GIUBILEO 2025 – EVENTO DI PACE
- Massimo Catalucci
- 8 feb
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Monsignor Salvatore Costanzo: “Diffondiamo la parola del Maestro Gesù di Nazareth e facciamoci testimoni di fratellanza, concordia e pace”

articolo di Massimo Catalucci
Roma, 8 febbraio 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World) - L'Arcivescovo Monsignor Salvatore Costanzo IAVCB, già in un’intervista dello scorso dicembre pubblicata su www.newtuscia.it, evidenziò come, strutture internazionali quali l'Onu, la Corte di Giustizia Internazionale, la giurisprudenza e il diritto, siano crollate in ragione di una pace che stenta a diffondersi nella comunità intera mondiale.
In questo tempo di grande caos sociale, politico, economico, culturale, dove le guerre sparse nel globo stanno mietendo molte vittime e dove la pace stenta a diffondersi tra gli esseri umani, ci corre l’obbligo di soffermarci a riflettere, profondamente, su quanto sta accadendo intorno a noi, al fine di alimentare la nostra parte spirituale che sta subendo “contaminazioni” dagli eventi che giornalmente si stanno susseguendo.
“INVOCHIAMO LA PACE”
L'Arcivescovo ci ricorda come, fedeli e discepoli del Maestro Gesù di Nazareth, dobbiamo essere pronti e consapevoli nel cammino che ci conduce alla Verità, conservando fedelmente la Parola del Figlio di Dio, per donarla e diffondendola in ogni dove, attraverso le nostre quotidiane azioni, affinché si possano concretizzare, realmente, i principi di un'autentica Pace.
Ma in questo momento di tribolazioni, guerre e grande caos culturale e religioso, rimane difficile per uomini e donne seguire la Via che il Maestro Gesù ci ha tracciato. In un tempo così complicato, ci mette in guardia da tali circostanze avverse, allo scopo di predisporci all'ascolto attivo della Parola di Gesù, per conoscere e vivere sempre più evangelicamente.
Stiamo vivendo cambiamenti enormi epocali con una velocità vorace che trasformano le nostre esistenze, questi sono sempre avvenuti nella storia, pensiamo alle varie evoluzioni scientifiche e antropologiche, dove anche il nostro pensare teologico; le sfide, la capacità di fare memoria e custodire la Tradizione e aprirsi al confronto pur tumultuoso nelle vie della storia.
ATTENZIONE AI “FALSI PROFETI”
"In un quadro geopolitico, storico e sociale già così complesso e per certi aspetti drammatico – afferma Mons. Costanzo - non è da meno la dimensione religiosa nella nostra vita sociale, nelle varie culture, popoli; sia nelle diverse dimensione geografiche di ognuno, che nel rispetto di ogni cultura, costume e religione. Noi cristiani cattolici stiamo vivendo un tempo di dimensione spirituale forte, grazie all’Anno Giubilare 2025 che il Patriarca della Chiesa d’Occidente, Santo Padre Papa Francesco, ha aperto per aiutare i fedeli ad un maggior discernimento e testimonianza di una vita cristiana ed evangelica, sempre più viva e concreta, dove Gesù diventa il centro della nostra esistenza. Le Chiese partecipano con la propria originalità, specificità e sensibilità, a testimoniare Gesù e la Sua Parola di Conversione."
"Come Pastore Arcivescovo aggiunge il Monsignore - devo fare da eco all'invito del nostro Patriarcato - Sua Beatitudine II Dom Maurizio Raimondo – a vigilare su alcuni fatti incresciosi che a volte, nella quantità dei fedeli e dei pellegrini si sono verificati, specialmente, nei territori della Campania – Napoli – e del Lazio – Roma – dove si sono presentati chierici (sacerdoti e vescovi) come facenti parte o rappresentanti della Chiesa Vetero Cattolica – unione UTRECHT – o come della nostra Chiesa Vetero Cattolica Apostolica Missionaria Fidelitas."
Facciamo presente ai fedeli che le uniche Chiese riconosciute dalla nostra Repubblica Italiana, sono queste. Altre o autocefale non fanno parte.
Il Mons. Costanzo, nel Suo intervento, ribadisce ed esorta tutti noi a vivere con intensità questo anno di Grazia Giubilare, affinché, la nostra testimonianza di discepoli del Maestro Gesù di Nazareth, sia sempre più viva e autentica, nella fratellanza, nella concordia e nella pace.
E in questo tempo - Provvidenziale - ci sprona a vivere con intensità la bellezza della nostra fede e della nostra religiosità, nella comunità in cui siamo calati, diventando noi stessi manifestazione di una vita cristiana che si riconosce nella solidarietà di servizio e fratellanza tra i popoli, divenendo, il frutto più profondo e più bello dell'Anno Giubilare, dove la Pace è l'essenza, il respiro e la maestra della Storia e della Vita di ogni uomo.
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