le cose da grandi. L’AIPD che per i bambini è fondamentale raggiungere quelle “piccole autonomie” della loro età, come occuparsi della loro igiene personale, saper stare con i coetanei, saper gestire i propri spazi e le proprio cose… Per questo vanno quindi, innanzitutto, distinti obiettivi e mezzi. Ai bambini e ragazzi sono infatti dedicati diversi percorsi: “Merendiamo”, fino agli 8 anni; “Esploratori” dai 9 anni ai 13 anni; “Club”, dai 14 anni ai 18 anni; e l’”Atl” dai 18 anni in poi. Infine, il neo-avviato SIL (Servizio di inserimento lavorativo) per i progetti di avvio al lavoro per supportare gli adulti che desiderano trovare un’occupazione nel mondo del lavoro e affiancare le aziende che decidono di investire in questi lavoratori cogliendone il potenziale. RACCOLTA FONDI PER L’AIPD ANZIO – NETTUNO L’AIPD, Associazione Italiana Persone Down di Anzio/Nettuno, anche quest’anno, promuove attraverso dei banchetti dislocati sul territorio, una sottoscrizione, attraverso una donazione solidale minima di 10 euro. Per tale scopo mette a disposizione dei donatori dei cofanetti di deliziose cioccolate miste e torroni in vari gusti. Il ricavato andrà, interamente, all’associazione per la sua sede, per i laboratori e progetti di autonomia affiancati da figure professionali. Inoltre, l’associazione ha lavorato alla realizzazione di un appartamento appena ristrutturato, in cui i ragazzi possono sperimentare la vita quotidiana e stare insieme . Chiunque volesse, può aiutare l’AIPD di Anzio e Nettuno, prenotando i cofanetti e i torroni tramite il suo Presidente, Fabrizio Sabellico, al nr. 393 999 0746 e Barbara Tamanti al nr. 380 141 8800 . #inclusione #disabilità #sindromedown #raccoltafondi #anzio #nettuno #ardea #aipd #fabriziosabellico #barbaratamanti
- PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI CLAUDIA SABA: ERA MIO PADRE
Video Reportage del 23 ottobre 2022 - Ardea (RM) a cura di Massimo Catalucci CLICCA QUI SOTTO PER VEDERE IL VIDEO
- Museo Manzù: Lo sguardo della dea 15 ottobre 2022
Video Reportage del 15 ottobre 2022 - Ardea (RM) - articolo di Massimo Catalucci CLICCA QUI SOTTO PER VEDERE IL VIDEO
- GIORGIA MELONI (FDI) E IL GOVERNO CHE VERRA’: “NON SONO RICATTABILE”
Il Presidente di Fratelli d’Italia ha già fatto capire in Europa e in Italia che se guiderà il Governo non sarà lo “zerbino” di nessuno – articolo di Massimo Catalucci. Roma, 15 ottobre 2022 – “L’era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all’estero è finita, credo sia chiaro a tutti, in Italia e in Europa“. Queste le parole di Giorgia Meloni (FdI) in risposta alle infelici affermazioni del Ministro francese per gli Affari europei, Laurence Boone che facevano da eco ad un altro intervento imbarazzante, di qualche giorno prima, del primo Ministro francese Élisabeth Borne. Il tentativo della sinistra di voler destabilizzare anche attraverso alleanze europee il Governo che sta nascendo, è palese a tutti oramai. Una sinistra che non vuole accettare la sua sconfitta determinata, democraticamente, dal popolo attraverso il voto lo scorso 25 settembre. Una continua frustrazione che viene manifestata anche tra i banchi della Camera dei Deputati dove, in occasione