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LAZIO-JUVE 1-1 - I BIANCOCELESTI LA RECUPERANO IN EXTREMIS

  • Immagine del redattore: Massimo Catalucci
    Massimo Catalucci
  • 10 mag
  • Tempo di lettura: 6 min

La Lazio non vince più in casa. Solito blackout nei primi minuti della ripresa. Baroni pensa tardi ai cambi ma riesce a pareggiarla


  • articolo di Massimo Catalucci


Roma - sabato, 10 maggio 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - La Lazio non riesce più a vincere in casa e presenta ancora i soliti blackout manifestati quest'anno in troppe occasioni, dove nei primi minuti di inizio gara e in quelli della ripresa, ha dimostrato spesso un atteggiamento abulico che a questo punto della stagione potrebbe pagare caro, trovandosi fuori dai giochi europei.


Questa non vuole essere, certamente, una visione pessimistica per la Lazio, ma realistica di una statistica che dice troppi pareggi in casa e con due gare da giocare, una delle quali, contro l'Inter a Milano la prossima giornata, per finire poi davanti al proprio pubblico, contro il Lecce.


E' vero che la Roma deve giocare lunedì questa 36a giornata di campionato contro l'Atalanta a Bergamo, partita non facile, ma restando sempre in campo di statistiche, mentre i giallorossi sono in ascesa di risultati da circa 20 giornate, i bergamaschi sono in discesa.


Ma il calcio è bello perché può sempre offrire delle sorprese, anche quando tutto sembra già definito. Quindi, attendiamo le prossime gare per emanare i verdetti. D'altronde la matematica lascia ancora tutto aperto in fatto di qualificazioni europee e forse anche di scudetto.


Lazio - La differenza l'hanno fatta i cambi e l'uomo in più


Volendo fare un rimprovero a Mister Baroni, forse come accaduto già altre volte, i cambi li avrebbe dovuti fare già dal primo minuto del secondo tempo, perché si vedeva che i ragazzi erano entrati in campo con un approccio troppo leggero e non aggressivo come, invece, lo è diventato dopo il 53°, quando la Lazio aveva già subito gol. L'ingresso di Pedro per Isaksen e Dia per Dele-Bashiru hanno dato più vivacità alla manovra dei biancocelesti, aumentando la pressione sugli avversari. Inoltre, al 59° la Juve rimane in 10 per l'espulsione di un fallo violento, di cui si è reso artefice Kalulu, che ha sferrato una manata in faccia a Castellanos. L'arbitro, richiamato dal VAR e visionata la dinamica dell'azione, non ha esitazioni ad espellere lo juventino.


Di qui in avanti è un forcing portato dalla Lazio nell'area avversaria, in una corsa contro il tempo alla ricerca, almeno, del gol del pareggio.


Al 65° Mister Baroni fa altri due cambi, nel primo manda dentro Vecino per Rovella che non gradisce la sostituzione e torna in panchina borbottando vistosamente, ma alla fine avrà ragione il tecnico biancoceleste; nel secondo cambio, entra Lazzari per Marusic.


I biancocelesti aumentano i giri sulla fascia destra dove spingono di più, con il tandem Lazzari-Pedro e proprio sulla loro corsia trova uno spiraglio in area in verticale Dia che, imbucato da un suo compagno, lascia partire un gran tiro sul primo palo della porta difesa da Di Gregorio che, con la punta delle dita devia sul legno alla sua sinistra, con la palla che torna in campo e viene allontanata dall'area bianconera.


Ma il gol è nell'aria e dopo il palo al 92° di Dia, sempre dalla corsia di destra laziale, Lazzari al 96° (7 i minuti di recupero dati dall'arbitro Massa), crossa in area di rigore avversaria sul secondo palo, dove svetta più alto di tutti un indomito Castellanos che colpisce la sfera di testa e la indirizza in porta. Il portiere bianconero si deve stendere e superare per evitare il gol che arriva comunque perché sulla sua ribattuta, trova pronto per il tapin, Vecino (non nuovo a questi gol in extremis) che pareggia l'incontro.


Per onor di cronaca, c'è da dire che alla Lazio era stato assegnato un rigore all'87° dall'arbitro per fallo del portiere su Castellanos, che poi è stato tolto, giustamente, dal VAR per fuorigoco dello stesso attaccante biancoeleste.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


BARONI - Se sono soddisfatto? Della prestazione sì, abbiamo commesso un errore e lo abbiamo pagato a caro prezzo. La squadra è rimasta comunque lucida e ha creato tanto, ha bucato a destra e sinistra. Loro si abbassano tanto, giocano nelle ripartenze, hanno velocità e qualità. Se tolgo l’errore sul gol è stata un’ottima partita. Il primo tempo è stato bloccato, ma lo sapevamo. Nel piano gara c’era l’ingresso dei giocatori. Ma non volevo prendere gol”.


Loro hanno Locatelli che allunga, credevo che nella corsa lui potesse vincere i duelli. Dovevamo arginarlo. Dele non è arrivato alla porta per poco. Hanno preso dei palloni in extremis”.


