LAZIO COME NEL DERBY. LA FIORENTINA NE APPROFITTA E RINGRAZIA
- Massimo Catalucci
- 27 gen
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Ai viola sono sufficienti 17 minuti per portarsi sul due a zero. Inutili l'arrembaggio dei biancocelesti nel resto della gara e il gol nel finale di Marusic

articolo di Massimo Catalucci
Roma, 26 gennaio 2025 - La Lazio perde l'occasione per aumentare il distacco con le inseguitrici al quarto posto, che ancora è dei biancocelesti, ma con la Fiorentina che è a tre lunghezze di distanza con una gara da recuperare. Peccato, perché dopo la sconfitta della Juve, una vittoria contro i viola avrebbe dato ancora più morale alla squadra di Mister Baroni che si sarebbe preparata con più tranquillità alle prossime gare.
La gara contro la Fiorentina è stata la fotocopia di quella vista nell'ultimo derby giocato ad inizio gennaio: la Lazio leggera e deconcentrata nei primi 20 minuti di gara, subisce due gol evitabili e nel corso del primo tempo rischia anche di prenderne un terzo, su un'altra disattenzione difensiva.
Inutile dal ventesimo in poi, fino al 96°, l'arrembante forcing laziale. La viola chiudeva ogni spazio e linee di passaggio, per cui diventava difficile, se non con una giocata molto tecnica e da fuori area, trovare la via del gol. Gol che, comunque, è arrivato, ma quando ormai la gara era alle battute finali e dove gli scontri (contrasti) erano diventati sempre più frequenti e dove l'arbitro Rapuano, ha dato dimostrazione di lasciarsi sfuggire il controllo del match in diverse situazioni.
Vero è che allo scadere dei minuti di recupero, in "zona Cesarini" come si diceva un tempo, la magia ha provato a tirarla fuori dal cilindro il fuoriclasse e pluricampione Pedro, ma il suo tiro dal limite dell'area avversaria, a portiere battuto, si stampava sul palo ed usciva dal campo lateralmente ed insieme a lui svaniva la possibilità di pareggiare l'incontro.
Forse con Rovella in campo al posto di un evanescente Dele-Bashiru, il povero Guendouzi, avrebbe avuto maggiore supporto a centrocampo per interdire le azioni avversarie e far ripartire la propria squadra con i suoi attaccanti.
Purtroppo, come si sa, con i "se" e con i "ma", non si va da nessuna parte. Quindi, bisogna fare subito quadrato e comprendere che certe disattenzioni iniziali non devono accadere, perché poi, si pagano care, come visto in questo match con la viola e ancora prima come visto nel derby: rimontare due gol con squadre che si chiudono a riccio dentro la propria area di rigore e quando possono giocano in contropiede e in più, approfittano di ogni fallo o altro pretesto per rimanere sdraiati a terra diversi minuti, diventa quasi impossibile recuperare...a meno che non hai una squadra di campioni come l'Inter, ad esempio.
Certo, nulla è perduto, la Lazio è ancora in corsa per la qualificazione alla prossima Champions League, ma con la Fiorentina si è complicata il cammino visto che peseranno le due partite perse con i viola, in ragione degli scontri diretti se alla fine si dovesse trovare in condominio al quarto posto con i toscani.
Comunque, bisogna guardare avanti e pensare gara per gara, come ricorda sempre Mister Baroni. Alla prossima di campionato ci sarà il Cagliari, dove sarà un'altra battaglia e dove auguriamo ai ragazzi di Mister Baroni, che purtroppo non sarà in panchina nella trasferta in sardegna per l'espulsione avvenuta in questa gara per proteste, di ritornare a vincere.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara

