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Immagine del redattoreMassimo Catalucci

BONUS EDILIZIO - BLOCCO CREDITI. ALLARME ANCE: "IL GOVERNO TROVI PRESTO LA SOLUZIONE O SARA' CRISI"

Aggiornamento: 17 feb 2023

Federica Brancaccio (ANCE): "Senza un segnale immediato da parte del Governo su una soluzione concreta e strutturale per sbloccare i crediti rischiamo una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperati."



- articolo di Massimo Catalucci


Roma, 16 febbraio 2023 - L’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) lancia l'allarme al Governo chiedendo di intervenire presto perché di questo passo sarà crisi socio-economica per migliaia di imprese e privati.


La notizia, oltre ad essere pubblicata sul sito istituzionale dell'ANCE, è stata ripresa anche da "IlSole24Ore.com" e desta non poche preoccupazioni in quanti si ritrovano con i crediti del superbonus per l'efficientamento energetico bloccati. E ad incrementare le preoccupazioni di molti italiani, dalle imprese nel settore edilizio ai privati, sempre sul sito web "24plus.ilsole24ore.com" , è stata pubblicata anche la notizia del possibile "varo" di una norma da parte del Governo, che potrebbe essere inserita in un provvedimento che parla di divieto di acquisto dei crediti edilizi da parte di soggetti pubblici.


Insomma, le preoccupazioni da parte di aziende e privati sono legittime. Certo, c'è da dire che questo superbonus è stato pensato con un po' troppa approssimazione a cui, se non tutti ma tanti, hanno aderito inizialmente pensandolo come un vantaggio, sia per l'ambiente che per le proprie tasche, mentre invece, si sta rivelando un "flop" che, per usare le parole d'allarme lanciate dall'ANCE, potrebbe portare, se non si interviene con una soluzione adeguata, ad una grave crisi sociale ed economica per migliaia di famiglie e imprese.


Di contro canto, c'è da dire che il Governo attuale ha ereditato questa legge nata in precedenza, quando Giorgia Meloni era all'opposizione ma ora questa "patata bollente" è, inevitabilmente, passata nelle sue mani ed è normale che il mondo delle imprese edilizie e le famiglie, chiedano al suo Governo di intervenire.


La fiducia a questo Governo, gli italiani, imprese e privati, l'hanno confermata qualche giorno fa attraverso il voto regionale che ha avuto luogo in Lombardia e Lazio e che ha visto il centro destra ottenere un risultato che non lascia spazio a dubbi sulla soddisfazione dell'elettorato dei primi cento giorni dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, dove, tra tante difficoltà ed evidenti problemi ereditati dai precedenti governi Conte e Draghi (quello del superbonus e del RdC sono un esempio), il nuovo Governo ha saputo, comunque, dare una direzione credibile per la ripresa del Paese.


Ma questo non deve destare distrazioni e rilassamenti, il Governo deve continuare a dare risposte e soprattutto deve generare soluzioni concrete che possono tranquillizzare imprese e privati, già penalizzati dalla crisi energetica, da circa tre anni di Covid e da una guerra di cui ancora non si intravede la fine.


Ma se, come si legge da un'agenzia ANSA di pochi minuti fa, la bozza del dl sulla cessione dei crediti d'imposta relativi agli incentivi fiscali all'attenzione del consiglio dei ministri, per i bonus edilizi, d'ora in avanti prevede che non potrà più essere utilizzata l'opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione, con eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila e allo stesso tempo, per i crediti già esistenti non sarà più consentito l'acquisto da parte delle pubbliche amministrazioni, per evitare la formazione di nuovo debito pubblico, sarà difficile per questo Governo spiegare alle imprese e alle famiglie coinvolte, che non si stia continuando quanto iniziato dal Governo Draghi.







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