INTER-LAZIO 2-2 - PEDRO MANTIENE LA LAZIO NELLA ZONA EUROPEA E REGALA UN PEZZO DI SCUDETTO AL NAPOLI
- Massimo Catalucci
- 19 mag
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Ottima prova dei biancocelesti a Milano che pareggiano in extra-time. Lotta scudetto tra Napoli e Inter rimandata all'ultima giornata

articolo di Massimo Catalucci
Milano - Lunedì, 19 maggio 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - Gara intensa a Milano, quella tra Inter e Lazio. La posta in palio era molto alta per entrambe le compagini, i ragazzi di Mister Simone Inzaghi giocavano per vincere e tentare il sorpasso sul Napoli, in vantaggio in classifica sui nerazzurri di solo una lunghezza di distanza e impegnato ieri a Parma; i ragazzi di Mister Marco Baroni, giocavano per una vittoria nella speranza di poter acciuffare il quarto posto, che si sarebbe concretizzato se anche Juve e Roma, non avessero vinto le rispettive gare, la prima contro l'Udinese e l'altra contro il Milan, entrambe affrontate in casa.
La Lazio ha fatto il massimo in questa gara e forse rimane un po' di amaro in bocca per non aver sfruttato al primo tempo una nitida azione da gol per andare in vantaggio, con Isaksen che al 42° si è trovato da solo a campo aperto a tu per tu con il portiere avversario, tirandogli addosso la sfera. E come succede in questi casi, purtroppo per i biancocelesti, gol mancato gol subito. Infatti, è l'inter che su una mischia in area bianoceleste, al 47° in pieno recupero con Bisseck trovava il gol per il momentaneo vantaggio, a pochi secondi dal fischio dell'arbitro Chiffi che determinava la fine del primo tempo.
Il ritorno in campo dei ragazzi di Mister Baroni, appare volitivo, volto a voler riprendere la gara per giocarsela fino in fondo. D'altra parte la Lazio in queste due ultime gare deve solo cercare di fare più punti possibili per non rischiare di rimanere fuori dalle coppe europee, con la Fiorentina che la insidia dopo i risultati delle gare di ieri (il Bologna è a pari punti con i toscani, ma con la vittoria della Coppa Italia è matematicamente in Europa League).
Ad oggi, la matematica ci dice che è ancora tutto aperto, ma sarà difficile, anche se non impossibile, pensare che i biancocelesti a 65 punti, possano raggiungere la zona Champions League, visto che sono stati scavalcati dalla Roma a 66 (vittoria in casa contro il MIlan 3-1) e dalla Juve che ha allungato a 67 (Juve-Parma 2-0).
Sappiamo, altresì, che la Lazio laddove arrivasse a pari punti con Juve, Roma e Fiorentina, sarebbe in svantaggio rispetto queste squadre, per effetto della differenza negli scontri diretti, per cui passerebbero le altre.
Attualmente, la Lazio è sesta e se finisse oggi il campionato, sarebbe qualificata almeno per la Conference League.
Ma come abbiamo detto, la matematica non esclude ancora nulla in fatto di verdetti finali per scudetto, coppe europee e retrocessioni. Di certo per la Lazio non sarà facile l'ultima gara di campionato, per diversi fattori: primo, perché in casa non riesce più a vincere dall'inizio di quest'anno; secondo, perché incontrerà il Lecce, che ha necessità di fare punti per garantirsi la rimanenza in serie A. Ma i biancoceelsti devono almeno garantirsi un punto in questa gara per essere, matematicamente certi, di partecipare alla Conference League.
E sa da una parte questo finale di stagione è entusiasmante perché fino all'ultimo minuto terrà molti tifosi con il fiato sospeso, in casa Lazio, rimane il rammarico di non aver raccolto punti in casa che l'avrebbero posta in una situazione ben diversa a questo punto del campionato. Infatti, se avesse ottenuto quei tre/quattro punti in più, avrebbe potuto giocarsi concretamente, domenica prossima, la qualificazione alla prossima Champions League.
Mister Baroni ha già vinto
Va dato merito del grande lavoro fatto da Mister Baroni, a cui quasi nessuno dava fiducia la scorsa estate e che, invece, ha dato un'identità di gioco alla Lazio e a cui va riconosciuto di aver fatto crescere qualche giovane, si veda ad esempio Isaksen e messo nella condizione l'evergreen Pedro, di brillare ancora ed essere determinante in molte occasioni, campionato ed Europa League.
A Baroni va data fiducia anche nei prossimi anni, perché siamo certi che con un anno di esperienza in più sulle spalle, quella mentalità vincente che è riuscito ad innescare in breve tempo nei suoi giocatori, già dal prossimo anno darà i suoi frutti, e smussando quei difetti che si sono visti, come è naturale che sia quando si stravolgono strategie e mentalità di gioco, la Lazio del prossimo anno, potrebbe essere una delle protagoniste di questo nostro campionato di Serie A.
Pedro: umiltà, esperienza, classe. Un esempio da seguire
Cosa dire di Pedro? Ogni aggettivo per questo immenso campione è stato già utilizzato per descrivere la sua grandezza, come uomo e come calciatore. La sua umiltà, insieme alla sua esperienza in campo internazionale, dove ha vinto tutto quello che c'era da vincere, così come la sua classe, fanno di lui un esempio da seguire, fuori e dentro al campo.
La speranza è che rimanga alla Lazio per continuare a dare il suo importante contributo, permettendo a molti giovani di crescere sulla scia della sua grandezza di uomo e professionista del calcio.
Ieri è stata la sua ennesima vittoria personale, di cui hanno giovato, naturalmente la Lazio e, ma anche il campionato e soprattutto il Napoli, che non si è visto sorpassare dall'Inter che, con una vittoria avrebbe conquistato il primo posto in classifica. Entrato nella ripresa al posto di Isaksen non al cento per cento, ha rovinato la festa all'Inter che sperava di portare a casa i tre punti, andando a recuperare lo svantaggio laziale per ben due volte e uscendo dal campo con il trofeo in mano riconosciutogli come "Man Of The Match" (MOTM).
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara

