IL LECCE VINCE, RESTA IN "SERIE A" E BUTTA FUORI LA LAZIO DALLE COPPE EUROPEE - QUALIFICATA LA FIORENTINA CHE VINCE A UDINE
- Massimo Catalucci
- 26 mag
- Tempo di lettura: 4 min

La causa del mancato obiettivo dai biancocelesti va ricercata nei loro troppi pareggi in casa nel girone di ritorno

articolo di Massimo Catalucci
Roma - Lunedì, 26 maggio 2025 (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - La Lazio chiude nel peggiore dei modi questo campionato e questa stagione 2024/2025, fuori dalle coppe europee.
Biancocelesti sono scesi in campo contro il Lecce con presunzione e superficialità, tra l’altro davanti ad un folto "pubblico amico" che non ha mai fatto mancare quest'anno il suo supporto e difficilmente, il tifoso laziale digerirà questo ennesimo amaro epilogo.
Il Lecce ha fatto la gara che avrebbe dovuto fare la Lazio, umile, voglioso, determinato e convinto di giocarsela fino all'ultimo secondo. Infatti, ha approfittato subito della leggerezza dei biancocelesti, rimanendo compatto e trovando l'occasione giusta per fare male all'avversario. Sul finale di primo tempo, al 43° i pugliesi, sfruttando una brutta uscita dalle retrovie laziali di Gila con la palla al piede, gli intercettano la sfera e si rilanciano in contropiede servendo Coulibaly che, entrato in area, riesce a spingere la palla in rete eludendo l'uscita di Mandas. E' l'uno a zero che rimarrà invariato fino al fischio finale dell'arbitro.
A questo aggiungiamo che pochi minuti dopo, al 47° il Lecce rimane in 10 uomini per l'espulsione di Pierotti per somma di ammonizioni, ma nonostante i pugliesi giocassero per tutta la seconda parte della gara in inferiorità numerica, hanno saputo ugualmente condurre il match fino al termine senza subire gol. Questo la dice lunga sull'atteggiamento "mollo" dei ragazzi di Mister Baroni nella partita di ieri sera (purtroppo un copione che quest'anno s'è visto troppo spesso in casa Lazio).
Ora non sarà facile risalire la china e con un Presidente che, generalmente, è sempre attento ai bilanci societari, quello che preoccupa di più è: chi rimarrà nella Capitale tra i giocatori più quotati per giocare solo il campionato il prossimo anno, senza le coppe?
E la posizione di Mister Baroni?
Questo risultato finale, certamente, si ripercuoterà anche sul Mister Baroni che in sede di interviste post-gara, ieri sera ha lasciato intendere che non è sicuro il suo futuro alla Lazio - "Dobbiamo parlare con la società...vedremo" - queste le parole del tecnico biancoceleste.
Certo è che, conoscendo il Presidente Lotito, non avendo la S.S. Lazio nessuna entrata data dalle coppe europee, nel suo stile di imprenditore e amministratore di società quotate in borsa, abituato a non sforare i bilanci, forse ridimensionerà le spese andando a ritoccare, verso il basso, una rosa di giocatori che, grazie proprio a Mister Baroni, era riuscita a rimanere in alta classifica per molto tempo, in Campionato e in Europa League.
Crediamo che, se si vuole guardare avanti senza troppi scossoni, si deve ripartire dall'unica certezza che è rappresentata proprio da Mister Baroni, che se non altro ha dato a questa squadra in pochissimo tempo, una sua identità di gioco. Quello che manca ancora, è la mentalità vincente, aggressiva, determinata, ma soprattutto, umile. E sempre nelle interviste di ieri sera, nel dopo gara, Mister Baroni ha ancora una volta affermato che le "cadute" della sua Lazio in questa stagione sono da ricondurre, solamente, ad una questione di approccio mentale alle gare.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara

DEL ROSSO - Le dichiarazioni del dopo gara di Mister Baroni riportate da Lazionews24.com - “E’ chiaro che abbiamo fatto una brutta partita. Il dispiacere mio è quello di non essere riuscito a trasmettere il massimo alla squadra per fare la stessa prestazione che abbiamo fatto a San Siro. L’ultima partita rimane l’immagine che macchia tutto quello che abbiamo fatto di positivo in stagione. Ci sono giocatori che già pensano ad andare via e questo mi dispiace, nel senso che finisce domani, non di andare via, assolutamente. C’è sempre nell’ultima partita di campionato questo tema e io ho detto alla squadra che l’ultima partita è quella che ti lascia l’immagine. Abbiamo fatto una brutta prestazione".
"Come ho detto prima, questa partita sciupa il percorso che abbiamo fatto fino a questo momento. Sarebbe bastata una gara differente per dare una dimensione diversa a quello che ha fatto la squadra. Non dobbiamo cercare alibi e non li voglio assolutamente. Non sono stato in grado di far capire l’importanza di questa partita. E’ uno dei temi sui quali abbiamo cercato di lavorare”.
"I numeri parlano chiaro, quando abbiamo trovato squadre che si sono chiuse abbiamo fatto fatica. Futuro? Dobbiamo sicuramente parlare, come ho già detto. Da domani faremo questo tipo di valutazioni, io ho sempre pensato di lavorare a testa bassa con la mia squadra. Se tolgo la partita di oggi è stato un gruppo che mi ha dato molto e la società mi è stata vicina".

GIAMPAOLO - "La motivazione era forte, poter passare alla storia come la squadra che resta in Serie A per tre anni consecutivi. La squadra è cresciuta molto, la squadra ha cominciato ad assimilare tante cose con il tempo. Salvezza strameritata, non semplice, abbiamo combattuto ma alla fine i calciatori mi sono venuti sempre dietro, anche discutendo, quasi prendendoci a cazzotti. Si sono compattati fortemente. Abbiamo reso immortale Corvino con questa salvezza".
"Per un allenatore la soddisfazione più grande è quando l'allenatore si segue. Anche con contrasti, usi, costumi, lingue diverse, l'ho sempre sentito che mi seguivano".
Il tabellino della gara
LAZIO-LECCE 0-1
LAZIO: Mandas, Rovella (31° st Vecino), Guendouzi, Zaccagni (31° st Noslin), Castellanos, Romagnoli, Isaksen (1° st Pedro), Dia, Tavares (28° st Pellegrini), Gila, Marusic (1° st Hysaj).
All.: Del Rosso (Baroni squalificato)
Lecce: Falcone, Gaspar, Berisha (14° st Kaba), Baschirotto, Krstović (43° st Burnete), Guilbert, Ramadani (28° st Veiga), Gallo, Coulibaly, Karlsson (14° st Helgason), Pierotti.
All.: Giampaolo

Arbitro: Michael Fabbri sez. di Ravenna
Marcatori: 43° pt Coulibaly
Ammoniti: 33° pt Guendouzi, 37° pt Pierotti, 24° st Falcone
Espulsi: 47° pt Pierotti, 48° st Romagnoli
Recupero: 3’ pt - 5’ st
Arbitro: Michael Fabbri sez. di Ravenna
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