RIFLESSIONI SULLA SPIRITUALITÀ UMANA, TRA SCIENZA, COSCIENZA E TRASCENDENZA
- Massimo Catalucci
- 26 feb
- Tempo di lettura: 8 min
Aggiornamento: 1 mar

EVOLUZIONE DELLA TEORIA DI ALBERT EINSTEN DELLA RELATIVITA’

articolo di Massimo Catalucci
Roma, 26 febbraio 2025 - NEWS & COMMUNITY - Look at the World - In quest’epoca socio-economica, culturale e spirituale caotica e destabilizzata dal tanto male che serpeggia nel globo (gli incessanti conflitti bellici, piccoli o grandi, ne sono un esempio), vogliamo accendere il “Faro della Fede”, affinché possiamo meglio scrutare la nostra coscienza ed illuminare la nostra parte spirituale che, nel disordine che si è costituito, rischia di perdersi nel “pensiero del mondo”, inteso come “pensiero orizzontale” degli uomini che tendono ad interpretare ciò che dovrebbe essere accolto, scevro da ogni pregiudizio e giudizio, ciò che è trascendentale e puro Amore.
Noi esseri umani quando parliamo dell’esistenza di Dio, solitamente, lo facciamo sempre cercando di dare a noi stessi e agli altri, una spiegazione che, con la nostra limitata logica e razionalità non siamo in grado di decifrare, di cogliere, nella Sua essenza; mentre, trascuriamo, tralasciamo o impediamo del tutto, che sia l’altra parte di noi, quella intuitiva e spirituale, che ha un’enorme potenzialità, a guidarci e a collegarci al pensiero trascendente divino.
Questa unione tra noi e la “Divinità” si ottiene con la Fede e il sentimento che hanno il potere di avvicinarci al Cielo e certamente, non con la razionalità scientifica.
Dio esiste al di sopra e indipendentemente da ogni altra cosa, ovvero, Lui è al di sopra di ogni cosa, per cui ne consegue che Dio è l’unico che può urlare - “IO SONO” - come la Sua stessa Essenza femminile (incarnata in Maria), proclamò a Lourdes - “IO SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE”.
La deduzione dell’esistenza di Dio, la troviamo già in Aristotele (384/383 a.C – 322 a.C.), nella dottrina delle cause, legata alla teoria della sostanza. Da qui il tutto divenire richiede un motore immobile, per cui l’ordine dell’universo necessita di un “Ordinatore Supremo”.
Facendo un salto millenario in avanti di circa 2.400 anni, vediamo come anche un grande fisico del XX secolo, Albert Einstein, ha dedotto che la nostra conoscenza se ispirata solo dalla logica e dalla razionalità, non è in grado di accogliere il “Trascendente”.
“Tutto ciò che è, è in Dio, e nulla può essere né essere concepito senza Dio.”- Con questa affermazione il noto fisico ci vuole dire che - “Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni.”-
Facendo un altro piccolo balzo in avanti nel tempo, in questa epoca, troviamo il Prof. Antonino Zichici, fisico e divulgatore scientifico italiano, specializzato nel campo della fisica delle particelle elementari, che in qualche modo riprende i suoi predecessori, per cui afferma: “Le scoperte scientifiche sono la prova che non siamo figli del caos, ma di una logica rigorosa. Se c’è una Logica ci deve essere un Autore” - e aggiunge che la scienza non potrà mai spiegare i miracoli o riprodurli, perché questo equivarrebbe a “illudersi di potere scoprire l’esistenza scientifica di Dio.” – In questo caso la Logica di cui parla il Prof. Zichichi non è quella limitata di noi esseri umani, ma quella infinita dell’Autore Supremo.
È evidente che il Prof. Zichici parla da fedele, da credente, per cui pur riconoscendo alla scienza un ruolo fondamentale nella vita e nell'evoluzione dell’umanità intera, questa non deve arrogarsi la presunzione di comprendere l’Universo o addirittura, di sostituirsi all'Autore del Creato.
“Se fosse la Scienza a scoprirlo – aggiunge Zichichi - Dio non potrebbe essere fatto che di Scienza e basta. Se fosse la Matematica ad arrivare al ‘Teorema di Dio’, il Creatore del Mondo non potrebbe che essere fatto di Matematica e basta. Sarebbe poca cosa. Noi credenti vogliamo che Dio sia tutto: non soltanto una parte del tutto”.
