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Immagine del redattoreMassimo Catalucci

CASTELVETRANO, UN PAESE IN FESTA: “16/01/2023 LA NOSTRA LIBERAZIONE, IL NOSTRO 25 APRILE”

Fabio Rampelli: “La gioia in piazza di queste ore è la testimonianza che l’Italia e il Mezzogiorno stanno cambiando e sempre meno giovani si piegano ai ricatti della criminalità organizzata




- articolo di Massimo Catalucci


Castelvetrano, 18 gennaio 2023 - Ieri sera qualche centinaio di persone, contestualmente, ad associazioni, parrocchie, scout e comunque, tanti giovani, si sono dati appuntamento nella piazza del Comune per festeggiare la cattura del temuto boss, un’attesa durata trent’anni.


Diversi gli striscioni improvvisati per l’occasione ed uno in particolare faceva capire chiaramente lo stato d’animo che i cittadini di Castelvetrano hanno provato alla notizia della fine della latitanza di Matteo Messina Denaro: “16/01/2023 la nostra liberazione, il nostro 25 aprile”.


Questa mattina, la cosa si è ripetuta nelle piazze del Paese, dove cittadini e studenti, con il consenso del Comune che si è unito a loro, hanno voluto manifestare per ringraziare le forze dell’ordine per aver assicurato alla giustizia il noto personaggio mafioso.


"La manifestazioni di gioia per la cattura di Matteo Messina Denaro dimostra che i giovani sono contro la mafia e sta crescendo una generazione di italiani che non cede al ricatto e alla paura” - E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia commentando i festeggiamenti dei cittadini di Castelvetrano che ieri sera e stamattina si sono ritrovati in piazza insieme a molti studenti.


"Castelvetrano è giustamente, in festa – ha aggiunto Rampelli – ed è in festa tutta l’Italia. A Castelvetrano il noto criminale è nato e cresciuto e qui ha tenuto, per oltre trent’anni, sotto scacco della mafia tanti cittadini onesti con il fare ricattatorio ed intimidatorio che le organizzazioni criminali usano per raggiungere i propri scopi, seminando terrore e di conseguenza, generando omertà, spesso sotto la vile minaccia di morte se non ci si piega al loro volere.


La gioia in piazza di queste ore - ha concluso Rampelli - è la testimonianza che l’Italia e il Mezzogiorno stanno cambiando e sempre meno giovani si piegano ai ricatti della criminalità organizzata”.


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