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EUROPA LEAGUE - BODO/GLIMT IN SEMIFINALE - LA LAZIO SFIORA L'IMPRESA MA CADE AI RIGORI

  • Immagine del redattore: Massimo Catalucci
    Massimo Catalucci
  • 18 apr
  • Tempo di lettura: 5 min

Gara quasi perfetta dei ragazzi di Mister Baroni che ribaltano il risultato, ma nei minuti finali del secondo tempo supplementare subiscono il pareggio e poi i rigori...


  • articolo di Massimo Catalucci


Roma, venerdì 18 aprile 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimocatalucci.it) - Cosa si può rimproverare nella gara di ieri sera ai ragazzi di Mister Baroni e al tecnico stesso? Crediamo che il match di ritorno allo stadio Olimpico contro il Bodo/Glimt, ci abbia fatto vedere tutte quelle qualità che la Lazio di quest'anno, per tutta la prima parte della stagione, hanno sorpreso non solo i tifosi biancocelesti, ma gran parte degli altri tifosi e della critica sportiva.


Ieri abbiamo rivisto una Lazio umile, operaia, combattiva, mai doma e vogliosa di andarsi a prendere il risultato. Purtroppo, se vogliamo cercare un capro espiatorio, potremmo cercarlo nella gara di andata in Norvegia che, al di là delle difficoltà enunciate dallo stesso tecnico laziale e da molti dei suoi giocatori (campo sintetico, freddo, ghiaccio e forti raffiche di vento gelido) dopo la partita persa con il Bodo-Glimt nel loro stadio, forse si doveva cercare di fare qualcosa in più.


Ma è inutile ora piangere sugli errori commessi. Tutt'altro, bisogna digerire questi errori e farne tesoro, portandosi a casa la prestazione che ieri ha sfiorato la "perfezione". Perfezione che c'è stata sugli spalti, dove un tifo unico al mondo, ha ancora una volta regalato in diretta tv su scala internazionale, una nuova opera d'arte in fatto di scenografia pre-gara.


La Lazio deve ripartire dalle sue certezze, adesso che ha ritrovato quella compattezza che aveva ad inizio stagione, affinché possa chiudere al meglio questa "annata" e tentare il tutto e per tutto di acciuffare la zona Champions League.


Cosa da non sottovalutare, è quella per cui ieri i tre gol laziali sono arrivati dai suoi tre attaccanti: Castellanos, Noslin, Dia. Purtroppo, Castellanos e Noslin non si sono ripetuti nella "girandola" dei calci di rigore: il primo per un evidente problema muscolare (crampi che già nel corso della seconda parte della gara lo stavano facendo zoppicare), l'altro per la poca esperienza in campo internazionale in un match decisivo dove, quel pallone posto sul dischetto di rigore ha un peso enorme e a cui si aggiunge l'errore, crediamo per lo stesso problema ipotizzato per Noslin, di Tchaouna.


Su tutti spicca per la tecnica, la tattica, la continuità e quantità di gioco, la prestazione di Guendouzi, che si inventa nel primo tempo supplementare un assist per Dia, per il momentaneo sorpasso laziale.


Ora non sarà facile, dopo aver accarezzato ieri sera il passaggio in semifinale di Europa League, resettarsi e fare quadrato per giocarsi le ultime chance di entrare nel gruppo delle partecipanti al prossimo ambito torneo europeo prestigioso della Champions, ma crediamo che Mister Baroni saprà motivare i suoi ragazzi per lo sprint finale di questa stagione. Il pericolo maggiore per cui la Lazio possa cedere, può venire solo dall'esterno, da chi non vuole bene alla Lazio, dove immaginiamo che in molti cercheranno di fare leva su questo momento deludente, per portare malumore ulteriori tra le fila dei biancocelesti.


Ma il popolo laziale, quello vero, c'è da credere che continuerà ad essere vicino a questi ragazzi per spingerli nell'ultimo spezzone di stagione, al fine di poter raccogliere un piazzamento utile per partecipare alle prossime competizioni europee. Ieri sera ancora una volta la Curva-Nord ha regalato uno spettacolo meraviglioso.