Sempre nel nostro tempo, un altro studioso, in questo caso il Prof. Francesco Hyeraci (chimico molecolare), riprendendo quanto Albert Einstein aveva formulato con la sua “teoria della relatività”, ci dà una sua lettura che può completare questa breve riflessione che si poggia sull'evoluzione del pensiero einsteniano.
Il Prof. Hyeraci, racconta che la sua intuizione, espressa di seguito con una formula, è stata a lui ispirata da Albert Einstein in sogno. Il Prof. Hyeraci è partito dal principio di Relatività di Einstein, dove - l’energia è rapportata alla massa attraverso il quadrato della velocità della luce (E = m * C2).
Seguendo il ragionamento del Professore, se l’energia è direttamente proporzionale alla massa attraverso la velocità della luce al quadrato (300.000 Km/sec), così anche la frequenza dell’onda elettromagnetica è direttamente proporzionale all'energia, superiore ed estesa all'infinto, rispetto alla velocità della luce.
Questa equazione nasce da un quesito che il Prof. Francesco Hyeraci si è posto oltre la frequenza misurabile dagli strumenti scientifici utilizzati dall'uomo.
Per meglio spiegare tale pensiero, ci avvaliamo della scala dei suoni percepibili da un essere umano sano, che viene disegnata come un onda di frequenze, ossia, il numero che definisce quante volte al secondo oscilla un’onda sonora, misurabile in cicli al secondo, detti più comunemente Hertz (Hz) dal nome del noto fisico tedesco Heinrich Hertz che scoprì, altresì, le onde elettromagnetiche che si misurano nello stesso modo di quelle acustiche, ma con un’oscillazione per lo più a frequenze ben maggiori.
Detto ciò, se prendiamo ad esempio i suoni delle note musicali di una tastiera di un pianoforte, queste non terminano per il nostro udito alla fine dell’ultimo tasto alla nostra destra (suoni acuti), né tantomeno, con il primo tasto alla nostra sinistra (suoni grevi), ma si estendono ben oltre, fino a quando non sono più percepibili. Ciò non significa però che, laddove perdiamo la percezione uditiva di tali suoni, questi non esistano nell'universo, fino quasi a sfiorare l’infinito.
Ecco quindi la stessa formula elaborata dal Prof. Hyeraci, nelle espressioni delle due equazioni qui di seguito riportate.
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Nella rappresentazione grafica delle equazioni, queste offrono un "supporto scientifico” a ciò che è oltre l’energia e tocca frequenze superiori fino a raggiungere l’essenza dell’essere, che è la sua parte spirituale.
Quindi, come A. Einstein, nella sua equazione proporzionava l’energia alla massa, così con queste formule di Hyeraci, vengono proporzionate le frequenze grevi e acute, all'energia (attraverso la costante di Plank ).
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Questo principio è valido anche per chi si ritiene ateo (la Spiritualità prescinde dalle religioni in quanto esiste per tutti), ed è messaggio di consolazione e speranza di un’esistenza oltre la materia così per come la conosciamo, limitatamente, ora.
Quanto descritto dal Prof. Hyeraci, non contraddice il primo principio della termodinamica che afferma che l’energia di un sistema interno chiuso, rimane costante pur trasformandosi da una forma ad un’altra, ma va oltre, per cui se consideriamo uno spazio e un tempo in un sistema aperto, l’energia e quindi la frequenza non sono più costanti, ma tendono ad aumentare asintoticamente verso l’infinito. E in questa visione spirituale della vita dopo la morte fisica, riutilizzando la metafora della tastiera del pianoforte, vivere la propria esistenza terrena in un’estensione delle frequenze sempre più grevi, ci pone nella condizione di sofferenza, mentre viverla in un’estensione di frequenze sempre più alte, ci pone nella condizione di gioia e piacere eterni.
Il che sta a significare un’elevazione del nostro corpo materiale in un corpo materiale ma risorto a frequenze maggiori, si veda la Resurrezione di Gesù Cristo. Ma il cammino per elevarci al trascendente-spiritualità, al di là delle formule descritte, deve essere impregnato dalla Fede, altrimenti, i dati posti in sequenza nelle loro equazioni, sarebbero del tutto inutili per raggiungere il nostro scopo spirituale.