dell’elezione del Presidente, ricaduta su Lorenzo Fontana (Lega), il PD srotolava uno striscione con la scritta: “NO A UN PRESIDENTE OMOFOBO PRO PUTIN” (clicca qui). Una sinistra che non accetta una maggioranza di Governo che via via sta dando forma ad una squadra di persone competenti, certamente, in linea con il pensiero di centro destra, segnato da quei valori di sovranità popolare, libertà, democrazia, giustizia, solidarietà sociale, merito ed equità fiscale e principi protratti alla visione Spirituale della Vita e ai Valori della tradizione Nazionale, liberale e popolare, nonché ad una visione partecipativa ed attiva nella costruzione dell’Europa dei Popoli. Ma Giorgia Meloni, persona ferma e consapevole delle proprie idee politiche e della bontà delle stesse, sta mettendo da subito tutti al posto loro, facendo capire che la musica in Italia e in Europa è già cambiata e se avrà l’onore e l’onere di guidare il Governo (questo avverrà solo se e quando Mattarella firmerà il mandato al futuro candidato Premier) per i prossimi cinque anni, nessuno dovrà permettersi di “manipolare” dal di fuori le decisioni del nostro nuovo Governo. Questa sua determinazione, Giorgia Meloni l’ha ribadita anche agli alleati. In particolare a Berlusconi, a seguito delle polemiche che sono sorte nel corso dell’elezione del Presidente del Senato della Repubblica, ricaduta poi su Ignazio La Russa e per cui il Leader forzista, sembrerebbe non averla digerita e per cui si sarebbe lasciato andare, da come riportano alcuni giornali, a degli appellativi non certo lusinghieri, nei confronti del Presidente di Fratelli d’Italia. “Giorgia Meloni. Un comportamento 1. supponente 2. prepotente 3. arrogante 4. offensivo. Nessuna disponibilità al cambiamento. È una con cui non si può andare d’accordo” – questo è quanto ha riportato il quotidiano “Corriere della Sera” (clicca qui), riferendosi a quanto scritto da Berlusconi su un foglio di carta intestata “Villa San Martino” e immortalato sullo scranno del Senato, dove siede il Presidente di Forza Italia. “Non sono ricattabile“– risponde ai giornalisti Giorgia Meloni, quando le riportano le affermazioni fatte su di lei da Silvio Berlusconi (video – clicca qui). Una Giorgia Meloni che sta dimostrando sempre più di avere tutti i numeri per poter guidare il nuovo Governo e che non si fa intimorire da nessuno, per cui riesce a tenere ben salde in mano le briglie dei “cavalli di razza” della maggioranza, sapendo quando è il momento di tirarle e quando di allentarle. Una donna, una mamma, una politica che si è saputa imporre fino a qui in un mondo dove è difficile per chiunque imporsi e che ha già fatto capire a tutti, nel nostro Paese e in Europa, che l’Italia vuole e tornerà ad essere la protagonista che merita nel contesto internazionale e non più lo zerbino di chicchessia. #politica #giorgiameloni #cameradeideputati #omofobia #putin #laurenceboone #europa #comunitàeuropea
- ARDEA EVENTI", 7/8/9 OTTOBRE: SPORT, CULTURA E AMBIENTE
Video Reportage del 7/8/9 ottobre 2022 - Ardea (RM) - a cura di Massimo Catalucci CLICCA QUI SOTTO PER VEDERE IL VIDEO
- STATO DI EMERGENZA SANITARIA: POSSIBILE PROROGA DEL GOVERNO FINO A DICEMBRE 2022.
