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Immagine del redattoreMassimo Catalucci

ROMA 2023 - ENDOMETRIOSI: UNA PATOLOGIA SUBDOLA E DIFFICILE DA DIAGNOSTICARE (VIDEO)

Nei giorni di sabato e domenica scorsi, nella Capitale si sono susseguite una serie di attività per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni governative sull'endometriosi, che colpisce tre milioni di donne in Italia



- articolo di Massimo Catalucci


Roma, 27 marzo 2023 - Nelle giornate di sabato e domenica, 25 e 26 marzo scorsi, nella Capitale si sono susseguite una serie di attività per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni governative a legiferare in merito alla tutela delle oltre 3.000.000 di donne che soffrono di una patologia difficile da diagnosticare, che prende il nome di endometriosi.


Le attività di sensibilizzazione su questa patologia subdola, sconosciuta ma molto diffusa, sono state promosse e coordinate dall'ente di volontariato, A.L.I.C.E.. Un'organizzazione nazionale, senza scopo di lucro, che vede la partecipazione attiva e solidale di molte donne italiane che vivono in prima persona la patologia ma sono tante anche le persone che non hanno una relazione diretta con la malattia che intendono manifestare la loro solidarietà a chi ne è colpito, appoggiando con la propria presenza le iniziative promosse dall'Associazione



E sabato 25 marzo il primo evento in programma è stato rappresentato da una marcia simbolica tra le vie della città eterna. Un corteo di persone, molte di queste vestite con la maglietta di colore giallo, (il colore con cui l'Ass. A.L.I.C.E. ha voluto rappresentare l'endometriosi) con su scritto lo slogan WorldWide Endomarch 2014/2023, ha marciato in modo composto in via dei Fori Imperiali. Il gruppo di manifestanti si è incamminato alle ore 11:30 da Largo Corrado Ricci, verso piazza Venezia, per giungere dopo poco più di mezz'ora per un flashmob, davanti la Fontana dell'Adriatico che si poggia sul lato destro del Vittoriano, più conosciuto come Altare della Patria.

Qui, l'ispiratrice del movimento solidale in Italia per la lotta all'endometriosi, Alina Migliori, insieme al presidente di A.L.I.C.E., Francesca Fasolino, hanno preso la parola per manifestare, in primo luogo, la loro soddisfazione per i dieci anni di vita del loro movimento di volontariato e successivamente, per porre l'accento su come ci sia necessità da parte di tutti di non abbassare la guardia fino a quando non verrà riconosciuta a tutti gli effetti questa patologia e vangano messi in atto progetti a tutela delle milioni di donne che ne sono colpite, spesso, inconsapevolmente.


Nel pomeriggio di sabato, intorno alle ore 14:30 presso il "Villaggio della Consapevolezza" che si è svolto al Chiostro del Commendatore, nel Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, la giornata evento sull'endometriosi, ha offerto una serie di attività culturali ed artistiche, mentre, nella giornata di domenica con inizio alle ore 09.00, si è svolto un grande convegno socioculturale e medico dal titolo Endo Social Day, la cui diretta è stata proposta nella rete web sui canali multimediali dell'Associazione A.L.I.C.E. e a cui hanno preso parte circa 70 relatori (clicca qui per vedere la registrazione video).


Ma le attività di sensibilizzazione sull'endometriosi da parte del movimento solidale vestito di giallo, non si fermano alle due giornate di Roma, per cui continueranno nel corso dei mesi a venire e come spiega Arianna Cupolo, portavoce di A.L.I.C.E., il prossimo convegno ci sarà il 31 marzo tra pochi giorni ad Ardea, un comune della provincia sud della Capitale che si affaccia sul litorale romano, per poi continuare in altri comuni della Regione Lazio.


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