A questo punto la domanda è: come fare ad avere Fede e raggiungere determinate frequenze che elevano la nostra parte spirituale?
“La formula è semplice – afferma il Prof. Hyeraci - è sufficiente aprire il cuore a quelle stesse frequenze che lo fanno vibrare e che sono riconducibili a tutto ciò che è armonia, amore incondizionato, attraverso la preghiera intesa non solo come recitazione di formule o un semplice mantra, ma come continuo donarsi anche accettando le avversità della vita”.
“Volendo usare una metafora – aggiunge il Professore – potremmo dire che, la scalata di un monte presenta sempre delle avversità, ma il panorama di cui si gode raggiunta la sua vetta, ci ripaga di ogni nostro sforzo fatto nell'ascesa e nel contrastare le avversità che ci si sono presentate lungo il viaggio. Questa metafora rappresenta bene la vita di ognuno di noi, dove le circostanze che ci si presentano devono essere accolte, accettate e superate nella Grazia di Dio. Questa è la condizione con cui dobbiamo abbandonarci all'Altissimo, lasciandoci da Lui ispirare nel nostro cammino terreno che ci condurrà alla Terra Promessa”.
“Il luogo terreno dove ci troviamo adesso, è campo di scontro tra il bene e il male (si veda la Battaglia di Armageddon – "La Bibbia") e chi vuole elevarsi spiritualmente alla cima della Gioia Eterna, si trova quotidianamente nella condizione di confrontarsi con il male che si maschera dietro false vesti, per indurci ad ascoltare le frequenze grevi di cui abbiamo parlato e che tendono a tirarci verso il basso e non ad elevarci”.
Questo è quanto si legge nel Vangelo secondo Matteo –“Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro (apostoli) e disse – In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli” - Il messaggio che ci viene tramandato dal Vangelo è quello di spronarci ad essere da adulti come i bambini, spontanei, genuini, buoni, puri, casti, inteso come estrema fedeltà ai propri sentimenti ispirati da Dio.
Ricordate il noto film “Forrest Gump”? Il bravo attore Tom Hanks interpretava la vita di una persona che da ragazzo fin anche da adulto, faceva della sua genuinità, la sua castità, la sua semplicità ed innocenza, impregnata dalla capacità di amare incondizionatamente, il motivo di un’esistenza alimentata dall’intuito umano e non certamente, da quello razionale e logico dettato dalla convenienza personale ed individuale.
Con questi esempi, abbiamo voluto manifestare come nella vita terrena che conosciamo molto, da un punto di vista materiale, poco o per nulla da un punto di vista spirituale, ci si debba allineare a quelle frequenze che elevano il nostro spirito per vivere un’esistenza vicino a Dio, lasciandosi ispirare e guidare da Lui nelle nostre scelte quotidiane. “E il modo per intercedere con Lui - – afferma il Prof. Hyeraci - può avvenire attraverso la nostra Madre Celeste, che nelle proprie apparizioni ci dà prova di come Lei, scendendo alle nostre grevi frequenze umane, si manifesti in frequenze più vicine a noi, divenendo, anch'ELLA forma e materia, tendendoci una mano per sollevarci e accompagnarci verso il proprio Figlio Gesù e raggiungere così, la Terra Promessa”.
Lo scopo di questo articolo, nel libero arbitro che ci è stato donato, è quello di aprirci alla speranza per trovare conforto alla nostra esistenza terrena, quale breve viaggio di preparazione ad una Vera Vita, pregna di gioia e felicità senza più fine, dove l’essenza sostanziale sarà l’Amore e solo l’Amore, e dove non ci sarà più spazio per il male.
Infine, per rispondere a tutti coloro che si chiedono come è possibile conciliare la creazione del pianeta terra da parte di Dio con tanta violenza e male che che perversano da millenni, lo stesso Hyeraci ci ricorda che, nella preghiera del "Pater Noster", noi recitiamo "Venga il Tuo Regno", per cui questo che stiamo vivendo non è il "Suo Regno" ma il il "regno del male".
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