Fratelli d’Italia, Delmastro: “Noi unica forza politica contraria che vota no alla proroga” - articolo di Massimo Catalucci Roma, 17 febbraio 2022 - Continuano le vessazioni nei confronti dei cittadini da parte del “Governo dei responsabili”, tali si definiscono coloro che fanno parte della maggioranza dell’esecutivo guidato da Draghi. I cittadini, già preoccupati da una crescente ascesa dei prezzi delle utenze, dei carburanti e di tutto ciò che, con un effetto domino, consegue a questo caos sociale, economico e sanitario, appunto, sono vittime del “teatrino” infinito che il Governo sta mettendo in scena da due anni, con promesse disattese e proroghe a quelle stesse promesse che non hanno prodotto, evidentemente, i risultati sperati. Oppure, dovremmo iniziare a pensare che hanno prodotto dei risultati ma che questi ci sfuggono e che allora, vorremmo che qualcuno ci spiegasse a vantaggio di chi sono andati e quali sono? E mentre riflettiamo su ciò, è di poco fa la notizia che il Consiglio dei Ministri sta meditando di prorogare la data della fine dello stato di emergenza sanitaria fino a dicembre 2022. Questa decisione, laddove venisse consolidata, sarebbe contro ogni plausibile buon senso e soprattutto contro i termini previsti dalla legge per uno stato di emergenza che non può dilungarsi oltre i 24 mesi. Quello che sta accadendo, dire follia è dire poco. Ogni scelta fatta fin qui da parte del Governo appare quanto mai fallimentare. Nella gestione della dichiarata pandemia da Covid-19, ogni azione dell’esecutivo si è rivelata insufficiente e inopportuna, visto che ad oggi, con oltre il 90% dei vaccinati ed i vari obblighi inflitti agli italiani, restrizioni, limitazioni alle loro libertà, non in ultimo l’obbligatorietà di vaccinarsi agli over 50, pena la loro sospensione dal posto di lavoro con abbattimento di parte dello stipendio, si parla ancora di restrizioni ulteriori con la proroga dello stato di emergenza sanitaria. Questa ulteriore possibilità cui vorrebbe fare ricorso il Consiglio dei Ministri non piacerà a molti italiani che si stanno già preparando da tempo per manifestare nelle vie della Capitale il prossimo 27 febbraio. È prevista molta gente che sfilerà tra le vie della “Città Eterna”, senza palchi e senza Leader. In piazza ci sarà quella parte di Popolo che è esausto: famiglie intere, avvocati, artigiani, studenti, pensionati, disoccupati, tra questi molte persone che sono state sospese dal lavoro per non essersi piegate alla “dittatura” del vaccino e della “certificazione verde” ed anche, nello specifico, faranno la loro parte di presenza alla manifestazione popolare, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, liberi dal servizio e senza divisa indosso. Il prossimo 27 febbraio, tutti saranno a Roma per riprendersi quelle libertà sottratte da questo “Governo Draghi”, autoproclamatosi, dei “responsabili” e per affermare i propri diritti ad un esecutivo che sta portando il Paese alla rovina. In Italia, non vorremmo assistere al crollo economico-finanziario in cui cadde vittima la Grecia. E a pensarci bene, a quel tempo Draghi era il Presidente della Banca Centrale Europea e la paura che ciò possa verificarsi anche in Italia, diventa qualcosa di più di una semplice ipotesi. È noto che fu lui a decretare l’esclusione della Grecia dal programma di “quantitative easing”, giustificando la scelta con il fatto che Atene avesse già ottenuto molto”. Il “quantitative easing” è una forma di