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  • Immagine del redattoreMassimo Catalucci

IL CENTRO DESTRA SCEGLIE IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LAZIO MA...

Il centro destra sembrerebbe concordare su Francesco Rocca ma una condanna per spaccio di stupefacenti inflittagli all'età di 19 anni, crea un'ombra sulla sua figura




- articolo di Massimo Catalucci


Roma, 20 dicembre 2022 - Giorgia Meloni, cui spettava il compito di fornire tre nomi agli alleati della coalizione di centro destra, ha sciolto la riserva ed ha proposto Fabio Rampelli (Vice Presidente della Camera dei Deputati), Nicola Procaccini (europarlamentare), Francesco Rocca (Presidente Croce Rossa Internazionale), quali possibili candidati alla presidenza della Regione Lazio.


E la scelta, visti i fatti di ieri, sembrerrebbe essere ricaduta su colui che possiamo affermare essere, oramai, l'ex Presidente Nazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca.


Infatti, nella giornata appena trascorsa, sono arrivate le dimissioni di Rocca dal suo incarico Nazionale, le cui motivazioni, non lasciano spazio ad altre interpetazioni: "Ho deciso di presentare le mie dimissioni dalla carica di Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana perché ho scelto di mettermi a disposizione del territorio".


E' evidente che l'affermazione di Rocca non lascia dubbi sulla nomina ufficiale che dobbiamo attenderci da parte del centro destra, su chi sarà il suo prossimo candidato alla Presidenza della Regione Lazio.


In molti speravano nella nomina di Fabio Rampelli ma forse, la sua figura importante nel panorama politico nazionale e nello specifico, in quello regionale del lazio, dove è stimatissimo dall'elettorato di destra, ha giocato contro la sua possibile candidatura alla Presidenza della Regione Lazio. Come dire che, in alcuni casi, essere troppo in alto nelle preferenze dei cittadini può diventare uno svantaggio, anzichè un vantaggio?


Ora, non voglio dire che la scelta ricaduta su Rocca possa intaccare una vittoria prannunciata del centro destra ma una riflessione, anche in ragione di quanto già accaduto nel recente passato, alle elezioni di Roma Capitale nel 2021, è d'obbligo.


Nello specifico, tutti ricorderemo cosa accadde un anno fa in prossimità dell'apertura delle urne alle elezioni di Roma Capitale del 3/4 ottobre 2021 (ballottaggio 17/18 ottobre 2021).


In modo scorretto, bypassando e fregandosene del silenzio elettorale che precede l'apertura delle urne, su alcuni quotidiani apparve la notizia di una "Lobby nera" nella quale erano coinvolti personaggi di Fratelli d'Italia. E l'intervento di Giorgia Meloni in quell'occasione, non cambiò di molto il danno che era stato procurato al centro destra in ragione di consensi alle amministrative di Roma Capitale.


Ed oggi, con lo stesso tempismo, anzi maggiore rispetto ad un anno fa, ci sembra di riscontrare la stessa strumentalizzazione politica che, forse con un profilo più basso ma con la forza della cassa di risonanza mediatica che tali titoli infondono, cerca di mettere in risalto il passato negativo del possibile candddiato del centro destra alla Presidenza della Regione Lazio, per cui lo stesso Francesco Rocca subì all'età di 19 anni una condanna a tre anni e due mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti e 7 milioni di lire di multa. Condanna che dopo un anno, ebbe due mesi di sconto dalla Corte d'appello.


E se è vero, come affermato dallo stesso Francesco Rocca che "bisogna imparare dagli errori e migliorarsi ogni giorno che passa. L'umanità è fragile e ogni individuo può sbagliare" - è anche vero che l'opinione pubblica non è propensa a fare questo tipo di ragionamento ma più protratta a pensare che se lo hai fatto in passato, potrai rifarlo anche nel presente e nel futuro e una posizione di amministratore pubblico non te la meriti.


Già sappiamo che, troppo spesso, alcune testate giornalistiche, pubblicano a caratteri cubitali, titoli che parlano di questo o quell'altro personaggio indagati e coinvolti in procedure penali e/o civili, che vengono poi, interpretati dall'opinione pubblica, purtroppo, come fatti conclamati e come se fossero già delle condanne definitive. Immaginiamoci, quale può essere la risposta dell'opinione pubblica, in ragione di condanne inflitte e già scontate, seppur riferite a molti anni fa.


Dire che, oggettivamente, Francesco Rocca ha pagato il suo debito con la giustizia ed ha fatto cose onorevoli successivamente fino ad oggi, non serve a molto per l'opinione pubblica che sappiamo, generalmente, è condizionata dai titoli di giornale e quella macchia sul suo passato può diventare deviante per le prossime imminenti scelte elettorali.


Allo stesso tempo, non credo che quanto sopra emerso nel passato di Rocca, possa inficiare oltre misura il vantaggio che, come da sondaggi forniti ad oggi, il centro destra ha nei confronti del centro sinistra alle prossime elezioni regionali del Lazio, per cui i marigni di vittoria per Meloni ed i suoi alleati appaiono scontati ma è probabile che, sapendo che si sarebbe potuto puntare su una figura politicamente, molto valida, quale è quella di Fabio Rampelli, qualche "crepa" nel partito di Giorgia Meloni, è possibile che si sia aperta.





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