DAL GOVERNO CENTRALE POTERI E NUOVE SFIDE A ROMA CAPITALE
- Massimo Catalucci
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Ddl Costituzionale: Governance più snella e reattiva, ma anche maggiore responsabilità per l'amministrazione locale

articolo di Massimo Catalucci
ROMA - 31 luglio 2025 - (NEWS & COMMUNITY - Look at the World - www.massimo.catalucci.it) - Il governo Meloni ha deciso di intraprendere una strada di grande impatto per la Capitale: con il recente via libera del Consiglio dei Ministri (Cdm), il ddl costituzionale che assegna a Roma Capitale un ampio spettro di poteri su questioni centrali per lo sviluppo e il governo della città è stato finalmente approvato. Si tratta di un passo importante che segna una svolta per la governance della capitale, consentendo al Campidoglio di legiferare autonomamente su settori cruciali come il trasporto pubblico locale, l’urbanistica, la gestione del territorio, e la valorizzazione dei beni culturali, per citarne alcuni.
Roma sotto la lente: Un potere sostanziale, ma anche una grande responsabilità
Questa mossa si inserisce in un quadro di maggiore autonomia per Roma, che, pur trovandosi oggi ad affrontare numerose difficoltà (dai trasporti pubblici al traffico, dalla gestione dei rifiuti alla sicurezza), potrà ora agire con maggiore libertà per risolvere le problematiche urgenti della Capitale. Il provvedimento è visto come un'opportunità di crescita, ma non privo di rischi.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha così commentato il Ddl Costituzionale:
"La capitale d'Italia è Roma. E Roma non è una città come le altre, è la città Eterna, è la capitale del cristianesimo, è la capitale del Mediterraneo, ma è anche il Comune più popoloso e più esteso della nazione".
"Roma custodisce la maggiore concentrazione di beni storici e culturali al mondo, ospita il Vaticano, gli organi costituzionali, numerose organizzazioni internazionali, e rappresentanze diplomatiche - a continuato la Premier che ha poi aggiunto - Eppure, a fronte di tutto questo, del ruolo che Roma ha, delle funzioni che svolge, del peso che sostiene per adempiere a quel ruolo, a quelle funzioni, è governata di fatto con gli stessi poteri di un comune da poche migliaia di abitanti".
Questa riforma segna un passaggio importante per Roma che potrà prendere decisioni rapide ed efficaci, rispondendo direttamente alle esigenze di una città complessa e unica al mondo, slegata dal consenso del Governo Centrale. Pieni poteri, quindi, al Campidoglio che disporrà degli strumenti necessari per affrontare le problematiche quotidiane, ma avrà, altresì, la responsabilità di trovare soluzioni, senza delegare le colpe a terzi, nello specifico all'esecutivo centrale che non sempre ha potuto dare risposte tempestive."
Secondo Meloni, il suo governo ha agito per consentire una governance più snella e reattiva, ma anche per responsabilizzare maggiormente l'amministrazione locale romana.
"Grazie a questa riforma - ha concluso Giorgia Meloni nel suo intervento video diffuso nel web - potremo finalmente restituire a Roma il valore che merita e che la storia le riconosce. Tutte le nazioni degne di questo nome si rendono conto di quanto siano importanti la credibilità, il prestigio, l'autorevolezza della propria Capitale. E noi non vogliamo più essere da meno perché investire su Roma significa investire sul futuro stesso della nazione".
Roma Capitale: Le aree interessate dalla riforma
Il ddl stabilisce che Roma Capitale acquisisca poteri legislativi in alcune aree fondamentali per la città:
Trasporto pubblico locale: Roma avrà maggiore autonomia nella gestione dei trasporti, una mossa che potrebbe contribuire a migliorare la qualità del servizio e ad adeguarlo alle esigenze di una città che cresce continuamente.
Urbanistica e governo del territorio: A Roma sarà consentito adottare politiche urbanistiche più adeguate e mirate, cercando di superare la frammentazione e la lentezza burocratica che hanno storicamente rallentato il processo di sviluppo e riqualificazione urbana.
Commercio, artigianato e turismo: Potranno essere varate politiche locali più mirate per incentivare il commercio e il turismo, settori economici fondamentali per la Capitale.
Polizia amministrativa locale: Il Campidoglio avrà più autonomia nel gestire la sicurezza e il controllo delle attività economiche e sociali.
Beni culturali e servizi sociali: Roma potrà investire in maniera più diretta nella tutela e valorizzazione del suo patrimonio culturale, ma anche nei servizi sociali, rispondendo in modo più efficace ai bisogni della sua popolazione.
Edilizia residenziale pubblica: Un'area di grande interesse per rispondere all'emergenza abitativa della città, con il compito di creare politiche più efficaci per la costruzione di nuove case popolari.
Un rischio o un'opportunità?
Sebbene la riforma conferisca nuovi poteri, essa implica anche nuove responsabilità. L’amministrazione capitolina non avrà più scuse: eventuali inefficienze e ritardi nei servizi non potranno più essere attribuiti al governo centrale. Sarà Roma a dover gestire, in prima persona, i problemi che da anni affliggono la Capitale.
Se l’autonomia è una grande opportunità, la responsabilità politica e amministrativa ora è tutta del Campidoglio, che avrà l'onere di migliorare concretamente la vita dei romani. In questo modo, chi governa e governerà in seguito la città eterna, non avrà più alibi a cui appellarsi, salvo situazioni imponderabili, che sfuggono al calcolo o a una precisa valutazione preventiva per cui hanno una natura indeterminabile ed imprevedibile.
Questo ddl costituzionale rappresenta, dunque, una sfida per la giunta capitolina. La vera domanda ora è: le conoscenze, le competenze e la preparazione politica di chi governa e governerà Roma, sono e saranno all'altezza dei poteri assegnati dal Governo centrale al Campidoglio per far fronte a un compito così gravoso, ma anche fondamentale per la crescita della Capitale?
La città ha bisogno di amministrazioni capaci di trasformare questo potere in azioni concrete e visibili. Saranno i fatti a dare le risposte che tutti i romani attendono da decenni.
Conclusioni: Potenziale di crescita, ma non senza sfide
La decisione del governo Meloni di assegnare a Roma Capitale maggiori poteri rappresenta un passo importante per il futuro della città. Se da un lato questa riforma potrebbe finalmente consentire alla Capitale di affrontare in modo più diretto le sue sfide storiche, dall'altro comporta una grande responsabilità per chi amministrerà Roma. La capacità dell'amministrazione capitolina di usare questi poteri in modo efficace sarà cruciale per garantire uno sviluppo urbano sostenibile, una maggiore efficienza dei servizi e un futuro prospero per tutti i cittadini romani.
Roma, finalmente, avrà gli strumenti necessari per riprendersi il proprio futuro. Ora, non resta che aspettare di vedere se riuscirà a sfruttarli nel miglior modo possibile.
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