BARONI - Peccato perché abbiamo sbagliato qualcosa nel primo tempo, concedendo due gol evitabili. Mi tengo il secondo tempo che ha fatto la squadra, - ha precisato con orgoglio l'allenatore biancoceleste - perché ha giocato con grande veemenza, ha creato. Dispiace, siamo dispiaciuti per la sconfitta. Sono delle situazioni che ci devono rafforzare, perché la squadra per mentalità e qualità di gioco ha fatto molto bene nel secondo tempo. I due gol presi? Sul secondo non dobbiamo guardare la palla, lì dobbiamo pensare ai riferimenti, agli uomini. Dobbiamo essere un po’ più attenti, anche quando ci troviamo con i centrocampisti più alti come in quella circostanza. Dopo due gol così, non è facile rimetterla in piedi. La squadra però è rientrata bene nel secondo tempo, la squadra è rimasta lucida, anche contro una Fiorentina bassa, che ha saputo perdere anche tempo. Ma la squadra c’è stata".
Baroni no accetta alibi e non imputa la sconfitta alle fatiche di Europa League - "Deve essere un elemento di crescita, perché è bellissimo giocare le coppe. Non mi piace dare questo alibi, io vorrei giocarle fino in fondo. Quando parlavo di mentalità, è in questa direzione. Dobbiamo essere più attenti, perché abbiamo concesso due tiri, non molto. Dobbiamo fare di più, ma la squadra ha fatto benissimo nel secondo tempo, lo testimoniano i numeri che abbiamo fatto nella costruzione".
"Ho sbagliato sicuramente, ma non ho protestato. - Baroni si riferisce all'espulsione ricevuta nei minuti finali della gara - Mi piacerebbe che si giocasse di più, che ci fosse più tempo effettivo. La perdita di tempo era diventata una costante e non è un bene per lo spettacolo".

PALLADINO - “Nell’abbraccio finale e nella prestazione c’è la voglia di un grande gruppo di dimostrare che tutto quanto è stato scritto in questo mese è una falsità. Ci sono state tante critiche assurde. Il gruppo ha dimostrato grande personalità e grande cuore, meritavano questa soddisfazione e la vittoria la dedichiamo a noi stessi“.
“Lucas è un po’ adattato in quella posizione, ma è fantastico perché in qualsiasi posizione lo metto dà tutto. Ha questo spirito argentino che a me piace tantissimo, si sacrifica e lotta per la squadra. Oggi in quella posizione c’era bisogno che facesse quel lavoro, mi è piaciuto molto. Lui per me non è un vero centravanti ma un trequartista”.
“Avendo perso Bove abbiamo perso anche delle caratteristiche importanti, che abbiamo ritrovato ora in Folorunsho. Il suo arrivo ci ha portato tanta energia, ci sta dando una grande mano. Ci serviva un giocatore così anche perché è un jolly. Oggi però i complimenti vanno fatti a tutta la squadra, che ha lavorato bene insieme. Questo è lo spirito che mi piace vedere fino a fine campionato“.
Il tabellino della gara
LAZIO-FIORENTINA 1-2
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini (21° st Hysaj); Guendouzi, Dele-Bashiru (1° st Rovella); Isaksen (1° st Pedro), Dia (35° st Noslin), Zaccagni; Castellanos.
A disp.: Mandas, Furlanetto, Gigot, Castrovilli, Basic, Ibrahimovic, Tchaouna.
All.: Baroni
FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodò (32° st Parisi), Pongracic, Ranieri, Gosens; Adli (18° st Comuzzo), Mandragora; Folorunsho (41° st Richardson), Gudmundsson (32° st Sottil), Beltran; Kean.
A disp.: Terracciano, Martinelli, Leonardelli, Valentini, Moreno, Caprini, Harder, Kouame.
All.: Palladino

Arbitro: Rapuano
Marcatori: 11° Adli (F), 17° Beltran (F), 47° st Marusic (L)
Ammoniti: Adli (F), Dodò (F), Mandragora (F), Pedro (L)
Espulsi: Adli (F), Baroni (L), Palladino (F)
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