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QUARTI DI FINALE DI COPPA ITALIA - PASSA L'INTER MA CHIFFI "SORVOLA" SUL FUORIGIOCO DI DE VRIJ

Immagine del redattore: Massimo CatalucciMassimo Catalucci

La Lazio fa la gara e tira più volte nella porta avversaria ma esce sconfitta dal match, immeritatamente, per un arbitraggio "approssimativo"


  • articolo di Massimo Catalucci



Milano, 26 febbraio 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) - La Lazio non sta attraversando un momento fortunato con gli arbitraggi in questa "stagione calcistica nazionale". L'ennesima dimostrazione c'è stata ieri sera, dove i biancocelesti pur giocando un'ottima partita e mettendo in difficoltà l'Inter, per quasi tutta la gara, sono andati sotto nel finale di primo tempo, con un gran gol di Arnautovic al volo da fuori area che però, era viziato da due falli: il primo sullo sviluppo dell'azione che è partita da calcio d'angolo, Dumfries trattiene Rovella; il secondo sul tiro dell'attaccante nerazzurro, De Vrij era in fuorigioco davanti al portiere biancoceleste, Mandas, disturbando la visuale dell'estremo difensore laziale.


Nulla da dire sul gran gol e per l'eccellente gesto tecnico del giocatore nerazzurro...ma il gol era da annullare.


Sull'azione del primo gol interista, dalla sala VAR, nessun richiamo all'arbitro. All'auricolare del direttore di gara Fabbri, non arriva nessuna segnalazione. In una gara così importante ogni possibile incertezza, deve essere valutata con attenzione, altrimenti, come si è visto ieri, in un attimo gli equilibri possono cambiare...e pensare che fino a quel momento in campo, era stata la Lazio a fare la gara!!!


Poi, se qualcuno dovesse pensare, visto come sono andate le cose a fine match, che si è voluto sorvolare sui due evidenti falli nella stessa azione del primo gol, sbaglierebbe?


Noi diciamo che un pensiero del genere potrebbe balenare, legittimamente, nella testa di chi rivedendo le immagini a fine gara, capisce di non aver ricevuto un trattamento adeguato. La tecnologia nel calcio è stata pensata proprio per dare una mano agli arbitri in situazioni come queste, ma sappiamo anche che c'è sempre una persona dietro al VAR che deve fare da ponte con il collega che è in campo...e questo ieri, a svantaggio dei biancocelesti ancora una volta, non è avvenuto.


Il Sig. Chiffi, preposto al VAR, avrebbe dovuto richiamare l'attenzione del Sig. Fabbri e invitarlo ad andare a rivedere tutta l'azione al monitor a bordo campo, dal momento in cui è stato battuto il calcio d'angolo dall'Inter, per farsi un'idea più panoramica di quella che aveva avuto da dentro il rettangolo di gioco, per poi decidere se assegnare il gol ai nerazzurri o assegnare la punizione ai biancocelesti: per la trattenuta di Dumfries su Rovella, oppure per il fuorigioco di posizione di De Vrij su tiro di Arnautovic.


Detto ciò, questa gara lascia non poco amaro in bocca, perché la Lazio ha dimostrato di andare a Milano, senza timori, senza nessun condizionamento, neanche quello derivato dalla sonora sconfitta subita in casa a dicembre scorso contro l'Inter in campionato, per 6 a 0. La Lazio quest'anno ha dimostrato di potersela giocare con tutte le altre squadre e forse, le critiche che le sono arrivate alla fine di questa gara, da parte di alcuni giornalisti e commentatori, oltre che da qualche tifoso, dove si cerca di puntare il dito su qualcuno in casa biancoceleste: giocatori, allenatore, società; ci sembrano ingiuste. Se la Lazio avesse ricevuto un trattamento arbitrale diverso in molte partite, forse oggi eravamo qui a parlare di altro, con i ragazzi di Mister Baroni più vicini al terzo posto (guardando in alto), che al sesto (guardando verso il basso).


