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  • Immagine del redattoreMassimo Catalucci

UN'IMMAGINE CHE SUSCITA MOLTE RIFLESSIONI

Le esequie a Papa Benedetto XVI, celebrate da un altro Papa, hanno segnato un cambiamento radicale nella Chiesa Cattolica Cristiana?



- articolo di Massimo Catalucci


Roma, 6 gennaio 2023 - Sfido chiunque a non aver provato un senso di disorientamento spirituale nel corso della celebrazione delle esequie a Papa Benedetto XVI.


L'immagine di copertina che ritrae Papa Francesco mentre da' il suo ultimo saluto a Papa Ratzinger, che alcuni definiscono, a mio avviso ma non solo, impropriamente "emerito", è un'istantanea che fotografa quello che forse rappresenta un cambiamento radicale nella Chiesa Cattolica Cristiana, dove non si rispettano più gli aspetti di trascendenza ed immanenza di Dio (*) ma si vogliono scindere le due componenti che sono parte integrante nell'Altissimo, per portare la spiritualità alla dipendenza dell'uomo.


Il fatto stesso che Papa Benedetto XVI nel 2007 desse libertà di celebrazione in latino, in opposizione a quanto Papa Francesco, appoggiato da correnti vaticane a lui vicine, voleva e per cui motivava la sua posizione come segue: "evitare divisioni all'interno della Chiesa" -dimostra come Papa Ratzinger fosse fedele alle tradizioni della Chiesa stessa che riconosce l'unica fonte di Vita che è Dio, seguendo l'ispirazione con cui l'Altissimo illumina tutti gli uomini e a cui ogni discendente di San Pietro dovrebbe adeguarsi.


Ora, quanto accaduto in Vaticano, prima con le dimissioni di Papa Benedetto XVI (che non sono ancora ben chiare se espresse volontariamente o spinte da forze interne alle mura leonine che non riconoscono la trascendenza ed immanenza di Dio) e successivamente, con la celebrazione delle sue esequie da un altro Papa chiamato dagli uomini a ricoprire il ruolo "già occupato" da chi era ancora in vita, di Capo della Chiesa Cattolica Cristiana, segnano un passo di allontanamento da quei principi su cui da San Pietro in poi, ogni Papa si è lasciato guidare spiritualmente.


E vedendo Papa Francesco, sofferente e segnato dai dolori del corpo (forse anche da quelli dello spirito) davanti la bara di Papa Benedetto XVI, non mi meraviglierei di assistere a nuove dimissioni dove il Conclave si raccoglierà per nominare un nuovo Papa.


Se ciò avvenisse, sempre a mio avviso, ci troveremmo davanti all'affermazione (considero questo un aspetto negativo) di un Chiesa Cattolica Cristiana che rinnega i principi di trascendenza e immanenza di Dio per ripiegare sulla "ragione" che fa riferimento al volere degli uomini e non dell'Altissimo.


Lo stesso Papa Ratzinger, ci lascia un messaggio chiaro riguardo l'equilibrio che ci deve essere tra ragione e fede: “La ragione ha bisogno della fede per arrivare ad essere totalmente se stessa: ragione e fede hanno bisogno l'una dell'altra per realizzare la loro vera natura e la loro missione”.


Come a dire che l'essere umano in potenza è dotato di entrambe ma il suo libero arbitrio, decide da chi prendere l'ispirazione spirituale per avvicinarsi al volere di Dio e non al proprio.


A Dio, Papa Benedetto XVI.


(*) NOTA

TRASCENDENZA / IMMANENZA - "La trascendenza e l’immanenza di Dio stanno tra di loro in un rapporto inversamente proporzionale. Solo perché Dio è assolutamente trascendente rispetto al mondo, può anche essere in esso immanente in un senso insuperabile." [QUINTO CONGRESSO MONDIALE DI METAFISICA - Roma, 8-10 novembre 2012 - Dall’esperienza del mondo alla conoscenza di Dio + Gerhard L. Müller - Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede]


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