politica monetaria con cui una banca centrale (in questo caso la Banca Centrale Europea) crea moneta a debito e la inetta nel sistema finanziario ed economico, il tutto con lo scopo di veicolare la fiducia degli operatori e promuovere la liquidità e i prestiti [fonte: https://www.money.it/ ] La strada su cui stiamo viaggiando, tracciata da questo Governo, non ci fa pensare che abbiamo imboccato la via giusta per uscire da questa condizione precaria sotto ogni aspetto, piuttosto, ci fa tremare e pensare che sia vicino un possibile “default”: i ristori alle imprese non arrivano; Confcommercio parla di rincari del 76% per il terziario; Alleanza delle cooperative parla di un aumento di oltre 80 miliardi per la bolletta 2022 di famiglie e imprese; senza parlare come già detto, delle impennate dei prezzi dei carburanti e tutto quello che ne consegue in ragione di aumento dei prezzi, soprattutto per i prodotti di primaria importanza: alimentari di primo consumo. Nel palazzo di Governo, attualmente, solo Fratelli d’Italia si sta opponendo alla linea dell’esecutivo guidato da Draghi per quello che potrebbe rappresentare da un punto di vista economico-finanziaria tale scelta. “Lo stato di emergenza ha un carattere temporaneo – afferma il deputato Delmastro (FdI) che aggiunge – ci siamo opposti ma ieri il Consiglio dei Ministri ha messo la fiducia ed oggi siamo alle battute finali. Noi, comunque voteremo no, mentre tutte le altre forze, evidentemente, voteranno la proroga allo stato di emergenza”(video allegato clicca qui). Quindi, sembrerebbe, che ci si avvii ad un prolungamento dello stato di emergenza sanitaria che a questo punto, non può non richiamare alla nostra attenzione anche un ulteriore “stato di sofferenza” cui i cittadini devono prepararsi per i prossimi mesi. Ma da quello che si percepisce nell'aria, i cittadini stavolta non accetteranno altri soprusi e con le “armi” della democrazia, faranno la loro resistenza utilizzando la leva della perseveranza, della costanza, della fermezza degli intenti, nel ribadire il riconoscimento dei propri diritti e delle proprie libertà, che da due anni a questa parte, vengono quotidianamente calpestati da un sedicente “Governo dei responsabili” che porta i nomi, prima di "Conte" ed oggi di "Draghi".
- IL GOVERNO NEGA IL LAVORO A CHI NON HA IL GREEN PASS
...e molti genitori sono costretti a sostenere economicamente i propri figli sospesi dal lavoro. - articolo di Massimo Catalucci Ardea, 24 gennaio 2022 - É "fantastico" quello che sta facendo questo Governo con la sua capacità di garantire dignità e identità lavorative alle persone, senza distinzione di sesso, etnia ed età, se non per quello stramaledetto ed incostituzionale "certificato verde" nelle sue modalità base e rafforzato, che devi avere per sentirti libero. E così, quando pensi che alla soglia dei 60 anni, puoi goderti con più tranquillità la tua vita, i nipoti e le famiglie dei tuoi figli, noi genitori (per chi ancora, fortunatamente, ce li ha) siamo costretti a sostenerli economicamente, perché loro vengono sospesi dal lavoro per non voler accettare l'abuso, il sopruso, l'obbligo anticostituzionale, di vaccinarsi per lavorare. Questo non è il Paese che tante persone vogliono e se c'è ancora qualche politico che possa comprendere la deriva a cui stiamo andando, faccia presto a scendere nelle piazze per fermare questo scempio, prima che sia troppo tardi. Molti cittadini, più di quanto si pensi, sono esausti...