Il gesto antisportivo di Mister Knutsen

Una nota va spesa sulla "non sportività" dei norvegesi, su tutti quella del suo tecnico Knutsen che si lascia andare a un gesto che tra i professionisti non dovrebbe mai vedere, quello di allontanare il pallone per perdere tempo su un fallo laterale concesso alla Lazio davanti alla sua panchina (clicca qui per il video di Sky). E la cosa che lo classifica come antisportivo, è quella per cui non ha neanche chiesto scusa, anzi, ha avuto un atteggiamento di strafottenza, indifferenza. Perdita di tempo che anche i suoi giocatori hanno, prolungatamente, attuato nel corso della gara. Questo non vuole essere un alibi, ma solo evidenziare che a certi livelli cose di questo genere non dovrebbero accadere, eppure...accadono.


Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara


BARONI - "C'è dolore perché meritavamo di passare il turno e perché la squadra ha fatto una partita straordinaria in uno stadio meraviglioso. C'era un'energia pazzesca, i ragazzi hanno giocato, creato occasioni, sono stati aggressivi. Mi dispiace per com'è finita ma sono orgoglioso di loro, ringrazio il pubblico che è stato meraviglioso e posso fare i complimenti a tutti, anche a chi a calciato i rigori".


"Quando arrivi ai rigori ci sono tanti fattori, anche dei giocatori che si sentono sereni. Non dobbiamo assolutamente colpevolizzarli perché sono ragazzi giovani. Castellanos si sentiva di tirarlo, è rigorista, e a fine partita era distrutto. Adesso lo recupereremo perché ha giocato una gran partita. Dobbiamo dare fiducia ed energia a questi ragazzi perché ci aspettano appuntamenti importanti".


"E' uscito piangendo - ha commentato Baroni nel post-gara riguardo l'infortunio di Tavares - ho cercato di tranquillizzarlo e consolarlo. Lo stadio lo ha acclamato perché è un giocatore importante, quando sei infortunato vai in grande difficoltà. Stava bene, si era allenato, oggi avevamo parlato. Avevamo la necessità di inserire un calciatore come lui sulla sinistra, mi aveva detto che se la sentiva di entrare e che stava bene. Ora dobbiamo valutare questa nuova ricaduta".


"Sicuramente rigiocherei l'andata. Parlando con i giocatori, mi hanno detto tutti quanti che era difficile stare in piedi e avere il controllo dei movimenti. Quella partita, in quel campo e in quelle condizioni, ha influito molto. Non voglio recriminare perché oggi la prestazione sarebbe bastata. Abbiamo fatto calcio, creato, non credo di poter chiedere di più alla squadra dopo questa prestazione. E anche il pubblico lo ha riconosciuto a fine partita".


"Questa squadra ha un bel gruppo che lavora. Ora c'è tanta delusione e anche dolore fisico, è difficile trovare parole. Abbiamo già detto qualcosa, ora dobbiamo ricaricare le energie per ripartire subito in campionato. Fa parte del percorso. A fine tempi supplementari ho ringraziato la squadra, ho detto che sono orgoglioso di loro e poi siamo andati a calciare i rigori. Il ringraziamento più bello credo di averlo fatto sul campo perché la squadra ha fatto qualcosa di straordinario e gli va riconosciuto".  


KNUTSEN - "Io non credo nei miracoli, credo nel percorso. Oggi la magia è stata con noi. Io credo che oggi abbiamo fatto una gara straordinaria e siamo incredibilmente fieri di essere in semifinale".






Il tabellino della gara


LAZIO-BODO/GLIMT 3-1 (2-3 dopo i rigori)


LAZIO (4-2-3-1): Mandas 7; Lazzari 6, Gila 6,5, Romagnoli 6,5, Marusic 6 (68° Tavares 5,5 (94° Hysaj 5,5)); Rovella 6,5  (85° Vecino 6), Guendouzi 7,5; Isaksen 6,5 (85° Tchaouna 5), Pedro 6 (68° Dia 6,5), Zaccagni 6,5 (88° Noslin 6); Castellanos 6,5


All.: Baroni


BODO/GLIMT (4-3-3): Haikin 6,5; Sjovold 6, Bjortuft 6,5 (106° Kjaer sv), Gundersen 6,5, Bjorkan 6,5 (103° Sorli sv); Evjen 6,5 (88° Moe 6), Berg 6, Saltnes 5,5 (57° Fet 6); Blomberg 5,5 (80° Maatta 5,5), Hogh 6 (80° Helmersen 6), Hauge 7,5


All.: Knutsen


Arbitro: Siebert

Marcatori: 21° Castellanos (L), 93° Noslin (L), 99° Dia (L), 109° Helmersen (B)

Ammoniti: Rovella (L), Hogh (B), Berg (B), Sojvold (B), Lazzari (L), Dia (L)

Espulsi: Helmersen (B)



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