Non ci sono chance - Mister Baroni si riferisce alal volata Champions - Noi dobbiamo solo credere in quello che dacciamo. La squadra sta bene, non molla mai. Giocheremo viso a viso e saranno tutte partite importanti”.


sui troppi punti persi in casa - “Non sono d’accordo. Siamo mortificati e dispiaciuti di questo, ma la Lazio ha eguagliato il record di vittoria esterne in Coppa e in trasferta. La prestazione non è mai stata pessima in casa. Quando si vuole creare e costruire qualcosa, è la cosa più facile guardare il punteggio. Ma guardare il percorso è importante. Noi giocheremo alla morte le prossime due partite”.


Rovella e la sua reazione per la sostituzione - “Devono essere arrabbiati i giocatori quando escono. Li voglio così. Ma io devo essere lucido. Vecino è un giocatore che poteva darci una mano, perché era una partita chiusa e lo rifarei altre cento volte”.


Sui 29 cross ma molti imprecisi - "Ci sono dei giocatori che hanno delle caratteristiche. Se io vado a vedere dietro, i nostri terzini non è che avessero fatto tanti assist in passato. Oggi il cross è di Lazzari, è entrato e ha messo dentro un pallone. Vogliamo perfezionarli, ma intanto è metterli”.


Sui troppi gol presi nei minuti iniziali delle gare, primi e secondi tempi - “Quando ci sono dei dati, va bene. Io devo dire che c’è anche un avversario che ha fatto una giocata, noi potevamo far meglio. Su quella palla era difficile gestirla. Ci sono anche gli avversari. Guardiamo anche quello che funziona. Quello che non funziona stiamo cercando di migliorarlo. Abbiamo dei giovani e stiamo cercando di farli crescere. Io continuo a fare i complimenti alla mia squadra”.


Sul risultato che non favorisce, nè la Lazio, nè la juve - Non sono così convinto, vediamo. Me lo ripetete. Nelle prestazioni ha sbagliato poco. Poi vengono squadre qui che si abbassano e non è facile. Ci stiamo lavorando. Non posso rimproverare niente ai miei giocatori”.


Quale è il futuro di Baroni se non centra l'obiettivo della qualificazione alle coppe europee? - “Non è mai stato per me in problema. Io metto il casco e arrivo in fondo. Poi quando si arriva in fondo si tira una linea e la tira la società e la tira anche Marco Baroni. Io sono orgoglioso della squadra e per me si sta facendo un lavoro importante”.


TUDOR - Una bella gara, dispiace per come è finita e per non aver preso i tre punti. In ogni caso ci prendiamo questo punto, andiamo avanti ma i ragazzi hanno dato assolutamente il massimo. Gli ho fatto i complimenti nello spogliatoio”.


Sull'espulsione di Kalulu - “Dispiace tantissimo e in un momento di stagione come questo è incredibile. Ho visto l’immagine ed è un’ingenuità, c’è poco da dire. Lui è un ragazzo per bene, si vede che gli dà un calcio e accettiamo il rosso. Al ragazzo dispiace ma è un bravissimo ragazzo, ha grandi valori. Vediamo che cosa succede ora”.


"Gatti è stato bravissimo, viene da una frattura e praticamente non si è mai allenato con la squadra. C’era bisogno e lo abbiamo messo dentro per pochi minuti, gli faccio grandissimi complimenti. Ho tolto due ragazzi che sono entrati, gli ho chiesto scusa nello spogliatoio ma dovevo farlo per tante ragioni. Una scelta non bella per loro ma utile alla squadra, particolare ma la rifarei. Ora si va avanti. Da Nico non so, era un po’ in affanno e stanco ma è comunque un giocatore importante per noi”.


Quanto manca alla Juve per vincere - “Bella domanda. Ci sono momenti della stagione che cambiano tanto ma non posso commentare altro. Questa è una squadra forte al completo, ha dei valori e il prossimo anno con qualche innesto può diventare di altissimo livello”.


Il tabellino della gara


LAZIO-JUVENTUS: 1-1


LAZIO (4-2-3-1): Mandas 5.5; Marusic 5.5 (65° Lazzari 5.5), Gila 5.5, Romagnoli 5.5, Pellegrini 5.5; Guendouzi 6, Rovella 5.5 (65° Vecino 7); Isaksen 5.5 (53° Pedro 6), Dele-Bashiru 6 (53° Dia 5.5), Zaccagni 5, Castellanos 6


All.: Baroni


JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Kalulu 4.5, Veiga 6.5, Savona 5; Alberto Costa 6.5 (79° Douglas Luiz s.v), Locatelli 6, Thuram 6, Weah 5.5; McKennie 6.5, Nico Gonzalez 5 (46° Conceicao 5.5 dall’86° Gatti s.v); Kolo Muani 7 (76° Adzic s.v dall’86’ Vlahovic s.v)


All: Tudor


Arbitro: Massa

Marcatori: 51° Kolo Muani (J), 90°+6’ Vecino (L)

Ammoniti: Thuram (J), Savona (J), Locatelli (J), Castellanos (L), Pellegrini (J), Vecino, (L), Guendouzi (L), Zaccagni (L), McKennie (J)

Espulsi: Kalulu (J)



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