- L'EUROPA E LA QUESTIONE DISCRIMINATORIA DEL NATALE...POI, RITIRATA
Tradizioni cristiane che, oramai, è palese sono sotto attacco continuo - articolo di Massimo Catalucci Roma, 1 dicembre 2021 - Ora, qualcuno dirà che grido al complottismo, che vedo fantasmi dappertutto...ci può stare, in primis perché non sono il detentore della verità assoluta e poi, perché ognuno è libero di pensarla come meglio crede. Mi piace però, riflettere ed osservare ciò che accade nella nostra società. E stamattina, casualmente (casualmente?) mi sono imbattuto in un post di un caro amico che mi ha fatto riflettere sul fatto che, riguardo la questione del parlamento europeo che avrebbe voluto eliminare parole come "Natale" e tutte le altre, quali i nomi propri di persona che ricollegano alla cristianità, il mainstream non ha evidenziato nessun appunto di papa Francesco, il "sostituto" del vero Papa Ratzinger, in ragione di ciò che l'Europa voleva negare in merito alle nostre tradizioni cristiane. O forse, peggio ancora, lo stesso papa Francesco, non si è espresso in merito a ciò che stava accadendo nei confronti delle tradizioni cristiane. Tradizioni cristiane che, oramai, è palese sono sotto attacco continuo e questo ennesimo tentativo di annientarle (ricorderemo tutti la proposta di eliminare il crocifisso dalle scuole) dimostra come, ripetutamente, si cerchi di distillare, piano, piano, nelle menti delle persone che si riconoscono nella Fede Cristiana, che il cristianesimo deve essere sostituito dal paganesimo. Fortunatamente, le proteste di molti parlamentari che hanno un minimo di buon senso e di coerenza, hanno evitato che ciò si concretizzasse negativamente a discapito della comunità cristiana. La domanda ora è: quale sarà il prossimo attacco alla comunità cristiana e sotto quale veste (maschera), buonista, tollerante, antidiscriminatoria, accogliente, si presenterà la prossima volta? Posto questo interrogativo, per quanto mi riguarda, continuerò a considerare il Natale una Santa Festività Cristiana e Papa Ratzinger, il Capo della Chiesa Cattolica Cristiana nel Mondo. #cristianesimo #paganesimo #crocifisso #paparatzinger #papafrancesco #chiesacattolicacristiana #buonismo #tolleranza #antidiscriminatorio #accogliente #europa #unioneeuropea
- Vaccini e Covid-19. Prof. Frajese: “Ecco perché non vaccinerò mia figlia…”
Tempi di osservazione ridottissimi per i vaccini anti Covid-19 Sars2…meno di 18 mesi. Bambini e vaccini anti-covid: pro e contro. Se ne parla in una conferenza al Senato - articolo di Massimo Catalucci (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) Roma, 26 agosto 2021 – Oggi, continuiamo nel nostro viaggio alla ricerca di informazioni utili per il lettore riguardanti l’emergenza sanitaria ma anche sociale, economica e culturale, che da oltre un anno e mezzo condiziona la vita di tutti noi. E lo affrontiamo sempre da un punto di vista medico scientifico al fine di comprendere meglio, da voci autorevoli, cosa sta accadendo e come possiamo orientarci. Nel mese di giugno scorso, esattamente, mercoledì 16 alle ore 18, presso Palazzo Madama, nella Sala Caduti di Nassirya a Roma, si è tenuta una conferenza stampa dal titolo: “Bambini e vaccini anti-covid: pro e contro“, a cui ha preso parte, tra gli altri, anche il Prof. Gaetano Frajese. Evidentemente, tale dibattito, è stato ritenuto poco interessante dai TG e GR di “Stato“, ovvero dagli organi di diffusione preposti all’informazione pubblica, visto che non se ne è avuto un gran riscontro mediatico. E’ difficile comprendere o forse facile, ognuno tragga le proprie conclusioni, il perché venga meno da parte dell’informazione pubblica (di Stato) un servizio informativo più ampio che coinvolga a 360° tutti coloro che hanno, seppur con percorsi e studi diversi ma fondati su dati scientifici, opinioni diverse in merito a questa emergenza sanitaria. C’è anche da dire però, che al di là della mancanza di un servizio informativo pubblico più ampio esiste anche tra la popolazione, la mancanza di interesse ad approfondire gli argomenti che ci vengono propinati