S. INZAGHI - Silenzio stampa nel dopo gara dichiarato dalla società nerazzurra

BARONI - “Devo e voglio fare i complimenti ai miei ragazzi che con tutte le difficoltà che c’erano nella gara con l’Inter e con tutti i problemi che abbiamo avuto negli ultimi giorni, sono stati semplicemente fantastici“.
“L’Inter è una squadra fortissima, può patire una partita fisica e noi non abbiamo questa fisicità. La squadra ha speso tanto, si è dedicata, dovevamo fare una partita tecnica e l’abbiamo fatta. Siamo stati presenti con personalità, la squadra ha fatto molto bene, forse dovevamo avere un po’ di freddezza in più sotto porta. Siamo arrivati in questa gara dovendo cambiare molto, non era facile. La prossima partita dobbiamo vincerla a tutti i costi, ci crediamo e dobbiamo assolutamente fare il meglio”.
“Non dobbiamo guardare i rimpianti, la squadra qui ha fatto un buon calcio. Le occasioni migliori le abbiamo avute noi, dobbiamo prendere il buono e quello che la squadra ha fatto. Gli avevo chiesto una partita tecnica e lo hanno fatto, faccio i complimenti ai ragazzi. Abbiamo giocato una partita ottima, faccio i complimenti ai ragazzi”.
Il tabellino della gara
INTER-LAZIO 2-2
INTER (3-5-2): Somme 6,5; Bisseck 6, Acerbi 5,5, Bastoni 5,5 (90° Zalewski SV); Dumfries 7, Barella, 6 Calhanoglu 6,5 (90° Arnautovic 5), Mkhitaryan 5,5 (91° Zielinski SV), Dimarco 6,5 (68° Carlos Augusto 5,5); Taremi 5 (55° Correa 5,5), Thuram 5.
All.: S. Inzaghi
LAZIO (4-3-3): Mandas 6; Marusic 6, Gila 6,5 (98° Gigot SV), Romagnoli 6, Tavares 6 (65° Hysaj 6); Guendouzi 6,5, Rovella 7, Vecino 7; Isaksen 5 (53° Pedro 8), Castellanos 6,5, Dia 6,5.
All.: Baroni

ARBITRO: Chiffi (sez. Padova)
MARCATORI: 47° pt Bisseck (I), 74° Pedro (L), 79° Dumfries (I), 89° rig. Pedro (L)
AMMONITI: Calhanoglu (I), Castellanos (L), Gila (L), Romagnoli (L)
ESPULSI: Inzaghi (I), Baroni (L)
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