Ed ora per la Lazio ci sarà tra quattro giorni un'altra gara con molte insidie da cui bisogna guardarsi bene. Si tornerà allo stadio di San Siro (Meazza), questa volta per affrontare il Milan in campionato, dove i rossoneri non stanno ottenendo buoni risultati: vengono da una sconfitta nell'ultimo turno giocato a Torino contro i granata. Inoltre, il Milan domani sera dovrà recuperare la gara del 9° turno di Serie A contro il Bologna, in casa degli emiliani e vincendo, si porterebbe a 3 punti dalla Lazio, con lo scontro diretto da giocare in casa, proprio domenica prossima, nel posticipo serale.


L'augurio per chi ama il calcio, è che gli arbitri, in campo e nella sala VAR, facciano il loro dovere poi, vinca il migliore.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


Queste le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara ai microfoni di Mediaset.


S. INZAGHI - "La Lazio è una squadra forte. Abbiamo sofferto ma non ci siamo disuniti. Siamo stati bravi a sbloccarla, per esigenza abbiamo cambiato modulo. I ragazzi danno tutto per questa maglia. Milan? Ci penseremo ad aprile, ora abbiamo tante partite ravvicinate, siamo in difficoltà sugli esterni. Sappiamo quel che ci spetta, questa è stata la prima di sei partite in venti giorni. Spinta in vista del Napoli? Assolutamente sì, ho avuto risposte importanti dai giocatori. Alcuni non erano al meglio, ma non si sono tirati indietro. Come Frattesi e Taremi, che hanno dovuto giocare con gli antidolorifici".


Arnautovic? Abbiamo preparato le palle inattive, se la Lazio teneva giocatori alti lui doveva uscire, gli è capitata lì. Sappiamo delle qualità balistiche di Marko, era voluto. Martinez? Ottimo portiere, l’anno scorso aveva fatto un grandissimo campionato con il Genoa. Non ho avuto fretta, sapevo avrebbe fatto bene e lui sapeva che aveva davanti Sommer".


BARONI - "Siamo dispiaciuti perché dovevamo passare il turno, all’interno della nostra prestazione ci è mancato il gol. Ci dispiace, dobbiamo essere sereni e continuare e cercarlo come la squadra ha fatto oggi. Serve maggior fiducia negli ultimi metri. Si guarda sempre avanti, si guarda il lavoro, la crescita dei giovani, noi sappiamo benissimo il nostro percorso e siamo convinti di giocarcela fino in fondo. Dobbiamo farlo per noi e per i tifosi, non dobbiamo mollare di un millimetro".


"Poteva andare in campo in Coppa Italia - il tecnico si riferisce a Pellegrini che è stato messo fuori rosa per il campionato - il giocatore si è allenato con noi, è stata fatta una scelta inizialmente tecnica ma è un nostro giocatore e oggi è sceso in campo. Chi è disponibile e lavora viene in campo".


"Dobbiamo lavorare su chi è presente, ci sono dei giovani e bisogna dargli fiducia. Loro stanno sentendo di più il peso perché hanno fatto un salto importante, io ho molta fiducia nei miei ragazzi. Esco da questa partita rafforzato, tremendamente, dispiaciuto, ma si riparte come abbiamo sempre fatto".


Il tabellino della gara


INTER-LAZIO 2-0


INTER (3-5-2): Martinez; Pavard, De Vrij, Bisseck; Darmian (dal 24° Dumfries), Frattesi (dall'84° Barella), Asllani (dal 63° Calhanoglu), Zielinski, Dimarco (dal 64° Bastoni); Taremi, Arnautovic (dal 64° Correa).


All.: Inzaghi


LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Lazzari, Gigot, Romagnoli (dal 46° Gila), Pellegrini (dal 61° Tavares); Guendouzi, Rovella; Isaksen (dal 78° Ibrahimovic), Dia, Zaccagni (dal 61° Pedro); Tchaouna (dal 61° Noslin).


All.: Baroni


Arbitro: Fabbri 

Marcatori: 39° Arnautovic (I), 77° Calhanoglu I)

Ammoniti: Asllani (I), Dumfries (I); Isaksen (L), Pellegrini (L), Gigot (L), Guendouzi (L), Ibrahimovic (L)

Espulsi: ----------




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