giornalmente in merito a questa pandemia e per cui sembrerebbe esserci una direzione unica su cui viaggiano le informazioni attraverso i media nazionali. O forse ancora, come afferma il Senatore Armando Siri (Gruppo Lega-Salvini Premier Partito Sardo d’Azione), intervenuto nel ruolo di moderatore alla conferenza e prima di lasciare la parola ai relatori presenti a Palazzo Madama, c’è un virus che da oltre trent’anni circola nella nostra società, in particolare in quella occidentale e che è più grave e subdolo di quello attuale di cui i media parlano tutti i giorni e che colpisce molte persone. “E’ un virus invisibile – dichiara il Senatore Siri – che colpisce il 28% degli individui. Ormai siamo arrivati ad un livello molto alto. Contro questo virus al momento non ci sono vaccini e non sembrano esserci cure. Questo è il virus dell’analfabetismo funzionale.” Analfabetismo funzionale (illetteratismo) L’analfabetismo funzionale o illetteratismo (clicca qui), come è stato evidenziato dall’OCSE-PIAAC che nel 2003/2004 ha promosso un’indagine su un campione della popolazione italiana compreso tra 16 e 65 anni, ha rilevato che il 46,1% è al primo livello, il 35,1% è al secondo livello e solo il 18,8% è a un livello di più alta competenza. In sintesi l’analfabetismo funzionale, in considerazione delle analisi svolte negli Stati Uniti dal National Center for Education Statistics si distingue in tre abilità e quattro livelli di comprensione: inadeguato, basilare, intermedio, competente. Di seguito i tre livelli di abilità: - letteratismo da testi in prosa (per esempio, articoli di giornale o libri di narrativa); - letteratismo da documenti (per esempio, saggi, grafici, tabelle, ma anche proposte di lavoro); - letteratismo quantitativo (la capacità di calcolo). “E’ un po’ la malattia del titolo – prosegue il Senatore Siri – Cioè, io mi fermo al titolo (riferito ad esempio ad un articolo di giornale – NDR) e poi rimango del mio principio e non riesco ad approfondire i dati, perché, l’approfondimento dei dati complessi non è in uso. E’ come se la mente fosse rallentata e si convincesse di quello che già sa.” Per quanto affermato dal Senatore Siri ma, prima ancora, da quanto gli studi in tal senso ci forniscono, se ne conviene, che per molte persone proseguire nella lettura di alcuni testi, significherebbe impegnare un dispendio delle energie troppo alto per cui le stesse, eviterebbero l’approfondimento, poggiandosi, appunto, su ciò che già conoscono, oppure, aggiungiamo noi, su ciò che qualcuno più facilmente gli offre giornalmente su quotidiani, notiziari on line, tv e radio e/o prendendo in considerazione solo la notizia a caratteri cubitali (il titolo), mentre il resto del contenuto viene dalle stesse persone trascurato. Fatto il giusto appunto su quest’altro aspetto della comprensibilità dei testi da parte del lettore e di cui non avevamo ancora parlato nelle nostre pagine di giornale, prima di entrare in merito ai contenuti della discussione, seppur sinteticamente, che sono stati esplicitati nel corso della conferenza dal Prof. Gaetano Frajese, al fine di avere sempre un riferimento chiaro di “chi dice cosa”, ci apprestiamo a fare una presentazione del suddetto autorevole relatore. Stiamo parlando di un professionista, di un medico italiano, Professore Associato di Scienze Tecniche Mediche Applicate presso l’Università di Roma “Foro Italico” con background di insegnamento e ricerca nei campi dell’endocrinologia e della ricerca sul cancro. Gli interessi del Prof. Frajese riguardano l’endocrinologia clinica, le modificazioni ormonali indotte dallo sport e la ricerca di composti naturali contro i tumori. Studia la psico-neuro-immuno-endocrinologia (PNEI) e come l’elaborazione dei pensieri altera la secrezione ormonale, portando a una condizione di salute o malattia (clicca qui). I precedenti incarichi professionali hanno incluso le posizioni di Visiting Professor al S.Bartholomew’s Hospital (Londra, Regno Unito), CHUL (Quebec City, Canada), e di Research Associate al Netherland’s Brain Institute (Amsterdam, Olanda). Al seguente link, si può apprezzare un lungo elenco delle sue pubblicazioni (clicca qui) Intervento del Prof. Gaetano Frajese “E’ sicuro al cento per cento vaccinare i bambini contro il Covid Sars 2 con questo tipo di vaccinazioni?