LAZIO-LECCE - ULTIMO ATTO DEL CAMPIONATO DI SERIE A 2024/2025

Massimo Catalucci
24 mag
Tempo di lettura: 3 min

I biancocelesti devono solo vincere per sperare nella qualificazione alla Champions League. Ma al sesto posto insidiato dalla Fiorentina che sarebbe in vantaggio sulla Lazio negli scontri diretti

articolo di Massimo Catalucci

Roma - Sabato, 24 maggio 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - Ieri, Napoli e Inter hanno chiuso il loro campionato, rispettivamente, al 1° e 2° posto. Le due compagini, sono dovute arrivare sino all'ultima giornata per contendersi il titolo nazionale, che i partenopei hanno vinto con una lunghezza di distanza dai nerazzurri di Mister Simone Inzaghi.

Per gli amanti del calcio, questo finale di campionato è sicuramente, emozionante, visto che nell'ultima giornata si stanno decidendo molti verdetti sul "filo del rasoio", se si escludono quello del Monza già retrocesso in "Serie B" anzitempo e delle qualificazioni in Champions League di Napoli, Inter e Atalanta.

Quindi, c'è ancora bagarre per assegnare l'ultimo posto utile per la qualificazione alla prossima Champions League, dove la matematica tiene ancora vive le speranze di Juve a 67 punti, Roma a 66 e Lazio a 65, ma anche per assegnare un posto in Europa League (uno è già del Bologna per la sua vittoria della Coppa Italia 2024/2025) e la Conference League, quest'ultima come accennato, per onor di cronaca va riportato, insidiata dalla Fiorentina.

In basso, per la zona retrocessione, la situazione è la stessa Il Parma a 33 punti ha bisogno almeno un pareggio in casa dell'Atalanta per essere matematicamente salvo, nel caso le sue inseguitrici, Empoli e Lecce (31 punti) dovessero vincere, mentre, con un pareggio o una sconfitta, qualsiasi sia il risultato del Parma, i parmigiani si salverebbero.

LAZIO-LECCE COME UNA FINALE: i capitolini guardano all'Europa, i pugliesi alla salvezza

Quella dell'Olimpico domani sera nella Capitale, tra Lazio e Lecce, sarà una gara senza esclusione di colpi, perché i pugliesi si giocano le ultime chance per rimanere in Serie A, ma i biancocelesti vogliono vincere per sperare in qualche passo falso di Juve e Roma, per superarle entrambe in classifica e raggiungere il quarto posto.

Domani vivremo un'altra giornata come quella di un giorno fa, dove a distanza, Inter e Napoli, si giocavano lo scudetto di questa stagione. Inq uesta ultima giornata di campionato di Serie A sembra come di ritornare in dietro con il tempo, agli anni sessanta, quando le vecchie radioline a transistor trasmettevano programmi sportivi radiofonici, quali, "tutto il calcio minuto per minuto" dei grandi Guglielmo Moretti e Roberto Bortoluzzi.

I tifosi interessati dalle squadre che si stanno giocando gli ultimi piazzamenti utili per agguantare i loro rispettivi obiettivi stagionali, saranno con il fiato sospeso, con un occhio sul risultato diretto in campo dei propri beniamini e con l'altro osserveranno gli altri campi interessati ai vari incroci che determineranno, con i loro risultati, gli ultimi verdetti stagionali a cui non ci sarà appello.

Sappiamo già che al triplice fischio finale degli arbitri sui rispettivi rettangoli di gioco, alcuni sorrideranno ed altri piangeranno, ma forse, questo sport piace proprio per le forti emozioni e i sentimenti che è in grado di suscitare tra i tifosi.

Ci auguriamo solo che sia una giornata all'insegna dello sport e della "non violenza".

Le dichiarazioni degli allenatori nel pre-gara

DEL ROSSO - Mister Baroni è squalificato, al suo posto siederà in panchina Del Rosso. Comunque, nessuna dichiarazione è stata rilasciata dai due tecnici biancocelesti nel pre-gara.

GIAMPAOLO - “È stata la settimana giusta per giocare una gara del genere, tra quello fatto a Lecce ed il lavoro proseguito a Roma per essere competitivi e dire la nostra fino alla fine”.

“Se il campionato si fosse concluso domenica scorsa saremmo allo spareggio, quindi, a bocce ferme, siamo tutte lì e bisogna trovare il giusto equilibrio”.

“La Lazio è una squadra forte, e non possiamo stare a guardare la carta d’identità dell’avversario perché dobbiamo disputare una gara di grande spirito”.