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BAGNINI DI SALVATAGGIO - "ANGELI" CHE VIGILANO SUI BAGNANTI E SALVANO MOLTE VITE

  • Immagine del redattore: Massimo Catalucci
    Massimo Catalucci
  • 18 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

I loro interventi salvano la vita a molti bagnanti ma in alcuni casi, sono loro che rischiano di perderla nelle operazioni di salvataggio


  • articolo di Massimo Catalucci


    ARDEA - Sabato, 14 giugno 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - Oggi vogliamo parlare di loro, degli angeli delle nostre estati al mare, al lago, in piscina, insomma, dove c'è da vigilare sui bagnanti.


Chiamateli come volete, bagnini di salvataggio, assistenti bagnanti, guardaspiaggia o semplicemente, bagnini, la sostanza non cambia, sono veri professionisti, animati da un grande senso di responsabilità ed umanità che, nell'esercizio delle loro funzioni, vigilano per garantire divertimento e relax, laddove c'è uno specchio d'acqua dove potersi bagnare, nuotare o fare altri sport acquatici.



Nello specifico, oggi diamo attenzione a tre di loro, a Piero Colantuono, uno dei pionieri di questa attività nel litorale laziale. Nato il 27 gennaio 1932 e deceduto il 13 giugno del 2020, ieri è stato ricordato per i suo grande impegno in questa professione. Piero è stato il primo bagnino della Regione Lazio a lasciare un'impronta indelebile nella storia del mare. Nel 1967, con l'acquisto dello Stabilimento Arcobaleno, ha dato forma a un sogno che sarebbe durato per generazioni. Piero, è stato per molti di loro che hanno intrapreso questa attività a tutela della sicurezza e salvaguardia delle spiagge e dei bagnanti, un mentore e una figura di riferimento instancabile che vedeva nel mare il suo elemento naturale con il quale aveva un rapporto d'amore, ma anche di rispetto. La sua memoria continua a vivere in ogni increspatura del mare, che con le sue onde che si adagiano sulla riva, in modo perpetuo, gli rivolgono un inchino, a ripagarlo della passione che lui stesso infondeva nel mare.



Altri due professionisti del salvataggio meritano una menzione. Parliamo di Dario Centola e Emer Bravo, che domenica scorsa, nel pomeriggio hanno salvato da morte certa due ragazzi che rischiavano di annegare nelle acque di San Felice Circeo (LT).


Due ragazzi di 18 e 22 anni, nel pomeriggio di domenica scorsa, mentre erano in acqua, sono stati trasportati dalla corrente e sbattuti contro una scogliera, perdendo i sensi. I due bagnini professionisti, non hanno esitato a buttarsi in acqua, avvertito il pericolo che stavano correndo i due giovani.


Tempestivamente, si sono portati nel luogo dove erano i malcapitati e afferrateli, li hanno trasportati sulla spiaggia per offrire loro le cure di primo pronto soccorso, ma uno dei giovani era in grave condizioni, per cui le maggiori attenzioni si sono concentrate su di lui, senza trascurare, naturalmente, l'altro ragazzo. Decisive sono state le manovre di salvataggio dei due bagnini, in particolare per il ragazzo più grave che, quando è stato recuperato, presentava forti criticità. Il massaggio cardiaco manuale e la respirazione bocca a bocca sono stati determinanti per salvargli la vita.


"Faccio questo lavoro da tanto tempo. In spiaggia ci sono nato e cresciuto" - spiega Dario alla redazione di www.fanpage.it - Episodi così gravi però, fortunatamente, non si presentano spesso, perché i bagnanti sono abbastanza prudenti" .



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