“ – inizia così la conferenza del Prof. Frajese che puntualizza anche come questa sia una domanda che ogni medico dovrebbe porsi e a tale interrogativo, intanto, lo stesso Professore evidenzia che, in base allo studio e alla ricerca da lui condotti su questi specifici vaccini, lui non è affatto tranquillo sugli effetti avversi che questi possono generare per cui non vaccinerà affatto sua figlia, andando a spiegarne, nel corso della sua relazione, le motivazioni da un punto di vista medico scientifico. “Questi vaccini – prosegue il Prof. Frajese – a mRNA e a DNA sono una classe di vaccini completamente nuova e non è assolutamente assimilabile ai precedenti vaccini.” Già in queste prime battute il Professore fa chiarezza su un’informazione distorta per cui in molti che sono a favore delle vaccinazioni, tendono a generalizzare e ad associare questi nuovi vaccini anti Covid-19 a quelli ad esempio della poliomielite, della varicella, del vaiolo, ecc. e che in realtà nulla hanno a che vedere con essi. Poi, il Prof. Frajese, ci fornisce un altro dato importantissimo e da tenere bene a mente. In una slide presenta un grafico dove sono riportati i tempi necessari per arrivare allo sviluppo di un vaccino e soprattutto, mette in risalto come i vaccini anti-Covid-19 Sars2, abbiano osservato una tempistica molto ridotta: meno dei 18 mesi che erano stati previsti per questi farmaci; mentre, altri vaccini messi a confronto con quest’ultimi, hanno osservato in passato una tempistica compresa tra gli 11 ed i 28 anni (clicca qui). Dati, questi, di per sé già molto allarmanti e preoccupanti e se li uniamo ai tempi di produzione del vaccino di cui stiamo parlando, le fasi di tale processo, come riportato dal New York Times a marzo del 2020, ci dicono che queste sarebbero dovute terminare nel 2033… Il Prof. Frajese, con la presentazione di sole due slide ha dimostrato come si è scelto, nelle procedure di produzione di questi vaccini anti Covid-19, di osservare una procedura veloce che non tenesse conto di tutti i vari step canonici di valutazione/osservazione che avrebbero dovuto garantire, ognuno, a seguito dei dati attesi, il passaggio allo step successivo. “Ora, c’è una ragione per cui gli studi sono fatti che ogni step è successivo – afferma con decisione e cognizione di causa il Prof. Frajese, che aggiunge – non è che è una cosa casuale, altrimenti li avremmo fatti tutti insieme contemporaneamente, dall’inizio.” Altro ulteriore dato, significativamente, importante, è che riguardo i vaccini a mRNA nei documenti EMA (European Medicines Agency) non ci sono le linee guida e questo perché – “essendo un prodotto così innovativo, anche se non ci sono le linee guida per i vaccini mRNA forse, – prosegue il Prof. Frajese – andavano visti (riferito a questi vaccini – NDR), anche al momento della presentazione o progettazione della sperimentazione, in maniera appropriata.” Già questi pochi elementi forniti dall'intervento pubblico del Prof. Frajese (clicca qui per vedere il video integrale della relazione del Professore), sono più che sufficienti per invitarci ad approfondire, ulteriormente, riguardo gli aspetti prettamente sanitari e legati alle possibili reazioni avverse che tali vaccini potrebbero sviluppare a chi si sottopone alla loro somministrazione, così come ci offrono spunto per aprire una finestra anche sugli aspetti giuridici, nello specifico, nel caso in cui tali effetti avversi dovessero manifestarsi in soggetti cui sono stati somministrati, precedentemente, questi nuovi vaccini anti Covid-19. Affronteremo l’aspetto giuridico in un altro articolo, perché sarà interessante capire se e come ci si potrà difendere nel caso in cui uno dei vaccini utilizzati per combattere questa pandemia, generi una delle tante possibili reazioni avverse cui la scienza medica ha già dato delle indicazioni in merito.